Recensioni per
The Devil of Hell's Kitchen
di kamony
Massecondo te, io scopro che tu hai pubblicato una storia su Daredevil e non la leggo? E non la commento? Naaaa. Ringrazio la tv per aver ridato dignità a un personaggio forse snobbato per via di quel film bruttobrutto con il mascellonico Ben. E per aver riportato in auge questa oscura figura dei fumetti che forse è sempre stata un po' in ombra rispetto ai suoi fratelli di carta più colorati e pieni di libidinosi poteri. Insomma: che dire? Tu con le one shot sei bravissima, perché centri il punto. Sempre. E ci ho rivisto le atmosfere che in questi giorni ho vissuto con il telefilm e quel continuo scontro interiore fra bene e male del personaggio che secondo me lo ferisce ben di più di tutti i pugni che si becca da mafiori russi, cinesi e quant'altro. Non so, spero che avrai altre buone idee dopo questa, perché le leggerei molto volentieri :P |
Ho visti la serie stupenda e il tuo racconto mi è piaciuto molto. |
Ben ritrovata! Premetto che non conosco questo personaggio, né il fumetto né la serie televisiva (però sono andata subito a documentarmi!), ma, nonostante questo, sei riuscita a "risucchiarmi" nella storia. Mi hanno colpito soprattutto il dissidio interiore del protagonista, perché il confine tra sete di giustizia e di vendetta è davvero sottile (e la tentazione di usare mezzi non sempre leciti per perseguire l'una o l'altra è forte in tutti noi), e l'atmosfera cupa di questa città tentacolare, che dietro facciate per bene nasconde orribili brutture (mi ha ricordato certo film di Batman... sì, almeno qualcuno di quelli l'ho visto!). Poi è interessante anche l'aspetto religioso, che credo che in questo genere di opere sia abbastanza un "unicum". Finalmente un eroe che però si mette in discussione e si chiede se il suo comportamento sia sempre giusto. |
Daredevil per me è un ricordo lontano, ma le tue descrizioni della città, delle sensazioni di ciò che un cieco può percepire, fin nei minimi dettagli, mi hanno affascinato e riportato alla mente il fumetto dove l'ho amato di più: Electra Lives Again di Frank Miller e Lynn Varley, forse perché comincia proprio con la scena di una confessione molto simile a quella che evidentemente si vede nel telefilm. Non so come sia questa nuova serie, ma le sensazioni sono quelle. Una città che è una vera protagonista, con i passi frettolosi della gente, i vicoli sordidi, le violenze chiuse dentro le mura. Un uomo che oscilla fra il desiderio di giustizia e quello di vendetta, che si chiede se è un angelo o un diavolo, che cerca di fare la parte dell'angelo anche se si sente un diavolo. Penso che tu abbia reso davvero bene tutte queste sensazioni e sono felice ti sia cimentata in un altro fandom. A presto allora (spero!). |
C'è quasi sempre un rapporto simbiotico tra il super eroe e la sua città. Quest'ultima spesso lo rinnega, lo ricopre di marciume, lo denigra. La città, piuttosto, preferisce esaltare chi la arricchisce con metodi abbietti... anziché chi vuole salvarla e riscattarla. Triste cosa, ma è così. |