Recensioni per
Lamento di una donna senza amore
di Daphne09
Ciao! ^^ |
Ehilà! |
Ciao! Son qui per lo scambio dell'estate (in ritardo xD vabbè, l'importante è arrivare) |
Ciau ^^ |
Ciao Daphne, |
Col gallo in sottofondo, questa storia l'ho letta col cuore. |
"Farse degne di un'attrice sono faticose, così stancanti che, una volta tornata a casa, chiudendomi la porta alle spalle, mi continuo a sorprendere di come questa depressione mi segua come un fastidioso spiffero d'aria, investendomi ulteriormente, fino a penetrarmi anche le ossa." |
Daphne conoscerti è stata una vera sorpresa, ma tralasciamo e andiamo diritto al punto. |
Mi piace da morire la tua interpretazione di un amore finito: non è solo finito, perché gli effetti non finiscono mai, ma devastante. Fai un'analisi approfondita e assolutamente originale di ciò che accade dopo essersi lasciati. E quell'idea di un finale che non c'è è geniale, perché nella vita va proprio così. Non c'è mai davvero una fine, ma ci trasciniamo dietro gli effetti e il dolore. Lo stile è eccellente: poetico, curato, scorrevole. Anche la punteggiatura è fantastica, e questo rende la storia ancor più piacevole da leggere: non c'è una sola virgola fuori posto, il che è davvero straordinario. |
Qualche ora fa ho letto una prima volta, un po' distrattamente in verità (perché andavo di fretta e dovevo staccare e non sapevo se avrei potuto riprendere la lettura e.e chiedo venia!), ho pensato fosse una semplice amicizia che da una delle due parti non lo è più ma non è la fine, o semplicemente l'illusione di una ragazza riguardo ad un ragazzo che le ha dato delle attenzioni che ha frainteso, ma solo ora che ho riletto con attenzione mi sono resa conto di quale sia in realtà la tragedia di questa storia. |
La cosa che mi ha più colpito di questo brano è la frase: La Natura stessa lo ha stabilito, quella madre matrigna che ti fa assaggiare con la punta della lingua qualcosa di paradisiaco, per poi sottrartelo con tanta violenza da prometterti di non fartelo provare mai più, frammentando il tutto in tanti piccoli cocci di dignità che mai più oserai riassemblare. |
Abbastanza drammatica. Povera anima |
Cara Daphne, |