Recensioni per
Canti di vespri solitari
di HellSINger
Mi fai sorridere, sempre. Anche in poesie come questa, su cui non avrei motivo di sorridere. Le tue parole e le tue melodie e le tue immagini hanno un calore che li rende tangibili e posti a metà strada tra un universo immacolato e uno perverso, un incrocio di mondo in cui si comunica leggendo attraverso le righe, in cui una persona meravigliosa come te tende a celarsi dietro una freddezza asettica e difensiva, che però non appartiene alla sua anima. |
Che dire, sempre splendida la tua poetica. |
L'eterno ritorno dei tuoi temi non potrà mai stancarmi finché non smetterai di scrivere così dannatamente bene - non nel senso di una impeccabile precisione, che poi non t'appartiene, quanto di una così meravigliosa e allegorica versatilità delle tue parole, che sei sempre pronta a rimescolare. |
Bellissima. Sei bellissima quando scrivi in versi. :3 |
I ritorni lasciano sempre addosso una certa confusione, sì. |
Molto bella! Complimenti, mi piace molto l'idea dell'anti superuomo e della interpretazione del pensiero di Nietzche in chiave del pessimismo contemporaneo, ancora complimenti aspetto altre te poesie e/o recensioni :D |
Sai, sono proprio felice d'aver ritrovato, oggi, due nuove tue poesie. Avevo notato che non aggiungevi qualcosa da un po' ed ero molto dispiaciuto, ma mi rendo conto che l'ispirazione non funziona a comando (sebbene, per una persona come te, ho il sospetto che scrivere sia facile e spontaneo, tanto quanto dipingere). |
È sempre un piacere rileggerti. Lo so, ultimamente sono come scomparso, eppure nelle rare volte in cui passo mi capita di leggere qualcosa di tuo, anche se non ho il tempo o l'umore adatto a lasciare un commento. La tua vena poetica riesce sempre a sorprendermi, così come mi sorprende talvolta il silenzio attorno alle tue parole - prendi questa poesia, del 16/6. Non dico che sia un capolavoro, ma è obiettivamente bellissima, infinitamente più gradevole e geniale della poesia "media" di questo sito, eppure non ha neppure un misero commento al di fuori di quello che sto per scrivere io. La tua scrittura è scintillante, una vera gemma, le tue metafore sono sorprendenti e è meraviglioso come, a volte, tu possa anche non accorgerti di quanta bellezza ci sia là dentro - e surreale (avrei preferito usare sconcertante se non l'avessi detto tu, nella poesia) come chi stia qua a postare righe su righe non si accorga di versi del genere. |
Bellissima poesia. Mi piace i toni con cui è narrata, e il tema trattato poichè mi ci rispecchio. Solo una pecca ho trovato, un verso in cui andava una virgola che non c'è, ma basterà rileggerla e te ne accorgerai. Saluti! |
Ma tu guarda chi si rivede... carissima, butto giù due righe. Trovo il componimento molto forte, irrequieto e nervoso. Nervoso nel senso del continuo lottare, magari stremati fisicamente, psicologicamente. Un'armatura fatta di cicatrici è una metafora squisita, che presuppone che quel "cado" non sia la prima volta, forse inteso come ricascarci ( a scrivere? ) poi, quel finale, così potente, così diretto, così in grassetto... "odio"... in realtà il grassetto l'ho immaginato sul periodo seguente "verso LA PERSONA". il mio intuito mi ha fermato li, per questo sembra auto commiserazione, ho percepito quel "patetico" come se tu dicessi "Porca miseria, possibile che non traggo nulla di buono da uno scritto?" Ovviamente "Hellsinger" ( perdona le virgolette ^^ ) è un parare puramente personale, opinabilissimo e probabilmente scorretto, ma è ciò che mi hai trasmesso e volevo lo sapessi. Nonostante tutto la mia critica è positiva, ci mancherebbe! A presto. Mauro |
Ciao! Sono felice che tu all'inizio dica che non vuoi arrenderti. Diciamo che almeno il punto di partenza è positivo. |
Bella nella sua tragicità! Una poesia che costringe il lettore a riflettere. |
Indirettamente potente. |
La beata solitudine nietzchiana, una vera passione. |
Ciao! Di solito cerco di fare un'analisi approfondita e qui noto che l'ultima parte della tua creazione è un po' dicorsiva, poco poetica diciamo (da "Perché non c'è niente in cui credere" in avanti). Visto che nei primi versi questa poesia non era niente male (i primi erano molto più curati) ti invito a rivedere l'ultima parte, perché secondo me può acquisire una forma più bella. |