Ciao!!!! Allora da dove posso cominciare...
La trama. Pur non essendo un'amante delle storie a rating giallo perché molto spesso le trovo scialbe, il SENSO della trama mi è piaciuto e mi ha attirato. Ho messo in risalo la parola senso poiché come hai presentato la one-shot non attira molto alla lettura e ciò è dovuto al semplice fatto che il tutto è molto piatto: pare privo di sentimento come una storia che si racconta ai bambini e la cosa mi dispiace anche perché poi leggendo la storia in sé, l'ho trovata tutto tranne che superficiale. Tuttavia ho dovuto immaginarmi ogni scena perché la descrizione da te fornita non è stata del tutto esauriente e completa. Ok la storia c'è ma diamole un po' di colore e a questo punto trovo inutile la presenza di Simona non essendo funzionale alla storia, a meno che tu non ci dia delle informazioni in più sul loro rapporto, la loro amicizia e i dolori passati e questo manca purtroppo. Mi sarebbe piaciuto anche che raccontassi qualcosa di più dell'amore di Gabriela e Daniele, qualche loro aneddoto amoroso per far capire al lettore il loro legame e la forza del loro amore. Dal punto di vista della narrazione ho notato parecchie ripetizioni del nome "Raffaella" nella parte centrale del racconto, il che rende pesante la narrazione...

"RAFFAELLA rimase turbata da questa storia e ci pensò un po su. Un giorno quando stava ritornando a casa da scuola sentì nuovamente la voce di Gabriela chiamare e così RAFFAELLA prese coraggio e entrò di corsa in quella casa abbandonata. La casa era scricchiolante e avvolta nel buio oscuro, RAFFAELLA si portava spesso dietro una torcia elettrica e così la accese per farsi luce. Appese ai muri della casa si intravidero delle foto che ritraevano Gabriela e suo marito, poi c'erano delle scale che portavano al piano superiore. RAFFAELLA salì le scale e quando arrivò al piano superiore, il fantasma di Gabriela gli passò di fronte. RAFFAELLA si spaventò che corse giù al piano terra e sentì Gabriela che gli diceva di andarsene, gli diceva che voleva suo marito. RAFFAELLA con coraggio provò a spiegargli che suo marito non era più con lei ma era in un posto migliore ora, ma Gabriela urlò ancora più forte, Voglio mio marito, vattene via e si sentì una scossa di terremoto che costrinse RAFFAELLA ad uscire da quella casa sana e salva. La sera, RAFFAELLA ricevette una telefonata anonima che proveniva proprio da quella casa. RAFFAELLA rispose ma dall'altra parte del telefono si sentirono solo sospiri e poi cadde all'improvviso la linea. Così RAFFAELLA, il giorno dopo andò al cimitero per cercare la tomba di Daniele e quando la trovò vide il fantasma di Daniele seduto sul marmo. "

Per poi continuare fino alla fine, mi sembra un po' troppo. Poi altra cosa che ho notato che non hai differenziato il dialogo dalla semplice narrazione e ciò mi ha un po' estraniata perché non ho capito subito di che si trattava. Il dialogo in questione è:

"Voglio mio marito, vattene via"

Essendo una supplica un bel punto esclamativo ci sta bene.
Altro punto a tuo sfavore è la collocazione del testo in un unico blocco unito, e leggere così dà davvero fastidio agli occhi e non riesci a trovare neanche più il segno di dove eri rimasta. Le descrizioni sono banali e non riescono a portare all'interno della vicenda soprattutto per una brevità di azione, ossia: ci vorrebbero molte più descrizioni delle sensazioni, delle emozioni, dei fatti... Di tutto! E' un peccato perché la storia poteva essere davvero una buona storia, ma così la rendi un po' stupida e non la fai risaltare in mezzo alle altre.
Spero tanto che seguirai i suggerimenti che ti ho dato nonostante la mia sia una recensione Critica, ma mi sembra il minimo affinché tu possa fare una bella figura.
Ti auguro un buon lavoro, una buona meditazione e rivisitazione
Saluti
MaryMelody98