Recensioni per
Sangue e mattoni
di Looking at the Rainbow

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/11/15, ore 20:01

Recensione premio per "Un'edita per Serpeverde"

Storia molto malinconica, pur senza risultare esante. Più di una volta ho sentito il magone crescere, soprattutto nei pezzi riguardanti Fred, non posso negarlo.
Mi è piaciuto davvero tanto l'uso che hai fatto dei mattoni per esprime un concetto molto più ampio e profondo. Trovo azzeccata, in particolar modo, la frase "Dall'altra però c'erano coloro che prima di essa avevano costruito così tanto che, quando tutto era crollato, non avevano saputo trovare il coraggio di iniziare a rimettere un mattone sull'altro."
Come anche il modo di sentirsi di Molly e di Arthur riguardo alla morte di Fred: in ogni sorriso vedono un torto nei confronti di loro figlio.
Penso che queste frasi siano incredibilmente reali e concrete, probabilmente per questo riescono a colpire così in profondità.
La storia si chiude con un sentore di speranza sufficiente per concludere la lettura con un sospiro di sollievo e un sorriso appena accennato, perché si sa che anche nelle situazioni più difficili la vita continua ad andare avanti, come - tra l'altro - sta facendo Ginny, nonostante sembra quasi che in questo modo ella stia perdendo un'ennesima parte di sé per poterne costruire un'altra.
Davvero un bello spunto di riflessione!

Giulia

 

Recensore Veterano
13/07/15, ore 15:33

Prima classificata al contest Harry Potter e le 5 W.

Correzioni

1. […]tutti sembravano trattare le proprie ferite, esattamente come Molly aveva trattato quel vaso […] --> In questo caso la virgola non ci vuole perché divide i due termini di paragone “proprie ferite” e “quel vaso”.
2. Tutti si premuravano di rivolgere il proprio lato buono verso l'esterno, nel sorriso da rivolgere a chi, come loro, era rimasto. --> Ripetizione da evitare.
3. […] quella in cui si era trasferito declinando l'offerta ospitale dei suoi genitori. --> Non è corretto: “ospitale” è un aggettivo adatto per una casa e/o una famiglia, ma non per offerta; la dicitura giusta, in questo caso, è “offerta di ospitalità”.
4. Aveva capito che non era giusto che vivesse in quella tristezza di cui in fondo, lo sapeva, si sentiva ingiustamente responsabile. --> È meglio non utilizzare, nello stesso periodo, sia l’aggettivo che l’avverbio di modo che deriva da esso per evitare spiacevoli ripetizioni.


Griglia di valutazione

Utilizzo delle W: 4/6
What? --> 0 punti (l’articolo che Ginny legge parla di qualcosa che non ha nulla a che fare con le riflessioni della protagonista e viene dimenticato subito dopo, senza essere più preso in considerazione).
Where? -->1 punto.
When?-->1 punto.
Why? -->2 punti.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Ginny è la sola ed indiscussa protagonista di questa storia, e l’hai caratterizzata con molta, molta cura.
È una Ginny più matura di come siamo abituata a vederla, ma in effetti sono passati tre anni dalla fine della guerra ed è naturale che, in questo tempo, sia cambiata un po’.
Molto toccante il flusso di ricordi d’infanzia da cui si lascia trasportare, venato di malinconia per la certezza che niente sarà più come prima.
In particolare, però, mi è piaciuto il sottolineare come Ginny, nonostante ci sia rimasta male quando Harry ha rifiutato di trasferirsi alla Tana, abbia accettato e rispettato la sua decisione: è questa sua caratteristica che Harry stesso apprezza maggiormente, e la vediamo molto bene in diverse occasioni – una tra tutte quando, dopo il funerale di Silente, le comunica che l’anno successivo non tornerà ad Hogwarts.
E proprio parlando di Harry, nonostante in questa storia sia un personaggio marginale, mi è piaciuta la sua decisione di trasferirsi in una casa propria per essere indipendente e cercare di cominciare una nuova vita: è molto in linea con il suo carattere.
Anche gli altri personaggi (Fred, George, i signori Weasley), seppur solo accennati, sono in linea con i loro caratteri originali.

Introspezione: 5/5
Tutta la tua storia si basa su una riflessione della protagonista che, a un passo da un cambiamento grande come il matrimonio, si ritrova a pensare a tutto ciò che è stata la sua vita – e al fatto che niente sarà più come prima.
Una riflessione che, partendo dal piccolo nido familiare, si allarga sempre più fino ad abbracciare l’intero mondo magico e il suo “rivolgere il lato buono verso l’esterno”, come sua madre ha fatto con quel vaso che non riuscirà mai più a tornare integro come un tempo.

Stile e trama: 4,5/5
Le correzioni hanno tutte influito in questa valutazione (ma in maniera piuttosto lieve) perché hanno disturbato leggermente la lettura.
Oltre a questo, non mi è piaciuta la scelta di andare a capo ad ogni punto fermo: andare a capo è come mettere un immaginario paletto tra la frase che finisce e quella che la segue; se metti qualche sbarra qua e là evidenzi quei particolari periodi, rendendo più forte la spaccatura secca che li divide, ma se invece la metti sistematicamente alla fine di ogni frase non solo si perde la sottolineatura di quei periodi che ne necessiterebbero davvero, ma rischi di rendere il testo logicamente frammentato (e infatti, in alcuni punti, è proprio questa la sensazione che mi ha dato).
Nel complesso, i periodi sono semplici e di immediata comprensione, così come il lessico utilizzato. Il ritmo è pacato ma non lento, costante per tutta la storia, e conduce per mano il lettore attraverso quel fiume di ricordi, fino alla foce sull’inizio della nuova vita di Ginny.

Grammatica e sintassi: 4,75/5
A parte l’errore di punteggiatura del punto 1, ci sono quelli lievi di ripetizione (punti 2 e 4) e l’imperfezione di significato del punto 3.

Originalità: 5/5
Pur non essendo niente di eccessivamente ricercato, una riflessione di Ginny che, a un passo dal matrimonio, ripercorre la propria vita io proprio non l’avevo mai letta. Mi è anche piaciuto molto ma te l’ho già detto, come hai comparato la crepa del vaso alla crepa metaforica delle persone sopravvissute alla seconda guerra magica.


In conclusione

Utilizzo delle W: 4/6
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Introspezione: 5/5
Stile: 4,5/5
Grammatica e sintassi: 4,75/5
Originalità: 5/5


Totale: 33/36 punti.

Nuovo recensore
22/05/15, ore 20:04

"Con la gioia di chi sa che ci sarà un futuro in cui il ricordo farà meno male".. Quando ho letto questa frase ho pensato che dovevo farti i complimenti. Quello che hai scritto, tutto, mi é piaciuto moltissimo! Mi piace il paragone del vaso rotto con la vita di tutti loro, mi piace che tu abbia scelto Ginny per scrivere tutto questo. Amo Ginny e amo questa fan fiction. Hai scritto davvero bene ed è tutto molto scorrevole. Ogni parola, ogni immagine riesce a far emozionare, per cui complimenti! Ciao :)

Recensore Master
01/04/15, ore 16:22

Come la maggioranza delle scrittrici di Drarry, beh, odio Ginny ahahaha! Però in questa storia mi piace, non sembra cattiva e stupida come la immagino nella mia testa....
Scherzi a parte, sono capitata qui perché partecipo anche io al contest "Harry Potter e le 5 W" ma la mia storia sfora bellamente il limite di parole quindi sono ancora indecisa tra lo stuprarla tagliandola a pezzetti o mollare la faccenda del contest :( intanto studio la concorrenza ehehe
Mi piace questa storia, mi ha colpito molto il paragone del vaso con le ferite che vengono nascoste, si respira l'assenza di Fred (Oh, Fred >_<) e mi è piaciuto moltissimo il fatto che Harry sia andato a vivere per un po' da solo dopo la guerra, cavolo, certo che ha bisogno di tempo per riordinare le idee, per piangere, per superare quel momento, anche solo per essere indipendente, senza il peso di una guerra intera sulle spalle! Quindi, approvo! :D
Mi ha fato piacere leggere questa storia! In bocca al lupo per il contest! :*
Tita