Recensione premio per il contest "L'amore è uno stato d'animo"
Rieccomi! ^^
Quando si parla di poesie, ho sempre un po' di "paura", perché non è un genere accessibile a tutti: non si tratta di buttare giù un'accozzaglia di versi sconclusionati, ma di raccontare una storia in modo armonioso e musicale, condensando periodi complessi in strofe efficaci e profonde. Per riuscire in una simile impresa, bisogna essere naturalmente portati per il genere, e tu lo sei: ogni verso è stilisticamente perfetto, capace di trasmettere grandi emozioni con poche parole e di infondere alla lettura un ritmo peculiare, talmente musicale da entrare in completa sintonia con il lettore. Se dovessi essere particolarmente pignola, ti direi che nel verso "ne a te , ne ad altri" mancano gli accenti acuti sui "né" e c'è uno spazio di troppo tra il "te" e la virgola, ma sinceramente mi vergogno persino a dirtelo: la forma è talmente perfetta da far impallidire chiunque.
Passando al contenuto, hai dato prova ancora una volta della tua straordinaria predisposizione al genere storico: non avevo mai letto nulla su Servilia, tanto meno in versi, perciò il tuo racconto risulta di per sé estremamente originale. Come se non bastasse, sei stata incredibilmente accurata nell'introspezione di una delle madri più sciagurate (anche se purtroppo non viene tenuta molto in considerazione) della storia: hai carpito il suo dolore e la sua rabbia sorda per le sorti del figlio, il "bastardo" di Giulio Cesare, colui che è destinato a una vita d'infamia, In tutto questo splendido componimento, ciò che mi ha colpito maggiormente è stato il verso finale, "ci rivedremo a Filippi": ho trovato questo rimando incredibilmente azzeccato, capace di strappare un sorriso amaro al lettore per la sottile ironia.
Per concludere, questa poesia è davvero meravigliosa, sono felicissima di averla potuto leggere perché è davvero sublime! *^*
Tantissimi complimenti, alla prossima! ;)
Bacioni,
Chloe <3 |