Recensioni per
Apollo è un Dio, ma Enjolras è un Uomo
di WandererS

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/09/17, ore 20:32

Noooooooooo! Questa FF È LA VITA! MA IO DICO, QUANTO È DOLCE???? DI SUO, CON GRANTAIRE ANCORA DI PIÙ, MA GIÀ DI SUO. ENJOLRAS UOMO... 😍😍😍 Già il titolo era bellissimo, il contenuto poi!
E la cosa più geniale, a mio parere, è che riporta le parole di Hugo! Sei riuscita a creare un Enjoltaire senza smentire Hugo. Hai riportato tutto quello che dice lui, ma ci hai aggiunto qualcosa di tuo. Il risultato finale è perfetto. Quasi non si distinguono le due parti. Diciamo meglio. È impossibile distinguerle, se non fosse che so praticamente a memoria la versione originale😍.
Bellissimo, ancora complimenti. Mi raccomando continua a scrivere.
Baci,
Lara😘

Recensore Junior
24/03/15, ore 23:05

Finalmente riesco a leggere questa storia!
E vediamo se riesco a recensire come si deve, perché la prima cosa che ho pensato appena sono arrivata alla fine, è stata "Wow".
Partiamo dal primo punto.
Primo punto: ci sono degli argomenti particolari, in questo fandom, che mi bastano anche solo menzionati, ma li amo con ogni fibra del mio essere. Ed uno di questi è l'amicizia che lega Enjolras agli Amis. Quindi mi hai avuta già ai pensieri di Enjolras per gli amici morti.
Punto secondo: mi piace come tu abbia saputo, diciamo così, calibrare i sentimenti opposti di Enjolras. La paura umana che prova, e i dubbi che gli vengono, insieme all'orgoglio e alla voglia di combattere fino all'ultimo.
"Non era finita, non aveva il diritto di arrendersi ora, quando ancora c'erano insorti vivi, quando ancora lui era vivo e poteva combattere."
Questa frase è Enjolras.
Punto terzo e sintesi dei punti precedenti: anche se hai detto di aver faticato con il pov di Enjolras, trovo tu abbia fatto un ottimo lavoro. Le priorità sono amici e rivoluzione, e le paure che tenta di nascondere non mi sembrano fare andare il personaggio OOC. Non sono una fan, sarò onesta, del tropo che ogni tanto trovo nelle fanfic inglesi, di un Enjolras che è costantemente, segretamente, invaso da dubbi e sensi di colpa, ma penso che in una situazione del genere, con pochi momenti di vita, avrebbe anche potuto averli (sempre comunque bilanciati dal resto), ed è vero anche che non abbiamo il pov di Enjolras nel libro, ma nel modo in cui si illumina quando Grantaire prende posto accanto a lui, mi fa pensare che anche nel romanzo la presenza di Grantaire abbia risollevato il morale di Enjolras.
E... sto parlando solo di Enjolras. Grantaire fa la sua figura, comunque. XD Quando leggo questa scena, mi viene in mente che è soprattutto per questo che mi piace il suo personaggio. Ogni tanto potrei dimenticarlo, ma basta quella scena per farmelo ricordare.

Recensore Junior
22/03/15, ore 20:08

Bellissima. Sono in lacrime. Ho letto la tua fanfic ascoltando Bring him home e devo dire che è stato un accompagnamento meraviglioso! Già, quasi quanto il tuo fantastico,elegante e raffinato stile di scrittura. Hai descritto alla perfezione questi ultimi istanti della Rivoluzione ed usando un titolo meraviglioso! Tra l'altro hai usato una delicatezza nel descrivere i sentimenti di Enjolras che mi ha commosso e che è raro trovare in fanfic su questi due personaggi. In definitiva... ti adoro!! <3

Recensore Master
17/03/15, ore 17:33

Buongiorno!
Parlando di somiglianze tra le nostre storie, lo sai che questa mi ha ricordato tantissimo una flash che scrissi tempo fa, dedicata proprio agli ultimi momenti di enjolras e Grantaire? Mi sa che siamo telepatiche;)
Allora, innanzitutto, non condivido l'adorazione generale del fandom verso Enjolras: trovo che sia un personaggio bellissimo, di una forza e una convinzione incredibili, ma ho sempre trovato molto più toccante la vicenda di Valjean, e la sua lotta per mantenere la propria promessa, anche perché è essenzialmente colpa di Enjolras se alla fine muoiono praticamente tutti. E per quanto ritenga lui e Grantaire una coppia canon (anche se ho il dubbio che Hugo non se ne fosse reso conto), non li shippo alla follia, perché mi scoccia che il fandom parli praticamente solo di loro due.
Tornando alla storia: molto bella, molto toccante, quest'immagine della statua che scende dal suo piedistallo per farsi carne, questo Enjolras finalmente umano, che crollati i propri ideali trova la sua forza finale nell'amore, bellissimo che alla fine sia il credente a dubitare, mentre lo scettico si sacrifica senza esitazione accanto al suo dio personale. e' tutto scritto in uno stile chiaro e semplice, che va dritto al cuore, e rende in maniera esemplare la drammaticità della sua situazione. Complimenti, davvero.
Sperando in una tua prossima recensione...
Sayonara!
Catcher
(Recensione modificata il 17/03/2015 - 05:34 pm)

Recensore Master
13/03/15, ore 23:49

O. Dio.
Sì, sono qui, sono qui a recensire. E complimenti. Perché davvero, trasmette tanta ansia ed è una cosa positiva. Hai trasmesso l'ansia di questo povero cristo che vede morire tutti i suoi amici, traspare che sì, Enjolras prima di essere un divino essere che non suda mai è anche un uomo, un uomo che in questo momento è diviso tra il terrore di quello che sta succedendo (morirà, e lo farà senza che cambi nulla nella storia) e il terrore di quello che è successo (è solo. Completamente solo). I suoi amici sono tutti morti e lui è drammaticamente abbandonato, tanto che per prendere forza fa affidamento su un cadavere, su una mano fredda e senza vita che è l'unica cosa che gli rimane (ipotesi per assurdo: poteva fare qualsiasi cosa per darsi coraggio, cantare do you hear the bla bla, invocare un Santo o qualcosa di simile, piangere, urlare, e invece che fa? è così solo che si appiglia ai morti. Ci hai fatto caso che è una scena incredibilmente drammatica, e che esprime un senso di vuoto che è come un pugno nello stomaco? <--- è un complimento
E quando Enjolras è solo, ormai sta per morire e lo sa, quei maledetti soldati che sembra escano dalla terra ormai stanno per fucilarlo, appare LUI. Davvero, come l'hai descritto è fenomenale, perché gli mancava solo il riflettore puntato dall'alto, il cono di luce. Ma quel cono di luce esisteva per Enjolras, l'hai reso benissimo e complimenti. Quello sguardo che la dice lunga, dice tutto. Quelle parole che Grantaire non sentirà mai.
Complimenti, molto ben scritta e ben diretta.
A presto,
Yellow Canadair

Nuovo recensore
10/03/15, ore 21:00

Uh. Questa storia è stato un vero colpo a cuore, complimenti. Una OS semplice su probabilmente il momento E/R più trattato, che li si shippi o meno, ma tu sei riuscita a renderla unica.
Non avevo mai letto la scena dal punto di vista di Enjorlas e la sua umanità mi ha colpita davvero; il fatto che debba dar forza ai ragazzi sconosciuti, che abbia visto morire i suoi amici, è sempre stato dato troppo per scontato.

"Le suppliche di quei giovani ad una porta sprangata lo colpirono come nessuna pallottola era riuscita a fare. Volevano vivere ancora qualche giorno, anni magari, o anche solo una manciata di minuti. E, se così doveva essere, per quei pochi, miseri minuti, lui avrebbe combattuto per loro, sconosciuti parigini che si erano uniti alla sua piccola rivolta" - questa parte è una delle mie preferite, perché riesci a far scendere Enjorlas dal piedistallo su cui tutti lo piazzano e a mantenerlo comunque IC, a far vedere come lui creda ancora nella sua "piccola rivolta" pur sapendo che a questo punto non cambieranno mai le cose - e nulla, mi ha colpito perché ad un certo punto Enjorlas deve averlo realizzato anche nel canon ma nessuno ne parla mai. Il fatto che sia quasi spaventato per la morte, e la reazione a Grantaire, poi, sono stati assolutamente adgsdkakkdjdh.

"Avrebbe voluto dire mille cose. Avrebbe voluto insultarlo, cacciarlo, rispondergli di no. Avrebbe voluto elogiarlo, per una volta. Avrebbe voluto pregarlo di andarsene, di salvarsi, almeno lui. Avrebbe voluto dirgli di sì, ringraziarlo, fargli capire quanto significava per lui quel gesto, la sua presenza lì. Avrebbe voluto scusarsi, per tutto. Avrebbe voluto avere una vita per dirgli tutte quelle cose, e anche di più.
Ma non aveva detto nulla di tutto ciò."

Insomma, penso che tu abbia davvero colto nel segno Enjorlas. Questa parte è stupenda e mi ha quasi commossa perché conosciamo più o meno tutti gli ultimi pensieri di Grantaire, ma nessuno (che io abbia letto) si è mai curato di scrivere quelli del nostro Apollo preferito. Ti faccio davvero i complimenti.

Jester che adesso tornerà a piangere nel suo angolino di feels E-R

P.S. Titolo azzeccato, mi ha attirata subito!