Una vittima... Che dura tematica, che duro scoglio da superare.
Ormai, nei nostri giorni, siamo tutti un po' vittime, chi più chi meno, tutti ci lasciamo influenzare dai commenti egoistici e duri degli altri, da parole di scherno, odio e sofferenza, provocati da risentimenti, da ignoranza, da dolori già subiti e mai alleviati, mai superati in realtà.
Siamo vittime degli eventi, del caso, di fortuito avvenimento.
Siamo vittime di abusi fisici, psichici, amorosi, d'amicizia, di intolleranza.
Siamo vittime tutti i giorni, per ciò che siamo, per ciò che abbiamo, per come viviamo.
Perché? Perché siamo tutti schiavi di un sistema che ci inganna costantemente, che ci vuole esuli figli, immondi e putridi, che ci vuole soggiogare.
E' sempre e da sempre stato facile soggiogare gli umili e i deboli, con forza, con corruzione, con il dolore e il sacrificio.
Ma una vittima non può diventare carnefice.
Una vittima deve diventare forte per far smettere questo ciclo di ingiustizie, battendosi duramente, fino alla fine affinché quello che sia capitato a lei, non capiti mai più.
Una gran bella storia.

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Devo dire che mi ha abbastanza colpito, non male la disposizione e il tema trattato. Sii più espressiva, la sento statica come poesia. Buttati, aggiungi metafore, similitudini e altre figure retoriche! Rendono meglio i pensieri dell'autore e più interessante la poesia! Continua così.

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Vittima di cosa? Del mondo.
Mio carissimo autore/ mia carissima autrice, devi avere un cervello assai bizzarro per venire schernito/a o umiliato/a per i tuo pensieri!
Capita a tutti di subire il mondo, ma apochi di mettersi contro corrente e sfidare l'universo ad adattarsi a loro.
Tu sei così?

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