Sei davvero molto portata per la scrittura, ma la cosa più da apprezzare è il tuo mondo poetico che - un po' come anche quello del sottoscritto - è fatto di quotidianità, sentimenti forti e violenti che sfidano le anime tese e logore dei deboli, dei negletti e dei dimenticati. Ottima la costruzione di questo racconto (come, del resto, anche quella dei tuoi altri lavori: su tutti "Musica"), così malinconica ed autentica, e forse perfino un po' spudorata. Mi è piaciuto moltissimo il tuo voluto indugiare su alcuni aspetti (come ad es. il nome del manicomio), ed il tuo consueto costruire le frasi ad effetto in maniera tagliente, ripetuta e molto breve. Un po' come se fossero sentenze. E la mia sentenza sul tuo conto è "complimenti"

I castelli di carte. Mi hanno sempre affascinata, così come mi ha affascinata questo racconto. Hai saputo dipingere con poche e delicate pennellate la vita di un uomo, fragile forse, come i castelli - le creature - che nascono dalle sue mani, ma al contempo perfetta, come la sua opera compiuta.
E' un uomo folle? Forse. Ma forse no. Forse, al contrario di chi nell'ignoranza lo definisce folle, ha semplicemente compreso cos'è la vita: un castello di carte. Perfetto, per un istante. Poi basta un soffio di vento, e crolla.
La recensione è alquanto delirante, ma ho provato ad esprimere quello che questo racconto ha saputo comunicarmi. Chissà se ci sono riuscita.
Bravissima!

Storia dolcissima anche se amara. Il castello é finito, tutto si è compiuto, anche la vita dell'uomo, che forse non è folle come sembra... bellissima!!

... sei... Sei bravissima. Quanto mi è piaciuta questa storia... è veramente originale, e seppur breve sei riuscita a trasmettere forti emozioni. Complimenti, ragazza!

Carino...apprezzo particolarmente l'attenzione che riversi in alcuni particolari, forse però avresti dovuto lavorarci un po' di più, sono convinto che potrebbe diventare uno scritto molto più bello di quanto non lo sia adesso.

Eh, che dire...colpito e affondato anche sta volta ^_^' La tua comunque non è semplice tendenza al dramma, anzi...è di più, molto di più. Anche questa volta, così come già in Musica, è incredibile come riesci a legare dei sentimenti intensissimi a cose comuni di tutti i giorni, come potrebbe essere suonare uno strumento o fare un castello con le carte. I tuoi protagonisti sembrano sempre vivere in un sogno, un po' come se fossero su un altro piano rispetto a tutti gli altri esseri viventi. Personaggi speciali, unici. Ma come fai?

Come promesso, sono passata a leggere quest'ultima tua composizione e.. mi ah davvero colpita. Adoro il tuo stile di scrittura! è semplice eppure perfettamente espressivo. Anche questa tua fict mi ha fatto venire i brividi. Complimentoni!

Mi sembra di capire che hai una predisposizione drammatica...siamo due!! Comunque scrivi bene...complimenti...