Ottava classificata al Fatemi paura! Horror flash contest.
Correzioni
1. […] nonostante lo avesse rintracciato fin dai primi giorni, decise […] --> Manca un termine di paragone, perché leggendolo il lettore si chiede istintivamente “fin dai primi giorni da cosa?” e, non trovandolo, rimane con questa sensazione di incompletezza. Suppongo che tu intendessi “fin dai primi giorni della sua ricerca”, quindi sarebbe meglio che lo esplicitassi.
2. […] i ricordi di una storia iniziata dieci anni prima. --> Piccola pignoleria: dopo scrivi che la relazione è durata dieci anni e, dopo la sua fine, sono stati separati per quasi un anno prima che Rìghel lo rivedesse, quindi la sua storia con Bastian è iniziata quasi undici anni prima, non dieci.
3. Si era innamorato follemente di lui non appena lo vide […] --> Devi concordare il tempo con “si era innamorato”, dunque ci vuole il trapassato prossimo: “non appena lo aveva visto”, non “non appena lo vide”.
4. Dal tavolo del locale al letto il passo fu breve e […] gli aveva confessato il proprio segreto. --> Vedi punto 3: devi concordare il tempo con “aveva confessato” --> “era stato breve”, non “fu breve”.
5. […] ma in fin dei conti per uno che si guadagnava da vivere alleggerendo i portafogli, non doveva essere stata una cosa tanto sconvolgente. --> Questo “ma” si riferisce sia a “per uno che si guadagnava […] portafogli” che a “non doveva essere stata […] sconvolgente”, quindi tra le due parti non deve esserci una virgola; per aggiungere una pausa, potresti inserire una piccola incisiva con “in fin dei conti” --> “[…] ma, in fin dei conti, per uno che si guadagnava da vivere alleggerendo i portafogli non doveva essere stata una cosa tanto sconvolgente.
6. Qualche sera dopo lo portò con se a caccia […] --> Il pronome riflessivo vuole l’accento, anche per distinguersi dalla congiunzione subordinante: “sé”, non “se”.
7. Ricordava ancora il pallore innaturale del suo volto, quando avevano finito di seppellire il corpo e dopo […] --> Questa virgola non ha ragione di esserci, a meno che tu non concluda l’incisiva: “ Ricordava ancora il pallore innaturale del suo volto, quando avevano finito di seppellire il corpo, e dopo […]”
8. […] ed invece la sera seguente, era sparito […] --> Questo “ed invece” deve riferirsi a “era sparito”, quindi non ci vogliono virgole in mezzo a meno che tu non inserisca un’incisiva --> “[…] ed invece, la sera seguente, era sparito […]”
9. 'Perdonami se puoi...'. --> Il periodo è già concluso, quindi non è necessario il punto esterno alle virgolette. Diverso sarebbe stato se avessi scritto ‘Perdonami, se puoi…’ diceva il biglietto.
10. […] ignorando le lacrime scarlatte che lentamente […] --> Questo “scarlatte” onestamente mi lascia basita: intendi forse che sono fatte di sangue? Comunque non si capisce e ti consiglierei di modificarlo perché quest’aggettivo lascia perplesso il lettore, impedendogli di godersi il pathos del finale.
Griglia di valutazione
Titolo: 2/3
Il titolo mi è sembrato piuttosto banale, a onor del vero, però rappresenta molto bene la storia.
Livello di ansia: 2/5
In questa flash la storia d’amore ha preso il sopravvento su tutto il resto – il flash-back che racconta la relazione del tuo protagonista con la sua futura vittima è lungo quanto gli altri due paragrafi messi insieme – e questo impedisce il crearsi di un’atmosfera inquietante e/o ansiosa fino al paragrafo finale: lì il ritmo del racconto si fa più incalzante, la narrazione si colora di nero e allora entra in scena il vero vampiro.
Grammatica e sintassi: 3,75/5
Gli errori più gravi sono quelli di tempo ai punti 3 e 4 e il mancato accento del punto 6, mentre gli errori di punteggiatura ai punti 5, 7 e 8 sono più lievi.
A parte questi errori, tuttavia, sia grammatica che sintassi sono molto curate.
Caratterizzazione del mostro: 5/5
L’introspezione del tuo vampiro è molto accurata, sia per quanto riguarda il flash-back – e quindi il tempo della sua relazione – sia per il momento presente, quello della caccia: la sua apparente freddezza dell’inizio, la speranza che si nota nei ricordi e l’amarezza che lo porta a volersi vendicare si susseguono rapidamente fino all’attacco finale.
Caratterizzazione della vittima: 5/5
Attraverso gli occhi di Rìghel delinei nitidamente la personalità della sua vittima: apparentemente spavaldo e sicuro di sé, si tratta invece di un ladruncolo terrorizzato dalla violenza – o almeno da quella bruta che il suo compagno gli ha mostrato – che, per sfuggirle sceglie vigliaccamente di scappare… finendo con l’incorrere nella vendetta di chi, un tempo, lo aveva amato.
Stile e trama: 7/10
Gli errori che ti ho segnalato ai punti 1, 3, 4, 5, 7, 8 e 10 hanno disturbato – chi più, chi meno – la lettura, interrompendo la scorrevolezza della storia; oltre a questi, c’è una precisazione che volevo farti a proposito del punto in cui dici “si guadagnava da vivere alleggerendo i portafogli”: essendo un ladro si presuppone questi “portafogli” siano rubati, ma messa così potrebbero essere di chiunque, anche suoi; ti consiglierei di modificarlo leggermente con “portafogli altrui” o “portafogli degli altri”.
Ma ciò che ti ha penalizzato di più in questa sezione è stato il flash-back: non fraintendermi, io adoro lo slash, ma in questo caso, data la richiesta del contest e l’obbligo di restare entro i limiti di una flash-fic, forse sarebbe meglio lasciare solo qualche piccolo accenno alla coppia, invece che condensare dieci anni di relazione in un piccolo paragrafo, perché – probabilmente proprio a causa delle poche parole disponibili – il tutto risulta troppo frettoloso e, pur aggiungendo elementi importanti alla caratterizzazione dei due personaggi, toglie pathos e fluidità al racconto.
Gli altri due paragrafi, al contrario, risultano molto meglio strutturati, e catturano abilmente l’attenzione del lettore, rendendolo partecipe di questa “vendetta dolce e amara”.
E, a tal proposito: le “lacrime scarlatte” (tralasciando lo “scarlatto” di cui ti ho già parlato) sono versate dal vampiro o dalla sua vittima? Perché io ho pensato che fossero del vampiro (spiegherebbero l’aggettivo “amara” del titolo), ma messa in quel modo crea confusione perché quel “gli” potrebbe riferirsi ad entrambi i personaggi.
Gradimento personale: 3/5
La cosa che mi piace di più di questa flash è sicuramente il suo finale: la perfetta conclusione di una caccia cominciata per vendetta, che però Rìghel non riesce a gustarsi per quel sentimento scomodo e doloroso che ancora, dopo più di un anno, non vuole saperne di abbandonare il suo cuore.
In conclusione
Titolo: 2/3
Livello di ansia: 2/5
Grammatica e sintassi: 3,75/5
Caratterizzazione del mostro: 5/5
Caratterizzazione della vittima: 5/5
Stile: 7/10
Gradimento personale: 3/5
Totale: 27,75/38. |
