Nell'istante in cui ho visto che avevi scritto in questa sezione mi sono fiondata su questa storia.
Le fanfiction sul mondo di Tolkien sono importanti per la mia vita, capitemi. Sono essenziali.
Poi ho visto che era angst e stavo per saltare di gioia (sì, non so con quale logica xD). Anche l'angst è essenziale per la mia vita.
Innanzitutto, poiché ciò deve essere saputo, sì, assolutamente sì, mi ha distrutto una valanga di feels. Anzi, i feels hanno distrutto me.
Perché, help, è angstosamente angst e la cosa è splendida.
Quella scena è l'incarnazione di tutti i feels della mia vita o qualcosa del genere, e questa storia li rievoca tutti, dal primo all'ultimo.
Mi piace tantissimo lo spunto di base. Mi piace il modo in cui è rappresentato il legame fra Fili e Kili: è unico, una prospettiva differente da ogni altra. Questo legame che il unisce e che arriva ancora prima delle parole e dei gesti: parte degli occhi, la parte del volto che più sinceramente esprime le emozioni e i pensieri.
Questo riflette perfettamente il livello a cui arrivava la loro comprensione reciproca, la loro unione: dopo aver condiviso la vita intera, il viaggio, l’avventura, ed essere rimasti legati, senza mai allontanarsi, non poteva esser che così. Il loro legame non poteva essere che unico e profondo.
Qui, tutto questo è espresso in modo appropriato, coinvolgente, poetico, attraverso una serie di immagini efficaci.
Mi piace come gestisci la scena, e il momento di “switch”, il passaggio in cui entri nel vivo del momento, con quella semplice ma tremenda considerazione, con Kili che legge tutti quei sentimenti che presagiscono alla sua morte negli occhi del fratello. Che ha capito, che non può salvarlo.
E il finale è semplicemente perfetto. Perché, nel dolore, nella rassegnazione, nella morte, resta la speranza che il loro legame, così profondo, così sincero, non possa essere reciso neanche dallo spegnersi della vita. |