Innanzitutto voglio ringraziarti per aver scritto questa storia a livello umano. C'è una tale intensità dietro ogni parola che penso sia impossibile che non arrivi a chi la legge. È tutto così vero, così dolorosamente verosimile. Mi sono sentita molto male e molto bene, tutto insieme. È stata una lettura parecchio intensa.
Lo stile che hai usato è eccezionale, davvero adatto al tema che hai trattato; molto intimo, pieno di immagini così delicate, così forti che mi hanno lasciato spesso a bocca aperta. È come se tu avessi preso dei pezzi del cuore di Merlin per poi esporli per tutti noi sulla pagina. Alcune parti le ho lette con la lentezza dolorosa dei pensieri più cupi, quelli che ti assillano la notte e non ti fanno dormire. In altri, c'era tutta la velocità di un momento drammatico, la paura, i polmoni che si strizzano e l'aria che viene risucchiata via.
Merlin, oh, Merlin. Solo chi ha sofferto e soffre, credo, può davvero riuscire a comprendere una persona spezzata. Ho amato il modo incredibile in cui sei riuscita a mantenere IC la sua dinamica con Arthur. Dire IC mi sembra poco. Hai praticamente trasposto in una AU il vero senso del merthur, quel legame indissolubile e superiore che non è destino, dice Merlin, ma poi invece sì, alla fine con loro lo è sempre, perché riescono sempre a farci sognare, a farci credere almeno un po' nelle favole anche nei momenti più bui. Sono questo.
Kudos per Arthur e per la caratterizzazione molto fedele. Se si tolgono ad Arthur i complessi causati dal rapporto con suo padre si taglia via metà del personaggio, e tu qui hai preso questo tema e lo hai amplificato nella giusta direzione, dandogli un senso più profondo e inevitabile, tanto che mi ritrovavo a pensare “ah, sì, non può che essere così” (il fatto che si alleni, per esempio. Ti ho amato troppo in quella riga).
Una parola anche per Morgana, questa presenza silenziosa e allo stesso tempo asfissiante per Arthur. La sorella apparentemente perfetta che si rivela quella che forse soffriva più di tutti. La abbraccio <3
Non so che dire, sto scrivendo di getto... boh. Ho letto questa fiction dal cellulare senza riuscire a staccare gli occhi (considera che stavo pure camminando) e penso che in futuro la rileggerò, molte molte volte. |