Recensioni per
Magari un giorno, magari domani, ma non oggi.
di Johnlockistheway

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/15, ore 23:55

Il titolo, ritornando come un mantra nella storia, tesse la trama di un dramma che tu rappresenti con lucida precisione, radiografando tutti gli stadi della progressiva, travolgente, fedele ossessione che John ha per Sh.
Ci sentiamo anche noi vicini, disperati, a quel letto dove tutto sembra spento e ridotto ad un semplice movimento vitale, indotto da una macchina. Tutto finito, tutto ormai un ricordo lontano. Ma, con un colpo di genio, tu ribalti la situazione, riaccendi quell' " ammasso di carne e ossa", tutto ciò che rimane del consulting, e gli ridai un riflesso di vita, di speranza ("...Vorrei tanto svegliarmi...")."Magari un giorno. Magari domani. Ma non oggi." Bello.... E ti dico invece, subito, che ci hai regalato qualcosa di valido, veramente. Grazie.

Nuovo recensore
13/01/15, ore 09:00

Bella, mi è piaciuta, mi ha lasciato col fiato sospeso fino alla fine, commovente la parte finale in cui c’è quello che pensa Sherlock.... peró mi aspettavo che alla fine lui si svegliasse, anche per avere un confronto fra i due.Comunque complimenti, sei molto brava.

Recensore Veterano
12/01/15, ore 23:42

oh dio. Con il pezzo conclusivo mi hai completamente ucciso. E' bellissima. Ho sperato fino all'ultimo che Sherlock si svegliasse, perchè nonostante ami le angst, mi piacciono molto anche i lieto fine. La tua storia rende benissimo tutti i sentimenti di John, è reale e struggente come non mai. Mi è dispiaciuto non vedere Mycroft nemmeno una volta, ma d'altronde lui sa senza aver bisogno di esserci. Il pugno a Donovan ci voleva proprio, ci stava proprio bene. Concludo facendoti i miei complimenti, grazie per la bellissima storia e a presto ^^

Recensore Junior
12/01/15, ore 22:03

... Io non ho nessuna parola per descrivere la magnificenza di questo racconto. Devo ammettere di essere masochista perché leggo le angst anche se so che uccideranno il mio povero cuore da shipper. Mi hai ucciso, ti giuro, ma lo hai fatto in un modo così bello che non posso offenderti. L'inizio era già di per sé tristissimo poi andando avanti non ho potuto far altro che soffrire con John, che devo dirlo, è meraviglioso. Così speranzoso, fedele e innamorato!! La ripetizioni di quel verso non fa che rendere tutto più straziante, questo "accadrà ma non oggi e io devo sperare anche se è dura". O scrivi splendidamente, giuro. I pensieri di Sherlock alla fine sono semplicemente un modo per dare il colpo di grazia al mio cuore. Magari ti risponderò ... Quel magari è terribile. Ti prego dimmi che scriverai un seguito, non puoi lasciarmi così!
Ale

Recensore Master
12/01/15, ore 17:34

Leggere questa storia mi ha fatto un male cane, e in questo momento potrei anche essere arrabbiata. Molto arrabbiata.
Eppure sono qui a scrivere qualcosa, ancora non so cosa.
Forse ci ho pensato mentre leggevo ma l'ho dimenticato perché non è così importante.
Non é importante che io avrei voluto un finale meno angst.
Non é importante se io credo che Dio abbia salvato John, gli abbia fatto incontrare Sherlock e non abbia fatto morire quest'ultimo sul colpo della caduta.
Non importa perché la storia é tua ed è loro.
Io sono solo un'altra spettatrice che si unisce al coro delle ombre attorno a questo palcoscenico.
Hai messo in atto uno dei più problematici drammi della vita e della morte, su cui abbiamo così poche certezze che nessuno può avere la presunzione di dire cosa sia giusto e cosa non lo sia.
Magari un giorno avremo la spiegazione a tutto questo.
"Magari un giorno.
Magari domani.
Ma non oggi."
La meraviglia dell'uso reiterato di queste frasi, che scandiscono il tempo della storia e dell'attesa.
Vorrei citare anche altro ma la recensione a quel punto sarebbe solo un riscrivere la tua storia.
Sto ancora pensando a cosa dire e non mi viene in mente nulla.
Se vuoi, prendilo come un grande complimento. Perché mi hai catturata al punto tale che, non solo durante la lettura ma anche adesso, mi sento ingabbiata in un limbo di cui non scorgo l'inizio né la fine.
Con la tua scrittura io ero Martha, l'infermiera gentile, ero il dottore ed ero Anderson.
Ero Mrs. Hunderson, Molly, Lestrade e tutti gli altri.
Ero John ed ero Sherlock.
E vivevo e morivo d'amore.
Grazie per tutto questo.
Altovoltggio

Recensore Veterano
12/01/15, ore 09:39

Booohhh booooohhhhh sigh sigh io sto frignando come una poppante , gia ero triste che John non ricevesse risposta ma sapere che Sherlock lo sente ma non puo' parlare mi ha spezzato il cuore sigh sigh . A parte questo sappi che a parer mio questa storia meriterebbe un seguito perche' e' troppo struggente mi piacerebbe un'evoluzione ,pensaci e continua cosi' bacioni e a presto.