Recensioni per
Immer heilig sein
di benzodiazepunk

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
18/06/17, ore 00:07

Ciao, sono qui per lo scambio! Avendo già letto e recensito la OS proposta da te, ne ho scelta un'altra...e direi che ci ho azzeccato alla grande!
Ai tempi di "Scream" andavo pazza per i TH, sono pure andata al loro concerto a Milano, sotto il diluvio, e quindi non ho potuto fare a meno di emozionarmi leggendo la tua FF, soprattutto nella parte in cui Bill e la ragazza si ritrovano zuppi di pioggia.
Devo ammettere che ad un certo punto ho pensato che Tom fosse morto e per questo Bill si fosse estraniato dal mondo intero, invece poi si è capito che era "solo" partito per il militare, ma col legame che hanno quei due Bill ne ha risentito tanto, e mi è piaciuto molto come hai sviluppato tutta la situazione, anche ad esempio quando durante la lezione lui si gira e lo cerca per l'aula. 
Lei alla fine è la spettatrice di questo amore fraterno che sovrasta ogni cosa, ogni persona, e tale rimane fino alla fine. Non riesce a trovare uno spazio tra quei due, perché il loro rapporto è esclusivo, ineguagliabile, viscerale.
La storia è scritta proprio bene, quindi nulla da dire, tutto liscio come l'olio.
Alla prossima! ;)

P.S.: proprio come Bill, anche io sarei corsa ad abbracciare Tom *.* (sì, era proprio il chitarrista la mia crush :D )

Recensore Veterano
24/10/15, ore 16:38

Ciao, sono qui per l'evento "Dolcetto o scherzetto"!
Non conosco i Tokio Hotel, quindi l'ho letta senza avere delle preconoscenze! 
Mi sono piaciute le descrizioni molto dettagliate e l'atmosfera creata, che mi ha fatto ritornare alla mente la mia vita da liceale (so che parli dell'università, ma i miei ricordi hanno vagato in un'altra direzione!).
Una parte di me sperava in qualche sorta di happy ending, ma in realtà l'atmosfera malinconica della storia lasciava poco spazio a tali speranze... mi ha colpito il fatto che parlassi in seconda persona, ma non l'ho trovata una scelta maligna, solo insolita! :)

A presto!
 
(Recensione modificata il 24/10/2015 - 04:55 pm)

Recensore Junior
23/10/15, ore 19:45

Ciao! Sono qui per lo scambio di recensioni. ^^
Come accaduto con le altre, ci tengo ad iniziare mettendo in chiaro che, di base, sono fortemente allergica a questo genere di fic, basate su personaggi famosi – però è nel mio carattere cercare di esser oggettiva e provare comunque; inoltre pure l'altro testo recensito, di un fandom, che non mi interessa, ha avuto alla fine una valutazione positiva.
Perciò, dato che la canzone ti ha inspirata tanto da scrivere un pezzo, e forse è quindi rilevante per la trama, metterò in sottofondo pure la canzone in questione – la prima che ascolto di questo gruppo e sorrido un po' se immagino a quello che potrebbero pensare i miei coinquilini! XD
Ma iniziamo...
E comincio dicendoti che per chi non conosce i due artisti è un po' difficile trovare la bussola, anche perché nella premessa non metti nulla circa la trama ma solo una citazione che, però, è molto vaga: non capisco dove e quando siamo, tanto per iniziare. Do per scontato che i personaggi siano almeno maggiorenni – lo sono, no? –, però trovo "terzo banco" nella seconda riga e questo mi fa pensare che si parli di scuola, nemmeno di università, e dunque mi chiedo se la storia è – o si apre con – un flashback, oppure se è una sorta di universo alternativo. Magari mi sento confusa anche perché non ho idea di chi siano i due, a malapena so che fanno parte di una band, ed in genere solo i fan del gruppo leggono fic di questa sezione... ma forse qualche indicazione nell'introduzione sarebbe stata un bene, in ogni caso – anche piccola, nel caso non volessi spoilerare troppo.
Vado avanti e vengo colpita subito da una coppia di aggettivi che, ahimè, sono sempre troppo diffusi, insieme: ovvero "lucidi e morbidi". Naturalmente il personaggio può avere davvero capelli così, ma è un binomio veramente troppo scontato, che, paradossalmente, toglie autenticità alla persona, dato che la omologano con i tanti milioni di personaggi, o forse più, descritti per l'appunto coi lungi capelli scuri lucidi e morbidi – e che, immancabilmente, proprio come avviene qui, ricadono sulla schiena.
Anche "spii il suo respiro che gli solleva impercettibilmente le spalle" è da correggere: il respiro non solleva le spalle del ragazzo, perché non è un'entità che può afferrare e sollevare qualcosa; e non va nemmeno bene in senso più metaforico, perché il respirare di una persona è di norma. come hai scritto tu, impercettibile o quasi e, semmai, si nota nel lieve gonfiarsi del petto, non nell'alzarsi delle spalle – e pure se l'osservatore, anzi osservatrice, è molto vicina, dietro il protagonista, è difficile vedere questo muoversi lieve del corpo, soprattutto se il respiro non è concitato.
Mi piace però come per la ragazza, quella nel corridoio poco frequentato, sia l'unica occasione per parlare al misterioso lui: in realtà è una cosa assurda, oggettivamente ragionando, perché, fino a che durerà la scuola, salvo imprevisti, potrà sempre provare a parlargli, ma è assolutamente in linea col pensiero poco razionale di lei e rende credibile le sue sensazioni esagerate di adolescente invaghita. Mi dà grande verosimiglianza ed approvo, quindi.
In compenso non capisco bene la posizione dei due, in quel corridoio: la ragazza è alle spalle del moretto? Lui si guarda attorno e lei vede i suoi occhi, ma è questo, per l'appunto, è possibile anche se una persona che sta davanti a noi ruota un poco la testa. Te lo chiedo perché poi scrivi di una porta – dalla definizione un po' confusa, in verità – che si apre alle spalle di lui, e mi pare che la collocazione spaziale sia un po' lasciata al caso oppure non è ben spiegata...
Sempre circa questa parte della fic, mi pare un po' troppo analitica la descrizione del fratello – ho letto sul web che sono gemelli, o sbaglio? – fatta dalla ragazza, ma tutto sommato ci può stare: pare così ossessionata dal compagno che, con vero occhio di falco, non si lascia sfuggire ogni cosa che lo riguardi; però la divisa è o della marina o dell'esercito, non può esser entrambe le cose, e non la collochi, ma, semmai, la riconosci... è un inglesismo, e tecnicamente non è sbagliato, ma non è il massimo. Senza contare che, a meno che mi sbagli, c'è un'enorme differenza fra le due – questo mi porta a chiedermi dove viva la ragazza: non in un mondo reale? E perché un militare o marinaio o quel che è può entrare dal cortile, come nulla fosse, dentro un liceo? Non ha molto senso.
È poco sopportabile, poi, che la nostra lei noti ancora quanto sono neri e morbidi i capelli di Bill: non è priva di personalità, certo, ma pare che questa ragazza si annulli di fronte a lui e la cosa non contribuisce a renderla simpatica al lettore – che poi ha già saputo dei capelli del ragazzo. Non serve ripeterlo.
In realtà mi trovo in difficoltà.
Perché più si va avanti e più la storia perde la bussola.
La ragazza, dopo righe di indecisione, in cui ammette di non cogliere la differenza fra un militare ed un marinaio, o ufficiale di marina che sia, improvvisamente lo identifica come militare – allora sa, o ha deciso a caso?
E, ancora, ripeto l'assurdità del fatto che un estraneo adulto possa arrivare così e, soprattutto, portar via un ragazzo.
Ammetto che quasi avevo sperato fosse un sogno e che alla fine si ritornasse ai banchi, scoprendo che era tutto un gran volo di fantasia: l'unica cosa autentica che trovo infatti, a parte l'ossessione di lei, è la totale noncuranza di Bill per una sconosciuta – una stalker, quasi: io l'avrei presa a padellate, altroché; ma lui è comprensibilmente chiuso in un guscio solitario, con ben poca voglia di scacciare una ammiratrice troppo molesta.
In definitiva, non scrivi male – fra l'altro immagino tu sia piccola, quindi hai tutto il tempo per migliorare! – ma ogni tanto fai degli strafalcioni non indifferenti e, a mio avviso, dovresti un po' provare a distaccarti dagli stereotipi. Se posso darti un consiglio, ti spronerei a scrivere di qualcosa che è vero, di ciò che sai, e non solo della voglia riflessa di incontrare i tuoi idoli – un desiderio autentico, che sicuramente senti tanto, ma ti porta a scrivere di ambienti, persone e situazioni che nella realtà non conosci.
Infine ti chiedo perché la canzone ti ha ispirato esattamente una fic del genere – che, poi, è tutto tranne che strana o particolare; semmai è senza senso pratico, ecco.
Non ho visionato il testo, in tedesco, ma, anche solo musicalmente parlando, mi è parsa davvero eccessivamente malinconica e un po' dark rispetto al pezzo. Naturalmente ognuno interpreta le note come desidera, però è questa la mia impressione.
Sinceramente non me la sento di valutare positivamente, almeno in toto, questa fic. Non è pessima, è vero, ma decisamente potrebbe esser migliorata. Opto quindi per la bandierina neutra, sperando che la recensione possa aiutarti per crescere come autrice.
Ciao!!! ^^
(Recensione modificata il 23/10/2015 - 08:17 pm)

Recensore Veterano
04/07/15, ore 15:14

Eccomi qui! Avevo finito di leggere la ff, che il pranzo era ormai pronto, perciò perdonami se arrivo solo ora. Inizio col dirti che ho adorato il modo in cui l'hai impostata. Il fatto che sia in seconda persona non fa che evidenziare ancora di più quanto la tua protagonista senza nome sia per l'appunto una perfetta estranea agli occhi di Bill. In un certo senso, poi, mi sono anche ritrovata in lei, perché anche a me, in classe, capitava di cercare costantemente lo sguardo di chi mi piaceva, di vedere se lui mi guardava, etc... e capisco anche come ci si sente a non essere guardati neanche per sbaglio. I Tokio Hotel non li ascolto, però Bill e il fratello li vedevo sempre su un giornale estivo che compravo anni fa, quindi almeno di vista li ho presente. La caratterizzazione che hai tanto di lui, Bill, con lo sguardo che andava di qua e di lá alla ricerca di qualcuno, qualcuno che non trovava mai, mi ha molto colpita. Hai messo in mostra la sua fragilità, la fragilità di un ragazzo che si sente solo, perso. La tua protagonista se ne è accorta come nessun altro prima aveva fatto, eppure ha sempre rimandato il momento in cui si sarebbe avvicinata... fino a quando non è stato troppo tardi. Bill non è più solo. Il suo sguardo ha trovato chi stava aspettando. E lei si sente inutile, un terzo incomodo.
Non so spiegarti come, ma mi ha molto colpita, perché queste, come ho detto, sono cose che capisco fin troppo spesso. Mi ha lasciato un vuoto, forse è come se fossi in attesa che lui si accorgerà finalmente di lei.
E non so che dire. Ti faccio i miei complimenti. Poche volte sono rimasta spiazzata come mi è accaduto con la tua storia. Sei molto brava!
A presto,
Hanna

Recensore Veterano
16/06/15, ore 19:02

Buonaera, eccomi per la recensione premio di Choose a face write a story!
Allora, ammetto di non conoscere i Tokio Hotel se non per sentito dire, ma di aver com unque apprezzato questa storia, che ho trovato scorrevole e piacevole alla lettura.
I sentimenti della protagonista sono davvero molto chiari e ben descritti, in un flusso ben regolato, quindi compimenti! Si percepisce bene anche il cambiamento della ragazza e la consapevolezza finale di aver ''perso'' il ragazzo che l'attirava.
Diciamo che la tua si propone e si conferma come un reale spaccato di vita universitaria e reale in generale, poichè non si conclude con il lieto fine da telefilm o commedia romantica. Manca, se così si può dire, il vissero tutti felici e contenti e ho apprezzato questa cosa, perchè così la storia risulta pi vicina ai lettori, più reale e i sentimenti quali malinconia e rimorso emergono ancora di più.
A livello di stile non ho nulla da segnalare, la storia è scorrevole e corretta anche sotto il punto di vista grammaticale e ortografico, quindi good job!
A presto 99
 

Recensore Veterano
11/06/15, ore 23:41

Ciao!
Eccomi qui.
Allora, premetto che, non conoscendo molto la band- o almeno, non al livello tale da scriverci e leggerci fanfiction- ho letto la storia come originale.
Ho apprezzato molto la descrizione della malinconia del "ragazzo misterioso", un sentimento struggente e distruttivo che attira la protagonista come una calamita.
Ma la ragazza non riesce a farsi avanti in tempo e perde la sua occasione.
Molto reale. Doloroso, ma vero.
Anche questo mi è piaciuto molto, come anche l'accuratezza delle descrizioni.
Non ho trovato errori grammaticali, e anche questo è solo un bene!
Quindi complimenti!
Baci e a presto,
Nox

Recensore Veterano
09/05/15, ore 16:09

Bellissima *-* conosco i Tokio Hotel da quando ero bambina, ma solo ultimamente ho ripreso a sentire le vecchie canzoni e conoscerli meglio. Devo dire che la storia mi piace molto, basata sulla scuola e tutto il resto! La grammatica e la struttura sono perfette, anche se io preferisco le storie in 3° persona!
Sarebbe stata una perfetta storia a capitoli, secondo me :)
Xoxo

Nuovo recensore
07/04/15, ore 10:50

Ciao!
Inizio con il dirti che io non sono un grande fan della band, ma dopo quindici anni che sento mia sorella parlarne forse qualcosa l'ho capito e devo dire che ho molto apprezzato la tua fanfiction, è davvero originale e riesce a essere piacevolmente diversa da tutte le solite ff in stile Directioner (non ho nulla contro di loro, però.).
La lettura è scorrevole e hai uno stile che mi piace,
complimenti,
Lee - 

Recensore Master
06/04/15, ore 21:59

Ciao, sono qui per lo scambio ^^
Ho trovato questa fic molto bella e particolare, soprattutto per l'uso del TU durante il racconto. Non avevo aspettative particolari sul destino dei due, però mi ha molto stupita questo finale, il fatto che lei alla fine non combinasse nulla.
Questa conclusione è stata anche la risposta alla domanda che mi ero posta dall'inizio, quella sulla malinconia di Bill che hai dipinto così bene, a mio avviso.
L'ho trovata originale perché non è la solita fic da fan dove la protagonista combina qualcosa con l'oggetto del desiderio, cosa che effettivamente spesso accade anche nella realtà.
Molto carina, complimenti ^^
A presto

- A.

Recensore Veterano
04/04/15, ore 15:39

Introspettiva, malinconica e a suo modo triste, la storia riesce a raccontare uno spaccato di vita che rimane ben chiaro nella mente del lettore. Personalmente non seguo questa band e non conosco le dinamiche del gruppo, ho letto quindi la os come originale.
La caratterizzazione dei personaggi, desumibile dalle minuziose (forse troppo) descrizioni fatte dalla voce narrante, è abbastanza buona e il lettore non fatica a comprendere gli stati d'animo che s'avvicendano tra uno sguardo perso nel vuoto ed un'occasione mancata. Tuttavia, ho trovato poco funzionale, il tirare in ballo il lettore per cercare di metterlo nei panni della protagonista: Il grado di immedesimazione, pur restando buono, non riesce ad essere totale, per cui trovo superfluo adoperare un cambio di soggetto.
L'introspezione, abbastanza accurata e profonda, rischia di divenire un po' monotona a causa della ripetuta trattazione dello stesso concetto chiave: L'incapacità d'agire.
La trama dimostra essere la parte migliore dello scritto, quella che più ho apprezzato. Indizi velati ci conducono gradualmente ad un finale con doppio colpo di scena: se il primo, l'arrivo del soggetto tanto atteso dal giovane, è una situazione abbastanza prevedibile (proprio nel momento in cui la paura viene sostituita dall'audacia); il secondo, non era l'amanto ma il fratello, lascia più sorpresi.
Ovviamente non si può che provare una grande empatia con la protagonista. Traspare benissimo un senso di inappagamento e disillusione delle aspettative da lei covate che lasciano il posto ad una tristezza insoddisfacente e ad una rassegnazione malinconica che non ha nemmeno motivo d'essere.
Nel complesso la storia fila e la lettura risulta piacevole.
Alla prossima recensione.
LuxLuxis

Recensore Junior
04/04/15, ore 14:38

la prima storia che leggo sui Tokio Hotel da un bel po' di anni... :)
una one shot piacevole, introspettiva e anche un po' confusa : personalmente non capisco il comportamento di Bill che, dopo la partenza di Tom, smette di interessarsi a quello che succede intorno a lui, ai rapporti umani e tutto il resto. Noto, dalle righe del tuo testo, una notevole capacità di caratterizzare i personaggi : Bill è una persona chiaramente debole, che sente quasi il bisogno di aggrapparsi al fratello, con il quale ha un rapporto morboso.
Apprezzo il fatto che tu non abbia voluto dettagliare più di tanto il tuo protagonista : quest'atmosfera un po' confusa rende la storia davvero piacevole.
Che dire del rapporto tra Bill e Tom? Inutile dirti che sono una fan dell'incest tra questi due, e, nonostante non sia presente in questa storia, non sono riuscita a non sorridere davanti alla scena in cui Tom arriva :)
una storia carina e ben scritta!
brava :)