Terribilmente forte, questa storia ha il sapore di una poesia amara.
Tanto dolore (forse sarò solo io a vederne), lo sento amaro e deciso, come il caffè dopo pranzo.
Una pugnalata, tante pugnalate, come le schegge che arrivano dritte sulla schiena.
Quante domande mi pongo dopo questa lettura (starò forse cercando di vedere cose che non ci sono? può essere).
Ma questa storia mi ha lasciato tanto su cui riflettere.
Quel sorriso che sa di inganno, che supera tutto a mo di facciata, eppure io sono qui seduto e non smetto di sentire dolore. |