Recensioni per
Liberum - Libero
di aturiel

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/09/15, ore 21:50

Ortografia, punteggiatura e grammatica: 4 / 5
La tua storia è molto lunga, quindi per stilare questo giudizio ho pensato di limitarmi a segnalare le sviste del primo capitolo, più qualcosina dei capitoli successivi, se proprio eclatanti. Questo non vuol dire che non abbia letto tutta la storia con attenzione ^^
Quello che mi è saltato immediatamente all’occhio è la dissonanza dei tempi verbali. La storia inizia con una narrazione al passato, ma in alcuni punti passa bruscamente al presente, a volte addirittura all’interno della stessa frase. Esempio: “Il ragazzino allora scese di sotto e guarda: osserva una donna che singhiozzava nel sonno, ... osservava un bambino finalmente addormentato e un uomo accasciato su un fianco nel pavimento della cucina”. Ho preso come esempio questa frase perché, oltre alla discordanza dei verbi, contiene anche un errore riguardante la penultima preposizione (sul pavimento).
La discordanza di verbi ricorre in più punti della storia, per esempio in “Tommaso era stato trovato ubriaco in una delle taverne della città e, si sa, tutte le volte che succede, da lì a poco sarebbe successo...”, oppure durante la breve digressione in cui racconti il passato di Giuliana, esposto, giustamente, al trapassato prossimo, ma con una caduta al passato remoto con quel “il matrimonio durò poco”, per poi tornare subito al trapassato.
Sempre riguardo la grammatica, ho notato che più di una volta hai usato “lui” come soggetto (“lui si sentì subito a disagio”, “lui non aveva avuto per tre giorni un pasto caldo”). La mia prof di italiano, seguace della grammatica classica, aborriva l’uso di questo pronome come soggetto; però, visto che ormai è accettato come tale anche dai maggiori grammatici contemporanei, ho chiuso un occhio anch’io. (Questo sproloquio non serve a nulla; è solo tanto per dire che, anche se a quanto pare al giorno d’oggi è corretto usare “lui” come soggetto, io, memore degli insegnamenti della mia prof, sento come un brivido lungo la spina dorsale tutte le volte in cui lo leggo XD). E, a proposito di pronomi soggetto, mi viene in mente una frase di esempio per evidenziare un altro errore ricorrente: “Quando (Arunte) si sedette affianco a Rinaldo, lui si sentì subito a disagio” --> Ho notato che tendi ad abbondare con questo pronome, anche quando stona (come in questa frase) o è palesemente superfluo. In questa frase in particolare sostituirei “lui” con “quest’ultimo”, in altre lo toglierei del tutto.
Un altro particolare che ho notato è che in alcuni dialoghi Rin, parlando con Giuliana, passa dal tu al lei senza apparente motivo, come per esempio in “Mi perdoni, mia signora, ma non ho udito le tue parole”.
Gli errori ortografici sono limitati a poche sviste, per esempio “pensante rotolo di stoffa” anziché “pesante”, oppure “dite così sottili e agili” anziché “dita”. E, visto che parliamo delle dita di Arunte, mi viene in mente un particolare che mi ero appuntata, ovvero che la loro descrizione suona incongruente: alla prima apparizione del bambino scrivi che sono “ancora un po’ paffute”, però il giorno dopo Rin le giudica “sottili e agili”, e l’aggettivo “sottili” è ripreso anche più avanti nel capitolo. Insomma, sono grassocce o sottili?! :D
Faccio ancora un piccolo appunto riguardante gli aggettivi possessivi, che a volte sono utilizzati con troppa abbondanza: “riusciva a malapena a trattenere i suoi gemiti, aveva affondato i suoi denti nella spalla... aveva staccato i denti dalla sua spalla e aveva spostato la sua bocca famelica su quella sottile dell’altro”, ecc. Se in inglese l’uso degli aggettivi possessivi è obbligatorio, per l’italiano vale il contrario, e esagerare non è corretto.
Sulla punteggiatura non ho nulla da eccepire, in generale è precisa, anche se qualche errore è scappato (per esempio, dopo la battuta “Mi raccomando, non toccare niente, siamo intesi?” manca il punto fermo e il conseguente a capo della frase che segue).

Lessico, forma e stile: 3,8 / 5
Anche qui mi limito a fare degli esempi presi dal primo capitolo.
Per quanto riguarda la narrazione, a mio avviso questa storia presenta un pregio e un difetto. Ha il pregio di essere stata scritta con passione, lo si intuisce specialmente in alcuni passi in cui l’esposizione è accurata, magari perché la scena ti ispirava particolarmente. Inoltre, mi è piaciuto il fatto che, data l’ambientazione storica, ti sia documentata su usi, costumi e cenni storici, senza trasformare la tua fanfiction in un mero racconto anonimo che di medievale avrebbe potuto avere solo il nome. La stessa cosa vale per la scelta dello stile dei dialoghi, pensati in “linguaggio cavalleresco”.
Il difetto invece è, a mio avviso, il fatto che spesso è come se tu perdessi la padronanza di ciò che stai scrivendo. Vi sono numerosi passi in cui le frasi ti sono sfuggite un po’ di mano, hanno cominciato ad accavallarsi in periodi difficili da gestire. Esempio: “Probabilmente fu proprio per quella sua chioma che la sua vita fu tanto miserabile, e fu per quella sua chioma che tutti – dal panettiere Lemmo al cavaliere Ser Feliciano – lo ritennero la causa principale della pioggia e della carestia che ne sarebbe conseguita, ma nonostante ciò, gli innocenti a volte sono un poco fortunati e, in questo caso, Dio volle che una sarta, Giuliana, ebbe compassione di quello scricciolo e lo accogliesse in casa sua”.
Ecco, in un’unica frase hai messo un sacco di carne al fuoco :)  In una botta sola hai parlato del passato di Rin, di ciò che ne è seguito, ci hai fatto stare una massima, e hai aggiunto una conclusione che, rispetto a tutto il resto, si svolge nel futuro. Così, messo tutto insieme, la narrazione appare un po’ confusionaria, e facilita l’insorgere di errori come le concordanze verbali (quell’”ebbe compassione” discorda con la coniugazione che precede e con quella che segue); inoltre, anche qui ho trovato nuovamente il ripetersi ossessivo degli aggettivi possessivi. Forse questa frase non è l’esempio più eclatante, ma è la prima che mi è venuta in mente perché si trova nella parte iniziale del racconto. A mio avviso, tutta la storia avrebbe bisogno di una revisione per alleggerire e sistemare diversi periodi dalla costruzione troppo complicata (la stampa che ho fatto della tua storia, tra tutte, è quella più ricca di note a margine; non la finivo più di pensare a come mi sarebbe piaciuto veder riscritte le varie frasi :)  )
Concludo facendoti notare che a volte inserisci delle ridondanze che si potrebbero evitare con dei sinonimi, come in “Il ragno quindi aspettò che l’insetto vi si intrappolasse ancora di più e, solo dopo, si avvicinò ancora di più e la divorò” (tra l’altro, qui ci andava “lo divorò”, perché l’oggetto dell’azione è “insetto” e non più “farfalla”).

Caratterizzazione dei personaggi: 4 / 5
E’ difficile dare un giudizio sui personaggi, quando si muovono in un ambiente e un’epoca a loro completamente estranee. Credo che sia principalmente questo che mi ha impedito di dare un voto più alto alla caratterizzazione. Mi sono sforzata di visualizzare sia Haru che Rin cercando di immaginarmeli nelle situazioni in cui li avevi calati, e sono giunta alla conclusione che, sì, potevo riconoscerli in qualche modo, però non mi convincevano del tutto. Se, poniamo, avessi letto la storia immaginandomi Sousuke al posto di Haruka, non sarebbe cambiato nulla. Non so se ho reso l’idea, quello che voglio dire è che a mio avviso mancavano i loro tratti salienti.
Di vere e proprie situazioni “fuori luogo” ne ho identificate un paio. Per esempio, ho trovato assurdo il fatto che Rin abbia tagliato per scherzo i punti cuciti da Arunte; non me lo vedo proprio a danneggiare il lavoro degli altri, così, solo per dispetto, così come non vedo Haru minacciare qualcuno con un paio di forbici. Questo perché Rin non mi ha mai dato l’idea di prendere con leggerezza gli sforzi altrui, mentre Haruka, sebbene taciturno e spesso chiuso, è una persona molto dolce: ha una sensibilità talmente fuori dal comune da rinunciare al nuoto – praticamente la sua vita! – solo perché ha visto un amico versare due lacrimucce ^^
Come ho detto all’inizio, giudicare un personaggio IC o no è sicuramente una questione molto personale, non posso affermare “ho ragione e basta!” XD  Però io la vedo così, volevo solo giustificare il mio giudizio :)

Gradimento personale: 4,2 / 5
Al di là del fatto che abbia apprezzato la storia, il mio parere è che il vero punto di forza di questa fanfiction rimane, come avevo già detto prima, la capacità di rendere l’atmosfera generale credibile, per allinearla all’epoca in cui si deve svolgere la vicenda. D’altra parte, però, il medioevo mi sembra un concetto così lontano dall’universo di Free che mi ha dato l’impressione di leggere più un’originale che una fanfiction ^^ A parte questo, ho apprezzato particolarmente alcuni passi, mi riferisco a quelli riguardanti l’opinione generale della gente comune dell’epoca riguardo l’omosessualità, vista come un peccato da punire con la morte. Se non ti fossi soffermata su determinati particolari – la progettazione della “spedizione punitiva” verso il garzone, l’esecuzione del conte di Acerra, le accuse del popolo contro i sodomiti – probabilmente il suicidio di Arunte sarebbe apparso falso, esagerato, mirato solo a tingere la storia di una malinconia forzata. Invece a mio avviso hai saputo preparare il terreno, e quando il suicidio giunge – o meglio si scopre a conti fatti – anche se è inaspettato come una doccia fredda è tutto sommato coerente con il resto della trama.

Bonus: 0

Totale: 16 / 20

Recensore Master
19/08/15, ore 12:01

Seconda fic della raccolta, seconda recensione.
Gli aspetti che mi hanno colpita più positivamente sono stati la caratterizzazione di Rin e l'incastro ben congegnato con gli eventi storici.
Per quanto riguarda il primo punto, hai dato a Rin un background davvero forte, difficile da portare, e non di meno sei riuscita ad incastrarlo bene con la sua caratterizzazione. Rinaldo non è Rin, ma le lievi differenze sono più che giustificate dalle circostanze.
Quanto al discorso ambientazione si vede che ci hai lavorato e la descrizione dell'esecuzione del presunto sodomita è accurata, ma con quella punta di deformazione che fa tanto atmosfera.
L'unico appunto che mi sento di farti riguarda la scena del garzone di taverna, nel terzo capitolo, che non mi è ben chiara, ma che per via della sua natura di episodio, no intacca l'insieme.
Saluti
IMma

Recensore Master
04/06/15, ore 09:39

Ed eccomi qua. Ti ringrazio per le tue parole alla fine dell'ultimo capitolo, sono onorata di essere la "madrina" di una serie come questa, che ho amato leggere dalla prima all'ultima riga e di cui non vedo l'ora di poter vedere anche il proseguo.
Grazie mille per aver partecipato e congratulazioni per il risultato.
Ilaria

3° CLASSIFICATA – Aturiel – Liberum

Grammatica/Sintassi: 7,7/10
1) Un bambino dai capelli rossi come il sangue appena sparso era seduto su un giaciglio di paglia, sotto il tetto di una casa di campagna. I suoi occhi erano chiusi, come se stesse dormendo, ma in realtà stava solamente ascoltando. Dal piano inferiore giungevano urla indistinte, urla di donna e gemiti di uomo. Pianti di neonato.
Il ragazzino dai capelli del Diavolo ascoltava le urla della madre che veniva presa a forza, ascoltava i gemiti del padre ubriaco e gli strilli del fratellino di pochi mesi; ascoltava tutto ciò e si chiedeva se quelle persone chiassose fossero davvero la sua famiglia.
Passano (passarono) le ore e, dopo un po', tutto tace (tacque). Il ragazzino allora scende (scese) di sotto e guarda (guardò): osserva (osservò) una donna che singhiozza (singhiozzava) piano nel sonno, sporca di sangue, osserva (osservò) un bambino finalmente addormentato e un uomo accasciato su un fianco nel pavimento della cucina. Una volta accertatosi che tutto era tornato alla tranquillità, torna (tornò) nella sua stanza, pronto a non dormire (i verbi sono corretti, ma sono coniugati male. Questo pezzetto iniziale mi ha fatto impazzire, perché non riuscivo proprio a capire perché fossi partita al passato con i primi paragrafi, per poi passare al presente e concludere con un periodo che è metà al passato e metà al presente. In alcuni casi è una cosa fattibile, ma qui stona proprio).
2) «Devi darci una mano per spostare i carichi più pesanti e per i lavori più pesanti (per evitare la ripetizione un po' fastidiosa di “pesanti”, suggerirei “i lavori più duri”): [...]
3) L'altro, completamente indifferente alla smorfia di dolore che gli aveva deformato i l'espressione (la “i” immagino sia un errore di battitura), lo guardò intensamente.
4) Bene, pensò Rinaldo (virgola) non ci può andare lui, quindi mandiamoci il nuovo disgraziato, così se qualcuno deve sfracellarsi a terra, non sarà lui.
5) Formulato questo pensiero, Rinaldo si avvicinò alla scala e iniziò a salirci e, poco tempo dopo, riuscì miracolosamente anche a scendere con tanto di pensante (pesante) rotolo di stoffa verde sulle spalle.
6) «Senti, Arunte, ma tu quanti (anni) hai?».
7) O meglio, conosco solo mio padre, che era i (il) fratello di Giuliana.
8) […] quello più grosso che era soppiatto (scoppiato) a piangere e, chiedendo pietà, si era bagnato le braghe del suo piscio.
9) «Lo spaventerei con un rumore, cosicché esce (esca) fuori casa».
10) Inizialmente il ragazzino non riusciva a capirne le parole, ma, appena si accorse del sangue luccicante su quella lama che non si sarebbe mai neppure (“dovuta”, forse. Questa frase mi ha messo un po' in difficoltà, visto che dovevi aver sbagliato a battere, ma credo sia questa la parola mancante) vedere, collegò ogni cosa e comprese finalmente ciò che la donna andava dicendo [...]
11) «Forse che (“che” di troppo) ciò che è successo oggi ti ha a tal punto spaventato?»
12) Ma se le braccia e le dita fanno cose diverse, tanto vale che me le amputo (amputi) entrambe.

Riassumendo: Considerando che non hai avuto possibilità di rileggerla, gli errori che hai commesso non sono poi molti e poi la storia è piuttosto lunga.
Ho scovato alcuni errori di battitura, qualche parola e una virgola saltati e un verbo coniugato male. L'unico problema che ti ha penalizzato molto è il primo paragrafo iniziale, come ti ho già detto, a causa di tutta quella mescolanza di verbi.

Stile: 10/10
Davvero tanti, tanti complimenti. Uno stile scorrevole e curato nel dettaglio; totalmente appropriato come lessico per il periodo storico. Non sono mancate i buoni dialoghi e descrizioni. Mi hai davvero colpito.

IC/Caratterizzazione Personaggi: 15/15
Sia Rin sia Haru mi sono piaciuti molto. Sia insieme sia separati.
Rin ha questa tendenza a piagnucolare sebbene dica di no, che è propria di lui. Si spazientisce facilmente, ma è anche buono d'animo.
Haru invece è, come al solito, scontroso, silenzioso e sulle sue. Ha un cuore enorme, risponde con frasi a metà – parlare è un optional, per lui – ed è bravo nei lavori manuali. Difatti, ho trovato geniale l'idea di rendere Haru il sarto, ce lo vedo, mentre ci sta che Rin invece sia l'uomo di fatica.
Anche Angela, come OC, è un bellissimo personaggio. La sua storia, molto tipica di quei tempi, il suo modo di reagire, di riuscire a tenere in piedi la sartoria e allo stesso tempo di aiutare il nipote e Rin, oltre che approfittare delle loro distinte capacità. Una brava persona, sicuramente non perfetta, ma proprio per questo più naturale e vera.
Carina la comparsata di Nagisa – però devo dirtelo, “Lucio”, come nome, mi ha fatto rizzare i capelli in testa. Credo che avrei preferito non fosse proprio nominato e magari venisse solo definito come il garzone della cucina di Angela, piuttosto. Tanto la descrizione di Rin era sufficientemente eloquente da farmi facilmente capire di chi si stesse parlando – e quella di Sousuke nei ricordi di Rin.

Originalità/Sviluppo Trama: 15/15
L'ambientazione è fenomenale, ne sono rimasta incantata – o inorriddita, a seconda di dove ci si trovava -. In alcuni punti è quasi come leggere un trattato di storia, con tutti i dettagli, le credenze e gli usi Medievali.
Anche la trama è ben giostrata, sia con quei pezzetti iniziali che mano a mano svelavano il vero motivo per cui Rin era scappato da bambino – ho pensato molto, ma l'omicidio della madre per legittima difesa non era uno di quelli – sia la crescita di Haru e Rin, a partire dal momento in cui si incontrano quando Giuliana accoglie Rin, fino alla morte di Haru.
A proposito, anche la morte di Haru mi ha scioccata. Non tanto perché sia avvenuta, perché quello purtroppo me lo aspettavo, ma avevo immaginato qualcosa di più violento (se non proprio come il conte, quasi) oppure una morte naturale, invece il suicidio è stato un vero colpo, detto nel modo più positivo del termine. Volevi sorprendermi? Ci sei riuscita.
Mi è piaciuto anche come la trama abbia avuto i suoi momenti più tragici – vedi il suicidio di Haru, il passato di Rin, la morte del conte –, ma ci siano stati anche dei momenti più leggeri, se non proprio comici – vedi Rin che con il pensiero si lamenta del fatto di salire sulla scala pericolante e quindi di potersi sfracellare al posto di Haru, oppure Rin che a momenti distrugge la casa di Nagisa pur si spaventarlo a sufficienza da farlo fuggire.
Pollice in su anche a dettagli come la storia di Giuliana, l'ho trovata molto vera.

Utilizzo Tag: 5/5
Storic!AU gestito alla perfezione, non potevi davvero far meglio.

Utilizzo Prompt/Elemento: 12/13
Comincio dalla citazione e dico che mi è piaciuto dove e come sia stata inserita, era molto sentita da parte di Rin e ha avuto anche una certa importanza in quella parte di storia, sebbene non fosse espressamente richiesto.
Il prompt “luce” è stato usato e anche piuttosto bene, ma non completamente. L'ho trovato importante e compare parecchie volte qui e là e la sua importanza è schizzata verso l'alto quando Rin spiega cosa per lui significano “luce” e “buio” – tra parentesi bella l'idea di usare questa contrapposizione –, ma nonostante tutto non l'ho trovata poi così fondamentale, forse perché spesso scompariva completamente e anche perché il prompt è stato un po' offuscato da “dita”. In ogni caso, hai fatto un buon lavoro anche qui e perdona la mia puntigliosità.

Utilizzo Fandom/Pacchetto Speciale: 1/2
Punto bonus per aver scelto Free!, uno dei fandom speciali.

Opinione Personale: 5/5
Bellissima, l'ho amata moltissimo. È un altro bel pezzo di questa serie su Haru e Rin in diversi momenti storici (non so se nei scriverai un terzo, mi auguro solo che prima o poi arrivi anche un happy ending), anche in questo caso ho visto l'impegno che ci hai messo per scriverla, che tra l'altro ha dato buonissimi risultati.
Ancora tanti complimenti e grazie di aver partecipato.

Totale: 70,7/75

Recensore Junior
30/05/15, ore 18:59

Se la mia camera si trasformerà nelle cascate del Niagara, sappilo, è colpa tua.
Già il titolo di questo ultimo capitolo non presagiva nulla di buono, ma ho cercato di ignorare il tetro presentimento che mi minacciava.
Presentimento che si è accentuato mentre proseguivo nella lettura, ed è infine sfociato in un pianto a dirotto - nonostante tentassi disperatamente di convincermi che non poteva essere così.
Tu non puoi farmi questo! Prima Rin in Eleutherós, e ora il mio Haru T^T *si unisce a Rin e piange anche lei*
Mi è piaciuto particolarmente come hai descritto il rapporto tra Rin e Haru in questo capitolo, quella repulsione indotta dalla società del tempo mista a sentimenti troppo profondi verso l'altro per essere ignorati.
Benché tu mi abbia emotivamente distrutto nelle ultime righe, il finale è magnifico. E l'ultima frase poi! *muore definitivamente*
Ora non mi resta che aspettare l'uscita della prossima mini-long, che attendo con ansia ^^
Ti ringrazio infinitamente per aver scritto e pubblicato questa storia, e devo rivolgerti i complimenti perchè sono evidenti il lavoro e l'impegno "dietro le quinte": si vede che sei molto informata sull'argomento e, secondo me, sei riuscita perfettamente a mantenere inalterate le caratteristiche del periodo storico.
L'ambientazione, i personaggi e il loro modo di esprimersi sono stupendamente verosimili: bravissima!
Sono alquanto curiosa di avere tra le mani la prossima long: chi sarà, questa volta, ad abbandonarci? xD
Nell'attesa, preparo i fazzoletti!
Un bacio~

Nuovo recensore
30/05/15, ore 18:18

bene, questa volta mi ero preparata! dopo Eleutheròs avevo un non so che tipo di presentimento e chissà perchè me lo sentivo che qualcuno sarebbe.. MORTO!! stai giocando a una specie di gioco?! vuoi battere una sorta di record?!?! "vediamo se anche questa volta riesco a spezzare il cuore alle mie lettrici..", bhé, complimenti, CE L'HAI FATTA!! 
so che le storie strappalacrime sono bellissime, e so che tutti hanno un lato autolesionista, ma tu un lieto fine no, eh? ma non solo la morte di Arunte non ti bastava, anche la straziante descizione del dolore di Rinaldo.... devo farti i complimenti perchè sentivo proprio l'ansia montarmi nello stomaco, quasi fossi io stessa a provare dolore, ma che ci vuoi fare, sono i problemi dell'essere una brava scrittrice ;)
in realtà,non solo la fine, ma tutto il capitolo è straziante! la condanna del conte, il prologo, sei riuscita a riempire di emozioni anche il loro momento più intimo ( molto più che negli altri capitoli, intendo). il loro ultimo discorso... non sapevo cosa provare! mi sentivo triste, felice, in ansia, imbarazzata anche, tutto nello stesso tempo. 
devo prorpio riconoscerti che quest'ultima parte ti è venuta parecchio bene, nonostante io ti odi un po', amo tantissimo le tue storie così malinconiche e anche crudeli. mettere in luce i caratteri più nascosti dell'uomo, la sua crudeltà, ma anche le sue paure i suoi dilemmi. la "parte oscura" delle persone è aasolutamente affascinante e l'insieme di tutti questi aspetti donano alla narrazione una sorta di sottofondo lugubre, però, proprio come nella riflessione di Rinaldo, questo non significa che non ci debba essere anche un lato felice e luminoso. 
apprezzo tantissimo il fatto che tu non abbia semplicemente scritto una fanfiction, hai scritto una vera e prorpia piccola opera.
ho apprezzato tantissimo le tue note alla fine, anche perchè è stupendo vedere ragazze che sono interessate alla cultura medioevale (di cui spesso noi siamo eredi). ovviamente ti ringrazio infinitamente per avermi citato!!! mi sono sentita così importante!!! 
spero di essere riuscita con questa breve recensione a farti capire cosa significano per me storie come questa, ovviamente non ce l'ho fatta, ma la mia buona intenzione c'era credimi!!!
Arrivederci tra qualche secolo, allora!
Shironeko

Nuovo recensore
24/05/15, ore 23:26
Cap. 3:

Ehi Aturiel!
Aspettavo con ansia il momento in cui avrei visto il secondo appuntamento di questa fantastica serie (per cui ti amo un sacco) storica!!! Yuuu
In realtà l'ho aperta in modo del tutto inconsapevole ma mentre leggevo le prime righe mi sono detta:"ehi ma mi ricorda qualcosa"... Poi ho letto "appartenete alla serie mille anni,e poi altri cento" e mi sono data della stupida, ma subito dopo ho esultato perché esattamente quello che volevo e che non mi aspettavo stava accadendo! A proposito della serie, il titolo è preso dal carme V di Catullo, ci ho preso? Magari ho detto una stupidaggine scusa...
Ma veniamo al sodo. Se dovessi fare un confronto tra le due storie questa la trovo meno melanconica e drammatica, nonostante il passato di rin e haru siano comunque travagliati. Non so mi trasmette più tranquillità e serenità mentre la leggo quando l'altra al contrario mi contorceva lo stomaco per l'ansia (in particolare a causa della peste *non te l'ho ancora perdonata quella*). Fare analisi approfondite o cercare di immaginare un presunto futuro della narrazione mi sembra prematuro, visto che siamo solo al terzo capitolo e con questo voglio dirti che spero vivamente che scriverai molti altri capitoli perché sento di poter leggere le tue storie senza sosta!!! Quindi non preoccuparti perché recensirò sicuramente in futuro, magari anche in modo piu serio e approfondito!
Allora intanto ne approfitto per una piccola richiesta se me lo concedi:
Non so se nei tuoi piani questo disegno c'è già ma mi piacerebbe tantissimo vedere come si sono svolte le cose inizialmente tra Rinaldo (btw nome azzeccatissimo) e Arunte, i loro primi approcci sentimentali e perché no, magari anche la loro prima volta * nasconde il naso perchè sanguina*. Non fraintendermi ho apprezzato il salto temporale dell storia e l' "introduzione" alla loro relazione così brusca perché era quello che mi aspettavo, ma ho questa specie di fetish e non riesco a fare a meno di immaginarmeli alle prese con i primi innocenti (o meno *coff*) sentimenti d'amore.
Già che ci sono ti tedio ancora un Pochettino.. Ho guardato solo pochi secondi fa il tuo profilo per la prima volta perché mi sarebbe piaciuto leggere una tua storia e volevo dirti che è fighissimo! La tua presentazione è perfetta e anzi da adesso tutte le volte che mi verrà la brillante idea di fare un serio profilo e pubblicare qualcosa mi scoraggerò perché il tuo è così perfetto da fare inviadia *broncio*
Ah ovviamente complimenti per quella sfilza di premi piccola poeta e visto che siamo compagne di martirio perché anche io faccio il classico tieni duro che mancano solo una decina di giorni! Poi avrai tutto il tempo di aggiornare questa storia (suggerimenti casuali) ahahahha
Saluti,
Shironeko (spero che tu ti sia ricordata di me o perlomeno mi abbia associata alle altre recensioni che ti avevo scritto)
PS. Grazie per acculturare questo fandom con la tua sapienza storica! Quando morirai spero che potrai godere della pienezza dello spirito santo nella contemplazione eterna di Dio (tanto per rimanere in tema divina commedia-medioevo-sodomiti)

Recensore Junior
24/05/15, ore 15:05
Cap. 3:

Che gioia vedere un nuovo capitolo di questa long *-*
Non immagini quanto mi abbia reso felice l'aggiornamento; addentrarsi nella lettura di Liberum è un'esperienza sempre più affascinante.
Ho avuto il fiato sospeso durante la prima parte del capitolo, e ho tirato un sospiro di sollievo lungo una vita quando Rin è riuscito a salvare Lucio!
Il nostro rosso è stato davvero geniale: non bisogna peró dimenticare anche l'aiuto fornito da quel belloccio di Aru e.e
A proposito di questo adorabile tsunderello, vederlo geloso è stato il colpo di grazia: Aru che arrossisce è l'ottava meraviglia del mondo *nosebleed*
Io lo sapevo, che ti piace fare cose sconce con Rin, non puoi fare nulla per smentire l'accusa u.u
A parte gli scherzi, capitolo meraviglioso, sono stata con gli occhi incollati al computer dalla prima all'ultima parola.
E la fine... tu non puoi farmi questo T^T
Sono curiosissima di scoprire l'identità della povera anima nella grinfie dello Zoppo, per non parlare del passato di Rinaldo.
Cosa gli sarà accaduto di preciso?
Attendo con ansia il capitolo seguente!
Grazie per aver aggiornato così in fretta: la tua storia mi appassiona ogni parola di più.
Tra le righe traspare chiaramente l'impegno che ci stai mettendo per scriverla, e non posso che ammirarti per questo.
Bravissima, un bacio!

Recensore Junior
18/05/15, ore 15:03
Cap. 2:

Sono senza parole. Seriamente.
Non sono molte le storie che riescono davvero ad appassionarmi, trascinandomi completamente nel vortice della trama e lasciandomi senza fiato.
Ecco, la tua fanfiction è una di queste. E non lo dico solo perchè provo un amore viscerale per la RinHaru e le AU storiche (nonostante imbattersi in una delle due sia ormai un'occasione più unica che rara T^T).
Innanzitutto, è scritta divinamente. La narrazione è arricchita da molti dettagli, che permettono di immergersi perfettamente nel contesto storico.
I personaggi sono IC e ti rivolgo i miei più sinceri complimenti per essere riuscita a mantere praticamente intatta la loro personalità, catapultandoli in un'epoca del tutto differente dall'ambientazione dell'opera originale.
Non appena ho notato che questa meravigliosa fanfiction fa parte di una serie, mi sono fiondata a leggere l'altra RinHaru che hai scritto.
Solo i miei (poveri) vicini di casa sanno quanto ho urlato vedendo che era ambientata nell'Antica Grecia. Io amo questo periodo storico; vedere Rin e Haru trasformati in uno Spartano e un Ateniese è come vedere le porte del Paradiso spalancarsi davanti ai miei occhi ^^
Ne approfitto per farti i complimenti anche per questa splendida storia, mi hai veramente commosso!
Anyway, attendo con ansia il prossimo capitolo di Liberum: voglio assolutamente scoprire cosa si inveterà il nostro Rin per aiutare Lucio/Nagisa! Non immagini quanto sia coinvolta dalla storia *^*
Bravissimissima, una bacio!

Recensore Master
10/05/15, ore 14:41
Cap. 1:

Innanzitutto mi complimento per l'idea, anche se siamo solo al ptimo capitolo, pare già originale e innovativa :) purtroppo sono rare le AU e ancora di più le RinHaru. Interessante la tua scelta di cambiare i nomi dei due,che ho trovato IC, brava!, dettata dal contesto. È divertente pensare a loro in vesti medievali e con nomi diversi da quelli originali :)
La storia di Rin mi incuriosisce molto, mi chiedo cosa lo abbia costretto a scappare da casa sua... Fortuna che Giuliana lo ha accolto in casa sua, mi piace il suo personaggio, mi sembra una donna davvero forte di carattere :)
Al prossimo capitolo!