Recensioni per
Frammenti sparsi
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 68 recensioni.
Positive : 68
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/04/17, ore 19:56

Ciao! Finalmente riesco a recensire anche questa. Con il fatto che ormai mi è impossibile farlo dal telefono e devo usare il compiuter la cosa risulta complicata perché ho poco tempo.
Comunque questi pensierini mi sono piaciuti molto, specialmente tutto l'accurato studio delle diverse relazioni con il padre che tutti loro hanno. (Non smetterò mai di farti i complimenti per il meticoloso approfondimento che fai sempre di tutti i tuoi personaggi).
Il mio preferito è quello di Jean, forse anche perché è quello che ha il rapporto migliore con il genitore, anche se appunto mi sono piaciuti tutti compreso quello di Heymans, veramente realistico. Del poliziotto dei temporali mi ero completamente dimenticata (Vincent ammettilo che in fondo sei un tenerone anche tu), mentre nel rapporto di Kain si vedono in nuce le cose belle che si svilupperanno quando lui e Andrew si capiranno meglio durante l'anno di "Un anno per crescere". Infine, per quanto assente, anche il padre di Roy ha lasciato il segno dato che in effetti lui diventa un soldato come probabilmente lui avrebbe voluto.
Un po' mi spiace che tu non abbia messo Riza anche perché mi sarebbe interessato capire cosa pensasse di suo padre quando la mamma era ancora in vita, sicuramente i rapporti non erano tesi come in seguito e magari la mamma riusciva anche a farglielo vedere sotto una buona luce, chissà...
Ora aspetto i pensierini per la festa della mamma, giusto per par condicio no?
Alla prossima,
Sweetophelia 

Recensore Master
20/03/17, ore 09:28

Eccomi qui ^^! comincio col recuperare piano piano i miei tanti arretrati efpiani.
Uffa, ma ti sei autodetta già tutto nelle note, io adesso che ti scrivo :PP?
Beh, ti scrivo che hai avuto un'idea carinissima, e che sei stata come al solito bravissima a differenziare così egregiamente i caratteri, i pensieri, e di conseguenza anche gli 'approci' dei ragazzi verso la figura paterna.
Indovina un po' qual è il mio preferito :P??
Ovviamente luiiiii, il mio adoratissimo Jean: beh, dai ti piace vincere facile, in ogni caso xDD: si vede proprio che il suo è il tema più spontaneo e naturale, e indubbiamente anche quello che le insegnanti avranno letto più volentieri e con più 'sollievo': è così che le cose dovrebbero idealmente andare, tra padre e figlio.
Vato mi ha fatto una gran tenerezza, con quella punta di computezza (si dice così?) e rigidità che il nostro Vince gli ha trasmesso :P, ma mi ha fatta anche sganasciare arrivata al punto dei temporali: è impossibile dimenticarsi di quella storia. E Vince che non vuole che si sappia in giro... chissà come mai :PPP. Dimmi che Roy prima o poi lo scoprirà, dimmelooooooo.
Riguardo al nostro soldato in realtà non ho molto da dire: non mi ha fatto particolare tenerezza, anche se un pochino ho comunque empatizzato con questo ragazzino che in qualche modo deve aver sofferto il distacco ma cerca in ogni modo di non darlo a vedere e di non ammetterlo nemmeno a se stesso.
Il pezzo sul mio Rosso Adorato mi ha strappato i feels çç, quando ho visto l'elenco dei protagonisti all'inizio, temevo davvero tanto di leggere il suo tema, e il mio cuore faceva bene a preoccuparsi. Povero amore mio, non me la sento di commentare.
Riguardo Kain... aaaaawn, ci credo che sia completamente infatuato di papà Andrew e mi fa piacere pensare che il loro rapporto sia solo che destinato a migliorare.

Bravissima come sempre ♥
se riesco dopo passo dalla long, prima volevo recuperare altre storie di altri fandom e il tuo ultimo capitolo è così denso che non voglio avere altro in mente ^^.

un bacione,

Benni

Recensore Master
19/03/17, ore 21:46

prometto che adesso recupero anche i due capitoli di Maturità, dammi un attimo che con la scuola sta diventando un inferno
e adoro tutti i pensierini, mi piace che si veda come sono diversi i bambini.
il piccolo e diligente Vato, preciso come un orologio svizzero e diligente come pochi, dalle grandi ambizioni e dai fermi ideali.
Roy, passionale e ambizioso già da bambino, che non si fa scoraggiare da niente e usa tutto come sprone per andare meglio, anche il padre quasi estraneo (a cui nemmeno somiglia fisicamente) e assente, che però diventa la miglior motivazione per dare il meglio di sè.
il pensierino di Heymans è straziante nella sua brevità. con il tentennamento di una frase sbarrata e i ripensamenti di un bambino che non può dire in alcun modo che cosa effettivamente sia suo "padre" (perchè, come ben sappiamo, una persona del genere padre non è e non lo sarà mai).
la brevità di Heymans la controbilancia l'entusiasmo di Jean. così semplice e pratico, quel pizzico di egocentrismo da bambino che non solo si rispecchia nel padre, ma che trova ogni scusa buona per partire dal padre e arrivare a sé. mi fa morire l'idea di un piccolo Jean tutto biondo e baldanzoso.
e Kain! piccolo Kain! cucciolo Kain!
mamma mia, è stupendamente paciocchino, si vede proprio che è cresciuto in una famiglia felice e serena, che ha trovato quello che gli piace nella vita e che suo padre è fantastico.
ora, ti giuro che ho scritto la recensione pezzo per pezzo e sono arrivata solo ora alle tue note, ma mi fa piacere aver beccato diverse cose che avevi inteso anche tu. peccato per non aver visto Riza, con il suo rapporto conflittuale, ma la storia non si cambia.
Rebecca però l'avrei vista volentieri. sarebbe stata una piccola bambolina egocentrica e l'avrei adorata
comunque, complimenti!
a presto
Alsha

Recensore Veterano
19/03/17, ore 19:18

Dato il mio noto amore per il rapporto padre/figlio non potevo proprio non leggere questo bellissimo omaggio alla festa del papà <3 Inoltre, è davvero tanto che non leggevo qualcosa di tuo, per cui il piacere è stato doppio!
Mi rammarico di non essere al passo con le tue storie, perché avrei sicuramente potuto godere meglio di questi già meravigliosi pensierini scolastici. Mi hanno colpito tutti, anche se in modo profondamente diverso. Vato mi rapisce sempre il cuore, non importa l'età che abbia: la sua dolcezza è un dato assoluto. Il modo in cui pala di suo padre riempie il cuore di un calore che non ho sentito in nessuno degli altri scritti. È vero, il rapporto di Jean con suo padre è sicuramente il più idilliaco, forse anche perché viene da una famiglia più umile rispetto alle altre. Non ci sono padri che lavorano lontano dai figli, che pretendono il meglio o hanno atteggiamenti rudi verso di loro: c'è un padre che svolge un mestiere semplice, con una famiglia e una casa altrettanto tali. Vato, invece, è già inserito nello stesso tipo di ambiente che diventerà la sua vita. La figura di suo padre è sì positiva, ma sempre circondata da un alone di serietà e da valori che non possono permettergli di lasciarsi andare completamente al figlio. Penso che per un mestiere come quello del poliziotto, specialmente se di grado elevato, sia necessaria una certa vocazione, e di conseguenza sia automatico dedicare la maggior parte della vita a quello, mettendo al secondo posto le altre cose, come la famiglia. Un rapporto che mi è sembrato simile è quello di Kain con suo padre. Anche lì, l'amore che li lega è indiscusso, ma c'è sempre un lieve distacco causato dal peso che il lavoro ha sulla vita dell'adulto. È molto bello vedere come i figli siano tuttavia consapevoli di quanto il lavoro sia importante per i propri genitori, e come non lo sentano un nemico, ma anzi: una realizzazione a cui loro stessi aspirano. Vato dice "Da grande vorrei diventare un poliziotto come lui," e Kain: "desidero davvero somigliargli tanto." - sono frasi che parlano da sole, esprimendo alla perfezione l'idea che questi due bambini hanno della propria figura paterna.
Invece, non ho potuto non essere un po' triste quando ho letto lo scritto di Breda. Brothers in arms traccia un quadro chiarissimo della sua situazione familiare, e a distanza di anni ne sento ancora la pesantezza. Triste, ma al contempo significativo come questa sia stata l'unica insufficienza della sua vita. Altrettanto amaro è stato il pensiero di Roy. Ho sempre pensato che fosse stato cresciuto da Madame Christmas (a proposito "Christopher" Mustang l'hai scelto apposta?), e vedere uno scorcio della sua vera famiglia è stato tanto interessante quanto triste. Anche lui accenna che vorrebbe intraprendere la stessa carriera del padre, ma come spiegavi anche nelle note si capisce benissimo che c'è un obiettivo diverso dietro. Al contrario di Vato e Kain, Roy è in sfida con suo padre. Lui non è guidato dall'ammirazione, quanto da una voglia di rivalsa che deve bruciargli dentro da tutta la vita.
Peccato non aver potuto leggere nulla di Riza. Non ho capito bene quale tipo di rapporto ci fosse fra lei e BERTHOLD Hawkeye (mi sono appena ricordata che si chiama così xD) e non mi sarebbe dispiaciuto capirlo un po' meglio. Certamente lui non le ha fatto una cosa bella, ma penso che in fondo le volesse davvero bene...

Sono proprio contenta di aver letto questa meraviglia <3 mi ha scaldato il cuore in una giornata molto fredda e piovosa: ti ringrazio.

A presto!

Strato.

Recensore Master
21/08/16, ore 21:11
Cap. 22:

Giuliiiiii, eccomi qui ^^, scusa il ritardo ♥
OMG, Henry! Il mio odiatissimo nemico-amico, ahahaha :P
Dai, in realtà in questo frammento è più amico, che nemico: si è già fatto perdonare per la maniera in cui ha trattato Ellie U.U (e non ho potuto fare altro che sciogliermi quando ha accennato al fatto che sarà testimone al matrimonio di lei con Andrew, e che quindi DEVE sopravvivere, a ogni costo).
Non mi ero mai fermata a riflettere sulle condizioni di vita al fronte e questo, sarai lieta di sentirmelo dire ^^, getta tutta una nuova luce su questo personaggio: è stato davvero interessante poterlo osservare in questo ambiente, così diverso rispetto a quello prevalente della long. Sono riuscita a immedesimarmi molto di più, a comprenderlo molto meglio, a soffrire di più per la sua morte: nell'altra storia essa era infatti una sorta di avvenimento lontano, che non mi toccava: qui posso vedere ogni cosa con i miei stessi occhi: la paura, il pericolo, la degradazione che ha dovuto sopportare e cosa lo ha fatto andare avanti: lo straordinario affetto per sua sorella e per il suo migliore amico, l'esigenza di esserci sempre per loro e di proteggerli. La maniera in cui punti l'attenzione sulle lettere è davvero commovente.
Niente, detesto dirlo, ma Henry mi ha fatto davvero tanta tenerezza in questo frammento :P
Ok, scherzi a parte ti ringrazio: è stata una lettura come al solito davvero piacevole, ma soprattutto rivelatoria e interessante.
ho solo una domanda: non ricordo più cosa sia successo il 10 settembre 1882: è proprio il giorno della morte di Henry?

Sono curiosissima adesso ^^ e non vedo l'ora che arrivi settembre, ancora più di prima *3*
ho una voglia matta di leggere la tua long-seguito, aaaaaaaaaaaaaaaawn!!

un bacio immenso,

Benni

Recensore Master
21/08/16, ore 15:26
Cap. 22:

Henry, da quanto tempo!
E sì che non ti sei fatto vedere, eh!
I momenti al fronte sono sempre quelli che più ti assorbono, c'è poco da fare. Tanto più quando ci sono persone che sono poco più che ragazze come nel suo caso, quando -come hai giustamente osservato- hanno tanto da fare.
Ha una sorella in mano ad un uomo che detesta che lo aspetta, prima di tutto. Laura è sempre stata la priorità di Henry, neanche pensa ai genitori mentre cerca di rivivere anche un solo secondo al paese di origine - e sì che ne hanno fatte loro di cavolate.
E poi viene Andrew, e quel matrimonio a cui deve partecipare in qualità di testimone.
Si vede come le cose si sono drasticamente invertite: dal rancore provato per Andrew e per Ellie a causa del loro fidanzamento, ora vuole essere al loro matrimonio ad ogni costo. Come se andando in guerra e rischiando ogni giorno sia con il corpo che con la testa avesse capito quanto sia importante mettere da parte i dissapori con delle persone così meravigliose.
E qui conosciamo anche l'altro Henry: quello meno sicuro, un po' più umano, più incerto ma tuttavia più determinato a tornare a casa, a dimenticare ciò che ha considerato torti e ricominciare con il piede giusto, a conoscere il nipotino appena venuto al mondo. Quello meno calcolatore, alimentato solo dal desiderio di uscirne vivo pur essendo consapevole che l'orrore della guerra non lo abbandonerà mai.
Tutto questo in contrapposizione con la guerra, la fame, la paura della morte o della pazzia, la quasi impossibilità di scrivere come si deve, e perciò di ritornare a casa con la mente, in attesa di tornarci per davvero. La situazione è tragica -niente medicine, pochi viveri, persino poca carta con cui scrivere. Forse la cosa che fa più riflettere è proprio questa forte volontà di riprendere in mano la sua vita prima della trincea.

Bellissima l'immagine del foglio con la data che a causa del vento si avvicina alla cassetta delle altre lettere. Sembra quasi una similitudine con Henry ansioso di tornare alla vita di campagna, riunendosi ai suoi cari. Senza riuscirci.

E pure tu che solletichi la curiosità con le tue note xD
Che rientro!
Grande! *ç*

Recensore Master
10/05/16, ore 15:14

Carissima!
scusa il ritardo >.<, sono rimasta indietro con mille robe, è una vita che non scrivo qualcosa o recensisco çç.
Sono stata felicissima di trovare il tuo messaggio e lasciatelo dire: per la festa della mamma non potevi scrivere una cosa più adatta ♥
è molto simile a quello che all'inizio avevo pensato di scrivere io su Ellie: un tenerissimo missing moment, pregno di angst, su lei e il piccolo Kain. 
Vedere Ellie così stanca, tormentata, rassegnata, è un vero strazio per me che la amo tanto çç: la vita l'ha davvero sottoposta a una delle prove più crudeli che esistano: vedere soffrire il proprio figlio, ancora piccolo e indifeso, senza poter fare nulla. E' un pensiero quasi insopportabile. Quando un figlio soffre è come se facesse male una parte di noi, mi ha detto una volta la mia, di mamma. La cosa che ho trovato più triste in assoluto è che Ellie si autoconvinca di essere un fallimento come madre, semplicemente per il fatto di non poter fare nulla per difendere Kain. E' un pensiero così ingiusto, visto da fuori, eppure allo stesso tempo assai naturale çç, in una situazione del genere. Il coraggio, la speranza, arrivano inaspettatamente proprio da quel piccolo pulcino che sembra implorarla di non lasciarlo solo. E' un'immagine così straziante, nella sua semplicità, che mi fa salire le lacrime agli occhi ancora adesso, nonostante lo abbia letto due giorni fa. Ed Ellie rende pieno omaggio al suo compito di madre, "festeggia" nella maniera più dura e più giusta possibile.

Complimenti cara, uno scritto ardito e affatto facile, inusuale, per celebrare questa straordinaria figura materna.
Grazie di cuore.
Spero di riuscire a passare dalle storie che mi mancano in futuro, anche se forse ci vorrà un po' :/
un abbraccio grandissimo!

Benni

Recensore Master
08/05/16, ore 19:14

complimenti. 
no, bravissima, dico sul serio.
grazie per aver spappolato la mia volgia di vivere, eh.

uno per la festa della mamma si aspetta qualcosa di tenero, dolce, e affettuoso.
ma l'immagine di Kain storpiata dalle febbri reumatiche... non riesci più a vederlo come prima. il viso distrutto, contratto dal dolore, e la manina gonfia poggiata su quella di Ellie, con delicatezza.
tanto debole e tanto forte, ricca di così tante implicazioni da far male.
la totale abnegazione di una madre nei confronti del figlio, e il coraggio del figlio che non vuole vedere soffrire sua madre. esiste qualcosa di più puro, di più bello?
fa male sentire Ellie che si chiede se vale la pena, di tenerlo lì, o se il suo è puro egoismo. non lo è.
Kain ha bisogno di stare lì, tanto quanto ha bisogno che lei stia lì con lui, e lei lo sa, lo ha letto in quegli occhi grandi e scuri, pieni di dolore e di promesse per il futuro.
me ne vado prima di commuovermi, ma mi struggo di complimenti per questo lavoro grandioso
bravissima
Alsha

Recensore Master
08/05/16, ore 16:59

Quando sono andata a sbirciare fra le seguite se avessi aggiornato qualcosa leggendo il titolo ho subito pensato a loro. Nell'immediato. Conoscendoti... :D

Ma non mi aspettavo una scena simile, così carica della tipica tensione di una madre con un figlio in quelle condizioni.
Kain qui è ancora piccolissimo, e di conseguenza ancora molto succube della malattia che lo accompagnerà per tutta l'infanzia.
Il pensiero di non essere stata in grado di dare una vita sana al suo bambino la tocca come una tremenda colpa. Ovviamente nessuno è responsabile in qusti casi, ma sorge quella remota idea che sarebe stato meglio se fosse morto. Il dolore di Kain è tanto, specie per un piccolo della sua età, e si può solo immaginare cosa una madre premurosa come Ellie prova alla vista di questa ingiustizia. Ed è sconvolgente come se da una parte vorrebbe che questa sofferenza cessasse una volta per tutte dall'altra - quella più forte, più desiderata - vorrebbe che Kain restasse in vita.
La consolazione che Kain così piccolo eppure così maturato da' alla sua mamma quella consolazione che Ellie non riesce a dare a se stessa e così faticosamente a lui. E lo fa con il solo sguardo, perché ancora troppo piccolo per poter dare una definizione a parole della sua volontà di vivere.
P. P. P. *^*

Bellissima! ;)

Recensore Master
12/03/16, ore 21:55

{io mi scuso per il ritardo epocale ma non ho avuto il tempo di toccare il pc proprio per nulla. recensirò Sniper's Soul appena posso, promesso}

ed è tipo l'angst supremo.
che si soffre.
quando l'ho letta sono rimasta ferma immobile e tremolante con il fiato corto, giusto per dirti come mi sentivo.
è che... Dio. già quando avevo letto le loro storie su Un anno per crescere mi aveva preso una tristezza di quelle dolci, in sottofondo e dolorose, miste di amore e rimpianto.
ho sempre amato Andrew per la sua ineguagliabile bontà d'animo. vederlo bambino alle prese con l'amica che per lui è come una sorella è stato davvero da farsi sminuzzare il cuore.
e quell'amore da grandi che loro non capiscono, che pensano sia così facile e tenero e dolce, come un bacio stampato sulla guancia da un bambino un po' schifato da quelle cose da adulti ad una bimba con le idee fin troppo chiare e per nulla perplessa.
ma dopotutto, biologico o no, non si sposa il proprio fratello.
glielo ha letto negli occhi l'amore per Ellie, e l'amore assoluto che la lega ad Andrew come col sangue le impedisce di salvarsi a discapito di altri. il coraggio di caricarsi addosso anni di sofferenze per poter rendere felice qualcun altro.
una donna fantastica, nonostante la paura e il dolore è disposta a sacrificare la sua libertà perchè l'abbiano altri. per questa sua scelta nascerà Kain, Andrew e Ellie saranno una famiglia anche per Riza...
una grande, meravigliosa famiglia. e non è sempre il sangue a definirla.
una shot bellissima, complimenti
a presto
Alsha

Recensore Master
10/03/16, ore 14:57

Sembra ieri quando lessi Walks of Life.
Storie del genere sono da smoccolarsi il naso *^*

Ma andiamo con ordine.
Andy fin dall'infanzia è un ragazzino riflessivo, più propenso a giocare con giochi che richiedono attenzione. Tutto l'opposto di Laura, che al contrario di lui è molto più estroversa. Però anche lei ha la sua razione di logica: lo si intuisce perfettamente dalla spiegazione che fornisce a Andy circa i castelli.
Comunque, vedere Andrew e Laura piccoli, con una visione ancora molto acerba dell'amore fa tanta tenerezza - senza contare le ultime battute riprese dall'altra fanfiction -, così come fa tenerezza la prospettiva di voler sposare il fratello.
Con Henry aveva instaurato un legame che andava ben oltre la semplice fratellanza. Neanche con i genitori ha mai avuto una tale affinità. Era normale che in una mente in erba sorgessero simili desideri.
No, non si può Laura, fattene una ragione - e poi è impegnato u.u

La seconda persona a cui vuole molto bene è Andrew, e se con Henry la si poteva passare, l'affetto per Andy sottolinea quanto queste due persone siano essenziali per lei, siano le sole ad amarla incondizionatamente. Così se con Henry non si può sposta la sua attenzione verso Andrew. Fa un certo effetto pensando a come Laura più avanti con gli anni prende coscienza di se stessa arrivando a volere un lavoro mettendo in secondo piano un eventuale matrimonio. Crescendo ha maturato prospettive diverse, ma poi come abbiamo visto c'è stato altro.

Bella bella! ;D
(Recensione modificata il 10/03/2016 - 03:00 pm)

Recensore Master
07/03/16, ore 16:04

Ciauuuuuuu! eccomi qui! sono troppo felice ogni volta che aggiorni con un frammento ^O^

Oddio, Andy e Laura da piccoli proprio mi mancavano ^O^!
Mio Dio, che tenerezza il punto in cui lei è dispiaciuta di non poter sposare Henry çç. Gli vuole un bene dell'anima, si vede molto bene nella tua storia: un amore fortissimo, diverso certo, da quello tra marito e moglie, ma non meno intenso. Non ti nascondo che mi sono chiesta più volte se Laura non si sia mai innamorata di qualcuno perchè, a parte l'essere sposata, nessuna delle persone che ha conosciuto fosse lontanamente paragonabile a suo fratello. Una sorta di complesso di Elettra/Edipo. Alla fine nemmeno Henry ha mai trovato qualcuna, anche se ovviamente per lui le circostanze erano ancora più avverse.

Mi fa sorridere tantissimo la versione minuta di Andy, e la versione che i due bimbi hanno del matrimonio... mi fanno ripensare a quando io da piccola volevo sposare mio cugino xDD. Bisognerebbe registrarle tutte queste conversazioni: ci sarebbe materiale da ricatto per una vita intera xDD.

Stupendo il modo in cui poi ti sei riallacciata al presente e all'arrivo di Ellie, sfociando nell'angst che ben conosciamo nella long.
Andy è l'unica che ha trovato ahimè il lieto fine :(

Bravissima, Giuli :-*
non vedo l'ora di leggere il prossimo! Un bacione

Benni

Recensore Master
07/02/16, ore 11:42
Cap. 19:

Che carino Jean in veste di futuro papà! :3
Certo è che gli Havoc sono tutti enormi, prò Jean ricordava bene, quando paragona il pancione di Rebecca con quello di sua madre decisamente meno ingombrante.
Ed ecco che Jean scoprì di avere due gemelli per figli! <3
Ovviamente non poteva saperlo, siccome le ecografie ancora non si facevano e dato che lui non è una levatrice. :P
Che cosa credeva ci fosse? Ahahahahah Ad essere idiota è idiota, però è adorabile :D

Bellissima come sempre! Scusa per l'*enorme* ritardo, ma come vedi sono stata di parola! :)

Recensore Master
06/02/16, ore 15:12
Cap. 19:

ma sti due dementi scusa?
io li adoro proprio perchè sono due dementi, però-!
mi fanno una tenerezza immensa questi due. va bene che Jean è bello alto, però un bambino non può essere tanto grande e tanto attivo da tirare pugnetti a due lati opposti del pancione
che risate quando Jean ha temuto che suo figlio avesse ben due cuori... XD
per fortuna la felicità ha sorpassato di molto il trauma di sentirsi un idiota che non si accorge che la moglie aspetta due figli.
special guest Elisa che si trova a dover gestire questi due genitori sui generis. mi sarebbe piaciuto da morire vedere un attimo dal suo punto di vista la coppia più scombinata di tutte!
una flash adorabile, divertente e havbeccosissima! quindi bandierina verde, e via, veloci come il vento!
Alsha

 

Recensore Master
02/02/16, ore 09:29
Cap. 19:

Volevo passare ieri sera dopo cena, poi mi sono *coff coff* ahem… completamente dimenticata ^^”.
Sono PESSIMAH.
Per fortuna mi si è accesa la lampadina stamattina (e ho fatto la rima xD) ed eccomi qui.
Jean e Rebecca *^* aaaaaaaaaaaaaaaaw! Non vedevo l’ora ♥
 
Ok, poiché sono pessima non mi ricordavo più che gli eredi Havoc fossero due gemelli xDD, perciò devo dire che le ansie dei genitori le ho provato appieno anche io! Della serie: come diablo è possibile? Ma quanto è grosso ‘sto bambino xDD? Fortuna che ci ha pensato Elisa a rassicurarci tutti xD. Oddio me la sto troppo immaginando con una faccia stranita e intanto pensare ‘Ma è uno scherzo? Mi stanno prendendo in giro?’. XD santa Elisa! Ce la vedo benissimo a fare la levatrice tra l’altro.
 
Che dire dei nostri protagonisti invece? Aaaaaaaaaaw, sempre loro, sempre incorreggibili, nonostante la gravidanza. Degni eredi di Angela e James ^^.
Jean, hai iniziato a fumare -.-? Giovanotto, mi perdi punti! Non che mi sorprenda più di troppo in realtà, è perfettamente in linea col tuo carattere.
E Rebecca è un bel peperino xDD, non si lascia fermare da nulla. Ero curiosissima di vederli affrontare una situazione del genere e tu sei stata veramente brava a mantenere il loro carattere di sempre, nonostante tutti gli anni passati, sebbene ovviamente sia arrivata anche la maturità.
 
E’ stato un piacere immenso leggere questo frammento ^^: fosse per me ti chiederei di scrivere solo di loro :P, sono tremenda :P
 
Alla prossima, un bacione e grazie ♥
 
Benni

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