Ciao Lis, scusa il ritardo ma avevo le vacanze al amre, in ballo, ma ora sono tornato!
Comunque, bel capitolo su Degel: un'interesante lezione di astronmia all'Acaquario del XVIII secolo piacerebbe!
Sulla storia d'amicizia tra Degel ed Unity debbo dire che è ben riuscita, ma condivido il aprere di alcuni recensori che dicono che la parte di Blue Grado è patetica e deludente in alcuni punti.
Una domanda: chi tra te e white ha Camus?

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In questa storia ritrovo un po' il Vexen che c'è in te. Nonostante la tua affinità con questo personaggio non sia la stessa ( e ci mancherebbe! ), ha comunque UN Camus a disposizione ( Degel: … ) e l'amore per i libri e per lo studio.
Da bambino prova un'antipatia naturale nei suoi confronti, nei confronti di Degel, perché piace a sua sorella, ma non passa molto tempo prima che tra i due nasca un sodalizio.
Amano fare le stesse cose e quando ci si trova con davanti una persona a te simile è difficile continuare a essere diffidenti.
In più a Degel piace infrangere le regole e questa è un'attrattiva troppo grande per Unity...

Unity non sembrava affatto scontroso nel manga, ma tu hai applicato su di lui la legge ' uomo del nord severo e altero ' e quindi ci hai presentato un personaggio diverso da quello che è diventato godendo dell'amicizia del Cavaliere dell'Acquario.
Una sola cosa: ma Unity non è morto prima di Degel, ucciso da Rhadamantis? Questo è un what if?

Peccato davvero non avere un telescopio, mi piacerebbe vederla, Albireo!

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Molto bella, si riconosce il tuo tocco di astronomia in questa storia delicatissima e dai tratti nostalgici. Mi piace il fatto che tu l'abbia dedicata quasi più alla costellazione del cigno (simbolo di amicizia tra Dégel e Unity) che non all'Acquario stesso, sembra un bellissimo missing moment dell'inizio della loro grande amicizia. Alla fine il punto di vista di Unity non è eccessivo e ci sta pure, per quanto esista ed è vera l'amicizia tra Dégel e Cardia secondo me quella con Unity è molto più forte e profonda perché nasce dall'essere stati bambini insieme, dall'aver avuto gli stessi gusti, dall'aver trascorso tempo insieme a studiare e guardare le stelle, un passatempo tutto di Dégel in cui solo Unity può entrare e che riesce a dipingere al meglio un Cavaliere dell'Acquario non sempre serio ma a tratti dolce, giocoso e soprattutto curioso... Non dimentichiamoci che da sempre l'Acquario è il segno zodiacale della conoscenza e dello studio!
Mi sono piaciuti anche molto i riferimenti storici, anche se la cosa che mi ha fatto più ridere è l'idea che a Bluegrad le lettere e gli inviti arrivino con così tanto ritardo che quando arrivano l'evento è già passato...

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Personalmente non mi piace Omega e quindi conosco molto poco i personaggi però l'episodio qui raccontato è molto ben descritto e credo di essere anche riuscita a farmi un'idea di che tipo possa essere questo Amor. Certo che 'sti cavalieri dei pesci (ma non solo) li hanno proprio fatti molto diversi tra loro... ^^
Comunque carino anche questo capitolo, brava :-)

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Sul fatto che Omega sia ambientato ai nostri giorni, beh ci siamo vicini, visto che secondo un sito ufficiale italiano, la serice classica è ambientata alla fine degli anni ottanta del secolo scorso, mentre Omega sarebbe ambientata nel 2004/2005.
Bella e simpatica questa storiella che vede il caro (si fa per dire) Amor catapultato nella vita più sporca e frenetica di una nostra metropoli, tra posti affoaltissimi, gente incollata allo smartphone (ma come si fa?), ma se non altro ci sono psoti tranquilli, come il bar dove Amor va a reclutare Schiller, ma hai anche lui nella lista? Chissà cosa tirerai fuori dal suo capitolo, considerando al precedente fic che hai scritto.
Pfff... calciomercato al Santuario... detta così fa un po' ridere.
Vediamo un po' tu sei .... ah sì, quella che limona con il fidnazato :)

PS: L'unica canzone dei Beatles che conosco e canto (stonatamente) è Yellow Submarine.
Ah, di che segno sei tanto per curiosità?

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Ehm, e io che non sono mai stata a Roma e non conosco affatto questo personaggio, ho letto il tutto come un libro decadentista, che tra l'altro è un genere che adoro. E' sempre bello soffermarsi a guardare, ad ammirare le vite degli altri e a immedesimarsi in altre persone. Cosa che il tuo personaggio fa, iniziando a immaginare a chi potrebbe appartenere la mano che ruba e inizia a raccontarsi una storia che in breve sfugge al suo controllo e diventa brutta pure per lui.
Ognuno ha la sua vita, ha i suoi pensieri, ha... il telefonino, che ormai racchiude tutta la vita di una persona.

' Puzza d'umanità '. Un po' è il summa di tutto ciò che si presenta al personaggio, che ho come l'impressione non trovi gradevole la cosa. Vuole solo liberarsene alla velocità della luce... e allora perché prendere un treno?

Da pezzo decadentista quindi, come al solito, precipita nella trama di Saint Seiya e il tizio incontra un aspirante futuro cavaliere?
Ma quanto strano si è fatto Saint Seiya dai tempi di Lost Canvas?
Campagna acquisti?

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fondo alla fiumana di gente non ci sia Minosse in persona ad attenderli

Oddio, questa descrizione della Metro di Roma è fantastica!!!!!!!!!!!!! Ammettiamolo, bastano 5 minuti nella metro per capire quanto questa descrizione sia fantastica e precisa fino all'ultimo, questa storia mi ha fatto spisciare dall'inizio alla fine per tutti quei particolari che vediamo tutti i giorni, dalla coppietta di fidanzati che si sbaciucchia proprio davanti alle porte della metro ed alla tizia derubata. Nonché l'autrice che raccoglie monetine da 2 centesimi per terra, e che non lasi riconosce subito?
E Shiller su un tavolino a Via del Corso (non so perché ma la scenetta la vedo ambientata a Via del Corso in quel primo bar che si incontra partendo da Piazza del popolo) mi ha fatto morire, è perfetto per il suo modo di vestire impeccabile (dite quello che volete, ma Shiller almeno ha classe nello scegliere gli abiti) ed il cappuccino in mano. Un quadro di Roma comicissimo, condito dai dubbi di Amor che in effetti è un amante delle comodità e della bella vita, in effetti lo capisco perché un viaggio nella metropolitana deve essere un trauma allucinante per uno che viene da Marte. Divertentissima e soprattutto scritta benissimo, forse l'ho apprezzata molto anche perché vedo il contesto tutti i giorni!

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Asmita, il Cavaliere cieco, ancora più immobile di Shaka ma sicuramente meno tetro. Sembrava che la sua condizione gli pesasse molto e non poteva far altro che pregare, perché tutto il resto gli era precluso.
In effetti non aveva bisogno della vista per vedere i mali del mondo, nonostante ciò era parecchio più umano di Shaka, perché aveva questa limitazione che lo faceva soffrire.
Con la mente riesce a vedere il futuro. Vede cosa accadrà al Santuario, nel Regno dei Sette Mari e il regno di Ade.
La maschera è forse quella di Marin ( Castalia) nel campo di rose di Aphrodite? E la ragazza con i capelli color ghiaccio è Hilda?
Quindi in questa nuova raccolta vi limiterete ai pensieri dei Saints o farete anche battaglie?
Devo ammettere che preferisco di gran lunga Shaka, ma appoggio l'idea di metterci anche quelli di The Lost Canvas perché dopo quelli sono sicuramente i più degni.
Non ho avuto ancora il piacere di leggere Next Dimension, ma se qui dicono che è lento...

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Wow una raccolta sui Gold! Davvero una bella idea!

Direi che questo capitolo è venuto fuori molto bene, rispecchiando egregiamente il carattere del personaggio.

PS: Non mi dispiace affatto che siano esclusi i Gold di Next Dimension, vuoi perché 'sto nuovo manga è lento, vuoi perché la narrattiva mi esalta a metà, vuoi perché per me la vera guerra contro Ade del XVIII secolo è quella di The Lost Canvas.

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Dico il mio pensiero hai descritto molto bene Asmita e nonostante la canzone non si rispecchia per il personaggio che hai descritto, trovo che hai sfruttato bene il tutto per creare una ottima descrizione del personaggio

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Saro' sincera: di raccolte sui gold saint ne havevo gia' viste parecchie e la tua mi sembrava solo "l'ennesima tra tante" invece devo dire che secondo me parti alla grande! Cioe' questo capitolo mi' piaciuto molto, a mio parere come anche dici tu, rispecchia il personaggio. Percio' magari daro' un'occhiata anche ai prossimi per vedere se riescono altrettanto bene ;-)

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Sapevo che l'avresti postata quindi ho aspettato pazientemente prima di andare a dormire, domani non sarei riuscita a leggerla e commentarla.
Innanzitutto un brindisi per l'inizio di questa raccolta: il cielo solo sa quando potremo aggiungere il pulsante "completa", ma per adesso è meglio sognare in grande.
Molto bella l'idea del bardo cieco: ho ascoltato la canzone (non la conoscevo), però anche se il ritmo non è proprio da Asmita basta leggere le parole per sciogliersi. Hai usato un sacco di espressioni secondo me bellissime, colorate proprio come i colori che in fondo lui non riesce a vedere. I riferimenti a tutte le serie sono davvero bellissimi, anche infrattati, dalla maschera di Marin gettata tra le rose alla morte di Rea in EG (sob, ancora mi torturo perché non so chi l'abbia uccisa), quasi più ricercate della stessa morte di Shaka. Mi è piaciuta la continuità con cui la vita di Asmita si intreccia a quella di Shaka fino alla morte, un'intera predizione su ciò che è e ciò che sarà. La comparsa del rosario è senza dubbio il miglior culmine possibile, dove uno lascia il proprio testimone spirituale all'altro. Un ottimo modo per iniziare questa serie, perfetta in ogni punto e soprattutto con una scelta di parole davvero incredibile!
Cavoli, mi stai ricordando che Fudo e Shaka li ho io????????????? Gasp!!!!!

P.s., l'immagine che hai aggiunto non si vede. Mi manda ad un link su photobucket, ma su efp l'immagine non compare.

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