Infilo la maschera sotto il mantello, mentre cammino lungo il corridoio. Estraggo la bacchetta ed eseguo un Incantesimo Ripulente con familiare praticità. In un istante, l’odore metallico del sangue si leva dalla mia pelle e dai vestiti, insieme ai rimasugli di terra smossa di recente, erba compatta e polvere.
È questo. Questo secondo me sarebbe il riassunto perfetto per The Witching Hour. Tremendamente... triste. E bello. È l'immagine che m'è rimasta in mente da sempre, quella che preferisco, quella che secondo me non si può ricreare. Facendo la romantica, potrei dire che è l'altro modo di Draco di dare a questo suo bambino senza nome *ma suo, come specifica praticamente tutte le volte* quell'infanzia protetta dal significato profondo del Marchio Nero: rimane comunque il fatto che, per qualunque motivo Neuri abbia fatto muovere Draco in questo modo, è la cosa a cui penso in automatico ogni qual volta sento nominare questa fanfiction.
Poi c'è la passeggiata. Non credo d'aver mai trovato altrove l'idea delle statue ed è fantastica: il Lucius marmoreo, con quel suo sguardo freddo e l'espressione indurita scolpita per sempre nella pietra, nella mia mente crea un timore tale a cui neanche la versione più sanguinaria alla quale una fanwriter può dar vita s'avvicina minimamente. Non te lo vedi anche tu, chiudendo un poco gli occhi? *Ricordo, sai? quando ti chiesi il motivo della diatriba con Draco... e ricordo ancora la risposta. Logica, senza dubbio. Ma non ci sarei arrivata da sola^^'*. E comunque, nonostante tutto, ecco che la loro passeggiata volge al termine, nei pressi di quel laghetto dove vive un'eterna primavera. Il tatuaggio che brucia, la statua più cara che si rifiuta ancora di muoversi ed il bambino che suggerisce che la colpa è del suo papà - perché non sa bene come stanno le cose, ma intuisce che sua madre non può avercela con lui, sangue del suo sangue. È commovente e ti viene da dire che la statua è veramente crudele a "trattarli" in questo modo... ma poi si allontanano, lei si volta a guardarli, fa quel gesto così umano e volta una pagina, tornando alla sua quiete. Anche se non c'è ed è impossibile che accada per forza di cose *XD*, m'immagino sempre una lacrima a rigarle il viso, nel momento in cui fissa davanti a sé.
Finché Floo non s'inventerà una qualche altra regola, io questa storia continuerà a nominarla agli awards. Cioè, l'hai letta e tradotta, no? E se l'hai scelta... piace anche a te. Quindi penso tu possa capirmi^^. Grazie per avermi ridato la scusa per rileggerla in italiano - e grazie per avermela fatta conoscere^^. Un bacio, Manu. Ps. Comunque mi chiedo sempre come ha fatto a morire >.< |