Recensioni per
L'uomo che aspettava il mare.
di Aika Morgan
Com’è finito poi, il contest? |
Aika cara, adoro sempre il tuo modo di scrivere e la minuzia di dettagli che inserisci in ogni scena. |
Buongiorno (beh, buonasera) cara, mi presento, il mio nome è gloria... sono una tua lettrice affezionata da uno, forse due anni, ma, per mancanza di tempo/impegni/versioni di latino esasperanti/capitoli postati troppo tempo fa non ho mai speso 10 minuti per recensire qualcosa di tuo, errore imperdonabile cui stasera intendo rimediare! Parto col dire che ciò che mi ha catturata, delle tue storie, è soprattutto l'atmosfera, quell'alone soffice e malinconico, a tratti lievemente angst, che, spesso, si portano dietro mi ha fatto innamorare istantaneamente di loro (e di te!)... sarà un complimento stupido da fare, ma una delle cose che mi ha subito attratta delle tue storie sono stati i titoli, poetici, evocativi, perfetti, "la ballata dell'amore cieco", "il ragazzo che vendeva amore di fumo", "il ragazzo di nessuno", "basta solo guardare le stelle", "fuori piove un mondo freddo", "4 flames of anger", "ci porterà via il mare", "in bocca il sapore della polvere", ed ora "l'uomo che aspettava il mare"... saranno sottigliezze ma, per come la vedo io, racchiudono sempre così bene il significato di ogni cosa che scrivi da essere essi stessi piccole opere d'arte! Anche questa storia, poi, mi ha segnata, in ogni tuo racconto c'è sempre almeno una frase talmente poco scontata ed ortodossa da rimanermi impressa, marchiata a fuoco nella mente, "lui era come il mare", è un paragone bellissimo, assurdo e impensabile, come i personaggi, come la storia, come Genova (guarda un po', io sono pure ligure!), che diventa viva e influenza i personaggi molto più di quanto essi stessi pensino... insomma, ho scritto tante cose a caso, un'accozzaglia di pensieri, lodi e riflessioni poco chiara, spero ti sia comunque arrivato il messaggio -che, riassunto, sarebbe: scrivi, scrivi, scrivi, che sei bravissima, e aggiorna presto!- Bacioni, Glo |
È la prima volta che leggo qualcosa in seconda persona, ma non mi dispiace affatto; sembra quasi che sia una parte di lui a parlare, a raccontare la storia (non so se mi sono capita). La metafora del mare in riferimento all'altro uomo è bellissima, brucia e disinfetta le tue ferite con il sale...mi è rimasta dentro. Non so cos'altro dire, non sono per niente brava a recensire, ma questa storia mi è piaciuta, mi ha coinvolto fin da subito. Andrea è un personaggio fragile, che nonostante tutto non può cambiare quello che è, ma riesce a sopravvivere aspettando il mare, l'assoluzione che gli farà dimenticare tutto. Mi è piaciuta molto la storia. A presto! :) |
Ciao...Fermi un attimo: tu volevi ritirarti dal contest??? What??? Questa storia è davvero bella i miei complimenti, il lessico, la citazione, insomma tutto azzeccato, davvero chapeau...quindi in bocca al lupo e vedremo come va il contest...un caro saluto |