Recensioni per
La corsa del Drow
di Aleena

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/03/16, ore 22:14

Oscars EFPiani 2016 - Storia Vincitrice

Miglior Trucco e acconciatura

Sif Styrjordottir: Le descrizioni dei tuoi personaggi sono molto belle, ma quello che mi ha colpita di più sono stati i tatuaggi. Mi piace il fatto che abbiano ognuno un significato diverso e che non siano il solito: “mi sono tatuato il nome della mia ragazza”, che poi si lasciano ed è un casino! Non è stato facile scegliere, ma dopo averci accuratamente riflettuto, sono convinta che la tua storia meriti appieno questo premio, congratulazioni!! 

SigynFreyadottir: Anche in questo caso assegnare il premio è stato molto difficile, alla fine mi sono decisa per questa storia perché il trucco ricopre un aspetto fondamentale (anche se, guardando le nomination di Mad Max ho il sospetto che nel tuo caso il trucco andasse considerato nei Costumi, ma siccome queste sono fanfiction e non film, possiamo anche prenderci qualche libertà), come dicevo, mi sono piaciuti i vari tatuaggi inseriti nella storia, l'uso dei colori durante la corsa ed il fatto che fossero simbolici oltre che puramente decorativi. 

Thief Alchemist: A parte che questa storia mi è piaciuta a prescindere, la descrizione di Rakharta è resa benissimo, ma anche quelle degli altri personaggi, in particolare Jaracas, rendono bene in quest’ambientazione cupa e fantastica. Complimenti per la storia e per la bravura! 

Nuovo recensore
27/09/15, ore 15:07
Cap. 8:

Impressionante, mi è piaciuta un sacco questa storia, è triste il finale, ma rende molto l'idea del conflitto interiore di questa povera anima sperduta. Il fatto che si sia reso conto, almeno alla fine, che anche lui come il suo padrone alla fine erano pedine, cosa che gli avevano già detto, fa si che il personaggio sia molto realistico. Dal mio punto di vista la storia è stata sviluppata molto bene, i questo periodo di lettura posso affermare di aver pensato spesso a cosa potesse succedere e in ogni momento libero mi sono dedicato alla lettura di Rakartha e Rakarth.
Questa storia meritava un sacco di capitoli in più, mi ha entusiasmato, se posso proporlo, Ali, meriterebbe un bel sequel, o per lo meno un'aggiunta di qualche altro fatto, è interessantissima questa vicenda.
Bella! Un voto sinceramente positivo a questa storia =)

Nuovo recensore
26/09/15, ore 20:51

Inquietante. Questa storia ha preso una piega inquietante. È un colpo di scena che non mi aspettavo, complimenti. Sicuramente nemmeno Rakarth se l'aspettava una cosa del genere, mi sono affezionato al tipo muscoloso, soprattutto perché sa tutta la storia, è il tipico saggio. Magari potrebbe essere un buon spunto per uno spin of ;) la storia del tizio muscoloso e alto che salvò io mondo e finì "nella fogna" per un errore banale.
Al prossimo capitolo dritti come in treno!

Nuovo recensore
26/09/15, ore 19:36

Impulsiva, caparbia e temeraria, ma terribilmente ingenua: non poteva pensare di cavarsela così facilmente, era da aspettarselo che Jaracas le avrebbe messo i bastoni fra le ruote, poi il fatto che bastasse stuzzicarla così poco, ho capito che il suo punto debole è la curiosità, ma a quell'età lo dovrà pur aver capito come funziona il mondo, a maggior ragione il suo di mondo dove se sgarri di un mignolo ti sgozzano.
Speriamo non finisca troppo male e che progetti la prossima fuga con criterio!
Una domanda, ma se la vernice con cui è stata tatuata è indelebile e al contempo luminosa, nel buio più totale non riluce come una torcia anche se brilla il giusto?
Magari, oltre al fatto che ha scelto il percorso più ovvio, è stato proprio questo a tradirla.
Alla prossima :)

Nuovo recensore
26/09/15, ore 00:07
Cap. 5:

"Stranamente" ho azzeccato la congettura :P comunque sia la nostra ragazza ha perso un po' la testa per il figo del suo padrone, anche se credevo che si sarebbero comportati diversamente. Però furbo l'umano a suggerirle di andare a farsi friggere dal sole, secondo me finisce male, è una ragazza troppo istintiva e precipitosa, ma a questo punto credo che sia genetico nella razza di per sè.
La sua storia passata è al quanto tetra, soprattutto per come la racconta, con tutta quella freddezza... È triste, ma non penso che si potesse essere fatta un'infanzia tradizionale questa qui :)

Nuovo recensore
25/09/15, ore 23:35
Cap. 4:

Una partenza niente male, rimane assai sadica la protagonista e stronzetto la sua controparte maschile. Che rimanga tra noi, preferisco Rakartha, ha quel che in più da vincente. Poi è stata brava quando si è vendicata, così si fa!
Momento delle congetture:
Secondo me il tizio che ci ha scommesso sopra si è assicurato che non schiattasse e l'ha fatta imprigionare, per poi liberarla poco prima della fine della corsa.
PS
Ricorda una versione più omicida di Hunger Games ha ha ha, tra l'altro mi sono piaciuti pure quelli ;)

Nuovo recensore
25/09/15, ore 23:07

Sempre più complesso il carattere di questo protagonista: tormentata dal'essere femmina e costretto nelle vesti di maschio. Mi è piaciuto come ha gestito la provocazione ;) diciamo che s'è trovato davanti un bel tipetto, alto e sicuro di sè! Come poteva resistere? Chissà come sarà questa corsa, lì per lì avevo inteso per corsa qualcos'altro invece di quello che è, passiamo al prossimo capitolo, sicuramente non mi lascerai a bocca asciutta!

Nuovo recensore
25/09/15, ore 17:31

Beh, ci sono un po' rimasto male, spervao più in una drag queen che ammazzava tutti, ma per il resto è soddisfacente, è stato un salto veloce dal prologo, non avevo ancora capito quale fosse la parte principale della storia, ma andando avanti si capisce il perché del salto. È intrigante aspetto di leggere il prossimo capitolo.

Nuovo recensore
25/09/15, ore 16:58

Interessante, con un colpo di scena assai improbabile! Mi è piaciuta molto l'idea e sembrerebbe assai promettente. Ho trovato molto utili le informazioni in fondo sulla razza Drow, dato che non sono un grande conoscitore di questa particolare razza. Non vedo l'ora di proseguire nella lettura e scoprire come questa principessa sia finita in disgrazia.
PS, ho trovato qualche errore di battitura nella prima parte, semmai dacci un occhio ;)

Nuovo recensore
31/08/15, ore 11:41
Cap. 5:

Questa storia mi incuriosisce molto! È scritta bene ed il protagonista è davvero difficile da comprendere coi suoi sbalzi di personalità e d'umore! Non vedo l'ora di scoprire il seguito!


Miki
(Recensione modificata il 31/08/2015 - 11:41 am)

Recensore Veterano
20/05/15, ore 15:57

SECONDA CLASSIFICATA 
La corsa dei Drow di Releeshahn
 

Grammatica + lessico e stile: 4/5 + 15/15 Ho notato pochissimi errori di battitura, giusto qualche spazio mancato e qualche lettera fuori posto, niente di penalizzante comunque. 
Lo stile è impeccabile, riesci a usare le parole giuste al momento giusto, le frasi sono sempre scorrevoli ed esaustive per quanto riguarda scene d'azione tanto quante quelle d'introspezione. In questa storia ci sono alcune parti con un linguaggio un po' più grezzo che comunque non stona affatto nell'accompagnamento dei personaggi e delle situazioni. 
Originalità: 10/10 È stata una delle storie più originali, soprattutto sotto il punto di vista del personaggio principale, è una figura molto particolare, immagino non facile da gestire che però ha reso le vicende molto più interessanti e particolari. Ho apprezzato molto il mondo che hai creato e come sei riuscita a renderlo così verosimile. Non avevo mai letto nulla di simile sotto questo punto di vista, questo culto particolare mi ha interessata fin da subito soprattutto dal momento in cui la storia è iniziata a diventare più dinamica e particolare. 
Caratterizzazione personaggi/o (principali e secondari): 13/15 L'ho già detto, ma immagino quanto possa essere stato difficile rendere un personaggio così particolare come la/il tuo/tua protagonista. Hai fatto comunque un ottimo lavoro, soprattutto nella parte iniziale, in cui ancora le cosa paiono nebulose riguardo il suo conto, sei riuscita a renderla molto interessante, sia la sa parte maschile che femminile (nonostante mi sia parso che quest'ultima, nella parte finale, tendesse a svanire un po'). Ma mi è piaciuta molto la sua vena di crudeltà e violenza (che funziona benissimo all'interno della storia) e la sua personalità forte mi ha subito intrigata. Sì, a volte era difficile comprendere quale delle due parti stesse prevalendo, di quale delle due ci fosse bisogno, comunque alla fine sono sempre riuscita a capire quale delle due ci fosse e il perché. E, tra parentesi, mi ha fatto sorridere il tipo di rapporto che Rakarth ha con il suo stesso corpo. 
Jaracas mi è piaciuto moltissimo, nella sua prima apparizione mi ha stregata, ho adorato fin da subito la sua personalità. E il rapporto particolare che c'è tra i due personaggi mi ha colpito molto. 
Il bello è che alla fine Jaracas si mostra per quello che è, il migliore dei peggiori, uno scarto ma che comunque ha un certo potere (questa è stata la parte migliore) sugli individui che stanno intorno a lui. 
Utilizzo (e interpretazione) dell'immagine/i scelta/e: 9/10 Ho adorato il personaggio che è venuto fuori dall'immagine, Jaracas è forse il personaggio che mi ha interessato di più fin da subito, nonostante non sia presente tanto quanto il protagonista. Ha comunque un suo ruolo fondamentale, ed è bello vedere come questo personaggio si adatti perfettamente a questa storia e a ogni scena in cui appare, un po' come se fosse lui a prendere le redini della storia. 
Utilizzo dei pacchetti e sviluppo della trama: 5/5 + 10/10 La citazione funziona benissimo, l'idea dell'inganno, di due realtà che si sovrappongono, che forse si scambiano in modo un po' troppo brusco, (ma che comunque il modo in cui è usata rende molto bene) è molto originale. Il fatto che dopo la corsa venga introdotta quest'altra realtà rende ancora più interessante la storia. 
La trama mi è piaciuta molto, ci si muove in diverse ambientazioni e ogni volta le situazioni sembrano cambiare drasticamente, senza però renderla confusionaria, anzi, dandole un dinamismo eccezionale, che la rende sempre più interessante. La storia funziona più che bene, il finale è sensato e i personaggi sono sempre coerenti. 
Tanto di cappello. 
Gradimento personale: 9/10 Appena aperto il documento e vista la sua lunghezza mi ero detta di leggerlo un po' per volta, per metabolizzare ogni cosa. Indovina un po'? Non ho potuto fare a meno di leggermelo tutto in una volta. Non solo è scritto bene, ma i personaggi e il mondo che hai creato funzionano alla perfezione. La Dea Ragno, in particolare è un elemento che mi ha incuriosito moltissimo fin da subito e che mi sarebbe piaciuto vedere approfondito. 
Mi ha molto incuriosito il mondo Fantasy e vagamente fantascientifico che hai creato, come se fosse un genere unico, a volte mi ha fatto storcere il naso (ad esempio quando appare per la prima volta Jaracas e gli schiavi trasportano delle casse fluttuanti e il fatto che la corsa fosse 'trasmessa in diretta' mi è apparso un poco fuori luogo in un'ambientazione che pareva semplicemente fantasy) ma tuttavia tutto funzionava con gli ambienti e le situazioni in maniera perfetta. 
La parte che ho preferito e che ho trovato resa meglio è stata proprio quella della corsa e del combattimento con le sacerdotesse e mi è dispiaciuto quando, nel capitolo successivo, è venuto fuori che era già finita. 
Ho apprezzato molto anche i dialoghi, molto veritieri, in particolare lo si nota nel tentennamento che ha Rakarth quando racconta a Jaracas la sua infanzia, mi è piaciuto davvero molto. 
Il capitolo prima dell'epilogo mi ha colpito moltissimo, tutta la realtà sembra ribaltarsi ed è qui che la storia raggiunge l'apice. In più, la frase finale sta a pennello, da una sorta di spiegazione a tutta la situazione che si è andata a creare e alle azioni che Rakarth, nonostante tutto, continua a fare. 
Altro (titolo, impaginazione, come è presentata 'graficamente' la storia): 3/3 L'impostazione grafica di questa storia mi è piaciuta moltissimo, sempre varia e mai pesante, sotto questo aspetto è stata la migliore, le immagini assolutamente azzeccate hanno accompagnato alla perfezione la lettura. 
Totale 78/83 Complimenti davvero, una storia davvero originale e ben costruita. 

Cosa credi, che esista solo questa oscurità ripugnante? Che il mondo sia avvolto dalla roccia? Hai mai alzato lo sguardo al soffitto? C’è una luce chiara che viene e va, ed è il sole. Bagna terre dove l’occhio può vagare all’infinito senza incontrare altro che aria! E tu potresti camminare per chilometri circondato dal vuoto… 

Recensore Master
17/03/15, ore 21:33

Avevo letto "L'angolo nel buio" e ho ritrovato il tuo profilo per caso, ma è stata una bella sorpresa, mi sa che getterò uno sguardo a tutte le tue long WIP. Non conosco giochi di ruolo quindi per me è doppiamente una "scoperta" anche se ho letto romanzi concernenti proprio i drow... in ogni caso adoro l'idea del ribaltamento rispetto alla nostra società, il fatto cioè che qui si tratti di una società matriarcale e che Rakartha pensi con schifo alla possibilità di essere maschio... cioè, non so il motivo per cui mi entusiasmi così tanto, dal momento che mi porta a fare considerazioni tristi (non è bello che uno abbia in schifo il proprio sesso biologico perché pensa sia da meno rispetto all'altro, che si parli di maschilismo o in questo caso dell'estremo opposto), fatto sta che mi apre una marea di prospettive. Com'è accaduto che Rakartha sia stata cresciuta credendosi una jalill? Come farà a superare il confronto tra ciò che ha sempre pensato di sé e il modo in cui gli altri la considerano, considerando soprattutto la disparità di condizioni e trattamento tra jalill e jaluk? In termini "odierni" mi verrebbe da definirla una transgender, eppure i e le transgender sono persone consapevoli del loro sesso biologico (quello che la società ritiene essere IL sesso) ma non ci si rivedono... Rakartha pensava proprio di essere una jalill in tutto e per tutto: doppiamente traumatico e disturbante, per lei. Infine, sono molto curiosa di vedere come se la caverà in questa Corsa, che a quanto hai detto è praticamente un metodo di sterminio -- mi ricorda un po' il Colosseo, anche se esattamente non so in cosa consiste.
Bene, direi che questo primo capitolo mi è piaciuto, aspetto il prossimo!

Recensore Master
15/03/15, ore 14:20

Ciao,
sembra che la ragazza dell’immagine diciannove consegnerà la sua storia, ma avendo avuto un po’ di tempo, fra una storia e l’altra di quelle del contest ho letto anche la tua. Mi sono detta che se nel caso la ragazza non fosse più apparsa, ero un punto avanti essendo il tuo racconto abbastanza lungo. Poi quando mi è stato confermato che la storia era pronta, ho aperto un file e mi sono decisa a stilare questa recensione. Anche se in riserva e fuori contest, mi hai consegnato la storia e mi sembrava giusto almeno lasciarti un commento degno di questo nome.
Innanzitutto mi scuso per non aver inserito la parte grammaticale nel caso ci fossero errori o altro, ma nella prima lettura non segno mai nulla, quindi mi limiterò a commentare tutti gli altri punti. Comunque anche se solo nella prima lettura, non mi sembra di aver visto errori, forse qualche svista a livello di battitura, ma non così tanto o così gravi.
 
Ho adorato il tuo stile, è lineare e piacevole da leggere. La storia è ben impostata, riesci ad alternare in maniera perfetta i pensieri dei personaggi, le loro azioni e le descrizioni di avvenimenti e ambientazione.
Soprattutto le ambientazioni mi sono piaciute, mi hai fatto immergere in questo mondo a me totalmente sconosciuto, descrivendo ogni cosa e rendendola reale, veramente bravissima.
È tutto così espressivo, così vero. Più che a una storia fantasy, ammetto che mi ha fatto pensare a un racconto di fantascienza. Quando Rakarth viene imprigionato, le celle così scure, quel mondo fatto di roccia, non so bene perché mi hanno fatto pensare a Star Wars, ma anche a Dune.
Il combattimento idem, il primo combattimento di Rakarth, l’arena, il luogo dove deve correre ogni notte, e il modo in cui hai descritto e sviluppato il tutto mi ha fatto innamorare. (Te lo dico in silenzio, un segreto fra me e te, se ti fossi iscritta prima al contest, dopo che ho letto tutte le storie che mi sono arrivate, che sono di altissimo livello e bellissime, credo che saresti arrivata sul podio. Shh, ma che rimanga un segreto ^^. Continuo con questo sproloquio.)
Come il tuo stile mi piace, mi piace anche l’espressività delle parole, dei personaggi, della storia in genere.
 
E parlando di personaggi ho adorato Rakarth, ammetto che non mi sembrava troppo simpatico nemmeno quando all’inizio pensavo fosse una donna, ma il suo atteggiamento non è di certo migliorato duramente tutta la storia. Ecco per tutto il tempo mi ha fatto pensare a una donna viziata e a un ragazzo gay isterico, tutto nello stesso corpo.
L’idea di creare questo personaggio così ambiguo mi ha stupita, e l’ho trovato veramente originale, mi piace il modo in cui lo hai gestito. Il suo carattere che cambia a seconda della situazione, e quei pensieri che a volte al femminile e a volte al maschile, sono fantastici. Fanno rendere conto alla perfezione l’ambiguità sia del suo carattere, che della sua sessualità.
Andando avanti con la storia si nota anche la sua follia, e come si sente dominante verso i suoi amanti.
Mi ha impressionato non poco una scena in cui, lui schiavo, si fa portare altri schiavi per soddisfare i suoi desideri, e poi li uccide senza problemi e nessun rimorso.
Jaracas come personaggio è decisamente misterioso, molto ambiguo. Fin da quando è comparso mi sono chiesta come mai avesse tutto questo interesse verso Rakarth, se fosse interessato a lui come uomo, come donna o come guerriero. Forse per tutti questi motivi. A modo loro hanno un legame profondo che nessuno dei due vuole accettare, tanto da nasconderlo.
A inizio storia Jaracas sembra forte, deciso, eppure nell’epilogo si nota quando, in fondo, sia anche lui un giovane alla ricerca di un consenso. Per un verso è molto più forte caratterialmente Rakarth rispetto a lui, almeno andando avanti con la storia e cogliendo alcune sfumature, ma soprattutto uno se ne rende conto quando conosce tutta la storia su di lui.
Hai creato dei personaggi veramente profondi, particolari e completi. Entrambi non si possono definire i buoni per l’eccellenza, piuttosto rappresentano quella parte oscura che ogni persona ha, ma mentre Jaracas cerca in qualche modo di celarla, o meglio di farla affiorare solo tramite le scommesse, per Rakarth è differente, lui la mostra in ogni sua sfaccettatura, bramando il sangue delle persone che ha intorno. Sembra che gli piaccia uccidere, lo fa per la sua Dea, ma lo fa anche per se stesso.
Veramente tutti i miei complimenti per questi due personaggi stupefacenti.
 
Ora passiamo alla trama, come ogni altro punto della storia è perfetto. L’hai impostata bene e hai fatto in modo che scivolasse lineare fino alla fine, lasciando ovviamente un velo di mistero su entrambi i personaggi. Come ho detto anche sopra, è geniale l’idea di far passare Rakarth per femmina, per poi far delineare per tutta questa storia la sua ambiguità, questa sua doppia personalità che non si distingue in persone differenti, ma sempre lei con un sesso differente, e a seconda di chi prende il sopravvento lei ha un modo di comportarsi e dei desideri diversi.
Altro punto a favore è il modo in cui hai fatto svelare i due personaggi, non tutto insieme, ma man mano durante la storia. Li abbiamo conosciuti in un modo, in un determinato ambiente, in una certa situazione, e poi man mano ecco che cambiano, crescono, mostrano altri lati del loro carattere e in seguito svelano il loro passato.
Certo, sin dalle prime battute non mi sono aspettata una storia d’amore dal lieto fine, tutt’altro. E sono anche che non potevo chiedere una cosa del genere, e proprio per questo, perché la tua storia non è la solita con un lieto fine e i due amanti che si allontanano mano nella mano al tramonto che la trovo veramente originale.
Come ho detto, i due non sono i classici personaggi belli, buoni, pronti a salvare le persone, ma rappresentano un mondo scuro, un lato oscuro dominato dalla violenza e dal sangue, sia il luogo da dove proviene Rakarth, sia il mondo delle corse, dove ogni notte combatte.
Quindi il finale è il più adatto, un finale agrodolce che lascia sì, forse tutto in sospeso, ma allo stesso tempo che rimane in linea con tutta la storia. Una storia dominata dalle battaglia, dal sangue e dalla violenza.
Mi chiedo se Rakarth troverà mai il coraggio di essere veramente libero, invece di combattere e uccidere ogni notte, magari uccidersi o lasciarsi uccidere. Chissà se troverà questa forza di non essere più uno schiavo.
In quanto a Jarcas, penso che lui questa forza non la troverà mai, rimarrà sempre intento a cercare l’approvazione di creature che si sentono completamente superiori a lui.
 
***
 
 
Hai scritto veramente una storia meravigliosa, e anche ora, rileggendo alcune parti, per lasciare questa recensione, mi spiace moltissimo che tu non sia riuscita a iscriverla per tempo al contest. O meglio mi spiace che l’immagine adatta non fosse più disponibile.
Comunque non smetterò mai di farti i complimenti per quanto hai scritto, per come è scritto e per quanto mi hai appassionato. Era veramente da tantissimo che una storia non mi teneva incollata allo schermo.
Solo ultimamente sto scoprendo alcune autrici bravissime e proprio grazie ai contest, altrimenti nel mare di EFP non vi avrei mai trovato.
Ancora bravissima e spero di trovarti come partecipante in qualche altro mio contest, affinché possa valutare la storia e non sproloquiare facendoti perdere tempo a leggere questa recensione lunghissime a priva di significato.
Alla prossima, un bacione.
 
Una domanda, poi la smetto, ho notato che hai messo il rating arancione, ma sei sicura? Secondo me è più adatto il rosso.
 
 
-Erika-

Recensore Master
05/03/15, ore 21:56

Grammatica 8/10
Allora, direi che hai un’ottima grammatica.
Ti ho segnalato le D eufoniche perché, al contrario di quello che molti pensano, non possono assolutamente essere usate “a piacere o a orecchio”, hanno regole ben precise. (Nella prima segnalazione sulla D eufonica nel documento, nelle note a lato, il link alla regola e all’uso)
Sulla punteggiatura, a parte poche regole precise, non c’è una vera regolamentazione, va a suono, piacere, musicalità… ma purtroppo alcune le hai proprio sbagliate, dove è accaduto te l’ho segnalato, con il link al complemento di vocazione che pretende la virgola.
Hai fatto alcuni errori di battitura, nulla di eclatante, sopratutto considerata la lunghezza della storia. Un paio di termini non mi hanno convinta e te li ho segnalati nel documento, dettagliando lì le mie motivazioni.
Un paio di concordanze mancate, qualche ripetizione, nulla di che.
Insomma, a parte la D eufonica oserei dire che solo errori di distrazione. Ripeto che, considerando la lunghezza del testo, se non ci fossero state così tante D eufoniche, avresti preso il 9. Invece mi tocca darti 8, perché, davvero, le hai beccate praticamente tutte XD


Lessico, stile, espressività 9.5/10
Ho amato l’uso che fai delle parole. Davvero, hai un’ottima tecnica narrativa, la capacità di portare il lettore dentro la storia e di tenercelo.
Ma approfondiamo un po’ questa parte.
Mescoli descrizioni e narrazione con maestria, senza mai risultare pesante, dando quel che basta nel modo e nel momento giusto. Non ti soffermi su descrizioni a “catalogo”, cosa che personalmente mal sopporto, ma riesci, pezzo dopo pezzo, a svelare un quadro ricco di ogni sensazione. Non solo “aspetti fisici” ma anche colori, sapori, riesci lentamente a portare il lettore in quel quadro, in quell’ambiente, a VEDERE ciò di cui narri. Usi le parole come andrebbero usate, come musica. Nella mia ottica di lettrice una narrazione deve avere un ritmo e una musicalità adatta al momento. Che si sposi con ciò che descrive. Tu hai avuto questa capacità rara e per questo hai i miei più onesti, sinceri e ammirati complimenti.
Parole non  “ricercate” per il gusto di, ma perfette, espressive, insomma, più che i miei complimenti, credo di doverti un applauso.

Sviluppo della trama 10/10
Mi sono trovata davanti una cosa che raramente vedo usata così bene: una rielaborazione.
Appassionata di D&D, i Drow sono una delle razze che mi piacciono maggiormente per la loro crudeltà insita. Ho amato giocarli e avevo un po’ paura di trovarmi davanti a una cosa… non scopiazzata, ma priva di impronta personale, unicità e originalità.
Invece hai saputo sorprendermi in modo estremamente piacevole!
Hai creato un’ambientazine unica e originale sfruttando le potenzialità di una “prefatta”, e lo hai fatto benissimo. Ho visto un tocco di “fantascienza”, passami il termine, più esattamente dal sapore quasi steampunk sotto certi aspetti. Hai immesso un dettaglio, quasi buttato lì con noncuranza, parlandomi di universi/mondi che si sono incontrati. Hai dato in due righe la spiegazione di questo universo alternativo con una noncuranza talmente perfetta che ti ho amato.
Due *censura* righe per farmi dire “genio”.
Inoltre la rielaborazione tecnologica del mondo Drow mi è stata molto gradita. Ma ora direi che è ora di passare alla trama in sé.
Iniziamo con un momento di confusione. Donna? Uomo? Lentamente dissipi le nebbie, ma la domanda resta: “come cavolo ha fatto a passare per una donna, insomma, non ha mai visto le altre nude per credersi femmina in modo così convinto?”.
La domanda rimane lì, sospesa, mentre la storia di Rakart(a) prende forma. Ho adorato la sua schizzofrenia e solo in un punto ti ho fatto l’appunto sul femminile, perché trovavo, vista la situazione, stonato l’uso in quel preciso punto, ma come al solito a lato trovi la nota con i commenti e le spiegazioni dettagliate.
Ti muovi in quel mondo con naturalezza tale da farlo risultare quasi “scontato” anche al lettore. E non intendo scontato nel senso negativo, anzi, ma positivo: ti sembra davvero di conoscerlo.
Lo sviluppo è lineare, e non l’ho trovato scontato, anche se su certi aspetti era prevedibile sei lo stesso riuscita a tenermi incollata alle tue parole. Per tutte e quattro le riletture.
Ho apprezzato molto la corsa, ma devo dirlo, alcuni aspetti non mi sono stati chiarissimi.
Chiunque sarebbe stato sacrificato?
Anche il vincitore?
Non c’è speranza di salvezza e, se sì, Jarakas non poteva comprare o qualcosa di simile Rakart alla fine di essa? Può essermi sfuggito, innegabile, ma il rapimento… non è stato molto capito da me.
Inoltre affermi che Jarakas, un dhampir, vive a Che’el Phish e suppongo che l’arena sia lì a sua volta.
Nessuno ha avuto da ridire che Rakart sia finito a combattere nell’arena?
Sacerdotesse, corsa e arena sono nella stessa, per quanto enorme, città… no? Nessuno ha “annusato” qualcosa?
Inoltre, quando finalmente veniamo a scoprire come è accaduto “l’errore di genere” di Rakart, ho pensato: “Ma mai, mai si sarà chiesto perché non le spuntavano le tette? Non ha mai visto una compagna in mutande e reggiseno, se non nuda? Anche in mutande beh… qualche differenza la vedi.
Queste sono le uniche cose che mi hanno lasciato leggermente dubbiosa.
Oltre ciò posso solo dire splendido. Rakart mi ha quasi impietosito quando pensa di essere lui/lei a comandare, nella casa di Jarakas. È uno schiavo come gli altri, favorito, prezioso, ma anche lui non è altro che una proprietà privata di libertà. Ho amato la sua ricerca della superficie, ho trovato la cosa profondamente simbolica e l’ho enormemente apprezzato. Così come la piega che, dal momento in cui capisce davvero la sua posizione, senza più illusioni, prende la storia. Una svolta aspettata ma non per questo meno piena di emozioni.
La fine mi è piaciuta moltissimo, Rakart che combatte, troppo vigliacco per usare la via di libertà che gli è stata mostrata, troppo orgoglioso, spaventato, debole e forte allo stesso tempo.
Attende chi, più forte di lui, abbatterà il “vecchio re” per diventare il “nuovo re”.
Lo sguardo che si eleva, l’anello luminoso, i suoi pensieri di quell’istante mi hanno fatto solo venir voglia di applaudire, non avevo parole.
Ottimo sviluppo di una trama sì lineare, ma trattata con un’attenzione meravigliosa.




Caratterizzazione dei personaggi 9/10
Direi che l’indiscusso protagonista è Rakart.
La sua psicologia mi ha affascinato in una maniera viscerale e, te lo assicuro, non mi capita facilmente. Hai donato una profondità e una dualità che ho trovato splendidi a questo drow, a questo maschio che, sconvolto dalla scoperta del suo vero genere, sviluppa una doppia personalità. Rakarta e Rakart, intrecciati senza la possibilità di avere, nessuno dei due, quello che davvero vogliono. Senza che l’uno, o l’altra, possano raggiungere il “pieno potenziale”.
Rakarta perché, a conti fatti, è in un corpo maschile, un limite invalicabile che la priva di quello che, per parte della sua vita, le era dato di diritto. Rispetto, -entro certi limiti posizione- e dell’orgoglio di una femmina Drow.
Lentamente vediamo come le due parti giungano ad un trattato di non belligeranza, collaborando, saggiamente direi, per lo scopo comune: non solo sopravvivere, ma “primeggiare”, anche se in un modo oscuro e contorto, pieno di illusioni di libertà.
Jarakas l’ho trovato meno delineato, quasi una spalla, sappiamo qualcosa di lui ma non arriviamo a capirlo veramente, eppure non è una comparsa, direi che è un comprimario.
Trova intrigante la storia di Rakart e lo vuole per sé, lo fa rapire, diventa il suo gladiatore, si fa scopare e gli da davvero ogni lusso… eppure non entriamo davvero nella sua mente.
Ok, è intrigato, Rakart gli piace, ama vederlo combattere.
Mi pare un attimo superficiale come tratteggio psicologico e, dato quello che ho visto sei in grado di fare, non capisco perché sia passato così in secondo piano nonostante non sia una comparsa. Avrei apprezzato molto di più sapere di lui qualcosa di più intimo…
Sì, accenni alla “triste discendenza” e questo fa intuire certe cose, ma immagino che probabilmente sia la mia curiosità a voler sapere di più, magari.

Utilizzo dell’immagine all’interno della storia 15/15
Beh, direi che hai estrapolato il protagonista e i suoi connotati più evidenti con maestria, ma non hai usato proprio tutti gli elementi dell’immagine, anche separati dal contesto sono venuti a mancare.
Direi che per questo non posso darti il punteggio pieno.
Utilizzo dell’obbligo all’interno della storia 15/15
Punteggio pieno, hai saputo inserire il prompt quasi di soppiatto, fino a renderlo il perno finale della storia con una profondità che ho apprezzato moltissimo.
Cos’è la vera libertà?
Ho amato le massime dell’altro schiavo, il suo “da noi si dice”... e da lui si dicono un sacco di cose! XD
Comunque, dicevo, il modo in cui hai usato l’obbligo è stato ottimo, dal nulla, perché il concetto di libertà è solo un vago sentore, agli inizi. Non ci pensa mai davvero, mentre verso la fine diventa il perno attorno cui ruotano le dinamiche che ci portano alla conclusione di questa storia.
OTTIMO!
Anche qua, i miei complimenti!
Gradimento Personale 20/20
Se non si fosse capito, mi è piaciuta.
Tanto, davvero, davvero tanto!
Hai saputo tenermi incollata alla storia, appassionarmi, interessarmi.
E te lo assicuro, e ho dei testimoni pronti in caso, farlo è davvero difficile. Perché io dica “cavolo, che originalità, mi è proprio piaciuta!” ci vuole un mezzo miracolo e tu lo hai compiuto. Ho apprezzato molto la storia, la figura di Rakart e la sua tormentata dualità, l’ambientazione che ho già ampiamente elogiato (ma un BRAVA! ci sta anche qua) e le dinamiche.
Davvero, nonostante non sia esattamente originale al 110%, nel senso che alcune cose me le sono aspettate, mi hai davvero entusiasmata.
Punteggio pieno, qua, assieme al mio grazie per aver scritto una storia così bella!
TOT 86,5/90

 

Recensore Veterano
02/03/15, ore 08:07

La storia ad essere onesta, sembra parecchio figa!
Oltre che raccapricciante - nel senso buono del termine, ovviamente.
All'inizio non riuscivo a dare molto senso alla nota slash, visto che la protagonista era donna(e, grazie al mancato senso di osservazione non avevo notato la figura nell'immagine fosse maschio), ma quando ecco ha avuto la crisi di panico ho afferrato qualcosa.
E quindi Rakartha è un uomo;però cresciuto come una donna ... Il perchè di quest'ultima cosa, assieme al tradimento subito, mi interessano quasi piú della Corsa stessa (che comunque mi interessa molto, visto che dalla presentazione mi sembra senza possibili vincitori).
C'é da dire chela dea sembri una gran bastarda da questa prospettiva.
Nonostante tutto ciò che gli sia successo, sono certa che Rakartha non si arrenderà, infondo, no, sono tutti tenaci?
Mi piace che il suo nome sia quello di una roccia malleabile, ma resistente .... diciamo che, ecco, ha senso.
Ora metto fine a questa recensione delirante, con l'augurio di leggere più presto possibile il proseguo ...
pace e amore
RLandH