Recensioni per
Volevo solo vedere lui
di kk549210

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/10/15, ore 22:40

Cio' hai una buona vena , vai avanti ! Contrappuntare ha una certa qual ricercatezza fraseologica . Ciao.

Luciano (alias isidoro)

Recensore Junior
02/03/15, ore 23:02

La chiusa, improvvisa e drastica come un fulmine a ciel sereno, o meglio, come un fulmen in clausula, sorprende anche il lettore più preparato al tuo originalissimo realismo, che ora amo definire "realismo umanistico", perché tua vera occupazione è sempre e soltanto l'uomo, nelle sue dinamiche semplicissime e coinvolgenti di gioia-pena, sofferenza-riscatto. Non c'è gioia senza pena, ma nemmeno vi è sofferenza senza riscatto. Questo, KK, io chiamo "realismo umanistico"; questa è la principale attrattiva di tutta la tua narrativa, simpatia umana, capacità di cogliere l'universale nel particolare, nel particolare umano anche, e soprattutto, della massima modestia. è così esclusa qualsiasi deriva intellettualistica. Predomina la vita(-morte), la verità dell'esistenza. Una vera doccia fredda è quella che sorprende il lettore, diaccia, dopo il divertente colloquio di Luca e Michele. Sconfortante e amaro l'epilogo: "Volevo solo vedere lui...". Il candore e la modestia di Perpetua, pensavo, da te di già cantata e immortalata in un lieve e divino "what if". Nascerà un giorno, da questa tetra festa della morte nel formicaio impazzito, da questa stoltezza di denunce e meschinità, nascerà forse - la redenzione dell'amore? Vale. tuo: -Buddy Caffarelli

Recensore Junior
02/03/15, ore 13:30

Carissima Chiara!
Sono appena tornata da Napoli, ed eccomi immersa di nuovo nella famigliare Romagna, sia fisicamente, poiché ieri per tornare a casa sono passata per la Via Flaminia e poi per la Via Emilia, sia virtualmente ora, leggendo l'epilogo di questa storia.
L'ultimo specchio che indaga sul mistero della Micra porta le sembianze di due fanciulli curiosi, di cui uno altri non è che il fratello della Sofi. Molto divertente l'iperbole nella quale un pasto appetitoso diventa quasi un castigo perché distoglie dall'oggetto della propria curiosità e veritiera la descrizione di come l'immaginario collettivo, in particolare quello infantile, sia colonizzato dalla ipertrofica tv americana. La bigia mediocrità rende poco gustosa qualsiasi cosa.
Il mistero volge alla risoluzione, essendo svelato in un colpo solo il nome della donna, nome e cognome, e il suo intento, emesso clinicamente dalla denuncia dei carabinieri. Sappiamo che la Rosa ha condannato la pericolosa adescatrice, denunciandola...
Colei voleva solo spiare Neri Marcorè, ossia Giuseppe, che molto distrattamente riconduce i fanciulli al poco agognato desco...è proprio vero che non si è accorto di lei! Alla fine chi ci aveva visto giusto era proprio la Rosa che, nel mezzo delle sue elucubrazioni folli, aveva indovinato.
Bella prova, Chiara! Un fatto semplice elaborato con cura e con ironia, dove viene dipinto uno spaccato psicologico e reale della vita quotidiana, fornendo anche degli spunti di riflessione. Tutto è reso con molta attenzione al dettaglio, ivi compresa l'uso dei registri linguistici che varia a seconda del personaggio.
Un bacione, Chiara!
A presto!
Ele

Recensore Master
02/03/15, ore 12:39

Carissima KK...peccato che sia già finita ed io credevo che durasse di più:-(...va beh allora vediamo che ai bimbi piace giocare ai piccoli detective e quindi lasciano perdere i loro giochi fanciulleschi ed iniziano ad investigare suscitando l'ira del babbo...ed infine alla Rosa la pettegola non resta che denunciare la donna per stalking...ma senti te che questa voleva vedere solo Neri Marcorè, ma il sosia, cioè Giuseppe...cosa si fa per i nostri idoli, anche se sono solo dei sosia ed ovviamenti questi non si accorgono assolutamente di noi...complimenti davvero...alla prossima brillante storia che ci proporrai
Un caro saluto, cara amica
(Recensione modificata il 02/03/2015 - 02:40 pm)

Recensore Master
02/03/15, ore 11:26

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
L'autrice, ha usato un linguaggio forbito, un ottimo lessico e ha tenuto col fiato sospeso il lettore sino all'ultimo capitolo, calamitando l'attenzione di coloro che si sono imbattuti in questa storia ricca di suspense e mistero.
Per questo la segnalo molto volentieri e spero che coglierà l'attenzione di altre persone.

Recensore Junior
02/03/15, ore 11:15

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia poichè l'autrice oltre ad averla scritta con un lessico appropriato, ha saputo coinvolgere il lettore capitolo per capitolo, senza mai annoiare il lettore, riuscendo a scrivere una storia degna di attirare l'attenzione a chiunque.

Recensore Junior
02/03/15, ore 11:13

Cioè questa bella storia è già finita???? Noo KK, perchè???? Comunque complimenti per come hai portato avanti questa storia con tanta suspence!

Recensore Veterano
02/03/15, ore 11:06

Noooo è già finita!!! Ufffa!!! mi è piaciuta davvero questa storia!!! complimenti davvero cara KK

Recensore Junior
22/02/15, ore 14:48

Oh Chiara (come sento la mancanza del vocativo, eh eh eh), la tua tessitura sta procedendo egregiamente. Infatti ora abbiamo il punto di vista di quella che qui nel modenese/bolognese è l'azdoura o razdoura, un tempo regina della famiglia allargata, come suggerisce il suo nome, ed ora vedova e dimenticata, fossile di un mondo non troppo lontano, ma elemento che deve essere seppellito al più presto da questa società che fagocita tutto. Così, non le rimane che fare l'impicciona per ingannare il tempo, con i risultati che conosciamo. Infatti, se anche solo nel dopoguerra questo voler saper di tutti era finalizzato anche a rendersi utili (mi viene in mente come mia madre e altri ci raccontino spesso di come si potesse chiedere aiuto a chiunque del vicinato, in caso di bisogno), ora è finalizzato solo allo sfogo personale e a contrastare una tremenda noia di vivere. Terribile vederla da questo punto di vista, ma cone ogni cosa terribile può essere vista nel suo lato buffo o umoristico. La nostra Rosa infatti è buffa mentre rimugina tutte le congetture possibili sulla donna in Micra che, ovviamente, non possono essere che tra le più nefaste ("drogata, spacciatrice, ubriacona, adescatrice di bambini"), rendendo il tutto grottesco e spassoso. Fa ancora capolino il pensiero, tra la marea di brutti sospetti della vecchia suocera, l'idea che la donna stia facendo la posta ad un uomo...chissà...
Siccome questa vecchia suocera romagnola pensa solo alla vita degli altri, non può che essere un elemento cruciale che riassume i personaggi sinora visti, come la famiglia della dottoressa, con i figli ed il marito. Quindi si crea un godibile gioco di specchi, in cui uno stesso fatto viene visto da punti di vista diversi.
Il filo viene teso e poi ributtato sotto dalla spola, in attesa dell'ultimo tratto da comporre o tramare, da te, Ananke :)
Voglio proprio scoprire chi è la spiona della Micra, adesso :D
Un abbraccio fortissimo!
Ele
(Recensione modificata il 22/02/2015 - 02:50 pm)

Recensore Junior
22/02/15, ore 10:44

Ciao !! La tua davvero molto bella. Soprattutto la trama mi ha colpita molto . Spero che aggiornerai presto .
Baci
PS. ho appena scritto una storia, se ti va di leggerla e magari recensirla anche solo per dirmi un tuo parere su di essa, mi farebbe davvero piacere :)
Celeste

Recensore Veterano
19/02/15, ore 14:20

Ciao KK! Indubbiamente un bel capitolo che da quel tocco di mistero che non guasta affatto!!! La Rosa è troppo chiacchierone!!! Brava davvero

Recensore Junior
19/02/15, ore 14:08

Capitolo eminentemente umoristico, focalizza con sorprendente realismo la gretta piccinerìa del "buon vicinato" romagnolo. Come sempre, KK, ho molto apprezzato l'adattabilità e la fluidità dello stile. Stile qui asciutto e cronachistico, ma anche sorridentemente ironico-parodistico, in una originalissima contaminazione tra la laconica sobrietà del Machiavello e l'euristica e divertita malizia del Gadda dell'"Adalgisa". Di certo si può dire pumice expolitum. Non vi è niente di ridondante o pleonastico. Ridendo dicere verum. Del resto la satira dei laconici romagnoli, cattivi parlatori ed elittici anche negli sproloqui, non poteva che essere essenziale come un referto medico. Referto della cattiva salute intellettiva de' nostri concittadini. Con neoterica complice ammirazione ( Zmyrna mei Cinnae) - sempre Tuo/ Vostro / Buddy Caffarelli mp

Recensore Junior
19/02/15, ore 13:34

La ciaciona di turno, che straparla senza capire nulla, Mmmm qui il mistero s' infittisce!
brava KK

Recensore Master
18/02/15, ore 23:26

Carissima KK...eccoci arrivati al quarto capitolo di questa intrigante storia...quella Micra come hai sottolineato ha incuriosito tutti grandi e piccoli...E qui incontriamo due personaggi degli altri episodi: la dottoressa che era stata semplicemente accennata nella famiglia precedente e la Rosa...questa è proprio la tipica vicina di casa chiacchierone che invece di pensare per sé, parla e straparla rompendo le scatole a tutti e dicendo male di tutti...rimpiange i bei tempi andati con il suo povero marito dove allora si viveva bene, ma adesso i tempi corrono e i giovani sono troppo visti e questa Micra ha rovinato l'intera quotidianità del quartiere...ben fatto anche stavolta...complimenti
un bacio ed un abbraccio
un caro saluto

Recensore Junior
05/02/15, ore 21:51

Carissima Chiara,
eccomi qua!
Dunque nemmeno Sante ha a che vedere con la donna della Micra ma come gli altri ne ha notato la singolare presenza davanti alla palazzina.
L'incipit è molto caratteristico in cui conosciamo la Sofi e le sue insicurezze da adolescente, ben rappresentate dalla similitudine del padre. A proposito: è molto spassosa e rappresentativa; ammicca simpaticamente alla professione di Sante, con un'ironia frizzante che mi ricorda Stefano Benni.
Molto efficaci e ben delineate le dinamiche quotidiane di una famiglia in procinto di uscire di casa alla mattina; ritratti ricchi ed essenziali allo stesso tempo.
Mi ha divertito molto poi la battuta su "Il Gioco dell'Oca" come ho apprezzato le considerazioni sulle piccole gioie quotidiane che fai esprimere a Sante, di come il tempo venga sempre più fagocitato dalla quotidianità e di come ci faccia sentire "a piccoli tasselli sconnessi".
Davvero brava 😃
Un abbraccio!
Ele

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