Recensioni per
Verità e Dannazione
di Alice_and_Lolly

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/12/15, ore 15:38
Cap. 8:

Ehi ho trovato questa storia e ne sono rimasta incantata. È scritta veramente bene con delle tematiche forti e argomenti seri, molto originale. Inoltre i personaggi e le loro emozioni sono descritti in maniera impeccabile. Mi sono innamorata di tutto questo e mi dispiace veramente molto che sia un lavoro rimasto inconcluso.

Recensore Master
12/04/15, ore 21:18
Cap. 8:

Lo scontro verbale e la sfida lanciata a Kimblee hanno davvero sconvolto la mente di Roy.
La sua mente è percorsa da migliaia di pensieri; ha paura di se stesso, pensa alle violenze fatte a Riza,ed una parte di lui sembra perfino provarne piacere.
Fortunatamente è arrivato Hughes, e da quello che ho capito, una sua frase è bastata per mettere in moto la mente di Roy per la pianificazione di un piano disperato, che forse gli metterà contro tutte le persone che credono in lui, ma che forse, può essere l'ultima salvezza per Riza, per le persona a cui tiene, e per sè.
Sono davvero curiosa su come andrà a finire.
A presto.
Narclinghe

Recensore Master
11/04/15, ore 15:00
Cap. 7:

E finalmente entra in scena anche Kimblee.
Lo avete caratterizzato davvero molto bene!
Lui non crede in nessun tipo di religione, lui è un inquisitore solo per soddisfare la sua insaziabile sete di sadismo; solo per il puro gusto di far soffrire le persone.
Un personaggio del genere, seppure nel male più oscuro, non può esercitare che fascino e attrazione.
Cosa che fa anche con Roy.
Dopo aver parlato con Kimblee, Roy cambia quasi mentalità, capisce che non potrà salvare Riza, e addirittura (seppur con cautela) la tortura.
E’ interessante osservare lo scontro tra le personalità di Roy e Riza.
E alla fine compare il tatuaggio.
Sono curiosissima di vedere cosa succederà.
Al prossimo capitolo.
Narclinghe
 

Recensore Veterano
31/03/15, ore 21:53
Cap. 8:

Ed ecco il nostro caro Roy che si strugge per poter salvare Riza.
E' un momento molto critico perché si rende conto che la sottile e pericolosa ragnatela dell'Inquisizione ci può mettere ben poco ad imprigionare anche lui: con Riza si è spinto troppo oltre e la cosa non è sfuggita agli occhi attenti di Kimblee... e queste cose poi giungono anche a Bradley, in una spirale in cui tutti controllano tutti, a dimostrazione di quanto l'organismo dell'inquisizione sia un forte strumento di potere politico e sociale con trame interne davvero interessanti e difficili da gestire.

Roy ha commesso davvero un bell'azzardo con quella sfida a Kimblee, ancora di più dopo che ha scoperto i segni sulla schiena di Riza. Ci sono tutte le motivazioni per condannare quella donna eppure lui non lo vuol fare: mette a repentaglio tutto quello che è diventato per quella giovane di cui, alla fine, conosce soltanto il nome.
Persino con Hughes, il suo miglior amico, quello che probabilmente riesce a leggere i suoi pensieri meglio di chiunque altro (capendo per esempio che è innamorato... ovviamente alla maniera di Hughes xD), decide di mentire. Del resto sappiamo che le idee di Roy sono sempre al limite dello spericolato, sul classico filo del rasoio.

Inutile dire che sono curiosa di vedere che cosa architetterà per salvare la giovane *-*

Brave!

Recensore Master
31/03/15, ore 20:01
Cap. 8:

Che meraviglia vedere Mustang protagonista di eventi e/o pensieri angst, lo vedo particolarmente adatto a situazioni del genere nonostante la sua componente più sfacciatamente vanesia e superficiale. Sembra proprio che gli stregoni si annidino tra gli inquisitori e non tra i prigionieri, come il popolo ignorante crede. Kimblee ha fatto un vero e proprio lavaggio del cervello al collega con un semplice diverbio durato pochissimo e i le conseguenze sono state devastanti sia per Roy che per la sua prigioniera. Addirittura è stato sfiorato dall'idea di voler abusare di lei, ma quell'ultimo barlume di raziocinio sembra aver avuto la meglio. E nemmeno l'arrivo di Hughes, l'irritante e solare Hughes, sembra rinsavirlo del tutto.

Ad ogni modo, è come se l'amico costituisse la chiave di volta per lo scioglimento di questa faccenda: non avete fatto chiarezza sul piano che ha escogitato ma mi auguro che il caro comandante delle guardie sia tanto chiacchierone quanto acuto nel capire cosa passa nella testa di Roy.

Come sempre tutto questo affaccendarsi di eventi più o meno funesti mi incuriosisce sempre di più.

Alla prossima!

Recensore Veterano
22/03/15, ore 15:09
Cap. 7:

Eccomi qua a recensire anche questo capitolo.

Come avevo già avuto occasione di dire, il gruppo degli Inquisitori è quello che si sta rivelando più interessante: ciascuno di loro ha una propria spiccata personalità che si riflettono nel modo di agire. Per ora tra Roy, King Bradley e Kimblee non ce n'è stato uno che sia stato spinto da vere motivazioni religiose. E' come se tutti e tre siano consapevoli che la loro è una posizione privilegiata dove possono in qualche modo portare avanti le proprie ambizioni o idee, positive o negative che siano.

In questo contesto la figura di Kimblee si muovo certamente con grande facilità. Lui è un personaggio davvero particolare che si può amare o odiare, certo, ma in ogni caso se ne riconosce l'indubbio fascino. Esce fuori da qualsiasi schema, perseguendo solo un unico scopo: quello di compiacere la propria personalità. E in un contesto come quello dell'inquisizione è ovvio che si trovi più che a suo agio: come se avesse a disposizione decine e decine di cavie per compiacere la sua voglia di fare male alle persone in tutti i modi possibili e perversi.

Il fatto che sia andato a cercare Riza mi fa entrare in allarme: è ovvio che una mente acuta come la sua ha intuito che c'è qualcosa di particolare in quella prigioniera... qualcosa che impedisce a Roy di essere spietato come si conviene. Ma penso che già da prima avesse notato come quel particolare inquisitore non fosse così spietato come gli altri e dunque da tenere d'occhio... ovviamente non per eccesso di fede, ma più che altro perché nel modo di pensare di Kimblee la rovina di qualche persona è sempre qualcosa di gradevole.

E veniamo alle conseguenze di quell'incontro/scontro.
Ho ammirato tantissimo entrambi, sia Roy che Riza... determinati ciascuno a mantenere fede a quanto si sono promessi. Lei a non lasciarsi andare a nessuna falsa confessione, preferendo morire piuttosto che venire meno ai suoi principi. Lui invece disposto persino a torturarla, con le dovute cautele pur di salvarla. E' uno scontro di volontà davvero intenso, dove uno si riflette nell'altro... sono davvero curiosa di sapere cosa escogiterà Roy per poterla salvare (lui e la sua squadra di collaboratori, ovviamente u.u non sottovalutiamoli).
Ed infine ecco comparire delle scritte in latino in parte cancellate sulla schiena di Riza.
Mi ero chiesta se anche in questo AU avesse il tatuaggio o comunque qualcosa di simile. E la situazione si fa interessante perché avere un tatuaggio in una tale ambientazione non è per niente normale *-*

Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
22/03/15, ore 13:19
Cap. 7:

Mi chiedevo che fine avessero fatto Roy e Riza.

Non mi stancherò mai di dirlo, vedere Hawkeye in questo stato mi da una sensazione molto strana, essendo un po' tutti abituati a vederla in tutt'altro contesto. Ho molto apprezzato il suo flusso di pensieri oscillante fra la rassegnazione, la rassicurazione e la paura.

E a proposito di paura, applausi per come avete introdotto Kimblee! In un contesto del genere sono sicura che riuscirà a tirare fuori tutta la cattiveria insita in questo personaggio e di ciò non posso che esserne contenta (per la serie "mi piace essere sadica"). Interessante lo scambio di battute che lo vede protagonista assieme a Roy con tanto di repentino cambio d'animo di quest'ultimo, come se il collega avesse la strana capacità di manipolare le menti altrui.

E infatti subito dopo vediamo un Mustang completamente diverso, in combutta con se stesso e indeciso se salvare o meno la vita della mendicante. Nonostante il contesto differente si nota come i due personaggi mantengano quella forza d'animo che fa di loro coloro che conosciamo alla perfezione. E cosa mai potrà essere lo strano tatuaggio che compare sulla schiena di Riza? Immagino sia qualcosa di completamente diverso dai segni "canonici" conosciuti dal fandom, per cui sono curiosa di sapere quale modifica avete apportato anche a questa parte della storia.

Alla prossima.

Recensore Master
13/03/15, ore 20:50
Cap. 6:

Povera Winry!
E' finita in una situazione davvero terrificante!
E' caduta nella trappola crudele ordita da King Bradley, e non ha più scelta.
A King Bradley non interessa minimamente scoprire la verità; lui vuole solamente che le sue vittime confessino quello che lui vuole sentirsi dire.
Così può giustiziarle e accrescere sempre di più il suo potere.
Volevo dirvi che il vostro modo di scrivere la psicologia dei personaggi è davvero eccellente.
In questo capitolo poi tutti i pensieri di Winry sono stati descritti davvero bene.
Complimenti.
A presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
08/03/15, ore 22:52
Cap. 6:

Se c'è una cosa che sto apprezzando di questa storia è che tutti i personaggi sono meravigliosamente caratterizzati e fornite una loro precisa visione del mondo.

In particolare la parte clericale/Inquisizione è quella più intrigante.
Fatto che mi ha colpito molto è che per ora non c'è stato ancora nessun personaggio, facente parte di questa categoria, alimentato da una vera vocazione religiosa.
La descrizione che avete dato di Bradley, in poche righe, ritrae perfettamente un uomo consapevole di quanto peso politico e sull'intera società abbia il terrore provocato dall'inquisizione. A lui non interessa davvero la verità e le accuse che gravano sui prigionieri: sa benissimo che di fronte alla tortura tutti cedono e arrivano ad inventarsi colpe di cui non si sono macchiati.
Insomma il concetto di "uccidere uno per educarne cento". Soprattutto andare sul popolino facendo però capire alle sfere più alte della società che la mano dell'inquisizione non impiega niente ad arrivare anche a loro.
E' un gioco psicologico e sociale spietato ma che funziona: trovo molto riuscita la frase "...rigide regole ecclesiastiche, che prendevano configurazione di un vero e proprio stato militaresco." Alla fine è quello che è... e proprio come in un esercito, dietro una stessa divisa si trovano motivazioni e storie molto diverse... come per esempio quella di Roy che fa la sua piccola comparsa timoroso che al posto di Winry ci sia Riza.

Ma torniamo alla situazione della povera Winry: che scelte ha? Bradley non le offre una via di fuga... le dice chiaro e tondo che la verità non è quello che gli interessa e che, anzi, può essere cambiata come vuole. Anche la verginità della ragazza diventa un dettaglio secondario facilmente "rimediabile".
Povera ragazza, davvero provo tanta pena per lei

Tanti complimenti :D

Recensore Master
07/03/15, ore 22:54
Cap. 6:

Macciao!

Posso dire che al momento King Bradley è il personaggio che vi è meglio riuscito: se posso sbilanciarmi, è forse anche più crudele della versione originale! Col suo dosaggio di modi affettati e parole taglienti come rasoi riuscirebbe a incutere timore persino a Lucifero in persona. Ammetto che mi sarei aspettata di vedere Kimbly (che non vedo l'ora di "conoscere") ma poco male, il capitolo è abbastanza angst anche senza di lui.
E Winry è caduta in pieno nella trappola di Bradley, divenendo vittima della sua stessa sincerità nonché compagna di cella di due loschi figuri la cui identità è al momento celata (il porco infedele potrebbe essere Scar, ma il pederasta?), ma confido in voi e nel fatto che soddisfarete la mia curiosità.

Davvero, questa storia mi sta prendendo ad ogni capitolo, complimenti vivissimi.

Alla prossima.

Recensore Master
06/03/15, ore 18:09
Cap. 5:

Leggendo questo capitolo, mi è piaciuto moltissimo leggere le descrizioni dei diversi caratteri del nostro terzetto, e soprattutto il loro diverso modo di reagire a tutto quello che è successo.
Ed, che reagisce con rabbia, non riuscendo a stare fermo un attimo, cercando disperatamente di rimanere lucido senza però riuscirci.
Al, che trova come conforto una croce ricordo di sua madre, e si aggrappa a lei come ad un’ultima ancora di salvezza.
E Winry, in questo momento la più debole e fragile, irriconoscibile dopo tutto quello che ha passato, sdraiata su un letto, chiusa in se stessa come a difendersi da chi vuole farle del male.
Ma stavolta però, a mio parere,  i due fratelli hanno fatto un errore che spero non sia fatale!
Hanno lasciato Winry sola in casa, con la convinzione che lì dentro fosse al sicuro.
Ma purtroppo hanno sbagliato!
Ora Winry è in balia di una folla che ha perso la ragione, con la mente annebbiata dalla superstizione e convinta che la povera Winry sia una strega responsabile di tutti i problemi, ed in quanto tale, deve essere solo punita.
Spero vivamente che anche stavolta qualcuno arrivi a salvarla; e se non saranno i due fratelli confido nell’intervento di Hughes così come è successo con Riza.
Davvero complimenti per la storia che si fa sempre più avvincente ed emozionante.
A presto.
Narclinghe
 

Recensore Veterano
01/03/15, ore 22:18
Cap. 5:

Come ho terminato il capitolo mi sono detta che l'impulsività di Ed questa volta sarebbe costata cara a Winry, ma poi ho riflettuto che forse è stata la situazione ideale per lei. Trovandosi sola è praticamente svenuta e questo ha evitato che il popolino si scagliasse contro di lei fisicamente parlando e dunque rischiando anche di ucciderla nell'impeto del cosiddetto fervore.
Se Ed e Al fossero stati presenti con molta probabilità il maggiore avrebbe reagito e allora non ci sarebbe stato alcuno scampo per loro.
Insomma forse la fortuna ha girato a loro favore, nonostante le apparenze.

Tuttavia sto partendo dalla conclusione, quindi è meglio tornare in alto e parlare un po' del resto del capitolo ^^
La scena torna di nuovo sul nostro trio che, dopo la disavventura in città si rifugia in casa a leccarsi le ferite e decidersi sul da farsi. Ma è anche un'occasione per conoscerli meglio.
In primis salta all'occhio la differenza tra Ed e Al: il primo altamente impulsivo, non riesce a trattenere la propria rabbia entro quelle quattro mura. Si sente in trappola, senza possibilità di sfogo, ma forse si sente soprattutto impotente nel vedere Winry ridotta in quello stato, così come Al. Sappiamo quanto il giovane abbia sempre detestato tutta quella situazione di terrore religioso dove la peste viene usata per tenere in uno stato di costante terrore il popolino, facendo credere che solo la fede potrà portare alla salvezza, con il risultato concreto di scatenare una caccia alle streghe: lo dite perfettamente nelle ultime due frasi il modo in cui il popolo dimostra la sua fede:
"Quella schiera punitiva attraversò la città, lasciando dietro di sé una scia di morte e desolazione, ma non sembravano per niente pentiti della cosa. Ciò era loro richiesto e quello era il loro modo per portare la Felice Novella nelle case."
Non c'è niente di peggio che la convinzione di essere nel giusto, di essere sicuri che quelle azioni deplorevoli li porteranno alla salvezza.
E questo è tutto ciò che Ed odia.

Al, dal canto suo, ha un approccio molto diverso alla situazione: anche lui è convinto che lo studio e la medicina possano salvare più della fede distorta di questo periodo storico, ma al contrario del fratello non ha la reazione furiosa e, diciamolo, pericolosa. Al è spaventato dalla ferocia della folla e questo lo porta a chiudersi in se stesso, aggrappandosi a quella croce dono della loro madre... non tanto per vera e propria fede, ma perché è un oggetto che rimanda a colei che, in fondo, è prima fonte di amore e sicurezza. Una tipologia di fede molto più pura e incorrotta.

La madre si ricollega anche a Resembool, meta della loro idea di fuga: nelle loro menti si presenta come un paese tranquillo, dove le follie della città non sono presenti. Del resto, storicamente, per sfuggire al contagio chi poteva andava nelle proprie residenze di campagna. Anche qui i posti piccoli, come può essere un paese immerso nella natura, appaiono più sicuri... soprattutto a livello di sicurezza. E' nelle città che la chiesa ha la morsa più stretta.
E sempre alla madre si ricollega la figura paterna: anche qui come nel manga il padre di Ed e Al è assente, colpevole di aver abbandonato la moglie. Ed non ha mai perdonato all'uomo questo tradimento che ha costretto Trisha a lasciare quel posto dove tutto sommato stava bene.
Ma forse, soprattutto, serba rancore perché gli è venuta a mancare una guida, una figura che lo aiutasse a superare tutte quelle difficoltà che invece ha sempre dovuto affrontare da solo, facendosi forte per il fratello e, successivamente, anche per Winry.
Ed è proprio per questo che Al è maggiormente disposto nei confronti di quella figura paterna che ricorda pochissimo, considerato anche che era più piccolo. Come avete ben detto c'è stato il fratello maggiore a compensare in qualche modo quella mancanza: Al per carattere ha bisogno di affidarsi alle altre persone e per sua fortuna ha avuto il fratello a cui aggrapparsi.
Due caratteri completamente diversi, ma vicini tra di loro. Una sintonia resa ancora più forte da tutto quello che sono costretti a vivere. Non mi stupisce affatto che, pur girando a vuoto, il minore sia riuscito a ritrovare Ed.

Sono davvero ansiosa di sapere come proseguirà: piano piano vengono introdotti nuovi personaggi. Se prima o poi i ragazzi riusciranno ad andare a Resembool potrebbero scoprire delle nuove cose.
Incontrare il loro padre e chissà chi.

Complimenti ad entrambe :D

Recensore Master
01/03/15, ore 21:12
Cap. 5:

Mi sa che stavolta gli Elric hanno fatto una cavolata.
Non me ne vogliate, ma qui Ed l'ho proprio detestato. Si è comportato da egoista e adesso Winry subirà le conseguenze del suo comportamento sconsiderato, e stavolta rischia davvero di morire bruciata al rogo. Belle e realistiche le descrizioni degli stati d'animo dei tre protagonisti, nonostante il comportamento di Ed non mi sia piaciuto l'ho trovato credibile e perfettamente IC. Non vedo l'ora di sapere come si scioglierà questa situazione e in che modo il terzetto interagirà con gli altri personaggi della storia.

Alla prossima.

Recensore Master
25/02/15, ore 18:13
Cap. 4:

Ciao a tutte,
mentre leggevo il capitolo e le frasi di questa particolare Madre Superiora, ho avuto qualche sospetto si trattasse di Lust, soprattutto pensando alla sua lussuria.
Ma poi quando ho letto "Madre Solaris" ogni dubbio si è dissolto.
Mi sa che questa Madre Superiora renderà la storia ancora più intrigante; vuole mettersi in contatto prima con Mustang, e poi anche con gli Elric.
Complimenti per questo nuovo personaggio che trovo davvero azzeccato.
A presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
24/02/15, ore 21:58
Cap. 4:

Accidenti accidenti accidenti, non mi immaginavo assolutamente che la reverenda madre potesse essere Solaris... ossia Lust.

In diversi tratti ricorda molto la monaca di Monza: anche se costretta al monastero in qualche modo ne è diventata la signora e ha trovato delle soddisfazioni personali non solo per la sua posizione altolocata, ma anche e forse soprattutto per il potere che ha nei confronti delle sue novizie.
E nonostante sia monaca non mancano i piaceri della carne (beh, non sarebbe Lust altrimenti): è proprio destino di questa donna incontrarsi/scontrarsi con Roy.
Ovviamente è un personaggio con più ombre che luci, a partire dalla sua ricerca per l'immortalità. Del resto non dobbiamo dimenticarci che accanto alla chiesa c'era oltre alla medicina anche l'alchimia.
Tuttavia trovo che per molti tratti sia incredibilmente umana: il suo voler sentire cosa succede nel mondo esterno è perfettamente comprensibile e denota come sia una persona profondamente curiosa ed ambiziosa che non accetta di restare del tutto separata dal mondo esterno e dalla mondanità

Wah, che bella storia: a tratti mi rimanda ai promessi sposi, in altri al nome della rosa. Sta venendo davvero bene *-*
e siamo appena agli inizi

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