Recensioni per
Il peccato senza ritorno
di milla4

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/01/20, ore 12:56

RECENSIONI PREMIO DEL CONTEST " PRENDETE UN PERSONAGGIO TIPO... E FATELO VOSTRO!"

Rieccomi per l'ultima recensione!
Sono rimasta colpita dal tuo modo pazzesco di descrivere determinate scene che ben ricollegano il lettore a possibili fatti reali.
Se nella storia precedente ciò che mi è venuto in mente è l'uomo che usa e getta una donna per ego personale, qui abbiamo decisamente tutt'altro!
L'angelo - che prima era il braccio destro di Dio - soffre e poi muore per la sola colpa di aver rivolto il suo amore verso una donna umana.
Premetto che io non sono credente, mi reputo agnostica da questo punto di vista. Ma, molto spesso, ho riflettuto sul fatto come possa essere l'Onnipotente capace di generare guerre tra uomini o portare tanto dolore e sofferenza a questi ultimi se nelle sacre scritture viene mostrato un essere misericordioso e portavoce di amore e fede
Nella tua storia si evince un lato dell'Onnipotente che tanto misericordioso non è. Infatti, il povero Aniel per il solo aver provato ad amare qualcun altro al di fuori di lui, è finito stecchito negli inferi. Dio è rappresentato nella tua storia come un essere narcisista e megalomane, un'interpretazione molto interessante e che di certo non è passata inosservata!
Per quanto riguarda lo stile, malgrado alcuni refusi, scorre una meraviglia!
Complimenti ancora ^^.

A presto.
LaSignorinaRotterMaier.
(Recensione modificata il 30/01/2020 - 12:58 pm)

Recensore Master
11/12/19, ore 21:16

Premio recensione per il contest "Back to school" 1/3

Ciao  cara milla, inizio questa recensione ringraziandomi per avermi segnalato questa storia. Non sono un'amante del genere sovrannaturale, dunque ammeto che molto probabilmente non l'avrei mai letta se avessi avuto libera scelta. E ciò sarebbe stato un peccato perchè questa tua storia, pur muovendosi decisamente in ambito sovrannturale, è particolare e va oltre il genere.
All'inizio sembra di trovarci di fronte ad una missione che porta un angelo nell'Inferno; solo gradualmente veniamo a conoscenza del fatto che la missione è in realtà una punizione scagliata dal Signore per un peccato imperdonabile. Se Lucifero aveva peccato di presunzione, evelandosi a Dio, Aniel si macchia qui in un certo senso della colpa opposta: si abbassa a un sentimendo umano innamorandosi di Lara e, per questo, toglie amore a Dio. L'angelo riconosce la sua colpa, la accetta, e va incontro al suo destino prendendolo davvero come missione. 
L'aspetto che più mi ha colpito è proprio il significato profondo di questo viaggio dell'angelo, che assume un valore metaforico e che per il taglio e la prospettiva è siciuramente molto originale. Ti sei soffermata molto sul tema del peccato (fin dal titolo, che l'ho trovato molto azzeccato) e sulla perdizione, offrendo spunti di riflessione. Ti segnalo una frase che mi è piaciuta molto, forse proprio perchè lega i due concetti:
"Decise di andare sempre dritto, era facile smarrirsi, ma dopotutto cos'era il peccato se non un perdersi nel proprio vizio?"
Da un punto di vista grammaticale, ho notato qualche refuso oltre che, talvolta, un impreciso uso della punteggiatura. Tuttavia, nonostante la storia sia del 2015, mi ha fatto molto piacere trovare già in questa storia quello stile elegante e l'uso sapiente del lessico che caratterizza anche le tue narrazioni più recenti. Ogni parola è al posto giusto e ha reso molto bene sia l'introspezione del protagonista che l'atmosfera in cui si muove.
Complimenti! A presto:)

Recensore Veterano
26/08/15, ore 14:09

Recensione premio per il cotnest "L'amore è uno stato d'animo"

Ciao! ^^
Scusami per l'enorme ritardo, sono una pessima persona... :(
Dunque, direi di tralasciare le mie squallide scuse e di passare alla recensione, no? Partirei dalle "rogne" per poi concentrarci sul meglio, ok?
Nel testo ci sono dei refusi, oltre che delle scelte di punteggiatura che non mi hanno convinto, precisamente:
- "...egli era non aveva difetti..." = probabilmente è il frutto di un taglio, però il verbo essere è di troppo (egli era non aveva difetti);
- "...in cui sarebbe potuto imbattersi..." = la forma non è corretta, o usavi l'ausiliare avere in funzione del verbo potere, oppure inserivi la particella riflessiva insieme al verbo essere, dato che la forma esatta è "essersi imbattuto" (avrebbe potuto imbattersi si sarebbe potuto imbattere);
- "...ed era quello che gli stava accadendo solo che, quelli che lo stavano schiacciando non erano i suoi peccati..." = qui è la posizione della virgola a non convincermi, dato che l'avrei messa dopo "accadendo" per non spezzare il ritmo (accadendo, solo che);
- "...ì dopo pochi..." = penso che sia un frammento di "così" quella vocale (così);
- "...ma, che Aniel sapeva..." =  anche in questo caso si parla di una virgola, qui l'avrei omessa (ma che Aniel sapeva);
- "...ovvero, il braccio armato del Sommo." = qui invece la virgola l'avrei messa prima di "ovvero";
- "graffiano" = essendo la narrazione al passato, avresti dovuto usare l'imperfetto (graffiavano).
A parte queste sciocchezze, grammatica e stile sono convincenti: hai impartito un ritmo lento e studiato per enfatizzare le emozioni del protagonista, aiutata da un ottimo uso della punteggiatura, da una lunghezza dei periodi perfetta e da un lessico estremamente puntuale. :)
Parlando del contenuto, la trama è abbastanza originale, nonostante l'utilizzo di elementi già visti. L'angelo che s'innamora di un'umana e per questo viene punito è una delle dinamiche più frequenti del genere, però tu hai aggiunto un dettaglio che ha letteralmente ribaltato la situazione: l'abnegazione di Aniel. Di solito, nel momento in cui l'angelo s'innamora, poi scatta la ribellione verso Dio e la lotta (che generalmente si conclude con il lieto fine); tu invece hai mostrato una versione diversa (e a mio avviso più coerente), facendo sì che Aniel, il braccio armato del Sommo, accetti il suo destino, inclusa l'inevitabile fine. Mi ha colpito questa dedizione dell'angelo, talmente obbediente da andare incontro a una morte lunga e dolorosa solo perché gli è stato ordinato: forse non rientrerà nella "misericordia cristiana", ma basti pensare a Lucifero per capire che non è il primo a cui viene riservata una punizione dura. Certo, le loro vicende sono diametralmente opposte, eppure la fine di entrambi è stata comunque tragica.
Insomma, credo che questa storia sia davvero meritevole, dotato di un'introspezione talmente brillante da rendere palpabile lo smarrimento di Aniel e il suo tragico destino: se aggiungiamo lo stile intenso e l'incredibile originalità della vicenda, non posso fare altro che aggiungere la tua storia tra le preferite! ^^
Ancora tantissimi complimenti, alla prossima! :3
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Junior
30/03/15, ore 11:10

*Quarta classificata al contest "Di Peccati e Angeli Caduti - seconda edizione" di aduial95

Titolo e impaginazione : 4,5/5
Il titolo mi piace, mi sembra molto azzeccato. Invece, per quanto riguarda l'impaginazione, ti sei dimenticata di giustificare il testo. Ho solo una domanda: perché su EFP hai messo il testo in grassetto e in corsivo?

Introduzione: 5/5
Carina l'introduzione, ho apprezzato che ti non abbia semplicemente citato una parte del testo, ma che ti sia sforzata di presentare bene al lettore quello che poi troverà nel testo.

Grammatica e ortografia: 12,3/15
Ti segnalo alcuni errori e imprecisioni che ho trovato:
"[...] un viaggio negli inferi per lui non era nulla." "Inferi" ha la lettera maiuscola.
"I suoi muscoli, come tutto di sé, brillava di luce propria; egli era non aveva difetti, [...]" in questa frase abbiamo un errore di concordanza, perché il soggetto è "muscoli", plurale, quindi il verbo è "brillavano", e un errore di battitura: cosa c'entra "era" nella seconda parte della frase? (-0,5)
"[...] come in questo caso anche se, qualcosa di diverso c’era  questa volta" la virgola andrebbe dopo "caso". (-0,1)
"[...] pericoli in cui sarebbe potuto imbattersi ma, niente aveva importanza se era nel giusto e lui, sapeva di esserci." La virgola va dopo "imbattersi" e sarebbe più corretto dire "di esserlo". (-0,2)
"[...] si rialzò e sorreggendosi alla roccia riprese il suo lento e inesorabile cammino [...]" Sarebbe meglio rendere "sorreggendosi alla roccia" un inciso, mettendolo tra virgole. (-0,1)
"un altro compito, non espresso a parole ma, che Aniel sapeva di dover svolgere, [...]" la virgola va dopo "parole". (-0,1)
"[...] a tal punto da non fargli ricordare cos’era ovvero il braccio armato del Sommo." O metti una virgola dopo "cos'era" o sostituisci "ovvero" con due punti. (0,1)
"Giù sempre più giù, [...]" dopo il primo "giù" va inserita una virgola. (-0,1)
"grida silenziose cominciarono a farsi sentire sempre più forte ma lui doveva andare avanti." Virgola dopo "forte". (-0,1)
"[...] una delle loro torture cui erano sottoposti." Cosa c'entra "loro"?
"Svoltò a destra," metterei un punto. (-0,1)
"[...] i suoi pantaloni ridotti a un triangolo che lo coprivano a malapena." Altro errore di concordanza, il soggetto è "un triangolo". (-0,5)
"Era stanco, le sue membra erano livide, sporche, graffiate in ogni loro punto, i suoi capelli erano ricoperti da una massa fetida, ogni suo respiro era un’agonia per i suoi polmoni ormai pieni di un tanfo mortifero." Ci sono un po' troppi "suo/suoi" in questa frase. Cambierei con "i capelli" e "ogni respiro", per alleggerire la frase. (-0,2)
"[...] lui lo fece sacrificando il suo amore e né poi ebbe dei rimpianti ma, [...]" errore nella consecutio: "lo aveva fatto" e "aveva avuto dei rimpianti" e la virgola va prima del "ma". (-0,6)

Stile: 4,5/5
Il tuo stile non mi dispiace, è abbastanza scorrevole e coinvolgente, le frasi non sono troppo lunghe e contorte, anzi sono molto chiare e semplici. Però ho avuto la percezione che tu abbia tentato di alzare il registro generale del testo infilando qua e là qualche parola  o qualche costruzione che, effettivamente, è di registro elevato, ma che stona leggermente nel complesso. Ti faccio un esempio: "l’unica cosa che attualmente copriva il suo perfetto corpo", se tu avessi usato il suo "corpo perfetto" avresti agevolato la lettura, senza trasmettere l'idea che nella frase ci sia qualcosa che non funziona. Oppure: "non aveva un’età definita in quanto lui c’era sempre stato," Perché non staccare le due frasi, eliminando quel pesantissimo e desueto "in quanto" che blocca la lettura e contribuisce a rendere la frase lunghissima (una delle pochissime frasi complesse che ci sono nel testo comunque)? Comunque ammetto che potrebbe essere solo una mia sensazione, una mera questione di gusti.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Qui sei stata davvero brava, sei riuscita a rendere molto bene i sentimenti che Aniel prova, la sua confusione, le domande che si pone e la sua volontà di compiacere il Signore, di obbedire in tutto e per tutto ai suoi ordini, anche se non li comprende.

Attinenza al pacchetto: 5/10
Vedo obbedienza cieca, vedo fiducia mal riposta, costanza che sfocia quasi nella follia, ma niente spirito di sacrificio. O meglio, lo intravedo, ma in due righe e messo lì quasi per caso. La Treccani dice che l'abnegazione, o spirito di sacrificio, è la " dedizione assoluta e disinteressata al bene altrui o ai propri doveri, spesso accompagnata da una consapevole rinuncia ai propri interessi" e io posso provare a riconoscere questa virtù solo nel momento in cui Aniel rinuncia a Clara, nel suo obbedire a Dio anche se gli costa fatica, anche se deve abbandonare l'amore della sua vita, rinunciando al proprio interesse. Ma nulla di più.

Originalità: 5/5
Ho trovato molto originale l'idea di questa punizione non detta esplicitamente ma semplicemente intuita, mascherata da missione.  Davvero una bella idea!

Gradimento personale: 5/5
La tua storia non mi è per nulla dispiaciuta, anzi, ho apprezzato molto la descrizione di questa caduta progressiva e inesorabile verso l'abisso della morte, hai un bel modo di raccontare le cose, di rappresentare luoghi e situazioni e sono sicura che con il tempo diventerai sempre più brava!

51,3/60 

Recensore Master
19/02/15, ore 09:10

ciao ^.^ che io sia l'unica a recensirti mi fa strano... non vorrei che poi pensassero che ti recensisco solo per qualche tornaconto personale... perchè state certi che non è così!!! sono solo io che non ho nulla di meglio da fare nella vita XD  cmq... credo che tu sia molto migliorata rispetto alle altre due sai? si vede che nello scrivere questa ci hai messo più impegno, non so... O cmq a me ha colpito di più... A prescindere da come andrà il contest ti faccio i complimenti, sei riuscita a descrivere lo stato d'animo e i sentimenti di questo angelo che segue il suo compito senza esitare, senza pensare per un attimo che quella missione potrebbe essere una punizione, anzi alla fine ci pensa, ma nonostante questo va avanti e non si ribella! hai reso delle belle immagini, forti e con un pizzico di (passami il termine) dark molto evocative e profonde! Ti segnalo alcuni punti in cui manca la virgola prima del "ma" ( a volte l'hai messa dopo 0_o) : "era facile smarrirsi ma, dopotutto,"  "rimpianti ma, forse la sua"  "Era perso, lo sapeva ma non gli importava." "sarebbe potuto imbattersi ma, niente " "toccavano terra ma, lui sapeva" "parole ma, che Aniel" "più forte ma lui doveva" Per il resto niente non so che altro dirti se non che a me le tue storie piacciono! punto! in bocca al lupo per la gara XD a preeesto ^.^