Sarò sincera. La prima cosa che ho pensato guardando la storia è stata: "come mai così poche recensioni?".
Buon salve, non so se ti ricordi di me (ma non è importante), sono POlicOlOr.
È stato più o meno un'ora fa che ho scoperto l'esistenza di questa storia e l'ho finita adesso.
Quindi la mia recensione, che ormai hai capito essere più che positiva, inizia così: il tuo stile continua a piacermi.
È strano, in senso buono, perché è minimale, tendi a descrivere l'essenziale di ogni situazione senza dilungarti in futili dettagli (come invece sto facendo io, adesso, inserendo parole forbite), e forse è stato proprio questo particolare a tenermi incollata ai quindici capitoli della storia. E ti ripeto che ha uno strano effetto: semplice e dannatamente chiaro e leggero, si fa leggere subito. È perfetto per le fanfiction, a mio parere.
Ma ovviamente, lo stile da solo non basta per la storia, in quanto il fulcro è la trama della storia stessa.
Che potrei dire? Le tue protagoniste (Anais, per la precedente storia, e Gabrielle) hanno la strana mania di concepire piani assurdi, che però si risolvono in situazioni opposte ai loro iniziali intenti, in maniere diverse, e a me questa cosa sta molto simpatica. Per me, è un altro punto a favore.
La storia che hai scritto, oltre a essere coerente per lo sviluppo (so cosa significa fare sforzi del genere, e posso solo dire che è esattamente così che andrebbero descritti), è molto bella in tutto il suo corso e realistica nel finale. Ti dirò, per un attimo sono rimasta delusa, al tredicesimo capitolo, quando hai scelto di non far ballare Gabrielle, ma in effetti avevi ragione.
E, proprio per questa sua realisticità, a mio parere questa è anche una storia che si potrebbe adattare ai giorni nostri, a prescindere dal suo contesto serrato.
Una ragazza con problemi economici cerca di realizzare un sogno impossibile partendo da zero, ma si rende conto che la sua strada non è quella, nonostente gli sforzi fatti, e decide di trovarne una nuova.
Simple but effective. Funziona.
E potrei andare avanti a farti complimenti a raffica, riempiendo le mie frasi di parole forbite e inutili, come fanno tutti i recensori di film quando vogliono sembrare gente colta che vede arte ovunque. Ma non lo farò (un po' perché è leggermente tardi, un po' perché sarei ripetitiva).
La bandiera verde della recensione in sé è un ottimo riassunto.
La storia è bella, prende a livello emozionale (già. E mi succede molto poco, consideralo quasi un onore(?)) e si lascia leggere.
Ancora non mi spiego perché abbia meno recensioni dei capitoli e io te ne lascio una qui che è abbastanza lunga da annoiarti (sei davvero arrivata fin qui? Wow, i miei più sentiti complimenti).
Io mi congedo qui, ma sarà solo un arrivederci.
#POlicOlOr saluta (e ha notato anche che hai una storia in corso. Aspettami anche lì).
(Recensione modificata il 21/06/2015 - 11:47 pm)

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Sono stata in viaggio, quindi sono in ritardo. Questo capitolo mi fa venire in mente un treno che ferma in stazione. Dopo la corsa sfrenata rallenta e accosta alla stazione.
Eccola! Gabrielle capisce e riannoda vari fili. Ha corso, ha capito, ora rallenta e la vera novità è che il suo apparente fallimento è in realtà una vittoria.
Mi piace come si sono messe le cose: la vulcanica Gabrielle pare aver trovato un senso, esattamente come noi. Non ha messo la testa a posto (guai se l'avesse fatto! ahahah) ma ha imparato qualcosa. Non si rassegnerà e quindi mi aspetto finali a sorpresa e/o eventuali seguiti (!!!) però direi che questa avventura del can can ha un capo e una coda già adesso prima del gran finale.
Sei sempre molto brava nella gestione dei dialoghi, mi piace tutto (come sempre con le tue storie).
[e come sempre manca una battuta!!! ahahah è qui: "<> balbetto io."]

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ma non puoi finire così un capitolo! cioè sì che puoi... però devi pubblicare anche il seguito, perché ho necessità di sapere come va a finire!
Bello il colpo di scena. Sei la regina della commedia e degli incastri. Apprezzo il padre che si sente un po' colpevole e un po' no, Louise che ha solo eseguito degli ordini e la nostra protagonista che man mano capisce qualcosa di più della sua vita, del suo passato ma anche del suo futuro.
Non ho niente da dire dal punto di vista tecnico (se non che è saltata una battuta dopo "non so"). Brava e a presto!

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se non fosse che Gabrielle vive nell'ottocento e quindi siamo fuori epoca direi che è un po' "telefonata". Intendo l'interesse del percussionista! beh era chiaro! Invece che non sia uscita a ballare non me l'aspettavo. Certo ha capito qualcosa in più di sé stessa e quindi il suo percorso prende una certa strada. Il fatto è che il suo obiettivo, fare la ballerina, non sta funzionando e capirlo è molto importante... quindi aspetto il gran finale, mi fido delle tue scelte (anche se forse io avrei osato, dopo aver trafficato tanto!)
A presto :)

Posso non avere niente da dire? tutto scorrevole. Come al solito sorrido nel leggere... commedia piacevole, bello il finale di capitolo, molto classico per certi versi ma ci sta bene.
Ma proprio un percussionista strabico doveva farsi avanti? aahhah!! dico strabico perché se riesce a guardare il direttore e le ballerine e contemporaneamente suonare i piatti dev'essere per forza strabico ahaah no scherzo, mi piacciono i tuoi personaggi :)

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sono solo al secondo capitolo ma la storia già mi piace.
Complimenti.

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Come al solito il capitolo mi sembra lungo fino a quando non lo leggo. Poi mi sembra troppo breve, voglio sapere chi è Remy, cosa cavolo di fa lì in giro, se è solo innamorato o se nasconde qualcosa.
VOglio sapere perché nessuno "nota" che Gabrielle non è capace, voglio vedere come va a finire con suo padre.
Insomma, solita sensazione nelle tue storie. Andare avanti :)
Infine ammetto anche che mi diverte molto quando Gabrielle dice qualcosa e poi si contraddice da sola un secondo dopo. Eheheh, geniale... diverte moltissimo chi legge e dà vita alla storia e alla protagonista.

Segnalazione errori
quando un ragazzo mi si avvicina (poi manca un dialogo)
dico con una risata <> (manca un dialogo)
mio PAdre è direttore d'orchestra ;)
ad UN punto morto

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Mannaggia ti sono saltati due dialoghi
La coreografa è la prima ad arrivare, mi lancia un occhiata e dice
< < Io? > > chiedo per guadagnare tempo

come sempre coi tuoi capitoli, mi domando dove vuoi andare a parare. NOn si può diventare ballerine professioniste in un fine settimana e neanche con qualche lezione, quindi... mistero! Louise è gentile ma ha capito tutto. Figurarsi chi non è gentile!
COme sempre ti leggo sorridendo, quindi va bene così e a parte il problema della visualizzazione (perché non usi le virgolette "a sergente" strette invece dei due segno maiuscolo?) è sempre scritto alla perfezione.

All'inizio (quando ho scorso per guardare la nota) pensavo che fosse un capitolo lungo, ma poi leggendolo ho avuto la sensazione contraria, cioè che fosse troppo corto.
Tutto ciò solo perché mi è piaciuto. Non mi sbilancio più di tanto perché fai accadere alcune cose (caduta, invito, ballerine antipatiche) che avranno un seguito più tardi, quindi ti dico che va benissimo così e che non vedo l'ora di leggere il seguito. Bello il dettaglio dell'unguento e di Jules paragonato all'unguento.
Io posso suonare il piano? ahahah perché fare la spaccata non è il mio mestiere, ma col piano dovrei farcela (tra l'altro, ho un debole per valzer e polke quindi anche un can can lo suonerei volentieri... non nego che mi piacerebbe comporne uno...)
ciao!!

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Benissimo! mi piace un sacco. Come sempre.
Adoro questo continuo "movimento di scena" (non so come chiamarlo) insomma che succede sempre qualcosa di interessante. Il padre è un tipo interessante, molto calmo (forse fin troppo?). Gabrielle chiederà di farla ballare - immagino - ma cosa otterrà, dato che non è mai stata una ballerina? mmh, ce la vedo di più a fare il filo ai musicisti dell'orchestra ahahah
Mi piace la vivacità della scrittura (c'è un "di" assale che è un "mi", il resto non ho trovato errori), è la tua caratteristica ed è fortissima. a presto! :)

Tu sei un esempio per me ;) dico davvero. Sto cercando anch'io di scrivere una storia leggera ma con una trama solida. Quindi ho capito definitivamente perché adoro le tue storie. Perché scrivi come vorrei scrivere io!
Quanto a questa storia, negli ultimi due capitoli ho capito che: 1 Gabrielle è adorabile 2 la parte storica mi piace perché non troppo pesante. Ho letto romanzi storici dell'ottocento in cui l'atmosfera greve si faceva sentire, gente povera e anche povera gente, non se col chiasmo rendo l'idea... un po' miserables, insomma. Qui no.
Fantastica la coreografa incartapecorita e ci mancava solo la zia ubriaca.
Adesso il colpo di scena del proprietario... mmh, è un colpo di scena troppo anticipato, sicuramente siamo solo all'inizio delle disavventure.
La sarta/ballerina che - come al solito - costruisce piani improbabili. Leggo sempre col sorriso e questa credo sia la cosa migliore.
Ti segnalo una frase che non mi convince al 100%
"Lo sapevo che ce li ha i baffi" = "Lo sapevo che aveva i baffi"
Poi ci sono un paio di "si" che io scriverei "sì" accentati (es. "sì ok") e infine c'è un "glie lo" che ovviamente va unito.
:D

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Io adoro il tuo stile. Oltre che tecnicamente impeccabile, ti leggo sempre col sorriso e questa è la cosa migliore. Voglio proprio vedere cosa combinerà Gabrielle, che mi è già simpatica.
Fantastiche le sue avventure "amorose", sono la parte di commedia che ho preferito in assoluto.
Ti faccio una domanda: non fa nessun cenno allo scandalo. Mi spiego meglio: il Moulin rouge non era considerato un locale scandaloso? parliamo della fine '800, se non ho capito male... lei non si fa uno scrupolo di lavorare per loro? Dato che mi sembra una ragazza "normale", magari povera ma non in miseria e nemmeno stupida. Ma è proprio una domanda, non ho studiato la cosa.
Comunque ti confermi sempre una delle autrici che leggo più volentieri qui dentro !

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