Recensioni per
Missione Shakespeare
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
09/02/24, ore 15:51
Cap. 6:

Uoooo bellissima!!! Ho incontrato la prima storia sul fandom due giorni fa e ho dovuto leggere tutti i racconti, perchè ero troppo presa dai tuoi racconti! Scrivi davvero benissimo, mi è parso di vedere i personaggi comparirmi davanti agli occhi ad ogni capitolo (di questo e di quelli precedenti).
Spero non sia l'ultimo, questo ciclo di storie mi ha affascinato davvero tantissimo e non vedo l'ora di leggere un seguito!
Grazie per i piacevoli momenti di lettura che mi hai concesso, sicuramente punterò a leggere qualcuno anche degli altri racconti.
Un abbraccio

Recensore Junior
20/04/17, ore 09:15
Cap. 6:

Leggere questa storia è stato veramente piacevole e divertente!
Da dove partire? Innanzitutto dallo stile, pulito e lineare, senza errori che infastidissero durante la lettura. L'unica cosa che non ho appreazzato a tale proposito è il nome di uno dei protagonisti all'inizio di ogni "paragrafo", che ho trovato un'inutile ridondanza, dato che il punto di vista si sarrebbe capito benissimo anche senza esplicitarlo ogni volta.
Parliamo poi dell'ambientazione, che hai reso in modo perfetto. Non so se avevi scritto la storia all'inizio del 2000 o se hai semplicemente "rimembrato i tempi passati", ma l'hai fatto divinamente. Non solo per aver rievocato i vecchi cellulari degli anni in cui non esistevano ancora gli smartphone o cose del genere, ma il racconto in sè si inserisce alla perfezione nel "clima del nuovo millennio", in quegli anni in cui i ragazzini leggevano Harry Potter, aspettavano i film di Narnia e non si perdevano una puntata di Settimo cielo.
Per non parlare poi dei personaggi. I tre giovani protagonisti sono caratterizzati benissimo e hai saputo circondarli di una serie di altri personaggi secondari che non fanno altro che rendere più vivida la loro rappresentazione. Il mio preferito è Colin, con la sua innocenza, che non sa cosa sia quella piantina che vogliono tenere sul davanzale i suoi gemelli, ma sa perfettamente che uno spacciatore di droga è un "cattivo". Poi l'idea delle "bande" in conflitto, che si danno un nome e tutto il resto... troppo carina e soprattutto... mi ha fatto tornare alla mente tanti ricordi...!
Devo dire che mentre leggevo le avventure dei piccoli eroi mi ero dimenticata che tra i generi ci fosse scritto anche "fantasy", così, quando è spuntato fuori Graunt... è stato un vero e proprio colpo di scena, che più inaspttato non si può!
Ora, non è mio solito scrivere recensioni chilometriche, eppure non credo di aver detto tutto, per farti capire quanto ho apprezzato "Missione Shakespeare". Posso intanto mettere la storia tra le preferite e prometterti che leggerò molto volentieri tutta la serie del Ciclo di Faerie e questo anche se, lo ammetto, il genere fantasy non è proprio tra i miei preferiti.
Insomma, complimenti, complimenti e complimenti!
Alla prossima,
FatSalad

Recensore Master
23/05/15, ore 12:27
Cap. 6:

Ed eccoci alla fine! Che dire una storia proprio simpatica! I nostri tre piccoli eroi hanno fatto la scoperta dell'esistenza di Faerie, ma spero che abbiano anche l'occasione di visitarla un giorno!
Anche se, come dice Colin, la magia più bella sta proprio nella loro amicizia.
Complimenti per il contest e a presto!
Ale

Recensore Veterano
21/05/15, ore 20:29
Cap. 6:

Seconda Classificata al contest "Tutti in scena!": "Missione Shakespeare" di Beatrix Bonnie

Grammatica: Comincio con il farti i complimenti: il tuo uso della grammatica è veramente buono, ho trovato solo qualche imperfezione, qua e là, ma sono solo piccole sbavature.
È presente qualche errore di battitura ma, trattandosi di un racconto molto lungo, è assolutamente normale che ci siano.
Ma non era sempre stato così: quando, all'età di dieci anni, sua madre aveva deciso che dovesse smetterla di giocare all'enfant prodige: “sua madre aveva deciso che doveva smetterla”. Con i verbi che esprimono una certezza o un ordine, come decidere, oppure con “dire” o “affermare”, è più corretto l’uso dell’indicativo; tuttavia credo che anche il congiuntivo sia accettato, ma in questa frase non ci sta perché non è presente nessuna sfumatura d’incertezza.
La maestra entrò in classe proprio mentre Christopher prendeva posto in (a) fianco a Colin: meglio “a fianco a Colin” (questo non è per nulla un errore grave, è veramente una piccolezza).
Non era sola; dietro di lei era entrata una ragazza che dimostrava neanche venti anni: hai dimenticato il “non”, “non dimostrava”.
saint Patrick: anche la S di Saint va maiuscola.
«Non essere così melodrammatico, Chirs»: qui e altrove, per errore di battitura hai scritto “Chirs” invece di “Chris”.
Maryon si impegnò a ripassare mentalmente tutti i modi per per dire l'ora in francese: “per” è ripetuto due volte.
«Tranquillo, nessuno vuole fare fare l'amante rompiballe»: qui “fare” è ripetuto due volte.
«Grazie» gli disse poi, come se di fosse spostato di sua spontanea volontà: come se si fosse spostato.
Christopher si incupì ancora di più dopo l'incontro con la DDD e si lasciò cadere sulle poltroncine dell'aula maga: aula magna.
san Valentino: come Saint Patrick, la s di San va maiuscola.
erbacce a gatti randagi: e gatti randagi.
«Lo gloria!» fu il suo annuncio teatrale: la gloria.
«O la Bella addormentata, come preferisci.»: credo che anche Addormentata vada maiuscolo.
Sfuggirono al controllo rigoroso della mamma di Chris dicendo che andavamo al parco a giocare e che ovviamente sarebbero tornati per cena: “dicendo che andavano”.
«Perché è intelligente, questo cicciolo di umano: credo volessi scrivere “cucciolo”.
Lui, in realtà, non sapeva ben dire se la cosa lo lo eccitasse: la particella “lo” è ripetuta due volte.
Dopo che i poliziotti avevano requisito la droga e fatto i loro accertamenti: “dopo che ebbero”.
Come puoi vedere, gli errori veri e propri sono ben pochi, per la maggior parte si tratta di sviste di battitura. Considerata la lunghezza del testo, sei stata veramente molto brava e attenta!
8,5/10 
 
Stile: L’aspetto che ho più apprezzato della tua storia è stato proprio lo stile. È veloce, scorrevole e immediato, veramente adatto alle situazioni che descrivi e al punto di vista di un gruppo di bambini delle elementari. Sei riuscita a descrivere e a presentare, senza essere troppo prolissa e risultare pesante, dei personaggi originali e ad inserirli perfettamente nel loro ambiente, nel quale sei riuscita a calare anche me. L’uso di termini coloriti e gergali o colloquiali ha contribuito a farmi piacere ancora di più la storia, rendendomi più partecipe di quanto stava succedendo rispetto ad un narratore che segue le vicende con distacco.
Ci sono però, a mio parere, delle espressioni troppo colloquiali che al mio orecchio non suonano bene (so che questo è un fatto meramente soggettivo, perciò ha influito solo minimamente sul punteggio): ad esempio, i superlativi costruiti con prefissi come “stra bravo o “iper-agitato”: secondo me sono preferibili le forme “bravissimo”, “agitatissimo”, anche se si possono lasciare. Un’altra nota lievemente stonata, l’ultima, è la frase che comincia con “che poi”: è una forma tipica del parlato che non mi è mai piaciuto trovare per iscritto.
Queste, ripeto, sono solo mie considerazioni personali, e non tolgono nulla al fatto che tu abbia fatto veramente un ottimo lavoro.
9,5/10

Uso dell’opera scelta: Mi è piaciuta l’idea del gruppo di bambini che deve mettere in scena una rappresentazione, e il collegamento finale con la presenza soprannaturale di Graunt, che collega il mondo della commedia  a quello reale, è stato un bel colpo di scena, interessante e originale (per il quale, fra l’altro, ti sei aggiudicata il premio per i migliori effetti speciali). Tuttavia, mi sarebbe piaciuto vedere più presente la trama dell’opera che avevi scelto come ispirazione, magari facendo effettivamente recitare ai bambini una parte consistente della commedia, oppure reinterpretandone la trama per intrecciarla alle avventure dei tre, o ancora mettendo qualche citazione, anche solo ad inizio capitolo. Comunque, non posso negare che l’amato Shakespeare di Chris ha influito su questa storia, eccome!
 7,5/10 

Originalità: Qui non ho molto da dire, forse perché sono stata fin troppo prolissa negli altri campi: la tua storia è assolutamente originalissima, sia per il tema che hai trattato sia per il modo in cui hai sviluppato la vicenda. Sei riuscita a presentare bene dei personaggi di tua invenzione e a portarli avanti nella loro avventura ancora meglio. La storia è veramente piena, i tre non stanno fermi un attimo e il mondo viene colorato dalla loro fantasia e dai loro giochi. Mi sono piaciuti soprattutto i dettagli dei momenti meno importanti della trama principale (una fra tutti la scena delle audizioni per la parte musicale della rappresentazione, che mi ha divertito moltissimo), che contribuiscono a creare una storia che non sia scarna ed essenziale ma un vero e realistico “spaccato di vita” di questi ragazzini alle prese con il teatro.
9,5/10 

Caratterizzazione dei personaggi: Ho un debole per le storie che hanno protagonisti dei bambini e che trattano di avventure del genere, e credo che caratterizzare i bambini senza farli ricadere nella categoria “piccoli adulti” (a cui, nel tuo caso, ma con un valido motivo, appartiene parzialmente Chris) e senza ricadere in stereotipi sia molto difficile. Come ho già detto, Chris è un piccolo adulto, ma ha un valido motivo per esserlo: anche se ho letto varie storie dov’erano presenti bambini prodigio, seccati dall’immaturità dei loro coetanei, il tuo Chris non mi è parso una ripetizione “a stampo” di un modello, ma un personaggio ben definito. Certo, non mi è stato molto simpatico, se fossi stata a scuola con lui probabilmente ci avrei litigato, ma il fatto che tu mi abbia suscitato questi sentimenti è un’ulteriore riprova della sua riuscita caratterizzazione. I punti in cui Chris mi è piaciuto di più sono stati quelli in cui si è visto il suo essere, in fondo, ancora un po’ infantile, come quando si chiude in camera dopo essere stato sospeso. Colin è stato forse il mio preferito, mi sarebbe piaciuto a volte vederlo un po’ più presente. Anche Maryon mi è piaciuta, l’ho trovata interessante, coraggiosa e piena di fantasia e le sue frasi, i suoi giochi e le sue missioni per Eldorado mi hanno davvero coinvolto. A tratti, però, forse l’ho trovata un po’ troppo stereotipata come ragazza “maschiaccio”, che è bravissima nei videogiochi e rifiuta tutto ciò che è femminile (prendila solo come una piccolissima “critica”, perché, ti ripeto, per il resto mi è piaciuta moltissimo!), a volte sembrava un po’ piatta.
Insieme, nel club MccDragon, li ho assolutamente adorati, e mi è piaciuta loro colorita rivalità con la DDD, che hai descritto veramente molto bene. Anche i ragazzini del gruppo rivale sono bei personaggi secondari (mi è piaciuto il fatto che tu abbia chiamato uno Dorian Gray), i personaggi di contorno, infine, sono a mio parere perfettamente inseriti e non sono mai troppo superficiali o inutili, anzi contribuiscono ad arricchire l’insieme. In particolare i fratelli di Colin mi hanno ricordato molto Fred e George di Harry Potter. E Graunt è davvero un goblin perfetto, non ho proprio nulla da dire su di lui. È strano, magico e infido al punto giusto: sembra davvero uscito da una favola tradizionale irlandese. Sei stata davvero molto brava sotto questo punto di vista!
9,5/10 

Gradimento personale: Come ho già detto in moltissimi punti (sì, mi ripeto spesso nelle valutazioni), la tua storia mi è piaciuta molto per la caratterizzazione dei personaggi, lo sviluppo ben strutturato della vicenda e il colpo di scena finale. La tua storia è stata una lettura leggera e divertente, con citazioni e riferimenti (a Shakespeare, ma non solo) che ho alquanto apprezzato. Nelle note avevi scritto che l’ambientazione poteva risultare strana perché la storia si svolge nel 2002, ma io non ci ho trovato nulla di strano (probabilmente perché in quel periodo anche io ero bambina – anche se un po’ più piccola dei nostri protagonisti –, quindi sono situazioni molto simili a quelle che ho vissuto io). Anzi, io che sono solita cercare con la lente d’ingrandimento e il lumino le incoerenze “storiche” nell’ambientazione, devo farti i complimenti perché non ne ho trovata neanche una.
Ho trovato forse un po’ meno coinvolgente del resto la lotta dei bambini contro lo spacciatore, con la luna di cartapesta che cade e la scossa elettrica (credo che una carica alla massima potenza di un impianto luci teatrale lo avrebbe sicuramente ucciso, ma non sono per nulla un’esperta e potrei benissimo sbagliarmi!) , ma devo dire che con l’entrata in scena di Graunt ti sei ripresa alla grande!
Ho una domanda per te, che non è per nulla una correzione ma solo un chiarimento: ad un certo punto, hai fatto intuire a Chris le possibili implicazioni a livello quantistico dell’esistenza di un mondo parallelo. Ora, tu hai fatto riferimento all’equazione spazio-tempo di Einstein, ma nel 2002 essa era già stata superata dalle scoperte della fisica quantistica, e l’interpretazione a molti mondi di Everett (che, semplificando moltissimo, accetta la presenza di “universi paralleli”) era già ampiamente conosciuta in quell’anno. Mi sono domandata: come mai allora Chris, che è un genio ed è molto ben informato, non la conosce? E, se la conosce, come mai ha fatto riferimento all’equazione di Einstein e non alle teorie successive?
Tieni a mente che, data la mia scarsa intelligenza, posso benissimo non aver capito proprio niente di ciò che intendevi in quel passaggio e aver preso pan per focaccia.
Ora concludo, grazie per avermi fatto leggere questa bellissima storia!
8/10

Per un totale di 52,5/60 punti 

Recensore Master
18/05/15, ore 09:11

Ed eccoci arrivati alla fine a quanto pare! Sembra che dietro il mistero non ci fosse solo un essere fatato, ma anche uno spacciatore "umano troppo umano".
Il trio MccDragon ha una terribile tendenza a mettersi nei guai, ma per fortuna alla fine riesce sempre a cavarsela. Ma anche questa volta è andata bene! A questo punto mi chiedo se e quando i nostri eroi raggiungeranno i perigliosi confini di Feeria (o Fearie) ed esploreranno i suoi luoghi...
Comunque è una storia molto divertente: i tuoi ragazzi sono spassosi e interessanti. E li vedremo ancora all'opera spero!
Ciao
Ale Mazza

Recensore Veterano
15/05/15, ore 22:27

Ciao, ho appena letto il primo capitolo. Premetto che non ho mai letto nulla di tuo, ma mi avevi già convinto con l'introduzione; teatro, Irlanda, Shakespeare. Non potevo non curiosare, e ho fatto bene. Mi è piaciuto molto, complimenti!

Recensore Master
09/05/15, ore 14:05

Il mistero si infittisce! Chi sarà il misterioso sabotatore? Ho il sospetto che ci siano in ballo i pericolosi abitanti di Feeria!
Povero Chris, completamente incastrato dalla sua stessa intelligenza. Certo che per accusare qualcuno ci vorrebbe anche un movente. Non ha mica torto a lamentarsi! Però forse dovrebbe almeno provare a giustificarsi, benedetto ragazzo!
Comunque mi hai incuriosito.
Aspetto il prossimo capitolo!
Ciao
Ale

Recensore Master
25/04/15, ore 16:15

Ciao!
Avevo un po' dimenticato quest'altra tua serie! I tre ragazzini terribili sono sempre molto simpatici comunque (anche Chris, sebbene il suo tratto sottuttoiosonobravissimo sia un po' irritante).
Mi sembra interessante questa storia! Io amo molto recitare e mi piacerebbe fare qualcosa di "classico" (tipo vorrei fare Iago). Chissà cosa accadrà ai nostri eroi e quali esperienze avranno nei prossimi capitoli!
Dal riassunto sembra interessante.
G.O.C.B