Recensioni per
Ora la sua chitarra (lo) piange dolcemente
di LittleWillow_

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/06/15, ore 19:53

Ciao c:
Ti chiedo perdono poiché non potrò scrivere molto in questa recensione: c, poiché non conosco bene i Beatles (mi vergogno:()
Comunque, posso dirti che questa os è davvero scritta molto bene!
Trasmette malinconia e mi ha suscitato un vero e proprio "esame di coscienza" riguardo la vita. Questo vuol dire che le tue parole riescono ad entrare nell'anima delle persone:)
Il rapporto con la chitarra.. beh, solo chi suona può capirlo. Io la suono e ci sono molto legata.
Oltre al contenuto, noto che è scritta molto bene con un linguaggio appropriato.
Complimenti

Recensore Master
29/05/15, ore 21:26

Sono voluta andare sul sicuro e ho scelto di recensire la tua, e ho fatto più che bene.
Non ho resistito, l'ho messa tra i preferiti. Mi sono commossa di nuovo. Perchè, anche se non seguo la band, mi stai facendo emozionare così tanto!
La storia della chitarra, l'amore per la musica, la tenerezza del figlio e il nipote con il suo nome çWWç Sono cose così dolci, così belle che non so se possano essere reali. Spero che Dhani abbia un figlio a cui dare il nome del suo talentuoso padre, che davvero chieda alla chitarra, nera e un po' vecchiotta, la storia di suo nonno.
Bellissima, sei davvero brava♥

Recensore Master
27/05/15, ore 20:52

Ciao! :)
Sono qui per il gioco dell'Oca e ti giuro che mi sto asciugando le lacrime.
Premetto che dei Beatles conosco solo John Lennon (sono una brutta persona, lo so), in quanto i miei gusti musicali si dissociano abbastanza dal rock, ma ho voluto leggere proprio questa storia perché a narrare è una chitarra. Anzi, da quello che ho capito la voce narrante è LA chitarra che ha accompagnato George Harrison per tutta la vita.
Io sono convinta che gli oggetti riescano in qualche modo ad assorbire i sentimenti dei proprietari e, poi, a restituirli agli stessi o anche agli estranei. Capita ad ognuno di noi, in fondo, di ritrovare qualcosa che ha fatto parte della nostra infanzia o della nostra adolescenza e sentirsi trasportare a quel periodo... no? Gli oggetti conservano memoria!
Ma parliamo della one-shot. Ti faccio i miei più sinceri complimenti per la meravigliosa introspezione che hai donato alla chitarra: l'hai resa umana e, per un istante, mi è sembrato che la vera compagna di George fosse lei ancor prima di Olivia (e di Pattie). Ha ripercorso la vita di un uomo e non ha tralasciato affatto i momenti peggiori, che sono stati accettati con una forza d'animo davvero ammirevole.
Sai trovo difficile recensire questa storia, perché mi ha toccato il cuore e in più punti ho dovuto interrompere la lettura.
Hai utilizzato un lessico davvero appropriato, concreto, di chi sta ricordando con tristezza e gioia una persona amata e i momenti belli seppur difficili condivisi con lei. Non c'è una virgola fuori posto e i pensieri scorrono veloci, leggeri, come se la chitarra muovesse da sola le proprie corde e producesse una musica lenta, struggente e al tempo stesso delicata e morbida.
Il finale, con l'omonimo nipote di George, è stato davvero toccante.
Ti faccio i miei complimenti!

Elly

Recensore Junior
21/05/15, ore 18:59

Ciao, sono qui per il gioco dell'oca EFPiana.
La tua storia mi è piaciuta. Molto originale, sono contenta di aver letto questa ff anche se questo non è propriamente il mio genere.
In quanto chitarrista e cantautrice, inoltre, so benissimo che tipo di rapporto vi sia tra un cantante e il proprio strumento musicale, e tu lo hai descritto abbastanza bene.
Lo stile mi è sembrato scorrevole, non ho notato errori...brava. :)

Recensore Veterano
18/05/15, ore 21:27

Ciao!
Sono qui per il Gioco dell'Oca indetto sul gruppo.
Allora, che dire... ho trovato davvero originale il punto di vista della fanfiction. Molto ben congeniato!
La fanfiction inoltre esprime un continuo scambiarsi di angst e fluff, tra i momenti con l'ancora piccolo Dhani, a quelli della malattia, vissuta con una sorta di serena rassegnazione.
L'accostamento della canzone, poi, è del tutto appropriato.
Dal punto di vista grammaticale, non ho notato errori, e anche questo è bene.
Che altro, complimenti. Una fanfiction davvero molto espressiva! Ha lasciato davvero molto!
Baci e a presto,
Nox

Recensore Veterano
18/05/15, ore 15:10

Ciao, sono qui per il Gioco dell'Oca Efpiana.
La consegna era di leggere e recensire una storia su artisti musicali e devo ammettere che non è proprio il mio genere.
Non vado matta per le FF basate su persone realmente esistite ma si sa, sono gusti.
Ho scelto questa perchè era introspettiva e triste e devo dire che non sono affatto pentita.
All'inizio ero disorientata ma poi ho capito che a parlare era la chitarra.
Che piacevole sorpresa.
Mi piace molto il fatto che tu abbia approfondito il rapporto tra la chitarra e il suo artista come qualcosa di infinitamente umano e profondo.
Mi è piaciuto anche come tu ti sia giostrata tra i sentimenti della chitarra
e di come l'abbia fatta pensare/parlare.
L'unica cosa su cui sono rimasta dubbiosa è la punteggiatura, ho trovato in alcuni casi troppe virgole e alcune decisamente discutibili.
Ma nulla di grave.
Ti saluto.
Peggs =D

Recensore Junior
17/05/15, ore 21:27

Una lettura più che piacevole :) è stato bello "sentire" l'amore che la chitarra prova per il suo proprietario - attraverso tutti i suoi pensieri e ricordi- perchè è indubbio che sia un riflesso del tuo nei confronti di George Harrison e della sua musica :) Essendo appunto un oggetto inanimato per darle voce c'era bisogno che ci fosse un cuore "vero" dietro, il che rende tutta quanta la fanfiction una sorta di omaggio in onore del musicista. Ben fatto!

Recensore Junior
17/05/15, ore 16:55

wow stupenda , magnifica , non ci sono parole per descriverla , scrivi davvero bene, e soprattutto è molto dolce , ma anche triste allo stesso tempo , mi hai quasi fatta piangere lo ammetto , non pensavo che parlasse una chitarra ma una persona , ma invece parlava la chitarra bravissima. non ci sta nulla da dirti , nel senso che non ci sono errori , fai capire perfettamente lo stato d'animo della chitarra in questo caso che parla .forse le mie parole non si sono capite molte e quindi te lo spiego : perchè io ho pensato che fosse così , dolce perchè ricorda la persona defunta , triste perchè è morta quella persona e la chitarra la ricorda
(Recensione modificata il 17/05/2015 - 08:07 pm)

Nuovo recensore
13/05/15, ore 23:05

Salve,
inizio col dire che il testo mi ha emozionata a partire dalla frase di De Andrè. Per sarebbe potuto finire tutto lì, sapevo che il resto sarebbe stato meraviglioso. E non ne sono rimasta delusa. Anzi, sei il tipo di discorso che mi piace ascoltare, la scorrevolezza non così scontata di cui ho bisogno. Trovo molto tenero il fatto che la chitarra parli in prima persona e, da fan dei Beatles, posso dirti che amo la metafora che hai tirato fuori dalla canzone. Nel complesso, non c'è un solo errore "degno" di attenzione. Mi congratulo con te e con la tua splendida mente.
Da me a te,
Sofia

Nuovo recensore
05/05/15, ore 10:38

Hola!!! Ho amato questa piccola flashfic. Scrivi molto bene. Love Maddie

Nuovo recensore
19/04/15, ore 16:19

Ciao :D
E' una fancfic davvero bella e profonda. Mi ha fatto pensare alla mia di chitarra, "chissa cosa ha da dire". Scritta molto bene, non vedo errori notevoli. Non me ne intendo di fanfiction ma questa mi è davvero piaciuta, hai saputo raccontare una storia in modo intenso quanto semplice.
Brava!

Recensore Junior
15/04/15, ore 14:33

Dirti che ho amato questa OS è ben poco. E' meravigliosa. Il modo in cui è la chitarra a narrarci la vita di George e poi di Dhani mi ha spaccato in due il cuoricino. Ho amato anche la citazione di De Andrè ♡
Bravissima come al solito amo il tuo modo di descrivere George, si vede quanto ti piace.
Alla prossima storia
Baci
White