Ciao Targaryen. Anticipo che, nonostante si una grande fan di Tolkien, proprio non lo sono del film Lo Hobbit. (Il libro si) eppure appena ho letto questa ff ho deciso che dovevo recensire. Ho un metodo: recensisco solo se ne vale la pena, ovvero solo quelle storie che mi fanno emozionare abbastanza. E sono tante. Ma questa...... ti giuro mi ha fatto piangere. Ho le lacrime agli occhi! Sarà perché amo cosa tanto Thranduil che mi viene una mezza crisi ormonale solo a sentirlo nominare, ma la tua storia mi lascia senza parole. È così bella, così triste così ben fatta! Per me Thranduil non è quello che si vede nel film, per me è... questo. Proprio così. Anche lui ha dei sentimenti, anche lui soffre e ama. E anche molto di più di tanti altri! 
In secondo luogo sono d'accordissimo con te nel non nominare mai L'Inesistente. 
Bellissimo quando lo hai paragonato a lei come un albero a un germoglio.
Il tema della morte è trattato proprio come lo vedrebbe lui, un Immortale, un bellissimo punto di vista. 
Di tutta la storia, soprattutto le ultime righe fanno davvero piangere.
Dopo questo delirio di recensione, ti ringrazio infinitamente per la storia (sappi che la AMO <3), ti faccio moltissimi complimenti e saluti.

*Anwel*

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Io già dalla premessa ti amo immensamente, sappilo ♥♥♥
Ti farei una statua solo per averlo messo nero su bianco e, grazie alla storia e al tuo "adeguamento" dell'Elevenking, ti sei merita la placca in oro massiccio. Diciamocelo chiaro e tondo: Lee è stato grande, riuscendo a dare carattere e spessore ad un personaggio emblematico e complicato, sicuramente il personaggio con più sfaccettature della Terra di Mezzo, ma è ben diverso da quello del libro. OCC se vogliamo, per certi versi.

La citazione è pressoché sublime perché racchiude perfettamente ciò che è Thranduil: un re, un guerriero che sa, temprato dalle mille battaglie che ha affrontato, quando è giusto combattere e ricorrere alle armi ovvero per difendere il proprio popolo. Cosa che nel movieverse non traspare proprio nitidamente o meglio passa in secondo piano rispetto alla bramosia dei cimeli del proprio popolo. 
Ma veniamo a noi...
                                                                                                                                                                                                                                            
Innanzitutto adoro la descrizione che fai di Dale e la neve che comincia a cadere rende il tutto così etereo da far venire i brividi ma, in particolar modo, un plauso va ai ricordi che la desolazione e la morte presenti nella città risvegliano nel sovrano. Ricordi di un tempo lontano che non hanno mai smesso di far sanguinare il suo cuore.
                                                                                                                                                                                                                                               
----> " “Non procederai oltre. Non volterai le spalle. Non questa volta!”, intima."
Mi devo trattenere. Conta fino a 10...
Scusa ma quella COSA mi fa salire il nazismo ogni volta che inciampo nella sua insulsa esistenza. Perdono.

----> " Come pretende un germoglio di conoscere le stagioni vissute dall’albero?"
Questa frase è perfetta. Un accostamento perfetto ed esplicita magnificamente ciò che tutti abbiamo pensato: come può l'ingrata, che ha vissuto per seicento anni protetta tra le mura del palazzo, sapere cos'ha dovuto sopportare Thranduil nei suoi settemila anni. Lui che si è visto sterminare i parenti dai figli di Feanor, che ha dovuto seppellire il padre e la moglie. Lui che, giorno dopo giorno, moriva sempre un po' più dentro a causa della consapevolezza che non sarebbe mai stato per Legolas il genitore che avrebbe voluto essere e si odiava per non essere in grado di discernere gli occhi del suo amato bambino da quelli di colei che glielo aveva donato...
Non c'è amore in lui? Beh cara, non hai capito proprio nulla.
Il solo fatto che Thranduil sia ancora vivo è la manifestazione d'amore più grande in assoluto: avrebbe potuto lasciarsi morire per incontrare nuovamente l'amata moglie, invece, ha fatto del dolore il suo nuovo compagno ed ha imparato a conviverci, per poter restare accanto a Legolas ed essere ancora una guida per il proprio popolo. 
                                                                                                                                                                                                        
                                                                                                                                                                                                                                              
----> " Anno dopo anno, sino ad una vittoria che è durata il tempo di un respiro. Come la vostra felicità, come lei."
T____________________T
Dovrei citare tutto il pezzo. è un'esplosione di feels assurda.

----> " Intorno a te il pavimento è coperto di corpi dalle nere armature, chiaro segno che qualcuno ti ha preceduto. Un brivido ti attraversa alla vista delle frecce dalle verdi piume infisse nelle carni.
Cerchi tra i cadaveri nella semioscurità, scorrendo ogni più piccolo dettaglio. Ti muovi svelto dall’uno all’altro per accertarti che tuo figlio non sia tra loro e ti lasci sfuggire un sospiro di sollievo quando arrivi all’ultimo di essi."
Valar! Non ho pianto al cinema ma giuro che adesso lo sto facendo. è così straziante e allo stesso tempo dolce questo momento: vi è l'essenza dell'essere padre, la muta preghiera di non perdere l'ultimo gioiello rimastogli e, la consapevolezza che la sua vita non avrebbe avuto più senso, se fosse stato così.

----> " Sorridi, un sorriso che si esprime con una nuova luce nel tuo sguardo e che solo lei era in grado di cogliere." Bellissima.

La scena finale è bellissima e sono davvero contenta che tu abbia deciso d'inserirla nel tuo racconto. Se ne sente davvero la mancanza nel film. 
L'ultima frase, però, sappi che è una pugnalata al mio povero cuoricino provato di fangirl.

Questo papiro per dirti che, ancora una volta, ho enormemente apprezzato la tua caratterizzazione di Thranduil e che, proposte dal tuo punto di vista e con un'introspezione assolutamente magnifica, sono riuscita a godermi alcune scene del film che mal sopportavo; vedi la scena finale tra Thranduil e Legolas: nella pellicola fa da "contentino" per le fan che si aspettavano delle interazioni padre/figlio tra i due mentre qui, hai saputo darle uno spessore tale da renderla veramente piacevole.
Ho adorato poi i continui riferimenti alla vita di tutti giorni della famiglia reale (quando ho letto che il sovrano intagliava il legno per fare dei giocattoli per il suo piccolino, sono implosa e ho visto unicorni in ogni dove).
Complimenti vivissimi per questa stupenda OS e grazie per averla scritta.
Un bacio e a risentirci presto, spero.
Echadwen
                                                                                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                                      
                                                                     
                                                                                                                                                                                                                                              
P.S. Grazie per non aver inserito quell'abominio di scena che avviene dopo fra Thranduil e l'innominabile.
P.P.S. L'uso del termine ex rivolto a tusaichi mi pare un pochino fuori luogo nel contesto, ma è solo una piccola nota personale.

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Cosa ne sa un germoglio delle stagioni dell’albero?
Bellissima one shot. Quanto il film è secco e brutale, con frasi gettate là come esche a cui non può abboccare niente, tanto il tuo racconto è vivido e delicato come la neve luminosa che lo percorre dall'inizio alla fine.
Thranduil è un personaggio pieno di sofferenza, ma non domato. Fa ciò che deve come ha sempre fatto, ma non ama la spada per la sua lama tagliente né la freccia per la sua rapidità ;-) (ho sempre amato anch'io questa frase, così come mi è sempre rimasto impresso il gesto di Thranduil di restituire la spada a Thorin). La battuta del film su Grampasso è un inciampo, ma è bello il gesto. Approvo la tua scelta di non nominare mai Chi Sai Tu... XD. Grazie per questa bella storia.

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“Che ne sa lei dell’amore? … Come pretende un germoglio di conoscere le stagioni vissute dall’albero?”
Splendida allegoria! Il confronto tra un’antica saggezza e l’ingenua irruenza della gioventù. 
Quale migliore riferimento a figure affascinanti come gli Elfi che dimorano in boschi secolari, se non questo?
Associare l’esperienza del lungo tempo vissuto dal glaciale Re degli Elfi a quella della vita, talvolta secolare, di un albero è stata una delle scelte che più ho apprezzato di questo tuo bellissimo scritto.
Interminabili anni di dolore vissuti lontani da colei che immaginiamo splendida sposa e madre e ingiustamente troppo pochi quelli condivisi nella gioia. 
La fredda maschera che si è costruito Thranduil per nascondere la disperazione interiore al fine di proteggere il cammino del piccolo Legolas lungo la strada della vita, sembra renderlo insensibile ma appunto, come tu dici, è solo un’apparenza. Ci mostri la sua spasmodica ricerca di particolari che non vorrebbe mai trovare tra i caduti nella battaglia e i suoi pensieri rivolti al figlio negli attimi che precedono la loro  separazione, confermandoci così quanto il suo sacrificio sia stato mirabile.
Ecco… lui sa “qualcosa” dell’amore, un qualcosa di immenso.
Nonostante io non abbia visto la trasposizione cinematografica, mi hai fatto ammirare con gli occhi della fantasia ogni singolo istante. 
Grazie come sempre per le meravigliose emozioni!
Ogni tua storia è un gioiello prezioso e in questo caso va ad aggiungersi al tesoro di Thranduil... soddisfiamo questa sua piccola debolezza... su! XDD
Un abbraccio! 
D.

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Buonasera, carissima, io sono Sabrina e frequento il fandom del "Signore degli Anelli" da poco, ma io, essendo un'appassionata incallita della saga del "Signore degli Anelli" e del meraviglioso mondo di Arda, non posso negare il fatto che la mia permanenza in questa sezione sia sufficiente per soddisfare e dilatare i miei arrossamenti da fangirl di alcuni personaggi e per questo mi complimento con te perchè sei riuscita nell'intento. :)
No, ma a parte gli scherzi, questa storia partorita dalla tua straordinaria mente è meravigliosa come un piccolo gioiellino dall'inestimabile valore (come le gemme bianche che Thranduil ambisce a possedere C:) e straordinaria, oltre che molto dolce e profonda. Thranduil poi è un personaggio che io amo con tutta me stessa (non a caso è uno dei miei preferiti de "Lo Hobbit" :D) per diverse ragioni: innanzitutto ha un portamento fiero e altero che gli permette di non farsi mettere i piedi in testa da niente e nessuno, e poi è un re elfico così raffinato, altezzoso, affascinante e letale, proprio come un esotico serpente dalle movenze singolari. Questo gli permette, secondo il mio punto di vista, di farsi assumere il titolo dell'elfo più complesso, sofferente (pensa al dolore e all'agonia fisica provocata dalle ustioni sul suo volto) e tormentato che esista nella Terra di Mezzo. (In poche parole un bello e dannato che domina incontrastato su Bosco Atro). Lui inoltre è un sovrano, a maggior ragione, che nasconde gli effetti del suo subconscio lacerato nella freddezza e nel senso di distacco nei confronti degli altri (specialmente dei confronti degli altri popoli) e quindi si rivela come un essere arrogante, avido e superbo.
In questo senso sento di poter dibattere il pensiero di Tauriel quando accusa il suo re di essere privo di amore. Infatti (come la tua storia ha giustamente sottolineato) la famigerata elfa silvana non ha capito che invece lui, pur nel suo carattere duro e mellifluo, in realtà ha amato eccome, forse fin troppo. E ama ancora.
Poi ci sarebbero alcune cose da chiarire: prima di tutto, lui non rimane affatto insofferente alle vicende del mondo ed è informato su tutto ciò che accade poichè ad esempio ha capito la gravità del pericolo cui potrebbero andare incontro tutti i popoli a causa del terribile Sauron(questo perchè, caspita, lui ci convive con quelle creature mostruose e malefiche che agiscono per conto dell'oscuro signore!). Inoltre è importante considerare che Thranduil ha affrontato con coraggio a Dagorlad le truppe nemiche (e senza l'aiuto di alcun anello del potere, attenzione!), uscendone distrutto e dilaniato fisicamente e psicologicamente (si pensi alla morte del padre Oropher). In secondo luogo, non si può negare quanto grande e terribile sia stato il trauma dovuto alla morte della sua regina. Quindi è innegabile non provare pena per Thranduil.
Tu poi hai descritto magistralmente i suoi sentimenti, i suoi dolori, le sue speranze; insomma, tutto ciò che potrebbe risultare trascurabile e superfluo per un personaggio come lui. Poi hai ragione sul fatto che Lee Pace abbia interpretato in maniera superba il suo ruolo e che tale ruolo nel libro sia stato minore e sottovalutato. Certo, nel film si sono dilungati sul fatto che per reclamare le tanto desiderate gemme lui abbia deciso di condurre le sue truppe nel campo di battaglia ai piedi di Erebor (e, a proposito, emozionanti le tue descrizioni dell'ambiente in cui giacciono i corpi degli elfi silvani senza vita ç_ç), il che potrebbe risultare fuori contesto, ma sono convinta che se Tolkien avesse approfondito il personaggio, avrebbe pensato che l'avidità di Thranduil sia al di là di ogni immaginazione e che probabilmente sarebbe stato disposto a tutto pur di avere una parte del tesoro. Ma questo non lo possiamo certo sapere e ogni libera interpretazione della questione è legittima!
A farmi commuovere di più, inoltre, è il finale: finalmente infatti, il signore elfico è pronto a svelare ciò che  la sua sposa provava per il loro figlio Legolas: amore, un grande, immenso e smisurato amore che non ha temuto la morte e ha affrontato faccia a faccia il pericolo pur di non mettere a repentaglio la vita di coloro che più amava.
Che dire di più? Bravissima, veramente complimenti per questo capolavoro.
E credimi, passo sempre poche volte su EFP (colpa dei troppi impegni) e ogni tanto leggere queste cose non può farmi che bene e mi consola sapere che ci sono delle persone che ci tengono a portare a termine un lavoro con passione e dedizione; cose che tu ovviamente hai dimostrato di possedere e di mettere in pratica!
Io comunque pensavo di scrivere anch'io una fic su Thranduil ma devo ancora organizzarmi! ^^
Spero di essere stata esauriente e ti auguro una buona serata! :D

-ILikeDreaming2520 (Sabry Chan)
(Recensione modificata il 27/01/2015 - 09:58 pm)

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ciao Targaryen, che bello vederti su questo fandom! avevo già letto qualcosa di tuo e mi chiedevo quando saresti tornata ^_^

ora, io sono tutto fuorché una grande fan del Movie!verse (manco sono andata a vedere il terzo film, figurati) per motivi che potrai facilmente immaginare (quoto con tutto ciò che hai detto all'inizio del capitolo u.u).
tuttavia, questo non mi ha certo impedito di godermi la tua storia! veramente bello come hai descritto i pensieri, le emozioni e i sentimenti di Thranduil. noto che hai usato la seconda persona, cosa che mi era già capitata  di leggere in altre tue storie, immagino per avere un approccio più diretto col PG.e funziona eccome!

bello quando Thranduil paragona sè stesso a un antico albero che ha visto molto, troppo, e ripensa ai tremendi dolori che ha dovuto sopportare ... qui fortunatamente Tauriel rimane solo accennata e sullo sfondo, in modo da non far pesare troppo la sua idiozia, ma è palpabile il fatto di come l' ''''''''''''''''''''amore''''''''''''''''''''''''' di lei risulti vuoto e ridicolo, rispetto alla straziante perdita che Thranduil ha dovuto soffrire, e come essa si sia ripercossa poi su tutte le sue azioni. splendido quando Thranduil ripensa al fatto che abbia preferito essere un re freddo e distaccato piuttosto che un padre distrutto, solo e all'unico scopo di dover guidare e crescere suo figlio. credo sia stato uno dei miei punti preferiti, assieme a quello in cui Thranduil ripensa alla moglie, e al modo in cui suo figlio gliela ricordi. per quanto la figura della sposa di Thranduil venga solo accennata, sono infinitamente dolci e struggenti i momenti in cui ne parli, ad esempio "e come l'inverno e l'estate vi siete amati" ... è davvero una splendida immagine (anche se devo ammettere che non paragonerei mai Thranduil all'inverno ... più che altro perché lui si chiama "Vigorosa Primavera":)).
struggente anche il finale, il modo in cui Thranduil ripensa alla saggezza e al coraggio di un piccolo Hobbit e torna solo al suo bosco, sapendo che suo figlio è lontano da lui ...
grazie mille per questa bella storia!

Feanoriel

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Ho letto la tua lunghissima one shot tutta d'un fiato, perchè è avvincente, meravigliosa e intensa.
Dopo un pri mo momento di esitazione, anch'io avevo rivalutato la figura di Thranduil e tu ne hai espresso al meglio le caratteristiche positive. Quello che scrivi dei suoi sentimenti, delle sue impressioni non stona per niente con la figura canonica del gelido re elfico. Solo una domanda? Cosa intendi dire che rivedrà sua moglie al di là del mare? Forse le mie conoscenze di Arda sono un po' arrugginite, ma non ricordo che gli elfi morti finiscano a Valinor. O forse sì? Aiuto! Urge un ripasso!
Mi è piaciuta moltissimo una delle ultime frasi, che ora ti riporto:
ma per ora la neve cade e pare che nel suo abbraccio il mondo si addormenti, buoni, malvagi, eroi e codardi, i vivi e i morti e coloro che non possono morire ma che non sanno più vivere.
Fantastica!Ancora mille complimenti! ;) Metto subito la storia nei preferiti
Fjorleif

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Ciao! :) avendo letto Lo Hobbit mi sono resa conto di quanto, in realtà, la versione cinematografica di Thranduil si discosti da quella del libro e posso dire che è stato molto interessante leggere la tua fanfiction perchè hai saputo dar voce perfettamente ai pensieri di Thranduil e spiegare che cosa lo portasse a comportarsi in maniera così apparentemente fredda e calcolatrice. Mi piace molto l'interpretazione che hai dato e ho letteralmente adorato il paragone albero-germoglio! Apprezzo anche il modo in cui hai reso Tauriel, senza tuttavia nominare esplicitamente il suo nome..io stessa sono un po' combattuta riguardo il suo personaggio che di per se non mi dispiace neanche ma è il contesto del triangolo d'amore Tauriel-Kili-Legolas che mi sembra molto buttato lì a caso, tanto per inserire una nota amorosa all'interno delle vicende. C'è da dire anche che sono molto affezionata al personaggio di Legolas quindi...guai a chi lo fa soffrire u.u
Ok apparte tutto, spero di leggere presto qualcos altro scritto di tuo pugno :)

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Non ci conosciamo, ma sappi che ti voglio tanto bene per questo racconto che hai scritto!

Per quanto l’interpretazione di Lee Pace sia stata fantastica e il personaggio di Thranduil è complesso anche nei film, mi ha dato un po’ fastidio quanto sia stavo cambiato rispetto al libro (Aspetterò a lungo prima di scatenare questa guerra per l'oro! Una frase che manca nel film e la cui assenza denuncia la diversa caratterizzazione di Thranduil, sigh).
Però, non odio del tutto la caratterizzazione cinematografica, è solo che è… diversa. Ma non è questo il posto per dilungarmi troppo a riguardo.

Dopo questo preambolo che forse ha poco a che vedere col racconto, per quanto segua il film, ti faccio i miei complimenti! Hai scritto un racconto bellissimo e toccante, che esplora i pensieri di Thranduil durante quelle scene della Battaglia delle Cinque Armate con un’attenzione che da adoratrice del personaggio non posso che amare! Sono super entusiasta!

Amo come la vista dei cadaveri a Dale riporti la mente di Thranduil ad altri morti, ad altre battaglie, è proprio quello che è successo nella sua mente, a giudicare dalla sua espressione. E amo, no, adoro il confronto con Tauriel che mi ha irritata tanto durante il film, ma che qui, visto dal punto di vista, mi fa esultare. Thranduil non mi sembra uscito sconfitto da uno scontro con l’Amore Vero™ e la Giustiza™ che vuole incarnare Tauriel. La sua reazione alle parole idiote di lei sono perfettamente sensate, non c’è ombra di dubbio che lui abbia avuto tutte le ragioni per quella reazione, neanche per gli hater più sfegatati.
L’immagine di Thranduil come albero di fronte a Tauriel come germoglio è perfetta! Lei non ha ancora visto nulla, forse anche per colpa di Thranduil e dell’isolamento in cui ha rinchiuso il suo popolo, eppure si permette di dirgli che lui valuta la sua vita più importante? Che non prova amore? Allora ha dimenticato che è stato lui a crescerla, dimentica che un generale e un capitano – come era lei – dovrebbe pensare al bene delle sue truppe e farle morire per una cotta o per chissà quali ideali irrealistici è quanto di più irresponsabile si possa fare. Mostri bene i dubbi di Thranduil sulla necessità di iniziare quella battaglia, all’inizio del racconto, e quando Tauriel se ne esce con quella battuta infelice quei dubbi tornano a galla, con i ricordi di tutti i morti.
Poi, in una nota meno seria, non ho trovato Tauriel particolarmente audace per aver levato l’arco contro il suo re, è stato il top della stupidità.
Ma non spendo altre parole su di lei. Spero solo di averti fatto capire quanto il modo in cui hai trattato il loro confronto sia stato soddisfacente per me! Grazie!

Nella scena successiva, ti stacchi dal film e torni nel libro e posso dire di essermi sentita molto disperata all’idea di Thranduil e del suo esercito a combattere su a Collecorvo, soprattutto dopo le sue riflessioni nella scena precedente e con tutti i ricordi che quel combattimento fa riaffiorare :°) 
E quando è alla ricerca di Legolas! Come nota i dettagli, alla ricerca di un indizio che gli anticipi la sorte di suo figlio, come se sapere in anticipo della sua morte potesse prepararlo alla cosa. E quando, nel confronto con Legolas, emergono con più forza i ricordi della moglie. Ho trovato molto bella l’immagine dell’estate e dell’inverno, nonostante non si adatti alla mia visione di Thranduil come quella dell’albero.
E poi, Thranduil che tiene per se questa frase che spiega il perché dei suoi silenzi: E io amavo lei, più della vita. Si era capito leggendo il racconto, ma che Thranduil lo abbia pensato a chiare lettere è stata la conferma. 
Ho adorato i suoi rimpianti per come la sua sofferenza, la voglia di vivere persa dopo la morte della moglie gli abbiano impedito di conoscere suo figlio e a suo figlio di conoscere lui. È così vero! È così triste! Voglio abbracciarli tutti e due. Soprattuto papà albero.

E ho adorato alla follia la scena finale, per quanto breve! Ho passato il film a sperare di vederla e sono rimasta delusissima quando non ho potuto assistere alla consegna della collana e a Thranduil che proclama Bilbo amico degli Elfi! Ecco un’altra piccola, grande soddisfazione che mi hai dato!
La decisione finale di Thranduil di non tirarsi più indietro dalle lotte che seguiranno e la consapevolezza che l’assenza del figlio farà scorrere il tempo più lentamente… be’, è bellissimo.

In quanto alle note più tecniche, la seconda persona singolare non mi piace, ma in questi giorni sto scoprendo che se ben scritta la posso leggere senza problemi, perciò… ;D
Ti suggerisco solo di scrivere “100” in lettere, perché sembra un po’ fuori luogo in un racconto, fa tornare la mente ai problemi di matematica, ugh!

Concludo il papiro con tanti complimenti e un grazie, sono davvero contenta di aver letto questo racconto su Thranduil! Oh, se potessi leggere belle storie su di lui tutti i giorni!

A risentirci,

Kan

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"Avresti dovuto parlargli di lei, avresti voluto parlargli di lei, di colei che te lo ha donato e che ami più della vita. Ancora, dopo secoli, anche se ormai frequenta le tue stanze in guisa di mero ricordo. Ma ogni volta che hai tentato le parole sono morte come la tua voce quel giorno, dinanzi al fuoco che tramutava il suo corpo in cenere per non lasciarti neppure una pietra su cui piangere, e sei tornato indietro alla fortezza di Gundabad e ai suoi orrori." ... "Anno dopo anno, sino ad una vittoria che è durata il tempo di un respiro. Come la vostra felicità, come lei."

"“Io non posso tornare”, dice.
Ti guarda per un fuggevole istante, la sofferenza che traspare dalla sua voce incrinata e che offusca l’azzurro dei suoi occhi. Le prime volte, dopo la perdita di sua madre, non riuscivi a fissare quegli occhi, perché troppo simili a quelli di lei. Poi hai imparato a farlo di nuovo e a sopportare la memoria dei suoi ultimi istanti di vita, riflessi in quelle pozze in cui il cielo d’estate si è fatto acqua mantenendo il suo colore. Sorridi, un sorriso che si esprime con una nuova luce nel tuo sguardo e che solo lei era in grado di cogliere. Un sorriso che tuo figlio non vede. Siete sempre stati così, tu e sua madre, l’inverno e l’estate, necessari l’uno all'altra e tessitori di un’unica melodia, e come l’inverno e l’estate vi siete amati."

"“Legolas … Tua madre ti amava, più di chiunque altro, più della vita.”
E io amavo lei, più della vita, aggiungi solo per te.
Egli si ferma, esita e ti cerca di nuovo. Vorresti parlargli di lei, raccontargli del vostro incontro, dell’estate che ha abbracciato l’inverno, dei vostri giorni felici sotto gli alberi parlanti di Boscoverde il Grande, degli animali che intagliavi per lui nel legno che la foresta ti offriva, quando lui non capiva e quando tu e sua madre non sapevate che non ci sarebbero stati per voi millenni di sussurri e sorrisi, ma solo giorni brevi come un sospiro."


Che dire Targaryen, semplicemente meraviglioso questo tuo racconto incentrato su Thranduil... ogni frase è perfetta ma queste qui sopra che ho riportato sono quelle che più mi hanno coinvolta e fatta commuovere. Si percepisce perfettamente ogni suo singolo rimorso, timore, dolore e nostalgia che lo hanno accompagnato dalla morte di lei, sua moglie e madre di suo figlio Legolas.
Io, come ben sai adoro questo personaggio, e leggere questa tua versione mi ha profondamente colpita. Anche perché è davvero un peccato che si sappia così poco di lei...mi sarebbe piaciuto conoscere più sfumature sulla sua storia con Thranduil, e il loro bambino poi... sarebbe stato bello.
Beh come sempre è davvero un piacere leggerti!
Complimenti ancora e un abbraccio :)

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