Recensioni per
Aokigahara
di epouvantail

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/04/15, ore 18:58
Cap. 1:

Con un ritardo paragonabile- a niente. Solo io faccio questi ritardi abnormi ed ora vorrei strisciare come un verme (chiedo scusa agli ambientalisti) ma proprio non avevo notato prima d'oggi il tuo aggiornamento, nonostante sia passato decisamente tanto tempo dalla data di pubblicazione di questa one shot molto carina e al tempo stesso estremamente lugubre.
Innanzitutto, credo che tu sia incredibilmente migliorato, soprattutto per quanto riguarda lo stile di scrittura, i tuoi progressi sono notevoli, giaggià.(?)
Se prima era uno stile chiaro e conciso, adesso è anche più pulito, oltre ad essere capace di coinvolgermi maggiormente, i miei complimenti.
Hai utilizzato un registro lessicale che alterna termini di uso quotidiano ad espressioni più raffinate, generando una piacevole mescolanza, che non reputo scorretta dal punto di vista morfologico, né pesante. La lettura è stata facilitata da una costruzione paratattica e da un font immediato e semplice, il quale ha permesso ai miei occhi di scivolare veramente tra le righe della rapida narrazione. Le descrizioni non erano molto approfondite ed avrei sinceramente preferito una migliore panoramica dell'ambientazione in cui la storia era contestualizzata; ciò non ha minimamente influito sul coinvolgomento emotivo, tuttavia, ivi per cui non lo considererei un aspetto prettamente negativo, anche perché mi rendo conto che per certi versi quest'espediente abbia una notevole efficacia.
Il testo è scorrevole e compatto al tempo stesso, mentre la forma è sostanzialmente corretta e la punteggiatura impeccabile. Ho solo notato una "a" mancante nella parola "trasformata" (molto probabilmente è stata mangiata dalla foresta, o da un trichecosauro particolarmente goloso) e la ripetizione di "occhi" mi ha leggermente fatto storcere il naso, ma nulla su cui debba rimanere a sindacare.

-*-

L'idea è senza dubbio incredibilmente geniale, l'originalità di questa breve one-shot mi stupisce. Tendenzialmente, il Giappone viene utilizzato molto per ambientare storie horror, ma non sempre si riesce a non scadere nel noioso o nel banale, anche perché non è per niente facile attenersi ai canoni di questo genere letterario che è stato molto spesso influenzato da tanti fattori e ottimizzare l'impatto con il lettore. Tu, fortunaramente, sei stato capace di sorprendermi e affascinarmi con questo racconto, il cui esito merita di essere elogiato. Si avverte chiaramente la tensione aumentare e aumentare sempre di più, dunque per quanto riguarda la zona horror te la sei cavata egregiamente, benché non ci sia stata la presenza di alcuna scena splatter.
Sfumature dark permeano in tutta la storia e il terrore s'impadronisce della protagonista, la quale si mobilita in una maniera perfettamente coerente al contesto. Ho adorato la presenza di tratti caratterizzanti del genere Horror, come gli incubi, il buio, la sensazione di essere spiati, le scritte con il sangue, che mi hanno stregata letteralmente.
Il finale è poi ottimo, credo che a me non sarebbe mai venuto in mente.
Ti rinnovo i miei più vivi e sinceri complimenti, spero davvero di risentirti.
Baci macabri

Recensore Junior
30/03/15, ore 18:20
Cap. 1:

Wow molto particolare questo racconto breve; le immagini sono molto evocative e lo stile secco e composto da brevi periodi aiuta a creare suggestioni e a immergersi nel racconto.
È una storia totalmente fatta d'immagini, ecco, non ha neanche bisogno di trama: è fatta, si può dire, di pura angoscia in una manoera che ricorda l'Ermetismo.
Davvero bellina.
(Ti vu bì)

Nuovo recensore
12/03/15, ore 14:15
Cap. 1:

Aokigahara. Questa foresta giapponese mi ha sempre affascinata. Ho davvero apprezzato il fatto che tu abbia ambientato la storia in uno scenario così misterioso e macabro! Mi sembra sia scritta bene ed è scorrevole. Che dire? Complimenti, mi è molto piaciuta :3
Saluti e baci,
Kasumi.

Recensore Veterano
09/03/15, ore 13:19
Cap. 1:

Storia carina e apprezzata, il tema "bosco stregato" è sempre avvincente, ed è stata narrata in modo semplice ma efficace.
La povera gaijin che finisce nell antro di un bosco vorace di suicidi dà i brividi, forse di più che non il divorarli in senso letterale.
Ma il sovrannaturale giapponese è così: una fatale epidemia di rancore e morte.

Sayonara-

Nuovo recensore
25/02/15, ore 21:17
Cap. 1:

Ciao,
Wow non so cosa dire wow riconosco che la storia è davvero ben congegnata e secondo me molto ben scritta sei riuscito/a a farmi diventare come Jane provavo uno stato di ansia come pochi racconti sono riusciti ad iniettarmi.Spero tu continui a scrivere perché sei davvero bravo/a quindi non smettere
Teo98