Recensioni per
Questioni di fede
di Soraidh

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/02/15, ore 16:09

Certi romanzi ti restano appiccicati addosso, non importa cosa fai o quanti ne leggi dopo, certe storie ti consumano il cervello e ti si sedimentano nel cuore, senza concederti possibilità di scampo, senza darti l’occasione per liberartene. “Trentatré” di Mirya è uno di questi, ne ho assistito ad ogni fase, dal cover reveal al blog tour, dall’ansia del giorno della pubblicazione al read along che non sono riuscita ad organizzare (e tu invece che lo hai portato magistralmente avanti!) alla pubblicità sfegatata che ne continuo a fare proprio sul mio blog. L’ho letto prima che Mirya ne schiacciasse il tasto pubblica su Amazon, in un tempestoso weekend in cui ero sommersa di formule con uno degli ultimi esami da preparare (ed è quasi un altro incastro che abbia letto la tua ff a pochi giorni dalla consegna della tesi) e mi ha distrutto il cuore e per le prime settimane giravo con i fazzoletti sempre a portata di mano, perché maledizione, ogni volta che ci pensavo (o che ci penso ancora oggi) qualche lacrima sfugge ancora al mio controllo. Tutto questa premessa per dire che “Trentatré” è nella mia lista dei libri migliori del 2014, ma probabilmente dei miei preferiti forever and ever, ed è per questo che sono ancora più contenta di scrivere questa recensione affermando, con chiarezza, quanto mi sia piaciuta. Non solo perché ne mantiene le premesse, e ne sembra davvero una sorta di sequel, ma perché ne conserva la malinconica ironia, la fresca velocità di sviluppo e una coerenza formale che non è facile da catturare oggi giorno. Lo sviluppo dell’idea è semplice quanto geniale e tutti i personaggi aumentano il grado di godibilità e di meraviglia. Gli inserimenti di vita spiccia e quotidiana, i luoghi tanto cari ai lettori del romanzo di Mirya, come il Fortuna, rispecchiano una vita che va avanti e non si ferma, ma in un certo senso anche l’irrealtà e la scarsa descrizione di intenti e situazioni che aveva caratterizzato anche “Trentatré” stesso. Si ride e si riflette, con la consapevolezza che sì non è lo scritto della nostra amata prof ferrarese, ma lo potrebbe essere. La mia proverbiale logorroica propensione a sviscerare tutto mi indurrebbe a prendere paragrafo per paragrafo, ma visto che questo non è il mio blog e questo non vuole essere nulla più di un commento entusiasta poso le armi. Cito solo, con una certa meraviglia e una certa contentezza, Faith che è stupenda quanto spontanea e potrebbe essere mia amica. La scena della confessione dei suoi sentimenti è davvero ben riuscita. Michele è sempre adorabilmente burlone, ma il cambiamento rispetto all’incontro fortuito al Fortuna è evidente. Quella diversa percezione di un luogo tanto amato resta a compenetrarsi nel mio cuore, e a rivivere quei momenti di calma, romanticismo, passione e riflessione, senza mai smettere di sorbire il succo di tutta la storia. Una storia di amore, in ogni sua forma. Perché poi in fondo senza amore che cosa saremmo noi?
Ma la cosa che più mi ha colpito al cuore, e lo sai, mia adorata Soraidh è il vedere il mio blog, la mia creatura, su cui ogni giorno riverso il mio, di amore, fanfictionizzata (il neologismo che mancava al mondo) e immortalata per sempre accanto a “Trentatré”. Prima di leggere, avevo scorto con una certa sorpresa “Please Another Book” sul post che Mirya ha dedicato alla tua ff e mi sono chiesta “Perché mai?”. Leggere e vedermi citata è stata la sorpresa più incredibile che potessi farmi, è stato uno di quei fiocchi di neve che non credevo mai di poter vivere, un gesto che è un respiro di gioia. Non credo che ci siano parole per descrivere il mio urlo di sorpresa durante la lettura (forse inumano e scandaloso), non credo che con queste mie, di parole, posso anche solo ringraziarti in minima parte. E essere qui, oggi, a recensire, o a vaneggiare, o fangirlizzare, o qualunque cosa sia questa paginetta di lettere messe una dietro l’altra, spero che sia un ringraziamento sufficiente.
Spero che almeno si sia capito che mi è piaciuto molto, che ti meriti tanti tanti complimenti e tanti fans adoranti, che in fondo c’è neve  ovunque.
Buona fortuna per tutto e ancora grazie
Anncleire!
 
 

Recensore Junior
04/02/15, ore 10:14

Che dire, grazie per aver dato un seguito a un libro che mi ha fatto ridere e piangere come pochi altri. Complimenti per l'originalità, lo stile e tutto il resto, ma soprattutto, grazie per aver fatto rivivere Michele e Grace con tale GRAZIA da lasciarmi un sorriso per tutta la giornata.

Recensore Master
03/02/15, ore 21:22

Che dire? Non ho parole, davvero.
Ho amato "Trentatrè" di Myria e ho pianto come una fontana in particolare negli ultimi capitoli. Ritrovare Grace, Michele e D è stata un'emozione davvero grande e te ne sono grata. Hai suscitato sensazioni potenti e mi hai fatto commuovere. Un plauso speciale per la storia che hai creato, che trovo molto adatta come futuro di Michele, e per il personaggio di Faith, con un nome azzeccatissimo e un carattere che è perfetto per spronare Michele e farlo tornare ad amare. E infine un altro plauso per aver mantenuto fede all'esseza propria dei personaggi: sono proprio come descritti da Myria nell'atteggiamento e nel pensiero, sei stata molto precisa e fedele agli originali, davvero complimenti.
Mi sono sciolta in lacrime in più punti (quasi sempre in realtà!), ma il clou è stato quando si parla di Grace, ma non quella grande, la piccola: che emozione....per me, per Michele e per Grace (quella "vera"). Wow. E poi leggere ancora di D e di come affronta il mondo e coccola Grace, diventando ancora una volta maestro e alunno nello stesso momento, è stato davvero un piacere.
Quindi grazie, grazie, grazie. Non immagini nemmeno quanto. Grazie di avermi ricordato che avere fede cambia il modo di vivere e di vedere il mondo. E che c'è neve ovunque.

Recensore Master
03/02/15, ore 20:56

Ho dovuto interrompere la lettura in diversi punti perché stavo piangendo come una fontana.
Se non mi sbaglio, hai cercato di avvicinare il tuo modo di scrivere a quello di Mirya, e mi sembra che tu ci sia riuscita piuttosto bene.
L'ho scritto nella recensione di Trentatré e lo riscrivo qui: ci pensa già la vita a far piangere, e non mi piacciono quei libri e racconti che mi fanno piangere perché sono come dovrebbe essere la vita: troppo belli, troppo perfetti e quindi fanno pesare ancora di più il fatto che la vita spesso non sia né bella né, tanto meno, perfetta.
In ogni caso, al di là dei miei sproloqui, è un seguito bellissimo per Grace e per Michele e anche per il disegno di D.

Recensore Master
03/02/15, ore 19:52

Vorrei poterti dire ciò che ho in mente, ma sarebbe volgare. 
Assolutamente più volgare di Faith, perché io non assomiglio certo a Grace.
Fra tutte le persone che potevano scrivere una fanfiction su Trentatré,
Fra tutte le persone che ho incontrato in questi anni di scrittura,
Avrei dovuto sapere che alla fine saresti stata tu,
Nonostante la mia durezza interiore, a farmi commuovere.
Con il senno di poi, siamo pari.
Un pianto per un pianto e una parolaccia per una parolaccia.
La porterò sempre con me, questa storia,
O forse dovrei dire questo regalo, perché in mezzo ci hai messo davvero tutto il mio e il nostro percorso, questi anni di scrittura ma anche di vita e di amicizia, li hai frullati e ci hai dissetato una parte di D, come me lo immagino io, come forse te lo immagini anche tu, e fa persino paura vedersi frullata così, ma soprattutto dona meraviglia e gratitudine.
Perciò vedi, la parola alla fine è: grazie. O almeno, la seconda parola.