E qui davvero potevo mettermi a ballare, magari in compagnia di Jareth… (quanti ricordi!)
Ma tu lo sai cosa hai fatto? Hai reso lettera, con parole danzanti, qualche cosa che ho avuto nel cuore da sempre, l’estrema sintesi di tutti i miti... Le Fate! Le Fate come alterità, mistero. Come un ponte tra terra e cielo, tra spirito e corpo. Le fate che sono viscerali e insieme eteree, le Fate che una mano sconosciuta ha gettato per germinare nel nostro inconscio. Questa storia è un capolavoro, impeccabile nello stile e sottile nella psicologia (ho adorato il tuo Thranduil che protegge i Goblin… perché Thranduil è così! Farebbe così, perché Thranduil è colui che protegge il Gollum, che lo tratta con misericordia). Non ho parole… Per ora… Perché altre, lo so, germineranno ancora, ispirate da questa storia meravigliosa.
Di filato tra i miei preferiti, insieme alla sua favolosa autrice!

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Oddio *-*
Il colpo di scena finale mi ha letteralmente spiazzata!
La storia è scritta benissimo, mi ha conquistata fin dalle prime righe, in qualche modo riuscivo a percepire i sentimenti di Thranduil, il suo attaccamento al regno e al passato.
Quando hai cominciato a descrivere di come si fosse accerchiato dei goblin, ho pensato a come veniva raffigurato nei primissimi cartoni animati, molto più simile a loro che all'Elfo del movieverse. Quindi credevo volessi arrivare ad una sorta di lenta trasformazione anche se il cambiamento riguardava ad una leggera vecchiaia più che ad un imbruttimento con tanto di pelle verde-grigiastra e bozzi.
Perciò con Jareth hai acquistato tutta la mia stima!

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