Perdona se ci ho messo un po', tesoro, ma tra una cosa è un'altra sembra quasi che leggere e recensire stia diventando sempre più un'odissea! XD
Comunque, adesso sono qui e posso finalmente spendere qualche parola per questa tua opera tanto graziosa. :3
Bellissimo il contrasto che si intravede sin dall'inizio fra Camus e Milo: il primo, abituato al gelo pungente dei ghiacci Siberiani e del suo potere, il secondo guidato dal calore tipico delle sue terre mediterranee e del suo Cosmo (non so perché, ma ho sempre immaginato che il Cosmo di Milo dovesse essere molto... Come dire... Caloroso e appassionato).
Dolcissimo il momento del bacio: inaspettato e semplicemente delizioso, hai saputo rendere benissimo l'entusiasmo di Camus (inaspettato anch'esso, considerata la sua tipica freddezza) e l'imbarazzo di Milo, sinceramente sorpreso da un simile gesto. E molto belle, soprattutto, le parole di Camus: è vero, il loro è una amore perenne e duraturo, ma sfuggevole al tempo stesso; ho sempre pensato a loro come alla coppia più “carpe diem” della serie, quella che vive l'attimo, si ama sul momento perchè chissà che cosa potrebbe mai riservare il domani.
Tu questo lo hai saputo rendere perfettamente, e con estrema grazia e delicatezza.
Sei stata bravissima, Kohai, per essere il tuo primo esperimento di fluff shonen-ai te la sei cavata davvero alla grande, riempiendo di orgoglio (e di shipping) la tua cara Senpai.
Ottimo lavoro. <3
Un abbraccione
Fede <3 |