Recensioni per
Il giorno dopo l'Armistizio
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/16, ore 14:58

Ciao :)
Questa è davvero una storia vera? Oh caspita!
Hai fatto bene a scrivere questo racconto.
Sai, mi ha preso dall'inizio alla fine. Insomma, ci sai fare coi racconti!
Mi hai catapultato in questa abitazione, con un Mario agitatissimo e che spera davvero che i partigiani non trovino la sua tessera in casa... non so come ma immaginavo che ce l'avesse indosso la bambina, ben nascosta!
Ciò che ho notato meglio di tutto nel racconto è la capacità che hai di riuscire a far immedesimare il lettore in ciò che scrivi. E' già tantissimo, davvero!
Detto questo, ottimo racconto. La vita ricomincia e speriamo che il protagonista dimentichi il fascismo...
Bravissima, ormai è inutile che io ti ripeta che ci sai fare con la scrittura. Hai talento e stoffa. Puoi scrivere davvero di tutto.
Ne ho approfittato per dare un'occhiata anche a qualcos'altro di tuo, oggi pomeriggio :)
A presto :)

Recensore Junior
05/02/15, ore 12:05

Anche per questa il titolo mi ha colpita ed incuriosita, ed anche il fatto che sia un fatto realmente accaduto.
Certo che fin dalle prime righe il racconto fa trattenere il fiato immaginando scene
e stati d'animo. L'ho letta tutta d'un fiato pensando alla veridicità dei fatti, e per quando possa incutere terrore per la sorte di tutti, menomale che tutto è finito bene, ed il vero amore ha trionfato sul male premiandoli. Grazie per aver condiviso questa storia. Ciao e alla prossima.

Recensore Veterano
02/02/15, ore 20:55

Ciao!
So che non è la prima volta che ti dico sul fatto dell'impaginazione e quindi non mi ripeto, ma il tipo di scrittura, per quanto riguarda l'estetica e il gusto personale, non mi colpiscono particolarmente. Non si giudica un libro da una copertina, lo so, ma l'estetica per una storia è davvero importante. Ma ripeto, questo è un parere mio, che non influirà minimamente sulla valutazione.
Un'altra cosa che non mi piace particolarmente è che per i dialoghi usi le virgolette (""). Non li ho mai sopportati e infatti anche io, quando ho avuto questo "odio" verso le virgolette le ho cambiate. Ma anche ciò fa parte di un gusto soggettivo.

Mattia grido: “Cerchiamo la tua tessera! Cane di un fascista!” “Non ce l'ho, la tessera!” ululò Mario, mentre un secondo colpo lo prendeva all'altezza del petto.
Il verbo manca dell'accento.

Oltre a questo non ho trovato nessun altro errore di distrazione o grammaticale, la storia è scorrevole e si legge molto bene, quindi... Su questo punto non ho niente da dire.
Ammetto che mi è piaciuto particolarmente, soprattutto verso il finale che... wow, non me lo sarei mai aspettata! Cioè, avevo immaginato che la tessera ce l'avesse avuta la bambina, ma mai avrei pensato che la madre l'aveva cucita nel pigiama. E' vero, sì, una moglie serve sempre in questi casi, soprattutto se sa cucire.
E' una storia molto bella, mi ha resa triste, dico la verità. Mi ha resa triste perchè una bambina di nemmeno dieci anni deve vedere queste cose davvero oscene, una guerra, una casa sottosopra, quando invece devono avere una bella infanzia... Se penso che queste cose sono successe per davvero mi viene lo schifo. La razza umana è fin troppo ignorante.

Un bacio,
Love_Somebody

 

Recensore Veterano
02/02/15, ore 13:40

Ciao ^^ Eccomi a recensire!
In questa storia realmente accaduta sei riuscita a far capire come molta gente era obbligata ad avere una tessera, senza avere il potere di ribellarsi e come poi, alla fine, si ritrovarono nei guai molti che magari non avevano fatto niente di male. Sei riuscita a descrivere lo scempio delle perquisizioni e di come l'amore fra i due li abbia salvati da un destino orrendo.
Sicuramente la frase finale, in cui decidono di cambiare la loro vita, è molto bella. Soprattutto perchè con la devastazione della casa è come se dovessero ripartire dalle macerie del loro passato per costruire il loro futuro (perdonami xD sono troppo poetica)

Alla prossima!

Alice Jane Raynor

Recensore Junior
01/02/15, ore 19:22

Allora, wow. È una storia forte, reale e con sentimenti molto calcati. Per quanto io sia contro le camicie nere, so perfettamente che molti di loro non erano neanche capaci di capire ciò che stava realmente accadendo. Mio nonno, partigiano, ne ha incontrati tanti così. Però tornando alla storia, mi è piaciuto tanto il rapporto che c'è fra i due, quell'amore profondo e il modo in cui si proteggono a vicenda. La bambina e il trucco della cucitura è stata una trovata eccezionale. Insomma, bellissima storia e brava :))
Alla prossima!