Recensioni per
Perfection
di Miss One Direction

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Junior
16/05/15, ore 21:50
Cap. 1:

… Beh, io ormai non so più cosa dire. Davvero. Mi sto ancora asciugando le lacrimucce. Perché sì, lo riletta.
Allora, cosa dire? Se non che ho iniziato a sentire il cuore che andava a mille fin da quando ho letto l’introduzione? Ma che dico. Da molto prima. Da quando mi hai avvertito che avresti scritto questa fan fiction. Hai presente l’ansia da capitolo? Quella che provi ogni volta che aspetti qualche capitolo? Aspetta, no, si chiama impazienza. Ecco, l’impazienza mista ad ansia e aspettativa. Quel misto di emozioni che ti attorciglia dentro e non ti fa stare ferma perché non ce la fai più ad aspettare. E quando finalmente leggi il capitolo, quell’euforia che ti impedisce in un primo momento di leggere tutto, e devi metterti davanti allo specchio e dirti: “Tranquilla, elimina tutto dalla testa. Pronta a fare un viaggio, a entrare in un nuovo mondo?” Perché questo sono le tue storie. Dei viaggi che non hanno bisogno di bagagli o aerei e che ti portano ovunque. Quindi, innanzitutto, ti devo ringraziare per avermi fatto viaggiare di nuovo. E grazie anche per avermi dedicato questa storia, ovviamente.
L’introduzione, ripeto, mi ha fatta morire. Davvero, grazie. Sì, lo dirò diverse volte, quindi mettiti comoda, perché qui mica ho finito.
Mi hai detto di ascoltare See you in my dreams e ti giuro che stavo scoppiando. Davvero.
È buffo come il viaggio mi abbia portato nella mia vita. Un viaggio-non-viaggio, non so come spiegarlo. Mi ha fatto strano vedere la mia vita da fuori, è stato grandioso.
E poi, davvero, una cosa che devo dirti: tutta la storia è stata piena di quell’impazienza che mi ha accompagnato il 3 luglio 2014, quando aspettavo di poterti vedere. Mi sembrava davvero di essere lì dentro, ero piena di frenesia perché era come se aspettassi il tuo arrivo. E tornare al mondo reale e scoprire che manca ancora un mese mi ha pugnalato alla schiena. Un colpo al cuore, una stretta che ti fa mancare il fiato. Mi manchi. Non ce la faccio più.
Ora: il vostro arrivo. Sai cosa significa che stavo piangendo? Lì, nel parcheggio dell’Esselunga, mentre mia madre era dentro a far la spesa? Sai quanta gente mi ha visto in quelle condizioni? Io lo so ma non m’importa, perché ne valeva la pena, davvero.
Quel bacio con Luke mi ha… uccisa. Ecco, il termine giusto. Ma non con un pugnale alla schiena. Mi ha fatta sciogliere, perché è una cosa che desidero davvero tanto (intendo una persona che mi ami in quel modo, ma mi va benissimo anche Luke eh, non fraintendermi, anzi).
E quando è arrivata anche Teagan? Quando sei arrivata tu? A quel punto mi sono dovuta fermare, perché non riuscivo più a leggere, avevo la vista appannata. Troppi ricordi tutti in una volta, di quelli che ti fanno male perché vorresti riviverli ogni momento. Ma un giorno, te lo prometto, non servirà più un telefono per parlarci.
Davvero, non so nemmeno cosa dire. Se non che mi hai rapita per qualche minuto, per poi riconsegnarmi al mondo reale. Ero felice e allo stesso tempo volevo scoppiare a piangere, e non so nemmeno come sia possibile, ma ormai con te ho smesso di farmi queste domande. Tu puoi, e basta.
Quindi, grazie ancora di tutto. Di questo viaggio, di avermelo dedicato, del tuffo nei ricordi che mi hai fatto fare. Grazie. Grazie di tutto. Di esserci sempre, qualsiasi cosa io faccia o dica. Grazie.
Dopo una pagina di word di ringraziamenti, ho come l’impressione di dover andare. Sai, non voglio essere ripetitiva, ridondante. Però un’altra cosa la voglio dire: ti voglio bene.
Grazie ancora per avermi dedicato questa one shot perfetta.
                                                                                                                     Alice