Recensioni per
Anedonia
di Sickophilia

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/06/15, ore 20:20
Cap. 1:

Quinta classificata al contest "L'amore è uno stato d'animo"
Anedonia – Sickophilia Efp
 

 
Stile e lessico: 9,9/10
Il tuo stile è incredibilmente intenso, ogni parola era studiata per enfatizzare l’impatto emotivo della storia. Anche la struttura dei periodi rispecchia questo intento, data la lunghezza di ogni frase e l’inserimento misurato della punteggiatura: le virgole spesso sono omesse per creare un effetto incalzante, tipico delle narrazioni che puntano sull’introspezione. Solo in un caso ho trovato azzardata questa scelta, precisamente nella frase “Al gradino numero cinquecentonovantanove sono tentato di tornare indietro e andare a casa e non so cosa mi trattiene dal farlo ma so che ora sto tirando fuori le chiavi inserendo quella più ingombrante nella serratura di casa tua”, dove avrei sostituito la seconda “e” con un punto e virgola per non rendere troppo rapida la lettura (tornare indietro e andare a casa; non so cosa...).
Passando al registro linguistico, mi è parso molto appropriato, in linea con la vicenda e con i personaggi; il lessico era molto ricco e altrettanto puntuale, avulso da ripetizioni evitabili e perfettamente contestualizzato. Insomma, a parte quell’inezia sei stata impeccabile: ottimo lavoro!
 
Originalità: 10/10
Questo parametro è stato piuttosto controverso, dato che l’originalità dipende da vari fattori: la trama in sé è piuttosto “comune”, ho letto molte storie di questo genere, per cui se avessi dovuto tenere conto solo di ciò avresti avuto una penalità sostanziosa. Come ho già detto però, non mi baso solo su questo, bensì su altri aspetti, in particolare sull’impronta che si dà alla storia. Normalmente, si tende ad enfatizzare le paranoie di chi soffre di questi disturbi e di “muovere a pietà” il lettore, ottenendo una sorta di “banalizzazione” di una tematica tanto delicata: quello che hai fatto tu invece è stato mostrare questa vicenda in modo realistico, mostrando la fragilità di entrambe le parti, non solo quella del “malato”. Questa è stata la forza della tua storia, capace di trasformare un tema inflazionato in un qualcosa di estremamente originale: chapeau!
 
Stato d’animo: 5/5
Non posso trattenere i complimenti, è più forte di me! Sembrerò un nastro rotto, ma sei riuscita a rendere perfettamente una tematica tanto delicata: la depressione della protagonista era mostrata con una delicatezza sconvolgente, dimostrando come non serva ricorrere a scontati pietismi per parlare di argomenti tanto complessi. Hai impresso talmente tanta intensità al sentimento da colpire al cuore il lettore, perciò non mi resta che dirti bravissima!
 
Gradimento personale: 15/15
Ti dico solo questo: ho pianto come una disperata, singhiozzando ininterrottamente! Sarà che ho un debole per le storie che trattano simili argomenti in modo tanto puntuale, non saprei: quello che so per certo è che questa storia mi ha profondamente colpito. I personaggi erano caratterizzati con una perizia encomiabile, lasciando che le loro emozioni fluissero fino ad arrivare al mio cuore. Lo stile era perfettamente in linea con i pensieri e i sentimenti dei protagonisti, fluido e potente, una vera chicca. La maestria con cui ti sei barcamenata tra queste tematiche è sorprendente: impossibile resistere alla commozione, specie di fronte a quel dipinto sul finale, lì il mio cuore è proprio collassato. Complimenti, davvero tantissimi complimenti!
 
Totale: 39,9 – 0,7 = 39,2
La penalità è dovuta ai seguenti errori:


  • marginare i danni” = l’espressione corretta è “arginare i danni”;
    irridi verdi” = errore di battitura, c’è una “r” di troppo (iridi verdi);
    Quel episodio” = in questo caso si usa l’aggettivo dimostrativo “quello”, non “quel” (Quell’episodio);
    piccolo idilli” = probabile errore di distrazione, l’aggettivo andava al plurale (piccoli idilli)


  •  

 
Vincitrice del premio speciale “Stupor mundi”
La tua storia è riuscita ad appassionarmi come poche altre, stupendomi e facendomi calare nei panni della povera ragazza fino a piangere per il tragico epilogo: ottimo lavoro!

Recensore Veterano
08/05/15, ore 14:38
Cap. 1:

Originalitā: 15/15
Non avevo mai letto niente del genere, mi ha sorpreso, complimenti, davvero. č un tema non facile, o almeno dal mio punto di vista, ma tu l'hai trattato magistralmente.
Lessico e stile: 15/15
Lessico molto ricercato e sempre adatto alle situazioni, con tutti i termini, anche medici, sempre con una spiegazione anche per noi comuni non-medici, ottimo lavoro.
Gradimento personale: 25/25
L'ho amata, davvero. LA storia della ragazza, della sua famiglia, del suo declino e di questo ragazzo che l'ama, l'amava, ma che decide di abbandonarla lo stesso. credo di aver percepito parte del dolore, sia del ragazzo che della ragazza (non dico tutto perché credo che entrambi sentissero un dolore inimmaginabile, troppo forte, di quelli che ti spezzano profondamente) e mi sono commossa, seriamente. Complimenti ancora.
Impaginazione: 8/10
Ben fatta, ma il font mi sembra molto anonimo.
Punti bonus: 2/2
TOTALE: 64/66
La storia si č classificata prima nel contest 'Introspective & Romantic' indetto sul forum di efp

Recensore Master
06/05/15, ore 22:13
Cap. 1:

Di solito non recensisco storie originali perché non è una categoria che frequento particolarmente, ma per questa storia ho fatto una volenterosa eccezione.
Innanzitutto, perché amo l'introspettivo e mi piace quando uno scrittore cerca di dare emotività e sentimento all'ambientazione, alle azioni ma sopratutto ai protagonisti, alle loro caratteristiche varie ed uniche, al loro umore, al loro modo di essere e di diventare.
Poi, perché le prime righe mi hanno inizialmente portato in un universo fatto di ansia e paura, dipinto di grigio e nero, sempre più scuri man mano che il protagonista sale i gradini della scala, culminando nell'entrata nell'abitazione, da me immaginata con molte ombre ed un'atmosfera piuttosto tetra e poco accogliente non solo per l'ospite e per la proprietaria, ma per chiunque; un posto veramente poco raccomandabile e ormai in decadenza.
Decadenza che tra l'altro è per me una parola chiave che descrive tutto dal primo momento, in quanto la vita della giovane donna è veramente crollata con la morte di tutto il suo tesoro, chiudendosi in se stessa fino a diventare una persona apatica, malata ma innocence, incapace di fare alcun male alle persone, seppur con qualche scatto d'ira improvviso.
Decade la loro storia d'amore, decade il nido di tanti progetti, decade la libertà e tutti i mondi possibili che sono intorno ai due, mondi immaginati, personali e condivisi.
Ho trovato il comportamento dell'uomo molto umano e composto dal dualismo codardia/tristezza che alleggia in molte menti al momento del troncamento; sebbene personalmente non abbia mai tradito nessuno, credo assolutamente che sia una condizione tremendamente umana abbandonare quando si sente che qualcosa non può funzionare non esclusivamente per se stessi, ma facendo il confronto con le situazioni felici e quello che non può più essere riparato.
Anche lei, deliziosa nel suo dolore ormai incurabile, l'ho trovata sentimentale nel non accanirsi contro il suo amato ma anteponendo il suo futuro ad una situazione macabra che lo avrebbe distrutto nel corso del tempo, continuando a cercare un aiuto che non avrebbe trovato da nessuna parte.
Ho quindi apprezzato tantissimo l'introspezione che unisce molto bene alle descrizioni fisiche essenziali e assolutamente adatte a questo racconto, ai gesti che compiono nel parlare e nel trasmettere qualcosa l'uno nei confronti dell'altra.
Ti giuro, ho avvertito delle sensazioni veramente profonde e leggendo mi è puro contorto lo stomaco per un attimo, hai dato delle cariche talmente opposte ai due che però portano a porgere la medesima attenzione su di me (e penso su un lettore attento qualsiasi): l'ansia e l'apparente calma, la voglia di vivere e di morire, yin e yang.
Insomma, è un'originale che mi ha lasciato senza parole e mi ha anche spiazzato per la dichiarazione dell'uomo, che ha rappresentato il climax della storia, scritta con un italiano molto buono e dedito all'analisi corretta e genuina di due persone che non possono più essere una cosa sola.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti, per tutto questo meraviglioso insieme.

Un abbraccio,

Watashiwa

 

Recensore Master
30/03/15, ore 11:06
Cap. 1:

Molto triste questa pičce introspettiva, ma anche molto emozionale. Mi ha colpito in particolare in modo delicato e per nulla patetico con cui la voce narrante esplora la propria interioritā, a metā tra il senso di colpa e la consapevolezza di nulla poter fare per la donna che ha amato.
Complimenti!
E.