Iao cara :3
Caso mai ti capitasse di chiedermi: ‘come hai passato il week end?’, la risposta sarebbe: ‘leggendo la tua fic’. Lol ^^! Il proposito era un capitolo al giorno, durante i miei viaggi in autobus, ma non ce l’ho fatta, la curiosità, ogni volta finito un capitolo, era troppa *^*. WTF, perché mi devo limitare così? Leggiamo un altro pezzettino suvvia… Quindi l’ho già finita ^^. Triplo lol.
Dvunque, la zmetto di tenerti zulle zpine (zi la zeta invece della esse è cosa voluta) e passo alla vera recenzione, muahahahah (l’idea è cercare di trasmettere un tono il più possibile tedezco deheheh).
Alura, ammetto di non amare particolarmente i viaggi intercontinentali tra la Terra di Mezzo e il nostro mondo, siano essi in una direzione oppure nell’altra. E’ anche vero, che sono molto più frequenti quelli in cui è miss Protagonista Sue, a finire nella tanto sospirata Arda; motivo per cui la tua idea di invertire il flusso migratorio mi attirava già di più.
Inoltre, già dall’introduzione si percepiva ben chiaramente che la storia non avrebbe preso una piega banale, e pur avendo visto la nota ‘lemon’, ti giuro che l’annunciata storia d’amore (per quanto romantica io possa essere) è l’ultimo motivo per cui io l’abbia aperta =).
Ok, mi viene difficile iniziare un commento che tiri le conclusioni di tutta la vicenda, ma dopotutto me la sono cercata ^^” (sono troppo pigra per recensirli tutti, peggio per me).
Provo quindi a dividere la recensione in vari punti:
Partiamo da lui xD, il nostro (anzi pardon, tuo) amatissimo protagonista: sire DivaH re degli Elfi Thranduil *^*. Ti ho già detto altre volte, quanto la tua resa di questo personaggio, sia una delle poche sul fandom, che me lo fa amare ^^. E con questa fic ho capito meglio il motivo: il tuo Thranduil è quello del libro, l’originale, quello che Tolkien ha sempre avuto in mente, e che PJ mi ha bellamente sconquassato nell’ultima trilogia >__>… è una cosa che non capisco davvero, né gli perdonerò mai, snort (*Benni smettila di essere così melodrammatica*).
Anyway, non so cos’altro dire se non complimenti. Mi starò sicuramente ripetendo, ma è bellissimo vedere riflesso in una storia, quanto un’autrice ami un certo personaggio. Traspare in ogni singola cosa, in ogni singolo dettaglio, in tutte quelle attenzioni che hai per renderlo al meglio, per spiegare le sue ragioni, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. I riferimenti, sia al canon che alle Spine, sono tanti e sono una delizia da leggere. Mi hai messo addosso una voglia matta di ricominciare la tua piccola raccolta, tutta da capo e alla luce di questa long; di saperne di più, ancora di più, su questo antico, profondo, enigmatico e umanissimo Elfo. Di saperne di più su Arodel, sul suo dolore e sulla sua paura, sul loro primo incontro (voglio, ESIGO una OS su questo *^*!), sui loro battibecchi e le prime difficoltà. Sul rapporto padre-figlio, e sui sogni di Legolas.
*Benni, ti ricordo che quella è un’altra storia, e che qui la protagonista è Hannah -.-*
*Giusto, giusto ^^…”*
Questa avventura inaspettata è stata una grande occasione per Thranduil, e sebbene da brava tonta quale sono xD, non ho idee su chi possa essere stato a spedirlo, la mia idea è che non sia stato per un progetto malvagio.
Ho adorato ogni singola introspezione, e il vedere come l’incontro con Hannah e suo padre sia stata continua occasione di rimettersi in gioco, giudicare la propria vita, capire quali errori si stessero commettendo, e quali rischi si stessero correndo. E’ un po’ come (e qui azzardo) se oltre al viaggio ‘materiale’, Thranduil ne avesse contemporaneamente fatto uno ‘interiore’. Questo è sempre stato un po’ un mio pallino fisso ^^: vedere ogni ‘viaggio’, nei vari racconti che mi è capitato di leggere, come una sorta di ‘viaggio di formazione’, di occasione di cambiamento (in bene o in male, dipende dal protagonista) e di crescita. Per Bilbo, ne Lo Hobbit è stato così, come pure per Sam, Frodo e tutti gli altri. E credo che lo stesso discorso si possa applicare a Thranduil e Hannah (ma di lei parlerò dopo), per questo non riesco a pensare che chi ha permesso tutto ciò, avesse piani malvagi… Poi boh, magari mi sbaglio.
Ok, al momento ho esaurito (credo) i pensieri su Thranduil ^^”, quindi passo momentaneamente al tuo OC.
Ho amato Hannah, dalla prima all’ultima riga in cui hai parlato di lei. E non perché sia dolce carina e simpatica (perché non lo è xD, Hannah è un Nano), ma perché ‘vera’. Hannah è un personaggio a tutto tondo, con una forte, contraddittoria e bellissima personalità, forgiata da tutto ciò che ha dovuto passare. Non è un personaggio statico, cambia, matura, cresce sotto i nostri occhi, minuto dopo minuto.
La sua storia è complicata e per nulla banale, mi ha commossa e tenuta col fiato sospeso per tutta la durata del racconto. Mi sono immedesimata una miriade di volte, ho pianto e riso con lei. Come si fa a non sentirla vicina? La tentazione di scappare, isolarsi, creare barriere attorno a sé e usare scuse per tenere lontani gli altri in modo da non venire mai abbandonati, non soffrire mai… chi di noi non l’ha provata, almeno una volta?Mi capita di continuo, per quanto sbagliato possa essere… cercare di non affezionarmi troppo a chi so che prima o poi dovrò salutare. Diamine, molto banalmente mi è capitato anche se vuoi, di recente qui a Londra, quando alcune delle persone con cui avevo iniziato un rapporto di amicizia, hanno finito il loro Erasmus, o i loro stage, e sono tornati a casa. Lo so è banale e riduttivo, ma il principio di base un po’ è quello.
Ad Hannah è capitata la peggiore delle esperienze: venire abbandonata dalla persona che più di ogni altro dovrebbe amarci e proteggerci, colei che ci ha donato la vita.
E questo l’ha inevitabilmente e giustamente segnata, minando tutti i suoi affetti futuri…
Fino a quando l’imprevisto non irrompe nella sua vita, sotto la forma di un supponente, presuntuoso e irritantissimo Re degli Elfi (e mi è piaciuto da morire questo tuo continuo riferirsi a lui con questo titolo, che è lo stesso con cui viene chiamato per tutto lo Hobbit ^^).
E tutto cambia, i due tirannosauri (troppo bello questo paragone) impareranno piano piano ad abbassare le proprie difese.
Ed Hannah capirà che l’isolamento non tiene lontano il dolore, che non bisogna avere paura di soffrire, e lottare per le cose che vogliamo. Apprenderà il gusto per la libertà, imparerà a conoscersi e a capire che cosa veramente desidera.
E qui passo a un altro punto, perché mi viene bene il collegamento xD (perlomeno, nella mia testa): la loro storia d’amore.
Sono sempre stata convinta, che l’Amore, quello vero, alla fine possa e debba aiutare una persona a conoscere meglio sé stessa, e soprattutto a essere ancora di più sé stessa.
E che debba essere inoltre un’occasione, per entrambe le persone coinvolte, per crescere, camminare insieme, per migliorarsi. Alla fine, è la felicità dell’altro che ci importa, quando siamo innamorati, no?
Sì, ci sono anche inizialmente l’attrazione, la cotta, la passione, tutte cose buone santissime e giuste ma che alla fine dopo un po’ sbiadiscono… ciò che per sempre rimane secondo me, è appunto il Desiderio verso l’altra persona, inteso in senso più lato, più ampio, consapevole, maturo… Non so bene con che parole spiegarmi… il Desiderio che l’altra persona possa ‘compiersi’. Sì ecco, non mi viene in mente espressione migliore di questa. Ed è questo che permette all’Amore vero di non perdere mai la speranza. Insomma se ci fermassimo sul mero piano ‘fisico’ (per quanto belle siano le tue scene lemon :Q_, le ho adorate, ma ne parliamo dopo xD) allora dovrei dire che la storia finisce male, e lo si capiva già da subito: i due amanti sfortunati, che hanno dovuto separarsi. Invece non è così, e tutto il loro amarsi non è stato inutile e senza speranza, perché entrambi sono cresciuti e cambiati. Hanno capito un po’ meglio che cosa desiderino davvero, quale sia il loro posto e cosa sono chiamati a fare nella vita. Thranduil ha aiutato Hannah a essere seria e sincera con sé stessa, e viceversa.
Ed è questo che vince alla fine, non il fatto che non potranno rivedersi mai più. Se irrealisticamente Hannah fosse andata con lui, o lui fosse rimasto con lei, quell’amore non sarebbe stato altro che una bugia, un’occasione di fuga. Forse sarebbero stati felici i primi tempi, ma il rimorso sarebbe inevitabilmente arrivato a farsi sentire (la promessa, la famosa promessa da parte di Hannah, e la figura di Legolas per Thranduil). E mi sarei incavolata da morire se tu avessi scelto una fine del genere xD, ma conoscendoti sapevo che non ci fosse pericolo ^^.
Ovviamente la parte romantica che c’è in me mi porta sempre a sperare nel ‘vissero per sempre felici e contenti’, ma a volte bisogna saper vedere oltre, e per quanto possano lasciare con un filo di amaro in bocca, sono spesso le storie come questa, che lasciano intuire cosa voglia dire amare davvero, e come questo possa influire nella vita delle persone.
Non sono per niente sicura di essere riuscita a spiegarmi come vorrei ç_ç, e a farti capire come mi sia stato d’aiuto leggere le tue righe in proposito, ma incrocio fortissimo le dita nella speranza che tu riesca a decifrare i miei deliri xD.
Ok ho già scritto una caterva di robe e ancora me ne mancano tante, devo cercare di contenermi un po’ ^^”…
Altre cose che ho amato:
Il personaggio di Sandra: allegra, sincera, ottimista, spontanea… un vero vulcano e una vera amica. Sembra quasi l’opposto di Hannah ed è la persona migliore che la nostra protagonista potesse sperare di avere al fianco <3. Inoltre ha dimostrato una saggezze e una profondità incredibili… so che è sciocco, trattandosi di un personaggio inventato xD, ma le sono affezionata, e da parte mia le auguro tanta fortuna e felicità, sebbene viva solo nella tua fantasia.
Il background e la storia della famiglia Woolbridge (bellissimo cognome tra l’altro *^*, correggimi se sbaglio, ma wool vuol dire lana, vero ^^? Stupendo questo riferimento implicito al loro ‘lavoro’).
Per prima cosa, amo la campagna inglese (dopotutto sono gli stessi paesaggi che hanno ispirato un certo Professore di nostra conoscenza ^^) e soprattutto io amo le brughiere ^O^! Non lo so nemmeno io il perché xD, forse mi ricordano il Mastino dei Baskerville, uno dei libri che ho amato di più durante l’infanzia.
L’atmosfera che sei riuscita a creare è così diversa da tutto ciò a cui sono abituata, e così reale, palpabile, coinvolgente… sembra quasi magico! Veramente un background originale ed affascinante ^^!
Per non parlare della maestria con cui hai inserito il tipico folklore inglese, con tutte quelle leggende che poi in fondo, così leggende non sono ^^. Non ricordo più… ma anche la Rowling parlava dei Berretti Rossi? Mi sembra di averli già sentiti da qualche parte… Brr, che brividi che mi mettono in ogni caso!
La storia della maledizione di famiglia, di Lizzie e nonna Judith, del povero Jonah e di tutti i Woolbridge è descritta con grande dovizia di particolari e sembra creare un piccolo universo a parte, del quale leggerei ancora molto volentieri, magari in qualche OS a parte ^O^! Santo cielo Kan… non solo hai creato un OC che ho adorato, dandole una caratterizzazione perfetta, ma anche tutto lo sfondo è così ben gestito da sembrare vero ^^… la famiglia Woolbridge… potresti veramente tirarci fuori tante altre interessantissime cose =). Brava, brava, brava!
Ok, passiamo a dire due righe sulle scene lemon xD: la loro prima volta è stata uno dei miei punti preferiti, e non mi vergogno di ammetterlo, gnè ;)
No a parte gli scherzi dico davvero: amo il tuo modo di descrivere quei momenti ( e da adesso in poi non riuscirò più a sentire la parola preservativo senza pensare a Thranduil e ridere internamente lol, *modalità imbarazzo/disagio on*), sempre in maniera delicata, ma allo stesso tempo intrisa di passione, giocosità, sensualità, senza mai diventare volgare né semplificare niente.
E’ la pura e semplice descrizione di due persone che si amano in tutto e per tutto, e lo esprimono nella maniera più concreta e visibile possibile. E sei stata come sempre bravissima e mantenere l’IC anche in queste situazioni, anzi, quasi a evidenziarlo ancora di più.
Beeeeene, fine del momento imbarazzo ghghgh.
Sto progressivamente dimenticando le altre cose che dovevo dire, e credo che andare in futuro a modificare questa Divina Commedia, mi richieda uno sforzo troppo grosso, lol, perciò perdonami se chiudo in maniera un po’ ‘brusca’ e improvvisa.
Mi piacerebbe da morire leggere un seguito, sapere cosa sia successo ad Hannah, se è riuscita a vivere la vita che desiderava, come sia andato l’incontro con sua madre (lo scambio di mail mi ha fatto piangere, sappilo >__>), cosa ha provato quando le è arrivato il biglietto (se le è arrivato), chi sia stato a spedire Thranduil in questo pazzo e bellissimo mondo… ma allo stesso tempo il fascino dei finali un po’ aperti è che lasciano a ognuno la possibilità di continuare a sognare per conto suo…
E io sono un’eterna ottimista ;)
Anyway, mai dire mai, io resterò comunque in attesa. Voglio leggere ancora del tuo Thranduil, ne ho bisogno xD.
Ringraziandoti per questa bellissima storia, e per tutte le riflessioni che mi hai portato a fare (permettendomi di rimettermi in discussione), ti saluto e ti abbraccio con affetto <3
Alla prossima!
Benni
Ps: mi sono ricordata di un’ultima cosa muahahahaha, credevi di essere salva ^^! Mi è piaciuto da matti il fatto che Hannah nutra un’enorme passione per i Nani e per Thorin, e che non sopporti gli Elfi… insomma è il contrario di te xD, e immagino sia stato divertente e intrigante dipingerla così ^^ |