Recensioni per
Roaring Twenties
di WhiteWitch

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/03/15, ore 11:31

Ecco, conoscevo anch'io la Savs e infatti mi è tornata in mente mentre leggevo la storia.
È una one-shot molto lunga che meriterebbe una recensione altrettanto lunga; vedrò di fare del mio meglio.
Partiamo dal fatto che amo la narrazione in prima persona; nonostante ciò, è un tipo di scelta che non tutti sanno gestire perché comporta piena immersione nel personaggio - e ciò spesso porta a incoerenze ecc ecc. Tu invece ti sei destreggiata più che bene nei pensieri del protagonista che narra in modo nostalgico ma allo stesso tempo distaccato, proprio di un vecchio che se ne sta per andare e non ha più niente da perdere.
Le scene in trincea sono molto suggestive e mi hanno ricordato il film Joyeux Noël per la lpro umanità.
Antoine/Anne Marie è senza dubbio il personaggio più affascinante. È costante con il suo pensiero nonostante sia mutevole nella forma. È un personaggio tragico senza scadere nella banalità o nella mediocrità, un po' come lo è l'intera storia.
La fine è ricca di pathos e molto scenografica, sembrava un dipinto di Schiele.
Veramente brava.

Recensore Veterano
02/02/15, ore 22:02

Ma... ma... ma.... tu vuoi farmi piangere!!! E' una storia meravigliosa. Sei riuscita - in una OS - a farmi emozionare così tanto... La storia di loro due è bellissima e molto, molto, molto originale. Io davvero non ho parole. Il tuo stile poi è praticamente perfetto! Io sono senza parole (in senso positivo).
Okay, mi calmo e cerco di lasciarti una recensione decente.
Trovo che il tuo stile sia maturo, coinvolgente ed evocativo. Era come se stessi vedendo un film, non leggendo una storia. Le descrizioni sono accurate ed immagino che tu ti sia documentata a dovere; questo mostra quanto impegno hai messo in questa piccola storia. L'adoro. E' bellissima. Hai descritto perfettamente il periodo storico. Lo so, sono ripetitiva, ma davvero sei stata bravissima! Mi hai fatto emozionare tanto! I personaggi poi sono così reali, veri, vivi... Sembra quasi una storia vera. Sono personaggi a tutto tondo, con una profonda analisi psicologica. Mi piacciono! Che altro dire? Una lettura davvero piacevole! Complimenti, ottimo lavoro :)

Recensore Veterano
12/01/15, ore 14:24

Eeeeeccomi qui, come promesso :3 Ho letto questa storia stanotte, prima di andare a letto, senza praticamente fare una pausa perché mi ha coinvolto dalla prima all'ultima riga, ma ho trovato il tempo di recensire solo ora; mi ha lasciato in bocca un sapore dolceamaro, un po' sospeso, come dire, il sapore che solo i fnali strazianti possono lasciarti. 
Inizio col dire che ho apprezzato tantissimo l'ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi, tutto quanto. L'accuratezza e l'attenzione con cui lentamente hai dipinto il contesto in cui Antoine, Jack e Tom si conoscono non è da tutti, hai saputo raccontare senza approfondire troppo - e non fraintendere, perché in realtà hai caratterizzato bene ogni cosa, approfondendola a sufficienza ma senza scadere nel prolisso, nel banale, nello 'già visto' o appesantendola con particolari inutili; e soprattutto sei stata assolutamente in linea con i fatti storici, disseminando qua e là riferimenti vividi e verosimili, utilizzando uno stile coerente con ciò che hai scelto di mostrarci, uno stile avvincente, scorrevole, fluido e ben lineare. I personaggi, i luoghi da te descritti mi sembravano reali, palpitanti di vita propria, ero lì quando è esplosa la granata accanto a Tom che cercava di trascinare via Antoine, ero lì quando Tom si è risvegliato in ospedale, ero lì a provare il suo stesso orrore e terrore nello scoprire che la guerra si era portata via un pezzo della sua faccia. Questa parte, soprattutto - quella successiva al suo incidente -, è stata descritta con delicatezza straziante, ci hai regalato i pensieri di un uomo che insieme al suo naso ha perso anche le speranze di un futuro normale, di una famiglia, di una vita tranquilla, lontana dagli orrori della guerra.
Con dialoghi mai scontati o fuori luogo (che personalmente penso siano la cosa che ho adorato più di tutto, perché trasudavano di personalità e caratterizzazione), ci hai guidato negli anni successivi alla guerra, in una Detroit che si sta lentamente trasformando, ci hai rivelato il segreto di Antoine e ci hai raccontato come lei e Tom si siano lentamente innamorati l'uno dell'altra, ciascuno con i propri problemi, ciascuno districandosi tra i pericoli che comportava un lavoro come quello che conducevano. Ti riporto di seguito un dialogo che mi è piaciuto particolarmente: "«Quali sono i tuoi sogni, Tom?», mi domandò Antoine sulla nave per Staten Island, con quel suo buffo accento francese.
Gli avrei riso in faccia, non fosse stato per la sua espressione ingenua. “Io non ho più sogni”, avrei voluto rispondere, ma non lo feci. «Una famiglia», preferii replicare. «Dei figli».
Si passò una mano sul ventre, dove sapevo c'era la ferita che lo aveva quasi mandato al Creatore. «Mi inviterete a casa vostra per Natale?», chiese con quella sua voce sottile.
«Certo», affermai dando un colpo gentile sulla visiera della sua coppola. «Tutti gli anni. Tu porta il vino, al resto penserò io»."
Alla luce di quello che veniamo a scoprire poi successivamente - che Antoine si chiama in realtà Anne Marie, e soprattutto che la ferita di guerra le impedirà di avere dei figli - questa conversazione prende completamente un'altra prospettiva. Anche questo mi è piaciuto, come tu non abbia lasciato nulla al caso. 
Un'altra scena che mi è piaciuta moltissima è stata quella in cui Antoine s'infila nel suo letto, prima dell'alba, ed ecco che Tom vede prendere forma quello che non avrebbe mai creduto possibile, ecco che si rende conto che in realtà va bene così, che ad Antoine non importa nulla della sua faccia, del suo naso mancante, che è lei l'unico futuro possibile perché lo accetta e lo ama senza pretese, senza indecisioni. 
Hai scelto una conclusione straziante a una storia straziante, ma pericolosamente bella, dolorosa come un proiettile. L'immagine di Antoine/Anne Marie che viene uccisa da una pallottola misteriosa, il suo corpo che si accascia, si accartoccia come un fiore appassito tra le braccia di Tom, svuotato di qualsiasi soffio di vita, di energia, di passione. Sappi che ti ho odiato in quel momento çwç Bello anche il modo in cui sei riuscita a saltare da un passato molto lontano al presente di Tom, che ricorda e soffre ed è ormai prossimo a morire, a raggiungere quello che è stato forse il suo unico vero amore; perché quel sentimento d'incompletezza, la sensazione di essere 'slegato', scollato dal resto del mondo è un vuoto che si è portato dietro per tutta la vita, un vuoto che ha iniziato ad allargarsi nello stesso momento in cui il sangue di Antoine si è allargato sulla sua camicia, che ancora conserva.
E niente, mi hai spezzato il cuore ed è stato un piacere avere l'onore di leggere e recensire una così bella storia. Complimenti, perché non mi capita spesso di leggere cose di questo calibro su efp. 
Bravissima <3

Recensore Junior
09/01/15, ore 21:57

Ed eccomi, ciao!
Wow, è stato intenso! Sinceramente non sono una grande esperta di storia, perciò non posso e non entrerò nei particolari.. quello che posso dire invece è che il modo in cui hai descritto le varie situazioni mi piace molto. Hai inserito diversi "colpi di scena", se così li possiamo chiamare, primo tra tutti la scoperta di Antoine come Anne Marie. E devo dire che hanno decisamente il loro effetto sorpresa!
Di tutta la tristezza che riesci ad esprimere con questa storia, la scena che mi ha più toccato è laa morte di Antoine, mi ha spezzato il cuore. Sapere che Tom abbia lo stesso trovato l'amore e sia riuscito a farsi la famiglia che tanto desiderava purtroppo non cancella la malinconia della perdita, ed è giusto così.
Mi hai toccato il cuore con quell'ultima parte, davvero.
"Iniziai a leggere. Non che prima non lo facessi, ma l'avevo sempre considerato solo un passatempo per i momenti di noia. Invece scoprii che divorare romanzi mi veniva facile. I libri non ti giudicano. Non devono sforzarsi per sostenere il tuo sguardo, per loro sei sempre il benvenuto, bello o brutto."
Ho deciso di copiare questa parte perchè l'ho amato particolarmente, da amante dei libri quale sono, e sono stata lì a leggerla più di una volta per quanto mi è piaciuta!
Che altro dire... davvero complimenti!!
A presto, Soph

Recensore Veterano
09/01/15, ore 21:03

Eccomi qui, buona sera!*^*
Premetto che sono ossessionata dalla storia, leggerei eventi, libri storici in qualsiasi momento. Sono affamata di storia, e ovviamente trovare perle del genere su EFP, mi rende entusiasta!
Questa storia è bellissima. Bella e poetica. Di una poesia malinconica, drammatica, triste, strana e meravigliosa. E' bella come un dettaglio raffinato, invisibile sotto la coltre di parole sgargianti e vistose, ma molto più valido ed apprezzabile. Perché realistico, e imperfetto e splendido nella sua tenera tristezza.
Apprezzo, davvero molto il tuo stile: è semplice, per niente barocco, eppure di una profondità assoluta; riesci a descrivere e a mettere lì, di fronte agli occhi del lettore, ogni più piccola sfumatura delle personalità dei tuoi personaggi. Il modo in cui li hai creati e caratterizzati è sublime. E sono serissima.
Per non parlare della trama.
Favolosa, in tutto e per tutto. Non c'è stata una parte in cui io non sia rimasta a bocca aperta, davvero. Sono affascinata da ciò che hai messo su, e mi compiaccio non poco per aver avuto il privilegio di leggere questa storia. E' meravigliosa. E mi dispiace ripeterlo ogni tre secondi ,ma non ne posso fare a meno.
Persino la tragica morte di Antoine è realistica e poetica: il dolore che scorre ed è evidenziato nelle parole mi ha colpito eccessivamente, e sono rimasta semplicemente a bocca aperta.
Bravissima, davvero!
Questa storia va immediatamente fra le ricordate.
Un bacio
Ireide