Recensioni per
Cuore Ghiacciato, Anima in Fiamme
di RedLolly

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/07/15, ore 14:16

Salveeee
Recensione premio per il primo posto al contest " Divulghiamo il verbo ".

Salve e scusa il ritardo con cui arrivano i.premi... Ho avuto problemi personali ed emotivi nei confronti del contest.
Comunquueee che bella storia! Mi è sembrata molto veritiera e Al l'ho trovato IC al cento per cento! Dal nome sul forum avrai capito che in pratica amo alla follia i due fratelli xD Ed in particolare... E in questa storia li ha resi molto bene. Il sogno lo hai descritto in modo completo tanto da farlo sembrare vero non solo ad Al , ma anche a me xD sono rimasta piacevolmente colpita anche dalla conclusione e dalle note coi riferimenti ai personaggi, l'ho trovata una cosa originale e d'effetto!!! Bravissima su tutta la linea ^^.
A presto

Recensore Master
09/03/15, ore 12:39

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL «MAHJONG CONTEST - III° EDIZIONE»
«CUORE GHIACCIATO, ANIMA IN FIAMME» DI REDLOLLY

Passavo le giornate sui libri, cercando di ingombrare la mente il più possibile per non pensare a mio fratello, quando in realtà era proprio allo scopo di trovare un modo per ricongiungermi a lui che straziavo in quel modo il mio cervello.

- Sviluppo della trama e dei personaggi
Indubbiamente i primi due prompt ci sono e sono stati usati, questa la cosa che balza subito all'occhio anche solo leggendo il titolo con cui si apre la storia e l'accenno ai fiori e alla primavera. Anche gli accostamenti successivi, nel parlare di Edward come un'anima diversa da quelle che popolano quella specie di limbo ghiacciato, un'anima in fiamme che sembra bruciare nel cuore ghiacciato dell'inverno, e quelle voci che martellano Alphonse fino a chiedergli di uccidere il fratello per far sì che loro lo amino in quel luogo di morte e perdizione, fanno benissimo da sfondo per il tema che era il centro stesso del contest, dunque direi che la traccia è stata perfettamente rispettata.
Mi preme subito dire una cosa prima di parlare di tutta la narrazione successiva, ecco. C'è un piccolo però su alcuni passaggi che riguardano Alphonse. Allora, per quanto Alphonse sia obiettivamente molto più sensibile di Edward su determinate cose - per quanto il nostro Acciaio abbia una sensibilità tutta sua, che spesso e volentieri non vuole dimostrare per non apparire debole -, dire che è troppo sensibile pure per combattere mi sembra un tantinello troppo. Insomma, sappiamo che, bene o male, anche il minore degli Elric ha il suo lato “sadico” - ma sì, utilizziamo questo aggettivo, direi che per il momento calza a pennello -, pur cercando sempre di risolvere le cose con la dovuta calma e pazienza - facendo le veci del fratello maggiore e provando al tempo stesso a far sì che Edward veda il tutto sotto un'altra prospettiva -, non si fa poi molti problemi ad usare la forza nel momento del bisogno, cosa che lo si vede fare sia nell'anime del 2003 sia nel manga e, in seguito, anche nel film “Il conquistatore di Shambala”. Certo, lì lo vediamo che si lascia un po' prendere dallo sconforto quando vede una bambina schiacciata da un palazzo e prova persino a battere le mani per “riportarla in vita”, ma chi non lo farebbe, dopotutto? Non è umanamente possibile restare impassibili davanti a scene del genere. Quindi, almeno su questo punto di vista, Alphonse mi è parso descritto un po' OOC e decisamente troppo sensibile di quanto non sia in realtà. Parli di quanto sia un uomo debole e sensibile a differenza di Edward, ma direi nemmeno molto. Forse, con una descrizione un po' più cruda delle sue emozioni, quella sensazione che ho provato potrebbe essere eliminata.
Non ho potuto difatti fare a meno di associare la sua debolezza a tutta la narrazione, cosa che mi ha fatta un pochino storcere il naso, conoscendo Alphonse. Giacché poi è cresciuto, dunque abbiamo a che fare con un uomo, la percezione è ancor più disarmante, sapendo che, comunque, il minore degli Elric non è mai stato debole come sembra lui stesso affermare. Anzi, era persino più forte di Edward, fisicamente - sia con che senza armatura, mi par di ricordare, perché c'era una gag che si basava sul fatto che lui bevesse molto latte da bambino -, dunque l'associazione sensibile=debole, non sta molto in piedi pensando aquell'Alphonse. Avrà anche perduto i suoi ricordi del viaggio compiuto insieme a Ed, ma la personalità resta.
La trama è invece coerente con la scelta di cominciare il racconto con un sogno. Si apre con Alphonse che si trova tranquillo in un prato, che si gode la primavera e si lascia accarezzare dalla brezza, e poi lo vediamo improvvisamente alzarsi per inseguire quello che, almeno ai miei occhi, è parso un po' come un fuoco fatuo, dunque già da questo momento si capisce che sta per succedere qualcosa; difatti la primavera lascia spazio ai rami ghiacciati dell'inverno, alla neve che pesa nel cuore e sul corpo, al gelo che investe tutto e non lascia scampo, fino al raggiungimento di quello che appare come un limbo in cui sono finite tutte le vittime dell'altra parte del portale, molto probabilmente. Persino Edward, l'unica anima che appare corporea e che sembra emanare calore in quel mondo ghiacciato. Tutto molto lineare fino alla seconda parte, dove la storia ritorna su un piano reale e si discosta da quello onirico di cui solitamente sono caratterizzati i sogni, spedendoci a casa di Al.
Ammetto, però, che in certi punti la narrazione cadeva un pochino nell'infantile, come se l'Alphonse uomo lasciasse spazio all'Alphonse ragazzo che aveva perduto il fratello anni addietro senza nemmeno avere ricordi ben precisi del perché, e lo si può ben notare dal modo in cui gli si rivolge, lasciandosi prendere da quell'irruenza tipica degli adolescenti e impuntandosi sulla decisione di restare insieme al fratello ormai ritrovato in quel limbo ghiacciato; in sogno non abbiamo percezioni chiari, non abbiamo una vera e propria coerenza con ciò che siamo e ciò che non siamo, e forse è anche per questo motivo che Alphonse appare così quando si rivolge a Edward, desideroso di restare con lui dopo tutto quel tempo che aveva passato a cercarlo. Una sorta di premonizione? Probabile, giacché poi si sveglia in casa propria, con la sensazione che il suo stesso corpo stia andando a fuoco quando invece è madido di sudore e nel buio più totale. E, come se non bastasse, decide addirittura di suicidarsi, dando fuoco a tutto. Non ci vuole un genio per capire che cosa sia passato nella mente del giovane Elric dopo aver fatto un sogno come quello, dove Edward l'aveva già preceduto, essendo morto al di là del portale.

- Stile, sintassi & grammatica
Una cosa che con la grammatica c'entra poco: c'è un errore di formattazione su Word per quel che riguarda i punti di sospensione. Se ci fai caso, ricopiando la storia ti escono le lineette rosse che te lo segnano come errore, poiché Word li divide automaticamente e sembrano distanziati gli uni dagli altri quando invece non è così. Te lo appunto per puro scopo illustrativo. Inoltre, dopo i tre punti sospensivi, ci vorrebbe la lettera minuscola. Lo segnalo in queste note e non in tutti i passaggi che vedrai poco più sotto, poiché altrimenti dovrei appuntarli tutti e si tratta di cose che potrai trovare semplicemente con una rapida rilettura della storia.
Lo stile mi ha piacevolmente sorpresa. Il sogno di Alphonse appariva abbastanza vivido, anche se in alcuni passaggi avrei dato un po' più atmosfera onirica al tutto per renderlo più... fiabesco, per così dire. Giacché ci troviamo in una sorta di altra dimensione, se così la vogliamo intendere, mi sarei concentrata su questo punto di illusione e disillusione, rendendo netto il contrasto che divideva le due cose e il punto di incontro dei fratelli stessi. Però, ciononostante, la narrazione è stata ben strutturata, in linea con l'ambiente che non un vero e proprio mondo.
Ottima anche la grammatica, giusto qualche pecca per quanto riguarda qualche parola che stona e un po' di punteggiatura, ma potrai capire meglio di cosa parlo leggendo ciò che ho appuntato qui di seguito:

C’erano fiori attorno a me → Magari è una mia impressione, ma così posta la frase mi suona un pochino stridente alle orecchie. Cambierei un po' l'ordine delle parole per renderla più godibile e fluida
Tanti, tantissimi fiori, fiori di primavera, fiori di ciliegio che ondeggiavano al tocco di una brezza tiepida → Tanti, tantissimi fiori: fiori di primavera, fiori di ciliegio che ondeggiavano al tocco di una brezza tiepida
e le sue parole erano latte e miele per me → e le sue parole erano latte e miele, per me
Camminavo lentamente, sorridendo estasiato, fino a che non trovai → Seguendo la logica della narrazione e il tempo inserito poi, la frase andrebbe così: “Camminai lentamente, sorridendo estasiato, fino a che non trovai”
un alberello che per un qualche motivo sconosciuto mi piaceva più di tutti gli altri → un alberello che, per un qualche motivo sconosciuto, mi piacque più di tutti gli altri
Mi venne in mente di mandare tutto all’aria → Alphonse, qui, sta ricordando quando studiava come un forsennato per ricongiungersi a Edward, dunque il passato remoto non lo trovo corretto
maledettoScambio Equivalente → Spazio mancante dopo “maledetto”
Alzai piano gli occhi → Alzai gli occhi
forse ero allucinato dall’alcool, anche se non era mia abitudine bere fino a svenire → Molti anni dopo la fine dell'anime 2003, okay. Ma quanti anni ha esattamente, Alphonse? Dal modo in cui inizialmente viene descritto, sembra ancora un giovane ragazzo, massimo sui quindici o sedici anni come lo era Edward, invece poi parli di come lui sia un uomo debole e sensibile e di come sia diventato un adulto a differenza dell'Edward adoloscente che si ritrova dinanzi. Una nota potrebbe dare una mezza idea
Corsi, fino a che le gambe diventarono → Corsi fino a che le gambe diventarono
mi colavano senza controllo sulle guance segnandole con una linea tiepida → mi colavano senza controllo sulle guance, segnandole con una linea tiepida
Non era più primavera, ora era inverno, un inverno gelido, che poteva → Non era più primavera: ora era inverno, un inverno gelido che poteva
La timida fiamma, che invece mi aveva accompagnato fino lì brillando nel mio petto sembrava essersi spenta, → La timida fiamma che invece mi aveva accompagnato fino lì, brillando nel mio petto, sembrava essersi spenta
I miei visceri → Mi suona un po' male. Meglio “le mie viscere”
Osservai meglio provando a ricacciare indietro le lacrime, tentando di riaccendere quel piccolo fuoco che sembrava essere la mia unica possibilità. → Osservai meglio, provando a ricacciare indietro le lacrime, tentando di riaccendere quel piccolo fuoco che sembrava essere la mia unica possibilità
Finalmente l’ombra di un sorriso stanco increspava le mie labbra → Finalmente l’ombra di un sorriso stanco incurvava le mie labbra
La mia gioia però si spense subito → La mia gioia, però, si spense subito
tuttavia c’era qualcosa che non andava in loro → tuttavia in loro c’era qualcosa che non andava
i loro pied → piedi
Erano solo anime vuote, impalpabili, inerti, e più le guardavo e più sentivo il ghiaccio farsi strada dolorosamente nel mio petto → Erano solo anime vuote, impalpabili, inerti; e, più le guardavo, più sentivo il ghiaccio farsi strada dolorosamente nel mio petto
Non sembrava cambiato per niente, e mentre io ero diventato un adulto, quello che avevo davanti era rimasto → Non sembrava cambiato per niente e, mentre io ero diventato un adulto, quello che avevo davanti era rimasto
Nii-san → Lo so, lo so che nella versione originale lo chiama così, però, trattandosi di una storia italiana in un fandom italiano - in cui molti nemmeno sanno il significato della parola stessa -, avrei preferito molto di più che si usasse un comunissimo “fratellone”
Per la seconda volta mio fratello non proferì parola → Per la seconda volta, mio fratello non proferì parola
in una pesante armatura, e riuscivo a muoverla senza difficoltà → in una pesante armatura e riuscivo a muoverla senza difficoltà
Alla fine hai visto che ho mantenuto la promessa? → Alla fine ho mantenuto la promessa, hai visto?
ripetei gridando con la voce che mi si strozzava in gola → ripetei, gridando con la voce che mi si strozzava in gola
improvvisamente era mutata, e mi trapanava il cranio per convincermi ad obbedire → era improvvisamente mutata e mi trapanava il cranio per convincermi ad obbedire
ma più ci pensavo e più avvertivo il bisogno impellente di aprire la piccola scatola → ma, più ci pensavo, più avvertivo il bisogno impellente di aprire la piccola scatola
Caracollai per terra ansimando → Caracollai per terra, ansimando
Tirai fuori il piccolo contenitore di legno, e subito mi sentii rassicurato → Tirai fuori il piccolo contenitore di legno e subito mi sentii rassicurato
come era diventato → com'era diventato

- Parere personale
Questo racconto mi ha fatto comprendere che, anche dopo anni e anni di distanza, non sono ancora pronta per leggere storie drammatiche su questo fandom. Per quanto non vada matta per il personaggio di Alphonse - mea culpa, che Edward mi perdoni per il mio non amare fino allo sfinimento il suo adorato fratellino -, non ho potuto fare a meno di sentire una specie di ansia opprimente durante la lettura, sensazione dovuta in particolar modo al fatto che sono legata a FullMetal Alchemist per svariati motivi personali che non sto qui a sciorinare, dato che non c'entrano un beneamato nulla. Però, proprio per questo motivo, leggere questo racconto mi ha fatto un po' male e l'ho presa un po' troppo a cuore. Avrei dovuto immaginare che avrei avuto una reazione del genere e che mi sarebbe venuto un blocco, ma, dopo secoli di distanza, speravo quasi che mi fosse passata. Mi sbagliavo.
Veniamo al dunque, comunque. Non ho ben saputo come interpretare il gesto di Alphonse, quello di suicidarsi bruciando la propria casa. Da un certo punto di vista, per quanto comprenda lo straziante dolore con cui ha vissuto fino a quel momento, per me Alphonse non si sarebbe lasciato andare in quel modo. Uccidersi dopo che il fratello aveva dato la propria vita per ridargli il proprio corpo? Non so, mi sa tanto di qualcosa che un ragazzo, o per meglio dire uomo, come lui non avrebbe fatto, in particolar modo per lo spropositato amore che prova nei confronti di Edward. Non sarebbe un po' come sputare sul suo sacrificio? Io l'ho vista un po' così, pur comprendendo le ragioni che l'hanno spinto a farlo. Edward è morto proprio quella notte, il corpo bruciato in un forno dopo l'esser stato fucilato, e lui ha dunque pensato di raggiungerlo allo stesso modo, così da realizzare il sogno da cui era stato appena strappato.
La storia mi è piaciuta e non mi è piaciuta. Ho due visioni contrastanti di essa, da un lato un grossissimo meh e dall'altro un annuire velato, forse perché l'idea non era male e, magari sviluppata un pochino meglio, avrebbe reso più di quanto non faccia adesso. Forse, spiegando alcuni comportamenti che sembrano rendere Alphonse un po' fuori dal coro, la cosa avrebbe acquisito tutta un'altra luce e sarei riuscita anche a gradirla un po' di più di adesso.

Nuovo recensore
09/02/15, ore 20:48

La ADORO. Mi è piaciuta da morire; la storia in sé, come l'hai strutturata e per finire con lo stile con cui l'hai scritta. Hai trasmesso benissimo ciò che volevi trasmettere e, beh, il finale documentato di entrambe le morti e le date... Mi hanno spiazzata. Le emozioni di Alphonse sono realistiche e mi hanno coinvolta molto, lo hai descritto davvero bene a mio parere. Forse esagero ma poche volte trovo delle ff che mi entusiasmino così tanto. Complimenti!!