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di aduial

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/10/16, ore 14:29
Cap. 1:

Ciao!
Mi è piaciuta tantissimo questa lunga OS su Bellatrix e sul suo rapporto con Narcissa che, alla fine, si scoprirà essere solo una parte, un pretesto per qualcosa di più grande, ovvero la sua incapacità di concepire, la mancanza di una famiglia che la accomuna a qualsiasi altra donna del mondo. Alla fine, la scelta era fra la lealtà a Voldemort e alla causa e il matrimonio ed è curioso notare anche che le tre sorelle hanno fatto tre scelte diverse e che proprio Narcissa, quella di mezzo, ha fatto quella più equilibrata.
Anche la forma è impeccabile, ma, purtroppo, mi preme segnalarti che il carattere tropo piccolo la rende quasi illegibile.
Ho visto che hai smesso di scrivere di efp, ma spero tu abbia semplicemente preso altre strade.
Viviana

Recensore Veterano
27/08/15, ore 03:08
Cap. 1:

Wow!
Questa storia è un concentrato di pathos e di emozioni.
Ho sempre amato le sorelle Black, c'è un che di intrigante nelle loro differenze; eppure si percepisce anche qualcosa di indissolubile che le lega, qualcosa come un sangue purissimo che, volenti o nolenti, le contraddistingue dagli altri.
Bellatrix è una forza della natura! Sarò sincera: il mio personaggio preferito è da sempre Sirius, ma nonostante Bellatrix gli abbia inferto il colpo di grazia, proprio non riesco a farmela stare antipatica!!!
Mi piace molto come scrivi e il lato introspettivo che dai alla tua storia. Bellatrix è ritratta perfettamente e oserei dire che rispecchia totalmente il personaggio canonico.
Sei stata bravissima. Magari, se avrai voglia, spero di leggere qualcosa sul rapporto fra lei e l'Oscuro Signore: mi sono sempre domandata cosa corresse fra di loro.
A presto, Fjorleif

Recensore Master
28/05/15, ore 16:11
Cap. 1:

Questa storia è davvero molto ben scritta. Hai saputo entrare perfettamente in personaggio complicato come può essere Bellatrix, facendone un'ottima caratterizzazione.
In ogni riga sei riuscita a farmi entrare in ciò che prova Bellatrix, come quanto sia profonda la venerazione per il Signore Oscuro, quanto repulsione provi per Piton, e quanto disprezzo abbia nei confronti di Lucius.
Il confronto finale tra le due sorelle mi ha molto colpito: nonostante Narcissa sia la più piccola di tre sorelle, sa che l'amore per un figlio viene prima di tutto, cosa che Bellatrix non potrà mai capire. "Resa sterile dal suo stesso odio" è stata tra le frasi che più mi hanno lasciato il segno.
Bravissima, complimenti per questa perla!
HP_dream^^

Recensore Master
18/05/15, ore 15:06
Cap. 1:

Terza classificata ex aequo al contest "Viva la mamma!"


Titolo: 5/5  Efficace, incisivo, definitivo. Mi piace.
Sinossi in 200 parole: 4/5 Buono, ma ci sono due piccoli “ma”: la “O” a inizio di periodo; il “Perché” a inizio di periodo: capisco il taglio che hai voluto dare alla presentazione, ma non mi piace molto.
Formattazione: 8/10 Buona, ordinata, ma a rischio “muro di testo” per assenza dei rientri sul margine sinistro, che renderebbero il testo più dinamico e visivamente meno stancante. Inoltre, avrei aggiunto qualche “a capo” in più.
Grammatica ed ortografia: 9/10 Pressoché perfetto: ci sono alcune imprecisioni che segno sotto.
Stile/lessico: 9/10 Molto buono, semplice, lineare. Nessun virtuosismo che ti avrebbe assicurato il punteggio pieno, ma non ne considero l'assenza un difetto.
Originalità: 5/5 Un momento che si inserisce bene tra le pagine della saga, affrontato attraverso il confronto con Narcissa.
Gradimento personale: 4/5 l'ho letta con piacere, senza intoppi grazie allo stile lineare e gradevole, ma manca un po' di pathos: il dolore di Bellatrix appare superficiale. Non fraintendermi: tutto quello che dice, pensa e fa indica una sofferenza, ma non ho individuato nulla di “struggente” nel suo dolore, nella sua introspezione, anche troppo lineare. L'unica nota “sentimentale” è la ripetizione della frase “Bellatrix avrebbe voluto un figlio.”, che però non è sufficiente a precipitare il lettore nel tormento della sua vita e del suo “fallimento”.
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10 Molto buona la caratterizzazione di Bellatrix, come anche quella di Narcissa. Un solo sguardo su Draco e Lucius, ma mettendo in evidenza le differenze tra i due dici quanto basta per dare un'immagine significativa anche di loro. Il personaggio, principale, però, resta Bellatrix, perfetta nella prima parte, un po' meno convincente, a mio avviso, nell'ultima, nel dialogo con Narcissa, nella serra. Da quel “Se fosse stato il mio...” in poi, mi sembra che la sua introspezione sia più razionale e meno sentita, più impostata che istintiva.
Attinenza al tema: 8/10 L'argomento (se Bellatrix fosse stata al posto di Narcissa sarebbe stata orgogliosa di dare suo figlio al Lord) compare nella storia solo nella seconda parte, quando la vicenda si avvia già al finale. Bellatrix lo dice a chiare lettere, ma solo dopo aver osservato quasi con indifferenza Draco per la maggior parte della vicenda. La prima parte caratterizza Bellatrix, ci permette di identificarla, arrivando alla seconda parte, ma non ho sentito l'argomento così preminente nel contesto.
Mi è piaciuto, però, che tu abbia identificato il desiderio di avere un figlio di Bellatrix come il non essere da meno delle sorelle minori, un altro modo di primeggiare, un dono da fare al suo Signore, e non come un reale desiderio di essere madre. Bellatrix è completamente priva di istinto materno, a mio avviso e, mi pare di capire, anche per te sia così.
* 1 Punto bonus per pacchetto “difficile”


“Colta da una rabbia improvvisa, digrignò i denti e graffiò il legno scuro, rompendosi le unghie che si incastravano nelle scanalature.” → Nessun errore, solo una mia osservazione: fatico a immaginare che il tavolo del salone di Malfoy Manor sia in legno tanto morbido da graffiarsi con le unghie o che abbia incisioni (più che scanalature) in cui le unghie si possano rompere. Può capitare che le unghie si incastrino nelle fessure tra due tavole che compongono un mobile o in caso di legno danneggiato… ma un mobile di questo tipo non lo vedo in quel contesto.

“Lei li sovrastava semplicemente con la sua presenza.” → Non “sua”, ma “propria”.

“A testa alta lasciò la sala, sentendo chiaramente un sospiro di sollievo alle sue spalle.” → non “sue”, ma “proprie”.
 
«E tu?- ribatté Bellatrix, girandosi per guardarla finalmente negli occhi -perché non sei con tuo marito?»
+ «Però,- proseguì il Signore Oscuro -al figlio è data la possibilità di rimediare agli errori del padre. Ho affidato al giovane Draco una missione che gli permetterà di cancellare una macchia altrimenti indelebile».
+ «Smettila- ringhiò -chiunque altro pagherebbe per ricevere un'occasione come questa. Devi essere orgogliosa del fatto che il nostro Signore si fidi di tuo figlio al punto da affidargli un compito come questo».
→ Ho raggruppato le tre frasi perché si tratta dello stesso errore (che non è un vero errore, ma solo una forma ormai desueta): quando un inciso esplicativo si trova all'interno di un periodo, generalmente con un verbo di dire o che
comunque “commenta” il discorso diretto, le virgolette vanno chiuse e riaperte. Non si usa più il trattino da parecchi anni.

“Era stata odiata, temuta, detestata. Ma disprezzata? Quello mai.” → in linea generale, non si deve cominciare mai un nuovo periodo con una congiunzione (“e”, “o”, “ma”). Ci sono delle eccezioni, chiaramente, in poesia e nel lessico giornalistico, principalmente, dove si cerca di dare un particolare ritmo o di concatenare significati. Personalmente non amo le eccezioni (soprattutto perché non so quando vengono usate con cognizione di causa), ma nel tuo caso, qui come nell'introduzione, ho la sensazione che tu ricerchi un particolare effetto. Non di meno, avrei preferito una virgola, magari scrivendo “disprezzata” in corsivo per darvi maggiore enfasi.

“Era [...], seconda solo al suo Signore e Silente.” → “e a Silente”, altrimenti ci si aspetta “e Silente + nuovo verbo”.
 
“[…] finchè [...]” → errore di battitura “finché”.

Recensore Junior
15/05/15, ore 20:04
Cap. 1:

Ciao! Ho visto questa storia nell'ellenco delle storie partecipante al "viva la mamma", contest, del quale mi sono accorta troppo tardi per potermi iscrivere - anche perché, sai, odio i pacchetti, dal profondo del cuore -. Però volevo leggere qualche bella storia, e, che dire, la tua mi ha incuriosita immediatamente, perché il personaggio di Bellatrix mi intriga, da sempre.
E sì, ecco, mi ha conquistata il tuo IC, nient'altro da dire. Mi piace l'inizio, e devo ammetter che Carrow l'avrei cruciato anche io, nella mia mente resta il perfetto incrocio fra l'uomo e l'orangotango/scimpanzé. E che altro dire? La psicologia di Bella è tratteggiata in modo perfetto, e le descrizioni, l'ambientazione e i personaggi mi paiono azzeccati, e quanto alla trama, beh, si sviluppa egregiamente.
Che bella storia, complimenti, penso ti aggiungerò ai preferiti e passerò spesso da qui!
Volevo chiederti un'ultima cosa: su fb, sto pensando di organizzare una chat per noi fanwriter potteriane, per conoscerci meglio, per fare due chiacchere, per sostenerci moralmente e per sclerare per i contest. Se ti va di partecipare, beh, non ti resta che darmi il tuo nome! :)
Baci
Ceci - minervalennon

Recensore Veterano
10/05/15, ore 18:37
Cap. 1:

Ciao! Complimenti per la tua storia!
Innanzitutto, essa è scritta benissimo. La scelta delle parole, l'argomentazione delle frasi, le immagini evocate...
Ottima la descrizione di Bellatrix, Narcissa e degli altri Mangiamorte. Sono sempre stata affascinata da questi personaggi "del lato oscuro", ma purtroppo la Rowling non ha mai detto troppo su di essi...
Fantastica la metafora della rosa bianca! Per me, è come se rappresentasse Draco stesso.
Narcissa la tiene in mano, e preferisce farsi male piuttosto che non stringerla a sé. E tutto si può dire della signora Malfoy, tranne che non abbia fatto del suo meglio per essere una buona madre.
Bellatrix, invece, non ha dubbi nel distruggerla, per quanto bella e preziosa.
Anche il suo "sentirsi vuota" non si colmerebbe con la presenza di un figlio, perché esso sarebbe solo un altro mezzo per i suoi scopi.
Ancora brava!

Recensore Junior
09/05/15, ore 00:42
Cap. 1:

Eccomi qua!
Come sai, amo il personaggio di Bellatrix, a mio parere complesso e ricco di sfaccettature e avrei voluto che la Rowling approfondisse il suo passato, ma dobbiamo accontentarci di quello che c'è riguardo a lei.
Questo ci permette di immaginare e scrivere, proprio come hai fatto tu, cosa avrebbe provato, Bella, se avesse avuto un figlio suo.
So di essere corsa direttamente alla fine della tua storia, ma parto da ciò che mi ha colpito di più: Bellatrix sarebbe stata felice e fiera di avere un figlio, ma solo perché lo avrebbe consacrato a Voldemort.
E' un immagine raccapricciante che esprime appieno la follia della donna, che dimostra il fatto che Bellatrix non abbia limiti quando si tratta del Signore Oscuro.
Devo ammettere che ero una di quelle a cui Narcissa non piaceva granché e mi sono ricreduta solo verso la fine, quando mi è stato chiaro quanto straziata fosse al pensiero che Draco fosse in pericolo.
Mi è piaciuto che la minore e più debole delle Black trovasse il coraggio di dire a Bellatrix le cose come stanno, che lei non avrebbe mai potuto capire cosa significhi amare un figlio più della tua stessa vita.
Molto scenica e affascinante l'uccisione del pavone: Bellatrix è portatrice di morte, senza motivo, senza una logica, proprio come in questo caso.
Spero di non averti intontita di chiacchiere, impeccabile come sempre.
Ti abbraccio.
Angye

Recensore Master
07/05/15, ore 16:52
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Che dire? Non ho potuto resistere.
Sono rimasta veramente basita, vedendo che nessuno aveva ancora recensito questa storia, perché è davvero fra le più belle che abbia mai letto su Bellatrix.
Sono una grande fan di questo personaggio e non tollero che venga caratterizzata male, ma wow. Veramente wow. Non so cos'altro dire, questa storia non solo finisce tra le mie preferite, ma viene anche segnalata per le Scelte, perché trovo che sia veramente una perla.
Ma andiamo con calma, prima di tutto vorrei complimentarmi con l'Autrice perché penso che sia stata veramente fenomenale. Che abbia superato se stessa stavolta. Ho già letto altre sue storie, ma questa merita davvero. In primis per la scelta del personaggio e per come è riuscita a renderla. Si sta infatti parlando di Bellatrix Lestrange, personaggio di cui non sappiamo moltissimo, ma di cui abbiamo dei canoni ben precisi da rispettare e trovo che tutti i punti siano stati toccati magnificamente. In primis, il rapporto con i parenti, poi quello con il Signore Oscuro e infine quello con se stessa.
Narcissa e Bellatrix sono legate da un filo rosso molto fragile, che non si spezza mai e che è sopravvissuto a tanto, per come la vedo io. Il loro è un rapporto familiare molto turbolento, perché la personalità dolce e remissiva di Narcissa cozza contro quella predominante e impulsiva di Bellatrix. Eppure sono sorelle. Tra sorelle è normale provare invidia a volte (come Lily e Petunia), ma qui è di Bellatrix che stiamo parlando. Le emozione che prova lei sono elevate all'ennesima potenza e l'invidia che prova lei è qualcosa di corrosivo e brutale, perché lei non è inferiore eppure si accorge di aver buttato la sua vita. Questa è forse una delle sensazioni più devastanti che esistano, scoprire di aver sprecato la propria vita. O meglio, Bella non crede di averla sprecata diventando Mangiamorte e seguendo l'Oscuro Signore (che è il suo Sole e la sua ragione di vita), lei crede solo di non essere riuscita a servirlo abbastanza, di non averlo servito come Narcissa, di non avergli dato la cosa più preziosa per una donna. Gli aveva dato tutta se stessa, ma non era stato abbastanza. Bellatrix vive per Lui, questo è ovvio. Vive per Lui e si ritrova distrutta a pensare di NON AVERLO SERVITO ABBASTANZA. Questo è tragico. La personalità di Bella non è affatto distorta o addolcita, questa è veramente lei. È tragico sapere che avrebbe voluto un figlio solo per donarlo al Signore Oscuro, che la tratta sempre con la sua abituale freddezza, tra l'altro. È tragico sapere che suo figlio sarebbe stato solo frutto di odio e di egoismo, perché Bellatrix è una donna a metà, quotando il testo, "resa sterile dal suo stesso odio".
E Narcissa! Narcissa, la dolce, piccola, bionda Black che tira fuori le unghie quando l'unica cosa che conta per lei è minacciata. È lei a far scattare questo cambiamento in Bellatrix, ed è sempre lei che è una presenza ambigua e leggera, ma comunque importante per tutta la storia... È lei che ci fornisce una chiave di lettura.
Sono davvero, davvero impressionata, soprattutto se si considera che il testo è scritto con uno stile davvero eccellente a parer mio. È incalzante al punto giusto e descrittivo al punto giusto... È perfettamente equilibrato, come i personaggi che si compensano tutti: l'irruenza di Bellatrix e la remissività dei Mangiamorte, il timore di Lucius e la forza di Narcissa, il conflitto di Draco e la calma disarmante di Piton, solo per citarne alcuni. La grammatica è perfetta, come la storia in generale.
Ripeto, una delle migliori che abbia mai letto.
Black Beauty