Recensioni per
Il mondo di Greta non ha gravità
di moonwhisper

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/01/09, ore 13:02

Non riesco a commentare. Questo scritto è di una perfezione schiacciante. Forse se cominciassimo a guardare il mondo al contrario ci sarebbe davvero la giustizia, la felicità, e simili invenzioni di noi fragili sognatori. Non so che dire. Solo complimenti, complimenti, complimenti... Lucretia

Nuovo recensore
29/12/08, ore 12:25

Ti devo dire, davvero, grazie.
Grazie, perchè leggo e rileggo questo breve scritto quasi quotidianamente, e ogni giorno me n'innamoro sempre di più.
Non sono tipica del recensire, nè, soprattutto, del farlo in questa sezione del sito, ma a questa tua storia lascio il cuore.
Perchè, davvero, mi piace a tal punto che non posso far a meno di rileggere le sue righe cercando di memorizzarle, perchè di ogni parola mi sono innamorata, e davvero, mi capita di rado.
Quindi, grazie. E, ovviamente, i miei più sentiti complimenti. Perchè non credo di essere in grado di coinvolgere chi legge quello che scrivo io come invece hai saputo fare tu. :)
Elena.

Recensore Veterano
03/12/08, ore 19:46

MI dispiace per Greta... Questa nonsense era davvero bella e ben fatta; sopratutto, ti entra dentro. Volevo farti i miei complimenti! Davvero molto bella e toccante.

Recensore Veterano
02/12/08, ore 22:32

...Io... Io non commento ma commento. Eh sì. Usiamole 'ste parole. E vediamo che ne viene fuori.
Come sento mia questa Greta disadattata che prova ad andare oltre. E si trova anche lei imprigionata da parole strausate che non sono disposte a rendere una diversa sfumatura di quello che vuole dire anche agli occhi degli altri, oltre che ai suoi. Potesse toccare le parole che sceglie per esprimersi, e mallearle come pongo, forse potrebbero credere a quello che dice; forse potrebbe crederci di più anche lei. Ma non si può fare, le parole non si vedono, non si toccano, per cui rimangono fredde anche se generate da un impulso caldo. Al che, si classifica questo pezzo come "nonsense". Quando qua dentro ci sono scritte alcune delle poche parole che hanno veramente senso, e ce l'hanno perché stravolgono il senso comune a tutti.
Ma l’avete mai guardato, il mondo al contrario? Magari non è nemmeno al contrario. Magari la visione giusta delle cose è quella compresa a testa in giù. Magari è come per il tubo catodico. Ma queste cose chi se le chiede, a parte me? A pensarci bene, qualche problema devo pur averlo, per essere qui, a guardare l’universo al rovescio.
Be', se ti interessa, io me le chiedo. Eppure cose simili si potrebbero contemplare soltanto nella propria mente, come fa Greta, perché tu provati a metterle in pratica. [Prova a dire ai tuoi amici "Non è vero che l'unica certezza è la morte, noi che ne sappiamo che accade veramente e non è un'illusione per chi ancora non c'è arrivato?". Provaci: poi però preparati a una filippica immediata, e poi ad eterni commenti allusivi ogni due per tre, "Tanto la morte è un bluff, vero Frida?"].
Be', diciamocelo un po'. "Siamo tutti conformisti travestiti da ribelli", dice Masini, e purtroppo secondo me ha ragione, ma solo per quanto riguarda la nostra vita sociale, la quotidianità. Perché per come la vedo io, nel nostro più profondo e impenetrabile NOI, siamo ribelli sì. Siamo creature senza gravità che si sentono obbligati a fingere di rispettarne una davanti a tutti gli altri.
Ecco, come tu abbia potuto mettere per iscritto, usando queste stramaledette parole, quello che io ho contemplato e rimirato da ogni prospettiva soltanto nel mio IO antigravitazionali, giuro che non lo capisco. Come sei riuscita a tradurre l'inesprimibile in qualcosa di comprensibile anche per esterni? Forse non lo è per tutti, forse a me è giunto così immediato perché sono praticamente gli stessi pensieri con cui mi arrovello notte e dì.
Ad ogni modo fa male. Il male intenso che fa bene, quello. Fa quel male lì.
Vivo per il sangue e per trascinarmi ancora un po’ sulle grate metalliche della periferia. Questo fa un male tremendo, fa male perché conosco il sapore del sangue che assapori, che succhi, che non ti piace ma ami sentirlo.
i>Vivo per sognare e infilarmi le schegge dei miei sogni infranti nelle dita. ...ha! Questa c'è anche da me. [Schizzi di coscienza > "To be continued"]. E' anche dentro di me.
Non considerarmi invadente o arrogante se ti dico che credo che abbiamo trovato quel tipo di contatto.
Eccola, la mia solita recensione prolissa. Mi sa che questa è anche più prolissa del solito. Ma tanto lo sai, che tutte queste parole alla fine volevano ridursi a una cosa sola, una cosa intangibile e indefinibile. E so che la capisci, perché è esattamente ciò che c'è scritto in questo tuo pezzo.
E, grazie. Grazie per entrarmi dentro con questa prepotenza. Grazie per il bene. E grazie per il dolore.