Recensioni per
Wahnsinn
di Siranne

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/08/15, ore 09:19
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "L'amore è uno stato d'animo"

Ciao!
Scusami se ho impiegato tutto questo tempo, sono una brutta persona... :(
Ora, so che dovrei passare alla recensione senza aggiungere altro - men che mai delle scuse -, ma faccio fatica a trovare le lettere della tastiera: sto piangendo senza ritegno, sappilo! TT.TT
Prima di iniziare la vera recensione, ti segnalo un paio di sviste, così dopo posso lasciarmi andare all'emotività:
- "...si alzò dalla sgabello..." = errore di distrazione, hai messo il femminile al posto del maschile (dallo sgabello);
- "...non abbai mai dimenticato..." = errore di battitura, hai scambiato la "a" con la "i" (abbia).
A parte queste due piccolezze, il testo è assolutamente perfetto, bravissima! Anche lo stile è a dir poco encomiabile, hai strutturato meticolosamente ogni frase in modo da impartire un ritmo di lettura adatto alla vicenda: il lessico è semplice ma non banale, perfettamente in linea con i personaggi, e la punteggiatura è appropriata, così da permettere al lettore di immedesimarsi e di emozionarsi.
Ora, sebbene l'argomento in sé non sia originalissimo, credo che la tua storia spicchi tra il gran numero di precedenti per carica emotiva e brillante caratterizzazione: essendo un tema inflazionato, molti non riescono ad arrivare al cuore del lettore, a differenza tua. Hai sviscerato tutta la mostruosa persecuzione con una tale precisione da centrare il mio cuore, riaccendendo il fervore che l'argomento inevitabilmente suscita in me. Hai rappresentato una storia d'amore dolcissima eppure destinata al fallimento, dato il contesto storico: qui non si parla "semplicemente" dell'assudità della guerra, ma si accentua la mostruosità delle persecuzioni. Non ci sarà mai un motivo tanto nobile da giustificare uno sterminio disgustoso come questo, per quante scuse si possano trovare: il rispetto per la vita umana vale molto più di qualunque "motivazione".
Meglio se tengo a freno la lingua, altrimenti la recensione si trasforma in una filippica: chiudo con la caratterizzazione, prima di perdere il filo del discorso.
Mi ha colpito molto la caratterizzazione dei protagonisti, o forse sarebbe più opportuno dire del sentimento che li unisce. Non ci sono molti elementi che implicano una particolare individualità, a parte il momento la tenacia con cui Valer si aggrappa alla sua umanità per cercare di sopravvivere o la schietta rivelazione di Bertolt, eppure credo che sia molto più efficace così: in fondo l'amore esalta pregi e difetti di ogni persona, proprio come si evince da questo testo. Lo spirito di sacrificio di Valer, che si consegna senza opporre resistenza per proteggere il suo amato, o la devastazione di Bertolt nel comprendere che ormai l'uomo che ama è morto, sono tutti segni emblematici della loro personalità, pur non essendo scindibili dal loro rapporto: ecco perché la caratterizzazione funziona così bene, perché mette in risalto l'indissolubile legame tra cuore e ragione, come tu stessa peraltro hai mostrato all'inizio nel dire "Il cuore di pesare".
Insomma, questa storia è davvero splendida: è profonda, dolce, tristissima e fa riflettere, non si può chiedere di più! *^*
Alla prossima e ancora tantissimi complimenti! ;)
Bacioni,

Chloe <3

Recensore Master
06/07/15, ore 07:39
Cap. 1:

Lo stile mi piace: descrittivo, ma più che altro evocativo, volendo suggerire la scena, anziché metterne a fuoco ogni singolo dettaglio. Pure il modo in cui hai trattato la non facile tematica è assai consapevole e attento. Forse nella scena dell'arresto i soldati non si sarebbero limitati a trattenere Bertolt: nascondere un ebreo era un crimine contro le leggi di Norimberga, non una cosa da poco. Ma, a parte ciò, confermo la mia opinione positiva, anche per la scena della dichiarazione d'amore, così viva nella sua impacciata naturalezza.

Recensore Master
10/06/15, ore 11:32
Cap. 1:

Contest - Storie nei dipinti

Nona Classificata ~ Maki Chan con Wahnsinn

Valutazione

La punteggiatura è abbastanza corretta, tranne una o due virgole fuori posto; quello che ti penalizza è per di più la sintassi e qualche errore tecnico. La lettura non risulta scorrevole, ci sono molte frasi contorte dovute all'uso scarso dei termini adatti. Giusto per farti un esempio: la parola “cosa” o “cose” generalizza e porta a complicare le frasi. Tipo qui (cito): “Era la mia costante, l’unica cosa che fosse sempre stata fissa e stabile nella mia vita”. Avresti potuto definirla scrivendo “l'unica attività” o “l'unico passatempo” e da lì la frase avrebbe avuto un altro senso, non credi? Delle volte anche i verbi sono distorti e altrettanti modi di dire. Personalmente ti consiglio di riguardare il testo e cercare di modificare i concetti. Ho beccato anche un errore, che lì per lì pensavo fosse di battitura, ma l'hai commesso due volte e allora ho dovuto contarlo. Hai sbagliato scrivendo “difronte” - in realtà si scrive staccato “di fronte”. Poi c'è il problema della D eufonica (ed egli, ad assaporare, ecc - hai presente?) ne hai sbagliate un paio, so che risulta poetico, ma c'è una regola specifica; Gli errori tecnici che ho nominato prima sono per di più le maiuscole nei dialoghi e le lineette spezza frase. Lo so, sono piccolezze, ma io ci tengo. Insomma, tutto questo per dirti che ho trovato il tuo stile acerbo, ma sono sicura che lavorandoci su otterrai maggiori risultati.
Sull'originalità sono molto combattuta. Mi spiego: guardando il dipinto da te scelto sei andata parecchio oltre le mie aspettative. Io mi immaginavo (banalmente) una storia d'amore tra i due, invece lei è la sorella e lui il ragazzo protagonista. Assolutamente inaspettato! Questo dettaglio mi ha molto colpito, ma temo tu non abbia dato il massimo. Ok, hai usato la carta della guerra e dell'Olocausto (particolare che ti fa onore) e l'hai arricchito con l'amore e lo strazio che ne deriva, però il contesto è poco sviluppato, preso alla larga, accennato, proprio perché è un argomento delicatissimo e difficile da affrontare. Lo hai ammesso tu stessa nelle note. Capisci quello che voglio dire? Tutto sommato è una storia romantica strappalacrime e amara quanto basta, ma non è originalissima né scontata, diciamo una via di mezzo. Secondo me potevi fare di meglio. Oltre tutto si nota come certe informazioni siano snocciolate così come vengono. Avrei apprezzato una contestualizzazione più accurata. Mi dispiace.
L'uso del dipinto è strettamente collegato all'originalità e mi duole dirti che anche da questo punto di vista non sono rimasta soddisfatta. Come ti dicevo prima, la mancanza di una contestualizzazione precisa ha distrutto un po' anche il dipinto. Mancano le descrizioni e gli elementi sono solo accennati. C'è giusto il pianoforte e il ruolo che hanno lui e lei. Non hai sfruttato al massimo la potenzialità che il dipinto ti ha offerto. Mancano quei due bicchieri di vino, manca l'aspetto dei protagonisti, manca la descrizione dell'ambiente! A me sarebbe bastato anche solo una descrizione finale e sarei stata contenta. Invece l'hai chiusa in fretta e furia. Peccato.
E dopo tutta questa negatività per cui mi starai sicuramente odiando, veniamo ai dettagli positivi della tua storia e mettiamo da parte le sottigliezze. Tutto sommato mi è piaciuta, come ti ho detto prima ho apprezzato l'idea che hai avuto perché ti assicuro che l'hai impressa e trasmessa benissimo. Perché si sente quel senso di malinconia, il dolore di Bertolt e l'affetto di Gabriela. Chiariamoci: la tua storia non è assolutamente da buttare, anzi! Con i dovuti miglioramenti potrebbe diventare un lavoretto degno di nota. Magari facendo dovute ricerche, descrivendo e caratterizzando di più i tuoi due personaggi principali, che non sono affatto male. Mi è piaciuto il modo in cui li hai fatti conoscere, la semplicità di un amore sbocciato e l'importanza che hai dato al pianoforte, il rapporto che ha Bertolt con esso. E non è da sottovalutare l'argomento omosessualità, tema controverso combinato con la guerra crudele. Scappa una lacrima e fa riflettere. Io l'ho capito il messaggio che vuoi trasmettere ed è bellissimo, ma quello che vorrei farti capire io è che potresti esaltarlo ancora di più. Ad ogni modo, ho trovato alcune parti molto intense. Ti faccio ugualmente i complimenti e grazie.

Recensore Veterano
21/05/15, ore 17:50
Cap. 1:

Complimenti, davvero. Già mi ero resa conto che scrivevi molto bene e questa storia non ha fatto altro che confermare la mia supposizione. Tutto é perfettamente reale, sembra quasi che tu stia raccontando un fatto avvenuto realmente (probabilmente è accaduto realmente qualcosa di simile, noi non lo sapremo mai). Ho un'unica nota da farti: Io avrei concluso in altro modo. É tutto ben fatto ma mi da la sensazione di "30 ma non 31", non so se mi spiego. Magari sono l'unica che la pensa così, ma ci tenendo a dirtelo.
Ah, poi volevo scusarmi per il ritardo delle recensioni premio, non ho avuto tempo materiale fino ad ora per farle.

Recensore Veterano
25/04/15, ore 20:01
Cap. 1:

Oddio e' una storia bellissima;') Non fa solo commuovere, ma allo stesso tempo e' cosi' romantica... Mi sembra di aver conosciuto di persona i protagonisti, perche' li hai descritti in cosi' poche parole... E quando ho saputo che Valer era ebreo...;'))) Mado... Hai scritto una semplice poesia, pura, semplice ma perfetta... Hai reso benissimo il dolore senza comunque soffermarti un attimo sugli orrori di quegli anni... Bravissima, scrivi da dio;D

Recensore Master
25/04/15, ore 19:04
Cap. 1:

Ciao!
Bellissima questa storia, mi ha commosso parecchio. Hai ragione, le guerre sono una cosa orribile ed è assurdo che portino gli uomini ad uccidersi l'un l'altro. 
Sono orgogliosa di te, scrivi sempre storie incantevoli. Continua così!
Bacioni, buona serata.♡♡