Recensioni per
Il bue muto
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/07/15, ore 23:07
Cap. 1:

Recensione per il contest "Cento giorni di introspezione, fantasia e romanticismo"
 
Correttezza grammaticale e sintattica: - 0,10
Per la grammatica va tutto molto bene: ho notato soltanto un paio di errori che mi sembrano più che altro distrazioni, quindi la penalità è ridicola e te la assegnerò soltanto per correttezza nei confronti degli altri e perché vi ho promesso che sarei stata fiscale.
non poteva sopportare che una nullità come lui avesse osato risponderli a tono → rispondergli;
L'aula ci impiegò più del solito a svuotarsi → credo che "ci" sia superfluo;
Il resto è perfetto, invece, complimenti.
 
Stile e lessico: 14/15
Lo stile mi è piaciuto abbastanza: è molto pulito e scorrevole ed è elegante senza essere pomposo; l'ho  trovato molto equilibrato, nel complesso. Si tratta di uno stile completamente neutro rispetto al contesto della storia e questo ha aiutato molto l'effetto sorpresa, di cui parlerò nella prossima voce, anche se uno stile più vicino alla vicenda narrata avrebbe forse aiutato l'immedesimazione. Lo stesso discorso vale per il lessico, che è ugualmente trasparente e non dà alcun indizio sull'ambientazione. Sono due scelte che comprendo perfettamente, alla luce del colpo di scena, nonostante allontanino un po' il lettore dal contesto in cui si svolge la vicenda, ma questo è il meno. La piccola penalità dipende dal fatto che tendi a raccontare molto, soprattutto nella parte iniziale. Riesco a comprendere anche questa scelta alla luce del fatto che non volessi lasciar intendere l'identità del personaggio e il periodo in cui si svolge la vicenda, ma questa scelta, a differenza delle altre, che anzi ho apprezzato, mi ha un po' infastidita nel corso della lettura. Insomma, nonostante tutto, credo che saresti riuscita a "osare" di più anche senza tradirti: ad esempio, avresti potuto inserire dei dettagli in più riguardo al periodo in cui Tommaso studiava a Napoli o anche riguardo la vita a Parigi per rendere la narrazione più vivida. La storia è comunque molto scorrevole e piacevole da leggere, ma mi sarebbe piaciuto qualche particolare concreto in più, soprattutto nella prima parte, per quanto lì qualsiasi dettaglio avrebbe potuto far saltare tutto. Ad esempio, mi sarebbe piaciuto leggere del piano dei fratelli per fargli cambiare idea: sarebbe stato molto più coinvolgente, anche se mi rendo conto che non avresti potuto riportare in maniera dettagliata questo fatto senza far capire tutto. Per quanto riguarda la seconda parte, invece, forse mi sarebbe piaciuto che aggiungessi dei particolari riguardo l'ambientazione, visto che ormai avevi svelato il periodo in cui si svolgeva la vicenda. Si tratta soltanto di una piccola cosa, ma credo che avrebbe aiutato.
 
Trama e originalità: 14/15
Come ti ho già accennato, ho apprezzato moltissimo il colpo di scena, che è stato in gran parte aiutato dallo stile trasparente e dal modo in cui hai deciso di descrivere gli eventi, ovvero in modo molto neutro e senza sbilanciarti troppo. Per quanto possa trattarsi di una scelta discutibile, in altri casi, devo dire che qui ha funzionato davvero bene. Il colpo di scena in realtà si presagisce dalla presenza di piccoli particolari che hai inserito nel testo, ma la scena finale fa comunque il suo effetto e l'ho trovata molto ben scritta e ben gestita.
La storia è molto scorrevole e non ci sono punti pesanti o eccessivi: è tutto molto equilibrato e piano, in parte forse per la scelta di non mostrare. Insomma, ho apprezzato particolarmente questa caratteristica della storia e mi è piaciuto molto soprattutto il momento finale, dove riporti soltanto le parti d'effetto del dialogo. L'unica cosa che non mi ha convinta, oltre alla scelta di mostrare così poco, è il narratore. Non l'ho trovato gestito male, sia chiaro, però non mi è piaciuta molto la tua decisione di riportare i pensieri del professore, quando prima tutto sommato ti eri concentrata su Tommaso e basta. Non che la storia sia per questo meno comprensibile o altro, ma non sono riuscita a capire questa scelta e avrei preferito inserire altri particolari, invece di quelle riflessioni. In ogni caso, ho apprezzato moltissimo la tua scelta di scrivere una storia così particolare e insolita, incentrata su un argomento molto poco trattato in un sito di fanfiction (o almeno, a me non è mai capitato di leggere una storia su un personaggio realmente esistito strutturata in questo modo). Hai creato un effetto di straniamento molto piacevole, quindi complimenti.
 
Caratterizzazione: 12,5/15
Sono stata molto indecisa su questo punteggio, lo ammetto. Credo che nel complesso tu abbia fatto un buon lavoro, un ottimo lavoro, ma per quanto riguarda i personaggi non mi hai colpita molto. Per quanto siano tutti descritti in modo coerente, infatti, credo che tu abbia inserito poche scene e dettagli insufficienti per mostrare davvero alcune cose. In certi punti il carattere di Tommaso emerge in modo splendido, come ad esempio nella risposta ai compagni o ai suoi parenti, ma è come se tu non avessi dato a questa caratteristica della storia lo spazio sufficiente: nella scena finale, ad esempio, mi sarei aspettata di vedere il carattere di Tommaso emergere in modo più chiaro e coinvolgente, mentre hai riportato i pensieri di Alberto di Colonia e hai lasciato un po' da parte i suoi. Come ti ho detto, la scena è di grande effetto comunque, ma sinceramente ho sentito questa mancanza. Avrei insomma inserito più dettagli sia su di lui, sia sugli altri personaggi, sebbene fossero soltanto comparse e per quanto riguarda questo aspetto ho trovato la storia un po' freddina. Il punteggio non è basso perché mi rendo conto del fatto che le tue intenzioni non fossero certo descrivere bene i personaggi, senza contare che la storia è molto breve, ma ho visto comunque questo particolare come un "difetto" e credo che, con un po' di approfondimento per quanto riguarda questo aspetto, potresti rendere la storia indimenticabile, considerato che non si vedono molti racconti del genere qui su EFP.
 
 
Giudizio personale: 18/20
Nonostante sia stata un po' dura nelle voci precedenti per quanto riguarda alcuni aspetti, questa storia mi è piaciuta molto: sia per l'idea originale, sia per il tuo stile e per la scorrevolezza del testo (che magari ad alcuni sembra sinonimo di poca cura, ignoranza o incapacità di usare uno stile complesso, quando invece la maggior parte delle volte si tratta semplicemente di eleganza - e non serve precisare che questo è il caso, giusto?). Ho già elencato i particolari della storia che non mi sono piaciuti e non mi dilungherò a ripeterli, dirò soltanto che hanno influito un po' sul mio coinvolgimento e che, se non fosse stato per quelli, avresti avuto certamente il massimo in questa voce.
Ti chiedo scusa se questa valutazione sarà più breve delle altre, ma credo non ci sia molto da dire e vorrei evitare di perdermi in considerazioni ripetitive.
Ti faccio ancora i complimenti per questa storia e spero che i miei consigli ti siano utili, anche se si tratta di piccole cose.
Totale: 58,4/65

Recensore Master
28/01/15, ore 18:34
Cap. 1:

Ciao!
Avevo visto il disegno di Tommaso sul tuo Deviantart (dove mi reco a volte in cerca di anticipazioni sulle tue storie) e ho subito pensato ad una storia sul grande Santo e Teologo!
Ed eccola qui, nel giorno della sua festa!
Ebbene è una storia molto bella, anche se già la conoscevo: sì Tommaso ha fatto davvero una scelta coraggiosa, ma che lo ha - diciamo così - ripagato! Insomma il muggito del "Bue Muto" ha rieccheggiato nei secoli! Mi è piaciuta l'introspezione del personaggio, il confronto con i religiosi "secolari" ed anche la certezza di Tommaso rispetto al suo valore (perché l'umiltà non è autoumiliazione!). Anche l'equivoco (che per me non era tale, ma forse per alcuni sì) è ben congegnato. In effetti sembra proprio un atto di bullismo.
Avevo un po' storto il naso sulla "condizione sociale" di Tommaso. Ma alla fine spieghi bene quello che volevi dire.
Complimenti davvero bellissima storia!
G.O.C.B.
p.S. Forse lo conosci già ma ti consiglio caldamente il romanzo "La liberazione del gigante" di Luois de Wohl (titolo originale "The quiet light"). Un romanzo storico che racconta la vita di Tommaso e, parallelamente quella di Federico II di Svevia. Davvero splendido!
p.p.S. La dottrina sull'anima di Tommaso era davvero molto coraggiosa! Pensa che per un certo tempo fu osteggiata e persino condannata come "eretica". Ma è per molti versi migliore della soluzione Cartesiana!