Recensioni per
A.A.A. Cercasi Titolo Disperatamente!!!!
di DarkViolet92

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
07/04/16, ore 23:51

Ciao eccomi per lo scambio del "giardino di efp".
Ho scelto questa tra le altre perchè mi ha attirato il titolo non titolo della tua storia.
Non capisco se il non titolo è voluto o meno, o sé questa è una bozza per una storia più lunga. Ad ogni modo questo capitolo non dice granchè di questa ragazza Ruby, tranne forse che ha avuto un'infanzia infelice per via della morte dei genitori... È una ragazza chiusa, apatica, incapace di relazionarsi con le compagnie e i compagni di classe. Non mi ha molto entusiasmato questo suo atteggiamento, manca di introspezione o di una qualche spiegazione che giustifichi questa sua reazione alla vita. Capisco che abbia perso i genitori, ma non si spiega perché a scuola non interagisca o non mostri segni di insofferenza o tristezza.
Lo stile è abbastanza semplice, la grammatica va bene, tranne forse qualche virgola in più. Non è però molto accattivante, forse perché è solo un prologo, però ti suggerisco di rivedere il tutto, magari aggiungendo particolari o interazioni, o dialoghi.
Detto questo lascio comunque bandierina verde per l'impegno.
A presto
Ladyhawke83

Recensore Veterano
01/05/15, ore 19:02

E' una one-shot toccante e stupenda... E' bello che parla di una ragazza comunque che non è più una bambina, perchè ci insegna che eventi così traumatici possono colpirci in qualsiasi momento... Solo che più per il genere Introspettivo l'avrei messa tra le storie drammatiche: infatti non viene spiegato come ha cercato di gestire il trauma, i suoi pensieri e i fantasmi del passato; semplicemente racconti la sua storia da un punto di vista generale (e lo fai benissimo).
E poi solo un'ultima cosa, che è un consiglio;)
Allora, guarda un attimo la seconda frase del brano, che sarebbe: "È orfana, sfortunatamente, infatti, i suoi genitori sono morti un anno fa in un incidente d’auto, a causa di un guidatore in forte stato di ebbrezza che ha invaso la loro corsia, c’era anche lei nell’autovettura, ma a parte qualche taglio in viso e una costola incrinata, è riuscita a sopravvivere, non senza conseguenze, naturalmente.".
Come puoi notare si potrebbe benissimo suddividere in più frasi, brevi e immadiate (che colpirebbero di più), come per esempio:
"E' orfana: i suoi infatti sono morti un anno prima, in un incidente d'auto.
A causa di un guidatore in stato di ebbrezza, che ha invaso la loro corsia.
C'era anche lei nella vettura, ma a parte qualche taglio in viso e una costola incrinata è sopravvissuta.
Senza troppi danni fisici.
Ma con segni invece che non guariranno mai...".
Ecco, può sembrare banale, ma così già il giusto tocco crudo alla vicenda (ed essendo un racconto introspettivo dovrebbe appunto far riflettere).

Nuovo recensore
17/03/15, ore 20:42

Ciau, comincio con il ringraziarti per la tua partecipazione al contest, e anche grazie per essere riuscita a consegnarcela per tempo uwu
Passando alle notizie più bollenti... Allora inizio col darti un consiglio, che hanno dato a me tempo fa, scrivi le storie al passato e non al presente, tipo imperfetto o passato remoto. Aiuta di più a scrivere e al lettore quando legge, facendolo immedesimare e soprattutto ti facilita con i verbi. Hai messo, poi, in una frase sia il tempo essere che il tempo avere, non so bene se sia un errore di battitura o altro però stai attenta e rileggi più volte il testo.
Altra cosa molto importante, scrivi periodi veramente troppo lunghi, e a volte le virgole non bastano; finisci anche per perdere il filo del discorso... prova a usare di più i punti e virgola e non usare troppe frasi subordinate in uno stesso periodo, anche se come richiesta o consiglio è strano, l'ho ammetto.
Parlando invece del testo: la storia è singolare nel suo lo ammetto, ma credo dal mio punto di vista, che sviluppandola sarebbe venuto fuori una cosa ancora migliore. Credo che il sentimento che volevi far trasparire fosse quello del cambiamento causato da agenti esterni, l'ansia e la solitudine. Anche il fatto “diverso” sbuca in primo piano, l'essere diverso e non venire accettato.
Avrei voluto, forse, di più sentire cosa provava Ruby, e sapere anche cosa succedeva dopo. Per la mia curiosità ti chiederei un continuo, come avresti sviluppato la storia x3
Comunque traspare bene come era Ruby un tempo e com'è tutt'ora, un ragazza sola, triste, che non riesce a rialzarsi dopo la morte dei suoi genitori.

Recensore Master
17/03/15, ore 17:32

Ciao DarkViolet92, volevo per prima cosa ringraziarti per la tua partecipazione al contest. All’inizio eravamo un po’ di più – parlo degli iscritti – ma non mi lamento. Sono felice anche se trovo solo due partecipanti e qui ne ho ben quattro!
La tua storia, purtroppo, mi ha lasciato un po’ perplessa in vari punti e vorrei qui, essendo la recensione nata proprio per questo, parlarne insieme a te. Ormai saprei che in ogni cosa che dico cerco di essere il più possibile oggettivo, ma una puntina di soggettività potrebbe sempre scapparci.
Come dico sempre, ciò che noi giudici diciamo non deve essere preso per la santissima verità, ogni autore poi prende ciò che vuole della recensione.
Vado a spiegarti, entrando nel particolare della tua storia, i numeri che trovi nei tuoi punteggi.
Hai un cinque in grammatica, perché nel tuo scritto, hai tralasciato alcune regoline come lo spazio dopo i tre punti di sospensione o un modo errato di mettere le virgole. Il periodo che parte dalla terza riga, il pezzo in cui presenti la ragazza che giustamente il lettore deve avere ben presente, anche se letto ad alta voce non fila, e con questo intendo che è confusionario e ho dovuto rileggerlo perché mi ero persa in quello che stavo leggendo. Non fraintendermi, il senso si capiva, appunto era la presentazione della ragazza, ma lo avrei scritto in maniera differente, per usare un termine, in maniera più lineare.
Per lo stesso motivo hai avuto un cinque nella scorrevolezza della storia, proprio perché in quel pezzo, ma anche in altri non sembrava che scorresse ciò che volessi dire. Sono arrivata alla fine con fatica, diciamo che hai detto molto in poco. Le 500 parole erano il minimo, volendo, anche nell’evento lo avevamo scritto, si poteva andare un po’ oltre anche ad esempio le 1000. Ma, a parte il numero di parole usato, ci sono proprio dei salti nella trama che non riesco a riempire.
Il rendermi conto che la storia era scritto in modo molto veloce, si sente purtroppo, non ha reso possibile l’agire del wow factor ecco perché del mio punteggio in questa terza voce.
Nel sentimento, invece, hai ottenuto il quattro perché la protagonista è in linea con il sentimento scelto, l’apatia, dal principio alla conclusione della storia, ma sempre per lo svolgimento della storia in modo confusionario, veloce e con il blocco della lettura in alcuni casi, non ha permesso, almeno secondo me, il totale immedesimarsi nella protagonista. Ti ringrazio ancora per aver partecipato al contest!

Nuovo recensore
22/02/15, ore 11:11

Salve.
Con po' di sforzo, ho letto il tuo racconto e ho necessitato quasi di un miracolo per completare la lettura del testo, cosa che -vedendo la mia recensione- sono riuscito a completare.
Il font appare eccessivamente piccolo, tanto che sul mio PC, anche e armato di uno schermo HD, ogni lettera è al limite minimo di risoluzione.
Grammaticalmente, il testo appare ben costruito -anche se qualche virgola di troppo ci sta- e i periodi sono ben articolati e completi.
A livello di trama, il racconto è poco maturo: sembra una descrizione centrata sull'apatia di quella ragazza, senza eccessivi risvolti, anche se complessivamente il tutto appare gradevole. Ho fatto, sinceramente, un po' di fatica a stabilire che ci sia un inizio e una conclusione.
I personaggi sono anche essi ridotti al minimo. Ho un termine per questi tipi di personaggi: "Klandres", scheletro in un idioma da me inventato. Klandres come scheletro, ossatura, essere ridotto al minimo, la cui loro funzione è semplicemente quella di muoversi secondo poche azioni predestinate.
Ogni personaggio è nientemeno che una sorta di spettro quindi, privo della personalità. Quelli secondari sembrano ombre che appaiono e scompaiono, mentre il personaggio principale è letteralmente morto a livello psicologico: incentrare tutto sull'apatia è stato il colpo mortale per l'aspetto psicologico del racconto.
Una cosa positiva, quindi, è la costruzione grammaticale.
La trama è ridotta ad una arcana descrizione.
I personaggi, sono semplici ombre.

Ma non penso male... Forse è solo una bozza, una storia provvisoria. Oppure un'idea per una storia futura. A questo punto, è un buon inizio di bozza.

Buona giornata, Xau.
(Recensione modificata il 22/02/2015 - 11:25 am)

Recensore Junior
17/02/15, ore 21:34

Ciao, cara!
Innanzi tutto, devo dirti che quando ho aperto il link di questa storia sono rimasta molto colpita dal carattere minuscolo in cui è scritta. Diciamo che potrei essere mezza accecata e quindi fare fatica a leggere un font così piccolo, quindi volevo scriverti, innanzi tutto, di cambiarlo, magari, per i poveri mezzi orbi come me che hanno gli occhi deboli. Ma è solo un consiglio, anche perché ormai ho già finito la lettura!
Inoltre volevo chiederti se il titolo l'hai messo così, perché davvero ancora stai cercando un titolo, oppure è proprio quello definitivo, perché non ho ancora capito. Se è la prima opzione, comunque, ti suggerisco di pensare a quello che vuoi comunicare al lettore con questa storia e partire da lì, mentre invece se è per il secondo caso, direi che, personalmente, non saprei come reagire davanti a un titolo del genere. Ma io opto più per il primo caso, quindi magari, anche per la prossima volta, cerca un titolo pensando a quello che vuoi trasmettere, ripeto.
Comunque, passando alla recensione vera e propria e cercando di non perdermi in chiacchiere come sempre, direi innanzi tutto che ci sarebbe da ampliare la storia; mi spiego meglio: avendola letta anche un paio di volte, non sono ben riuscita a capire dove volevi andare a parare. Essendo questa una storia introspettiva, secondo me dovresti dare molto più spazio alle emozioni, sensazioni e ai pensieri della  ragazzina. È vero che tu parli di come sia diversa rispetto al passato e mi ha colpita il passaggio del cambio del colore dei vestiti, è una bella idea, ma scritta così sembra appunto solo questo, ancora: un'idea. È come se fosse un riassunto della storia stessa, non so se rendo l'idea. È un po' stringata, ecco. Io credo che sviluppare quest'idea della sofferenza interiore per la perdita dei genitori, questo essere bullizzata da parte dei compagni di classe e questo cambiamento da com'era precedentemente a com'è diventata dopo l'incidente renderebbe la lettura più coinvolgente e piacevole per un lettore.
Adesso credo che passerò alla parte sintattico-grammaticale-stilistica per non dilungarmi troppo in chiacchiere, altrimenti non credo che finirei più la recensione: innanzi tutto, sono contenta di aver letto una storia scritta senza errori grammaticali e ortografici evidenti e gravi, questo è un punto a favore decisamente, dato che su EFP ormai dilaga la "moda" di scrivere con il linguaggio sms e con un sacco di errori che a me personalmente fanno venire un gran mal di testa. Però posso dirti che spesso abbondi con le virgole e che le metti anche dove potresti mettere altri segni di punteggiatura, ad esempio i due punti o il punto e virgola: secondo me in alcuni casi, quelli in cui ci vuole una pausa più forte nella lettura, potresti adoperarli.
Poi vorrei darti un consiglio ancora, che non è la correzione di un errore, ma solo un mio appunto per migliorare lo stile. Secondo me dovresti scrivere all'imperfetto piuttosto che al presente, per due motivi: primo, perché se mescoli presente e imperfetto per descrivere il prima e il dopo nei cambiamenti della bambina, secondo me è un po' confusionario per il lettore, nel senso che è difficile seguire la consecutio temporum della storia; in secondo luogo, perché trovo che sia più elegante scrivere una storia al passato quando parli in terza persona, mentre invece, se parli in prima persona, puoi scriverlo anche al presente perché, giustamente, il personaggio parla di cose che accadono in quel preciso momento.
In più ci terrei a farti notare che quando scrivi "L’unica cosa che è ha mantenuto uguale é il raccogliersi i capelli in una lunga treccia e il truccarsi il viso in modo leggero" hai scritto "è ha mantenuto", credo per distrazione o per fretta quando hai riletto e hai lasciato la "è" prima del verbo avere. Poi ti consiglierei di togliere la parentesi con la scritta "(Anton è il cognome)" perché secondo me è superflua, alla fine si capisce che Anton è il cognome, ecco.
Per quanto riguarda la parte stilistica, ritengo sempre che sia arduo esprimere un'opinione a riguardo per una storia così breve, quindi mi limito a dire che secondo me va bene perché la lettura scorre fluentemente, ma vedo un po' semplicistica la trattazione dei fatti e della psiche dei personaggi, come ho già scritto all'inizio.
E a parte questo non ho altro da aggiungere e mi scuso se ti ho tediata troppo con una recensione così lunga, ma io ci tengo a dire tutto quello che penso e a fare le cose fatte bene. Spero che tu non te la prenda per la bandierina neutra e per tutti questi appunti, perché davvero l'idea non mi sembra male, solo che la storia è davvero troppo breve e non si capisce (o almeno, io non capisco) dove vuoi andare a parare. Secondo me, ampliandola, potresti anche farci una long fiction, scommetto che verrebbe molto bene!
Detto ciò, ti lascio e sparisco così come sono arrivata. Ti auguro una buona serata e ancora un in bocca al lupo per il tuo esame!

Sid


Edit: ho appena visto anche io che il font non è stata una tua decisione! Ti chiedo scusa anche io e direi che puoi saltare a piè pari tutta la parte iniziale della recensione!
(Recensione modificata il 17/02/2015 - 09:44 pm)

Recensore Junior
17/02/15, ore 21:04

Duuuunque: spero che non te la prenderai se ti dico che il mio giudizio su questa storia non è esattamente positivo. Non c'è nulla di personale, non c'è alcuna volontà di millantare una superiorità stilistica o altro, si tratta solo di qualche considerazione da lettrice che, ad esempio, farebbe un po' meno fatica a leggere se il font scelto fosse un pochino più grande (è una cosa che ti insegnano anche quando scrivi articoli per testate online, affaticare la vista contribuisce a far calare l'attenzione). Passiamo poi al contenuto: l'impressione che ho avuto, vuoi anche per la natura del contest a cui era destinata, è che questo sia più il riassunto di un'originale che un'originale medesima. Hai messo sul piatto un contesto, tratteggiato dei personaggi, ma è come se fossero delle bozze e degli embrioni, sono "spiegati", non li si vede agire e questo rende difficile empatizzare e, di conseguenza, immedesimarsi. Forse se tu avessi sviluppato effettivamente questa trama (che non boccio assolutamente, ci tengo a precisare) in un racconto in più capitoli mi sarebbe piaciuto leggerla fino in fondo, ma così ho avuto più che altro la sensazione di sbirciare nel tuo taccuino d'appunti. Per questo motivo metto una bandierina bianca, prendila comunque come un incoraggiamento a riscriverla e ampliarla. ^^

Edit: scusami, ho letto solo ora su FB che il font non è stata una tua scelta. Ignora pure quella parte, faccio pubblica ammenda -________________-
(Recensione modificata il 17/02/2015 - 09:13 pm)