Recensioni per
Slow it down, and then come back to bed
di Krixi19

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/01/15, ore 12:30

Cara Pippina,
che odio questi personaggi e questo narratore! Avrei voluto scuotere tutti e tre per il bavero e urlare: SVEGLIA!
Forse perché questa storia ha il gusto di qualcosa che sai già che ti farà venire male alla pancia. E' una storia nata per finire in tragedia.
Credo che nei dialoghi si senta molto l'influenza delle serie tv che stai guardando, li trovo molto d'effetto e ironici, come nelle migliri sitcom americane e british. Forse addirittura esagerate per essere "vere", queste parole... mi riferisco alle metafore enormi, stravaganti e complesse che sai inserire nella testa dei tuoi personaggi. Come se fosse impossibile trovare una voce normale per narrare la malinconica compiutezza della storia e l'unico modo per assolvere al compito fosse urlare.
Mi piace come urli, lo fai con immagini vividissime.
Insomma, cosa vuoi da me? Scrivi noooo?! (immaginala con la voce di Cracco)

Recensore Veterano
23/01/15, ore 12:43

Eccomi qua, come promesso. <3
Come sai ho letto ieri sera, e devo farti sapere che stanotte ho sognato Olga e Johnson, per farti capire quanto mi sono rimasti dentro. (Non ricordo assolutamente il sogno, so solo che era tipo in bianco e nero.) Altra premessa alla recensione vera e propria: sai no che ero convinta che non sarei riuscita a trattenermi dal ridere, una volta letti i nomi 'Olga' e 'Johnson'? Invece poi i Lumineers e le tue parole mi hanno fatto rigare dritto, e mi sono comportata benissimo. Quello che volevo dire, però, è che è buffissimo come da due nomi ottenuti in modo stupido sia nata una storia così seria e così dolorosa. Tipo che mi sarei aspettata una demenziale e invece ti è uscito tutto questo. Mi stupisci ancora dopo tutto questo tempo! <3 (Sempre.)
Ok, ora torno seria. Parto con la prima cosa che mi viene in mente, cioè quella che ho adorato di più: la metafora dell'uomo che sta sul bordo della scogliera, con un intero mare dietro, un oceano in burrasca che muove enormi masse d'acqua, e all'uomo basterebbe voltarsi per godere a pieno di questa grandezza, invece sceglie di non curarsene, e anzi, finisce per farci l'abitudine come la si fa a un fastidio che sai che è lì, ai margini del tuo campo visivo, e che scegli di ignorare. Beh, è un'immagine stupenda - tristissima, ma meravigliosa perché esprime alla perfezione quel concetto. Meriterebbe di essere appesa e di essere riletta tutti i giorni, per non cadere nello stesso errore di Johnson, che percepisce le cose ma le lascia scorrere e addirittura quasi si scansa «stizzito». Come quando dice «"No. Cioè, boh, non lo so". Una scrollata di spalle. "Io prendo le cose così come vengono."» Mi ha messo su una gran rabbia. Quando poi la metafora della burrasca ritorna più tardi nel testo credi quasi che Johnson stia per voltarsi: «Per la prima volta da molto tempo, si accorse del vento che gli sollevava il cappotto e gli scompigliava i capelli.» E quasi ci ho sperato, che si rendesse conto della profondità del rapporto tra lui e Olga, ma poi leggi «aveva riso lui, mentre la sensazione del vento sulla schiena si acquietava.» E questa è la frase più triste dell'intera storia, perché è tipo la sconfitta, perché lui era a tanto così da voltarsi e capire e invece tutto si acquieta e lui resta quello di prima, quello di sempre. Ci sono rimasta malissimo. ç__ç
Un altro punto in cui ci sono rimasta malissimo è stato quando Olga ha detto del suo Alzheimer precoce ç__ç - e avrei voluto dare uno schiaffone a Johnson con quel suo «tono caricaturalmente dispiaciuto». In questa storia credo sia impossibile difendere Johnson. XD A prescindere dal fatto che in molti passaggi il POV è praticamente di Olga e quindi sappiamo molto di quello che pensa lei e di quello che ha passato e questo forse può condizionare nel giudizio, e nonostante Johnson sia sicuramente molto umano nella sua paura di dipendere da qualcun altro, è comunque fondamentalmente egoista, come giustamente gli fa osservare Olga. Perché purtroppo «spesso il problema non sono i sentimenti».
Sempre legato alla cosa dell'Alzheimer, ho riso un sacco ad un certo punto della storia, qui: «Alzheimer selettivo, ricordi? Molto insensibile da parte tua dimenticarlo». Forse non era una battuta fatta per far ridere sguaiatamente il lettore, ma la piccola idiota qui l'ha fatto. E ha anche pensato che avrebbe potuto benissimo essere una battuta da Fred e George. XD
Invece quando Olga dice «"Cioè! Oltre il danno la beffa!"» l'ho tipo letto con la tua voce perché è un'espressione che associo a te, non so perché! XD E qui mi collego con la bellezza dei tuoi dialoghi, che sono sempre stracredibili e vorrei rubarteli tutti perché invece i miei fanno pena.

«come fai a dire se due vite si sono mescolate per poco tempo o per tanto? Ci sono persone che ti toccano così tanto, anche se le vostre vite si sono mescolate per così poco, e ci sono vite che non smetteranno mai di essere mescolate, anche se non dovessero incontrarsi mai più. Però non è detto che valga per entrambe le persone, no? Magari qualcuno ti ha cambiato la vita, ma tu per lui sei stato impercettibile…»
Ormai non dovrei più stupirmene, comunque a volte te ne esci con cose del genere che sono così maledettamente vere e che però non essendo cose a cui pensi tutti i giorni quando qualcuno (in questo caso tu) te le sbatte in faccia ti colpiscono come rivelazioni vere e proprie. (Non so se mi sono spiegata ^^")

Come ormai mi accade in ogni tua angst che si rispetti, il finale mi ha lasciato il magone, e ora sono tristissima. Mi mancava un sacco leggere una tua storia - anche se i ricordi più vividi legati a me che leggo tue storie sono io che lacrimo/sto magonata sul divano o in terrazzo un pomeriggio d'estate (WHYB, me lo ricordo ancora). Il fatto è che sono storie in cui non riesci a fare a meno di immedesimartici, tanto sono Vere e tanto trasmettono sentimenti Veri. E arrivare alla fine è ogni volta come finire un libro che ti ha tenuto compagnia per settimane e di cui hai appena letto l'ultima pagina, perché nonostante Olga e Johnson (e Ben e Eve per citare un'altra tua coppia immortale) fossero personaggi totalmente nuovi al lettore, basta una OS per affezionartici talmente sei brava a raccontare di loro.
Cosa devo dirti ancora? Ah, che scrivere una recensione a storie così triplica il magone perché rivivi tutto. Spero almeno che ti abbia fatto piacere leggerla. XD
Grazie per farmi vivere tutte queste emozioni anche restando seduta da sola sul letto,
Love you always,
Fri

(Recensione modificata il 23/01/2015 - 12:49 pm)

Nuovo recensore
22/01/15, ore 19:58

Che dire? Credo proprio che tu sia tornata alla grande!:) Hai mostrato in un quarto d'ora di lettura un quadro emozionante e per nulla scontato di una storia importante (sappiamo tutti, in effetti, che la durata di un rapporto non ha importanza!). Ho adorato le metafore che hai usato, l'uomo sulla scogliera e la delicatezza delle parole come acqua del lungomare! Hai decisamente allietato la mia convalescenza :*!
Soso'