Recensioni per
All things must pass away.
di LittleWillow_

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/09/17, ore 11:06

recensione premio per aver vinto il primo posto - contest Situazioni XY

Vedo che la prima storia che hai pubblicato non smentisce la magia che sai creare con la ricorrenza degli elementi: la frase ripetuta, deframmentata, ha un grandissimo valore! "La morte esiste, ma è solo un piccolo destino a volte lontano, a volte troppo vicino perché poi c'è l'amore a volte lontano, a volte troppo vicino": questa frase sembra una litania che culla il testo e affronti una tematica ancora una volta difficile e molto triste.
Dalla vita precaria al successo, l'essenza della vita non cambia: è sempre una vita in bilico.
Complimenti anche per questa toccante storia!

Recensore Master
19/07/15, ore 17:13

Eccomi qui ^_^ Parto dal presupposto che questa recensione non sarà degna della storia, in quanto so pochissimo dei Beatles, allora ho trovato questa storia incentrata sul pensiero di George Harrison davvero molto bella e incisiva, il pensiero ricorrente alla morte, la sua paura di non essere valutato come si deve, di essere stato solo un elemento di passaggio nella vita degli altri, ma il tutto si conclude con la consapevolezza che non tutto quello che ha fatto è stato vano. Stile leggero e molto scorrevole :-)
Brava, i miei complimenti :-)

Recensore Master
12/05/15, ore 16:32

Ciao :) Bella storia. Anche se non sono una fan, ho apprezzato molto la tua storia. Il fatto di parlare della morte, di perdere le persone care in fondo e di come cambiano poi le cose nel corso della vita, che si vede anche dalle ambientazioni che usi, dai paesaggi che descrivi. L'ho visto come un climax, verso la fine, anche per la frase che hai messo, prima un pezzo, poi un altro, fino alla fine che era completa. E' come se il tutto precipitasse lentamente verso la morte, verso il nulla. Bel modo di scrivere,davvero.
Principe Dracula.

Recensore Master
02/05/15, ore 17:48

Ciao, grazie per aver commentato il mio stato di offerta recensioni :3
Ti piace proprio è questo fandom?
Sai, trovo sempre affascinante, il leggere nei fandom di cantanti perchè significa che questi hanno saputo davvero davvero dare qyalcosa a chi li ascoltava e ancora oggi ascolta. E' come il: 'Amo le loro canzoni' prendesse finalmente una piega concreta. Una specie di statua che non ha mattoni, cemento o gesso ma parole, virgole e punti esclamatvi, dove servono ovviamnete xD
Mi è piaciuto questo senso di mistero ma anche di qualcosa di vissuto che ho sentito aleggiare nella tua storia.
E poi non so ho trovato tutto molto soft... a parte la morte, lei non lo è mai!


-Hanna

Recensore Veterano
12/04/15, ore 16:30

Mi vengono sempre gli occhi lucidi quando si parla di George, sai? Questa tua breve storia mi ha fatto commuovere, mi hai emozionata tantissimo.
È vero, George è molto sottovalutato e la cosa mi fa rabbia perché lui ha dato tanto e avrebbe dato ancora di più, se ne avesse avuta l'occasione. La tua storia è un bellissimo omaggio, secondo me hai centrato in pieno la descrizione del nostro Harrison e penso che tu abbia scelto davvero bene i momenti della sua vita di cui scrivere qui. Ho gradito la presenza di Astrid e i riferimenti a Stu, Dhani e al mondo materiale; mi è piaciuta molto anche la scelta di inframezzare la citazione di De Andrè tra le varie parti della storia.
Il finale mi ha trasformata in un fiume in piena, non so se questo potrò mai perdonartelo.
Scherzi a parte, ti faccio i miei complimenti e ti ringrazio per aver scritto questa shot :)
Alla prossima,

A.
 

Recensore Junior
06/04/15, ore 22:58

Non so neanche da dove iniziare perché sono semplicemente a bocca aperta. La storia è "densa" e racchiude una poesia che lascia quasi senza fiato; inoltre l'uso della seconda persona rende il tutto più drammatico. Ma passiamo alla parte che preferisco maggiormente: lo stile. Ti giuro, il tuo modo di scrivere è toccante e penso sia uno dei motivi per cui ho amato la tua fanfic, che va subito tra i preferiti.
I miei più sinceri complimenti,
Anna

Recensore Junior
16/02/15, ore 21:41

Nonostante io ami profondamente i Beatles, bazzico raramente in questo fandom, non so perché, forse per la stessa aria di referenza che questi grandi musicisti emanano, tale da impedire a te di scrivere una Lennon/McCartney. Però posso dirti una cosa: non dovresti crearti problemi al riguardo. Il talento ce l'hai, visibilmente, e credo che non ti manchi neanche il "tatto" per scrivere di questi due geni, né tanto meno la passione, che si evince già in questa fanfiction. Quindi, quando l'ispirazione arriverà, ti prego, scrivi, perché hai talento e non devi temere di non essere all'altezza ^^
Sono arrivata qui per lo scambio recensioni, ho scelto la tua fanfic in primis perché mi piaceva il fandom, poi perché ho notato che nessun altro aveva messo mi piace al tuo commento e poi perché (devo essere sincera) l'ho letta e mi è piaciuta immediatamente.
Mi piace l'argomento trattato e il modo in cui l'hai trattato, mi piace il tuo stile, che è scorrevole e efficace perché arriva al lettore, mi piace il fatto che hai deciso di utilizzare la seconda persona, dando un'aria più "intimistica" alla storia, mi piace la caratterizzazione dei personaggi.
Spero di leggere al più presto qualcosa di tuo :)
Un bacio,

Emma <3

Recensore Master
13/02/15, ore 21:42

Devo dire che ho fatto bene a scegliere questa tua storia per lo scambio di recensioni, perché è davvero bellissima.
Si tratta di un argomento delicato che tu, nello stesso modo delicato di George, riesci a far entrare dentro al cuore dei tuoi lettori e lì rimane. Il tema della morte è difficile da rendere, da accettare, ma l'hai reso così magnificamente attraverso gli occhi di George, che tante volte non si è sentito altro che qualcosa di passeggero, di temporaneo, da renderlo il protagonista assoluto pur non facendo altro che ricordare.
Ti faccio tutti i miei complimenti, è davvero una one-shot molto intensa e ben scritta, scorrevole e fluida al punto giusto, e trasmette quel non so che di evanescente che può avere, magari, un sogno appena prima del risveglio.
Tutti i miei complimenti.
Un grande saluto,
B.

Recensore Junior
29/01/15, ore 22:09

Ciao e scusa l'enorme ritardo della mia recensione... la verità è che ho letto questa storia appena uscita, ma tra compiti e impegni vari ho finito per non recensire prima.
Innanzitutto benvenuta in questo (splendido, te lo assicuro) fandom e complimenti per la tua primissima storia :)
Allora, da dove cominciare... sappi che mi è piaciuta davvero molto, il modo in cui hai descritto la morte e le sue caratteristiche mi ha davvero affascinato, soprattutto se vista dal punto di vista di George che, ebbene sì, è spesso sottovalutato. Soprattutto ho travato veramente originale l'uso della frase, che è poi il filo che unisce i tre avvenimenti. È come se la frase fosse un puzzle e i diversi avvenimenti fossero i vari pezzi che lo compongono. Davvero una bellissima idea ;)
Infine mi è piaciuto particolarmente il modo in cui hai trattato il rapporto fra George e John, molto intimo e intenso.
Aspetto una tua McLennon mi raccomando!

A presto,
Natascia
(Recensione modificata il 29/01/2015 - 10:10 pm)

Recensore Veterano
24/01/15, ore 23:39

Non ho mai letto nulla di questo fandom. Mi piacciono i Beatles, ma non mi sono mai immersa a fondo nelle loro vite.
Però adoro l'immagine che tu hai dato di George. Verissimo, è entrato nel cuore delle persone dalla porta posteriore, di soppiatto, non visto. Ma è rimasto lì senza muoversi di un millimetro anche dopo la sua dipartita.
Questa storia è semplice e delicata come è giusto che lo sia una storia che tratta con cura questa situazione, dalla maturazione della persona alla fine del suo cammino.
Complimenti davvero, le tue parole sono state molto potenti.
Alla prossima!!

Vic

Recensore Master
24/01/15, ore 16:19

Ciao. Ho appena recuperato questa bellissima storia e non potevo fare a meno di recensirla.
Mi è piaciuta moltissimo, soprattutto per come l’hai strutturata. La frase di De André è sicuramente molto bella e ho trovato molto originale spezzarla in questo modo, ogni volta che si parlava della morte di qualcuno. Ecco, è un po’ come se volessi dirci che la morte arriva all’improvviso, a volte, quando meno la si aspetta, soprattutto nei primi due casi.
Mi piace il fatto che il primo momento di cui parli è la morte di Stuart ed è abbinato a “la morte esiste”, perché è assai probabile che sia stato il primo lutto che ha colpito George, o comunque uno dei primi abbastanza importanti.
Hai dato una bellissima immagine di George, che sì, è sempre stato messo in secondo piano, ingiustamente direi. Ma alla fine è riuscito comunque a entrare nel cuore delle persone, come dici tu, e non lo lascerà mai. E in questa storia lo troviamo così piccino all’inizio, in un momento che lo fa crescere tutto d’un tratto, fino alla fine, a questa morte così precoce, anche per lui. Davvero molto intenso come momento quello della sua morte.
Anche il tuo stile è davvero interessante, insomma, è delicato, dolce, ma anche sincero e appassionato, motivo per cui non vedo l’ora di leggere una tua slash su John e Paul. :3
Perciò complimenti e alla prossima
kia

Recensore Master
24/01/15, ore 12:50

Non avevo mai letto nulla in questo fandom e sinceramente tu mi hai emozionata. Sei stata bravissima davvero, mi sei piaciuta molto e sei stata molto toccante nel trattare questo argomento.
Di certo un evento così è sempre terribile e difficile da narrare, ma tu te la sei cavata alla grande!
Complimenti davvero, non ho parole per esprimermi ed è raro XD
-Shin <3

Recensore Junior
23/01/15, ore 15:05

Allora, buon pomeriggio a te!
Alla prima storia, vedo.
Ricordo l'emozione che provai nel pubblicare qualcosa di mio per la prima volta.
L'ansia dell'attesa, la voglia di piacere, la paura di non essere capita.
Ci vuole coraggio.
Mi sento di dire, per rassicurarti, che hai fatto un ottimo lavoro.
Sai, anche la mia prima one shot in assoluto sui Beatles fu su George (anche se non la ho mai pubblicata), e riflette in parte ciò che hai espresso anche tu.
Non so perché dovrebbe interessarti, ma in un certo senso voglio farti sapere che un giorno molto vicino John e Paul busseranno prepotentemente alla tua porta e non ci saranno "Ma io non credo di essere capace" che reggeranno.
Ora, torniamo alla storia.
Amo l'uso della seconda persona, sappilo, trovo che renda la storia molto struggente, come se fosse un dialogo continuo.
Hai dato la giusta importanza a ogni parte della storia, e forse l'unica cosa che mi ha lasciato perplessa è stata la divisione della frase. È bellissima e sta benissimo con la trama, ma è come se avessi spezzato l'armonia iniziale con queste interruzioni.
Ovviamente, è solo un pensiero.
Ci sono diverse frasi che mi hanno colpito nella tua storia, te le elenco:
-"E piange, e per una volta non sei più tu il bambino e non è più lui l'adulto, lui è solo John ed è solo un po' meno duro del solito, e tu sei solo George e lui ha solo bisogno di qualcuno che lo consoli, e tu hai solo bisogno di lui."
Io sono innamorata alla follia di John, e tu non puoi farmelo soffrire.
Per me è un colpo al cuore.
E George è esattamente come lo immagino io, pieno di affetto per John ma, come lui stesso ha spiegato, timoroso.
Vivere a stretto contatto con una personalità del genere ti rende ovviamente difficile importi, quindi rimani "il ragazzino di 14 anni", ecco.
I lati negativi del vedere John come un dio, insomma.
-"Ma è quando la neve si tinge di rosso che ti chiedi che cazzo ti passasse per la testa. Ed è quando vorresti aggiustare tutto che ti rendi conto che non c'è più nulla da aggiustare, perché è tutto maledettamente irreparabile, tutto perso."
Questo è un no.
Che John e George avessero un rapporto controverso non è in dubbio, ma questa frase mi ha proprio stretto il cuore fino a sbriciolarlo.
Emergere fra le personalità di John e Paul è praticamente impossibile, per quanto tu possa essere geniale.
In un certo senso, se non ci fossero stati loro, George sarebbe stato ancora più grande.
Un pensiero triste, certamente, ma purtroppo vero.
-"Se solo chiudi gli occhi riesci a vederti di spalle che ridevi, perché su una vita così avresti messo la firma."
E a questo punto capiamo esattamente ciò che sta per succedere, e la narrazione si trascina lenta, come una dolorosa tortura.
George diceva sempre che il periodo dei Beatles a volte gli sembrava un sogno, troppo perfetto per essere vero, e che gli riusciva difficile concepirlo come realtà.
Ma nonostante tutto, nonostante i litigi, nonostante i rimpianti, nonostante le incomprensioni, George rifarebbe tutto da capo.
Questa frase mi ha fatto sorridere, e ha interrotto brevemente l'angoscia per l'imminente morte di George.
Meravigliosa, davvero.
-"Ed è così che te ne vai dal mondo materiale, senza clamore. Con gli stessi passi felpati con cui sei entrato nei cuori delle persone."
È una descrizione dolcissima, questa, e anche molto vera.
Un uomo silenzioso, pacato, quasi invisibile, che però si insinua nel tuo cuore fino al punto che non sai più come cacciarlo.
Ti ha conquistato e non sai nemmeno come, non te ne sei reso conto.
George per me era esattamente così.

Ricapitolando, complimenti e benvenuta in questo fandom.
Aspetto con ansia una tua McLennon, ti avverto.
Un bacio.

(Recensione modificata il 23/01/2015 - 03:09 pm)