Recensioni per
Un buon arciere non manca mai il bersaglio
di ame tsuki

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/01/18, ore 15:24

Non ci posso credere che sia finita! L'ho letta tutta d'un fiato e mi sono immersa così tanto da perdere completamente la concezione del tempo. Una storia squisitamente bellissima 💖💖💖💖

Recensore Master
08/07/15, ore 21:17

TENENTE
(5^ Classificata)

Al Contest: "This Is War II - Situations"


ame tsuki EFP / ame tsuki

“Un buon arciere non manca mai il bersaglio”

Damian viene rapito dall’esercito nemico



Grammatica e Sintassi: 4/5

Wow!
Confesso che hai fatto davvero un bel lavoro per quanto riguarda punteggiatura e sviste (ne ho trovate davvero poche all’interno del testo, brava! ^^).
Purtroppo c’era qualche errore nella forma di alcune frasi che ti ha abbassato leggermente il punteggio.
Per vedere gli errori ti rimando alla discussione del Contest. ;)

Stile e Lessico: 7,5/10

Lo Stile che hai usato per scrivere questa storia non mi è per niente dispiaciuto: è descrittivo, ma non troppo, dettagliato quel tanto che basta per permettere al lettore d’immaginarsi la scena e l’ambientazione con abbastanza chiarezza. Inoltre, non riempi la storia con troppi approfondimenti o dettagli che possono risultare noiosi: secondo me dai giusto peso a tutto, così da rendere la narrazione particolarmente fluida e piacevole da leggersi.
Quello che, invece, non mi ha convito molto è stato il Lessico che hai usato per questa storia, ma vedrò di spiegarmi immediatamente.
Allora, la storia è ambientata nel XV secolo, ma sotto certi aspetti aveva un Lessico piuttosto moderno: la terminologia che hai usato, in certi punti, non mi ha soddisfatto più di tanto perché non mi sembrava conforme per l’epoca storica. Secondo il mio modesto parere avresti dovuto usare un registro un po’ più alto del normale, andando a rispolverare anche qualche termine un po’ “obsoleto” (se mi passi il termine) e antico per far calare meglio il lettore nell’epoca in cui avvengono i fatti. Termini come “associale”, “ammanettarlo”, “scopare”, “malato terminale”, “inculare” mi sembrano troppo moderni per adattarsi bene a quel secolo: ora confesso spudoratamente di non essere andata a controllare la data in cui ogni singola parola è stata coniata, ma così a pelle mi sembrano espressioni più adatte al nostro secolo (e al massimo massimo a quello appena passato) piuttosto che per quell’epoca… non so se riesco a rendere bene l’idea. In ogni caso, ti consiglio di rimettere mano a questi termini e a modificarli, sostituendo “solitario” ad “associale”, “legarlo” ad “ammanettarlo”, “incurabile” al posto di “terminale”. Per quanto riguarda i termini riferiti al contesto amoroso… su quelli sono sempre in dubbio amletico anch’io: sarà che trovo alcune espressioni molto volgari (per quanto, in alcune situazioni ci stiano e anche molto… u_u) e per questo mi sono saltati ancora di più all’occhio in questo contesto storico; per questi, purtroppo, non saprei darti un consiglio vero e proprio, perché mi trovo sinceramente in difficoltà, ma vista la natura volgare, cercherei almeno di attenuarli un po’ … mettere “penetrare” o “violare” invece di “inculare”, per esempio e “dovrete giacere insieme” al posto di “scopare”.
Oltre a questo nella prima parte della storia e nell’ultima hai usato troppi “suo”, a voler sottolineare sempre che quella data azione era compiuta da Damian, ma visto che il punto di vista (almeno all’inizio) è proprio il suo, non era il caso di ribadirlo ogni volta. Snellirei quindi il testo di queste ripetizioni un po’ ridondanti; lo stesso per molti “praticamente” e “decisamente” che, in alcuni punti, rallentano la lettura.
Restando sempre nella parte finale della storia, ho notato che sono aumentate le ripetizioni (“danzavano/danza” oppure “violare/violò” e altre), non so se sia qualcosa di voluto o meno, ma ti consiglierei di usare qualche sinonimo, altrimenti a trovarsi sempre di fronte alle stesse parole, il lettore potrebbe annoiarsi.
Come ultime cose ti consiglierei di modificare la forma con cui hai scritto i numeri delle età dei protagonisti: invece di scriverli in cifre, sarebbe meglio cambiarli in lettere. Quelli delle date, invece, andavano bene.
Per ultimissimo, un consiglio puramente personale che riguarda me e le mie innumerevoli fissazioni: quando scrivi una storia in terza persona, secondo me, è scorretto abbreviare il nome dei protagonisti nel corpo del testo. Nel senso, se Damian chiama ad alta voce Theodore usando la contrazione del suo nome, va bene… ma nel corpo del testo, mentre narri le vicende a me non piace molto, anzi, mi fa storcere un po’ il nasino. Scusa la pignoleria (e soprattutto la fissa, sai, purtroppo ne ho tante… -.-‘’), ma è un dettaglio che ho sottolineato a quasi tutti… ^^’’
Detto questo, niente… dovrei aver finito: mi auguro di essere stata esaustiva nelle spiegazioni, in caso contrario mi troverai qui! ;)

Caratterizzazione del Soldato: 15/15

In questo punto, invece, il massimo non te lo toglie assolutamente nessuno perché hai fatto un lavoro eccellente.
Mi è piaciuto come hai tratteggiato il carattere di Damian: un ragazzo tutto d’un pezzo, anche se, probabilmente, è un po’ più fragile di quanto non voglia lasciar intendere. È abile nella sua disciplina, il tiro con l’arco, e fedele nei confronti dei compagni, di Theodore in particolare… questa sua lealtà verso l’esercito che lo spinge ad atti di eroismo estremo, e l’attaccamento per l’amico sono davvero sentimenti ben descritti e supportati dal background che ha alle spalle: l’assenza della madre, il fatto di essere figlio unico e la morte successiva del padre, hanno fatto sì che sviluppasse un forte attaccamento per l’amico, legame che si nota molto all’inizio della storia e che diventa più profondo e intenso col passare delle pagine.
Come tu stessa hai detto: “Perché ora che erano dannati, esclusi dal loro mondo e persino dalla vita eterna, dovevano esserlo insieme, nel vero senso della parola. Non come compagni in un esercito, non come amici, non come fratelli. Come una coppia” … questo passaggio mi è entrato davvero nel cuore per le forti emozioni che è in grado di smuovere.
In linea generale, quindi, ho apprezzato molto questo personaggio, proprio perché è stato ben caratterizzato.
Theodore era a sua volta ben caratterizzato, ma personalmente, mi è piaciuto un po’ meno di Damian: anche con lui hai fatto un buon lavoro, come l’amico, è a sua volta orfano e alla ricerca di una famiglia, di un pilone al quale ancorarsi e che troverà in Damian. Come ti dirò anche in futuro, questo dettaglio di essere ambedue orfani ha giocato molto a tuo favore perché è stata una cosa che ho apprezzato molto, perché è una cosa che, secondo me, ha favorito molto il loro rapporto e la loro complicità sia come amici che come amanti.
Ti accennavo prima che Theodore non mi è piaciuto particolarmente (senza offesa, eh… ^^’’): come il compagno è un arciere e come lui non ha paura della morte o della tortura; però, non so, non mi ha fatto proprio impazzire come personaggio, sarà che si è dimostrato inizialmente molto disponibile (quando risponde “educatamente” al nobile, per esempio) e poi subito si ribella, per cedere non appena Damian viene torturato… beh, mi è sembrata una cosa forse leggermente forzata: o ti ribelli sempre oppure proprio non ti ribelli, almeno dal mio punto di vista. Sia chiaro, questa non è assolutamente una critica, è solo un mio parere personale, non per niente non ha pesato sul punteggio complessivo, come puoi vedere; semplicemente è una cosa che volevo dirti. Purtroppo sono una brutta persona senza vie di mezzo: i personaggi o mi piacciono alla follia oppure li odio… ^^’’
E poi ho un debole per i cattivi, sadici, bastardi… come il nobile, per intenderci! *Q*
Sono ancora curiosa di scoprirne il nome, sei stata molto crudele a non volerlo rivelare, ci sono rimasta un po’ male, ecco! >.<
Però mi è piaciuto e anche molto: forse non approvo appieno la scelta di non spiegare nulla di lui e del perché delle sue torture (probabilmente saresti andata fuori tema), ma ne ho apprezzato la comparsa. I sadici mi fanno impazzire davvero tanto e quindi l’ho davvero amato! ^^
Come ti ho detto nel punto precedente, l’unica cosa che non mi quadrava molto era il suo Lessico, un po’ troppo moderno e volgare per l’epoca, che vedrei di limare un pochino; ma a parte questo, pollice in su e senza pensarci due volte… u_u

Sviluppo della Situazione: 13/15

Hai usato molto bene la situazione da te scelta: hai dato prima una panoramica della situazione generale e poi sei partita con la detenzione di Damian, della sua prigionia e delle torture che ha subìto (se non si fosse capito dal mio cuore di sadica, ho davvero apprezzato l’accuratezza con cui ha descritto quei momenti, l’angoscia era palpabile).
Mi è anche piaciuta la scelta dell’ultima tortura inflitta dal nobile: quella di spezzare completamente la volontà dei due ragazzi, di piegarli al proprio volere come due fantocci, come due giocattoli con cui divertirsi. L’ho trovata una scelta molto sottile, interessante e originale, quindi tanto di cappello.
L’unica cosa che non ti ha permesso di arrivare al punteggio pieno è stato il finale: dal mio punto di vista è stato forse un po’ troppo tronco, un po’ troppo aperto, che di certo da possibilità a lettori diversi di interpretarlo secondo i propri gusti, ma io avrei voluto qualcosa di un po’ più concreto, se mi passi il termine. Mi sarebbe piaciuto sapere se la tortura inflitta dal nobile sarebbe durata in eterno, oppure se, una volta piegati, quello avrebbe lasciato andare via gli amanti come se nulla fosse. Non so se mi spiego bene… per il tipo di traccia che avevi, mi aspettavo qualcosa di più mirato.
Non prenderla di nuovo come una critica negativa, eh… è solo un parere puramente personale.

Originalità: 10/10

Qui sarò molto breve: ti sei meritata appieno il punteggio massimo… u_u
La traccia di per sé non era il massimo dell’originalità, ma sei riuscita a rigirarla a tuo piacimento: hai descritto delle torture fisiche non da nulla, ma soprattutto sei andata a parare in quel genere di torture che riguardano la psiche umana, così da mettere a nudo i sentimenti e i pensieri più profondi dei tuoi personaggi.
Ho particolarmente lodato questa scelta e soprattutto il tipo di tortura cui il nobile sottopone Damian e Theodore, oltre per il fatto di essere una yaoista convinta se non estrema, per tutta la parte introspettiva che c’è dietro, per la continua contrapposizione tra piacere e irritazione (piacere per i gesti affettuosi che i due amanti si scambiano e gli ordini secchi e freddi del nobile).
È stata una bella scelta e il lavoro che c’è dietro è senz’altro notevole, quindi ti faccio i miei complimenti! ^^

Gradimento Personale: 13/15

In generale ho apprezzato davvero tanto la tua storia: mi è piaciuta per l’originalità, per la scelta del carattere dei personaggi (Damian e il nobile in particolare, se non si era capito! XD) e per la decisione di obbligare Damian e Theodore ad andare contro natura, benché fosse quello che, inconsapevolmente, entrambi desideravano.
Nonostante questo ci sono stati dei passaggi, dei momenti che non mi hanno fatto impazzire e a cui penso di averti dato già atto strada facendo. In particolare la questione del contro natura alla quale si appella Theodore all’inizio, quando ancora prova a ribellarsi al nobile. Ho capito che l’ha fatto solo per salvare l’anima di Damian (il quale era già cotto e stracotto di lui), ma è stata una scelta che non mi ha fatto impazzire e sono sincera.
Detto questo, le cose che non mi convincevano molto te le ho già elencate tutte e quelle che mi sono piaciute anche, quindi direi che posso chiudere qui…

Anzi… una mia amica ha letto di nascosto questa storia e mi ha detto di farti i suoi più sentiti complimenti, perché le è piaciuta un sacco. Questo non c’entra niente con il commento vero e proprio che mi riguarda, ma ci tenevo (e anche lei ci teneva) a fartelo sapere! ^^

Impaginazione: 5/5

Ho davvero amato la scelta del carattere del corpo del testo: anche se non era il mio amato TNR 12, aveva un che di piccolo e raffinato che mi ha ricordato molto i secoli in cui la storia è ambientata. I rientri della prima parola del paragrafo sono stati molto graditi, i miei occhi stanchi e pigri ti ringraziano… u_u … e a proposito dei paragrafi: li ho trovati ben distribuiti e calibrati, ovvero non sei andata a capo troppo spesso, ma nemmeno troppo poco.
L’unica piccola cosa che ti consiglierei sarebbe l’uso di un divisore tra le varie scene diverso dal solito spazio bianco, magari un mini banner con qualche disegno particolare o qualcosa di simile, ma è solo un consiglio mio, nulla di che. ;)
In poche parole, hai fatto un bel lavoro, brava! ^^

Titolo: 4,5/5

Per quanto riguarda il Titolo… mi sento di darti un nì.
Confesso di non impazzire più di tanto per i Titoli particolarmente lunghi e sono rare le volte in cui questi mi piacciono (amo i Titoli corti e d’impatto, per intenderci). Il tuo mi aveva attirato abbastanza e, in effetti, ho trovato diverse correlazioni all’interno del testo che ne giustificano la scelta… ma forse avrei optato per qualcosa di leggermente diverso, di un po’ più breve e d’impatto, oppure avrei messo maggiori collegamenti; diciamo che il doppio senso che ho colto me l’ha fatto apprezzare tanto da toglierti solo un mezzo punticino.
Ma nulla di che, penso che tu ti sia fatta un’idea della mia persona molto pazzerella e malata mentalmente, spero… ^^’’

Bonus Nazionalità: 2/2

Anche qui, nulla di particolare da dire: hai citato più volte la nazionalità di Damian e Theodore e hai fatto anche dei collegamenti con la lingua quando il primo è in prigione, oppure entrambi sono al cospetto del nobile.
Approvo le tue scelte, brava… u_u

Bonus 7: 1/3

- Ha i capelli tinti di verde: non hai usato questo Bonus.

- È orfano: hai citato più volte che Damian era orfano e mi è piaciuta la scelta di far sì che anche Theodore lo fosse, rendendo ancora più intimo e profondo il loro legame.

- È appassionato di miti e leggende greche: non hai usato questo Bonus.



Totale: 75/85