Recensioni per
Finalmente la libertà
di Ross_S

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
08/06/15, ore 10:05

E' semplice, non dici molto ma prorpio per questo, forse colpisce ancora di più.
E' il filo diretto che unisce due generazioni perdute, ognuna con propri problemi, ma entrambe con la voglia diessere libere da quel peso così ingombrante.
E' scritta molto bene, non hai usato un liguaggio pomposo, ma semplice come doveva essere.
Anche l'impaginazione aiuta la lettura, spezzando il testo proprio nei punti in cui cambia qualcosa

Recensore Junior
06/03/15, ore 17:45

Per iniziare, vorrei avvisarti che raramente mi sono avventurato al di fuori delle mie sezioni privilegiate quali fantasy e fantascienza, e questa è la prima storia che leggo del genere noir.
Ho letto anche l’altra tua flash, che a quanto ho capito ha la medesima protagonista, ed ho trovato belle entrambe.
Per iniziare da qualcosa, ho notato che non hai dato un nome alla tua protagonista. Forse l’hai fatto per creare quello che io chiamo un “personaggio sovrapponibile”, ossia che può rappresentare qualsiasi persona.
Ma ho un’altra interpretazione, che preferisco rispetto alla prima. Citando Michael Ende e il suo meraviglioso libro La Storia Infinita, “il nome giusto dà a tutte le cose e a tutte le persone la loro realtà”.
Scegliendo questa interpretazione, la tua protagonista in un certo senso è… vuota. Priva di identità, o almeno è così che si sente. Forse è per questo che né il suo nome né quello di sua madre viene mai pronunciato. Forse perché lei, come sua madre, in effetti è già morta dentro.
 
La seconda parte della flash è quella più drammatica.
All’inizio il volo, la pace, la quiete.
E poi lo schianto, il dolore e la morte.
 
Una metafora della vita, in breve.
Il volo iniziale è l’infanzia e l’adolescenza.
Pensi di essere libero, totalmente in grado di fare quello che desideri.
E poi arriva lo schianto contro il cemento, la dura realtà, che ha significati diversi a seconda della persona.
Per me, sicuramente, rappresenterà l’editore che rifiuterà il mio manoscritto, sempre ammesso che un giorno ci arriverò, a completarlo.
 
E infine, la morte, il vuoto e quella scritta, “THE END”.
Come a ricordarci che l’aldilà ci è inaccessibile, e che qualunque sia la verità che si cela dietro il velo sottile che separa vita e morte, resterà così, sospesa a mezz’aria, troppo lontana per raggiungerla e per vederla, ma abbastanza vicina da sapere che c’è.
 
Ok, sono entrato in modalità “filosofo” XD
 
Ma, scherzi a parte, non so cos’altro dire della tua flash, se non che mi è piaciuta molto, anche se ho capito che il noir mi trasforma in una persona con pensieri profondi e filosofici.
Penso che passerò a vedere cos’altro hai scritto. In caso ci fosse qualcos’altro, lo recensirò. Hai una mente molto profonda, a mio parere, e sono molto curioso.
 
Con affetto,
Destyno.
(e poi si scoprì che l’autrice non intendeva dire nessuna di queste cose, fine)

Recensore Veterano
24/02/15, ore 18:50

Ciao, la mia non sarà né una recensione positiva né una recensione negativa.

Non credo si possa definire una storia dell'orrore (almeno, per come la vedo io). Per il mio gusto le frasi son troppo brevi. Usi questa cosa troppo spesso e per come è messo il tutto, io, avrei mandato a capo parecchie frasette.
Ovviamente poi ognuno segue il proprio stile.
C'è qualche errorino di battitura qua e la, ma nulla di irreparabile ;).

Un consiglio, fai molta attenzione alla scelta dei generi o degli avvertimenti. Più sei coerente con la tua storia e più potrai attirare i veri "intenditori" del genere.

In bocca al lupo.
(Recensione modificata il 25/02/2015 - 11:38 pm)

Recensore Junior
10/02/15, ore 20:59

Ciao!
Non la definirei proprio una schifezza, anzi. Breve, ma molto incisiva. Trovo anche particolarmente indovinata la suddivisione del testo, con le due parti "riflessive" sospese nel mezzo dal momento dell'azione, quella semplice azione - "un solo passo" - che segna il momento cruciale.
Colpisce molto la determinazione della protagonista a morire, e direi che tu l'abbia saputa rendere con efficacia e senza tanti fronzoli. Ma se quello alla fine, di fronte al vuoto al posto della pace sperata, può suonare come un pentimento... Forse la sua pazzia non è tanto tale.

Niente da aggiungere, se non che rinnovo l'apprezzamento, e buon proseguimento!