Recensioni per
Tornerò
di Monique Namie
Recensione premio |
E' la prima volta che mi capita una fan fiction ispirata da una canzone. |
Ed eccomi qui, come già avevo anticipato nella mia precedente recensione, a commentare questa storia per conto dello scambio indetto dal gruppo Facebook.
Come già ti avevo riferito, sono una grande appassionata di fantascienza e ho un debole per tutto ciò che riguarda la teoria della relatività e i viaggi nel tempo e, perché no, lo spazio, quindi anche questa tua storia è un po' un invito a nozze per me. Innanzitutto ci tenevo a complimentarmi nuovamente per la grammatica impeccabile e per l'ottima impostazione grafica della storia, sono così chiare che la lettura è un vero piacere. Devo dire che anche questa storia è stata una più che piacevole sorpresa, in quanto, nonostante la trama apparentemente lineare, mi ha riservato non poche sorprese. Se posso essere sincera mi aspettavo il peggio, come finale, credevo che il protagonista non ce l'avrebbe fatta e poi... si risveglia. Sono rimasta davvero scioccata nel vedere come avesse effettivamente viaggiato nel tempo attraverso la singolarità del buco nero. Per curiosità, ti sei ispirata alla teoria dei wormhole o dei buchi neri di Kerr? La cosa che mi ha particolarmente colpita, infatti, è proprio il finale: il protagonista si ritrova ad aver viaggiato indietro nel tempo al giorno dopo la sua partenza, ma con la navicella in avaria e una capsula come unica salvezza. Sei stata molto brava nel lasciare il lettore con il dubbio struggente della sua salvezza o meno, specialmente dopo aver letto tutti i suoi pensieri nel corso della storia e trovo che sia molto bello lasciare ai "posteri" il compito, se così lo si può definire, di interpretare a proprio piacimento quello che succede.
Mi sono piaciute tantissimo le riflessioni in punto di morte, se così le vogliamo chiamare, a cui il tuo protagonista lascia spazio. Ho apprezzato moltissimo il tema del "ne è valsa davvero la pena?", perché trattato in modo diverso dal solito, contando che effettivamente colui che fa le riflessioni ha visto con i propri occhi cose che noi probabilmente possiamo sognare o possiamo vedere solo grazie alle fotografie dei telescopi spaziali ma dall'altro lato sa di aver abbandonato la persona che amava "solo" per inseguire il proprio sogno. Trovo molto calzante, infatti, il suo pensiero nel momento in cui è combattuto tra l'onore di essere il primo ad osservare l'orizzonte degli eventi e la consapevolezza che comunque, con grandissima probabilità, non sarà in grado di raccontare quello che ha visto ad altri.
Come sempre i riferimenti alle varie teorie fisiche così come i termini scientifici sono perfettamente integrati nella narrazione e non minano affatto la comprensione di quest'ultima, anzi, rendono la cosa ancora più realistica. Ho apprezzato molto le descrizioni quasi poetiche che hai dato ai pulsar, alle giganti rosse e le nane bianche, ma ancora di più ho apprezzato il modo in cui effettivamente ti sei concentrata sul concetto di tempo come relativo focalizzando spesso l'attenzione sull'orologio atomico e sulla differenza di percezione del tempo tra quella del protagonista e quella delle persone che vivono sulla Terra, in special modo quello della persona da lui amata. Inoltre il finale, con quella frase che consacra l'amore del protagonista come qualcosa che "trascende lo spazio e il tempo" è stato un po' la ciliegina sulla torta, perciò ti faccio davvero i miei più sentiti complimenti. Spero di avere occasione di leggere altre tue storie! Alla prossima,
Class
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Ciao, ho letto con molto piacere questa song-fic, e l'ho trovata molto affascinante e suggestiva. |
Questo pezzo dei Santo California mi mancava... Inizio questa recensione con una doverosa precisazione: i brani anni '70/'80 all'italiana, quelli con i cori in falsetto e -che Dio, uno qualsiasi ci salvi tutti- le parti parlate, sono di quanto più musicalmente esilarante io possa trovare in ambito musicale; È più forte di me, quindi vorrai perdonare lo spirito con il quale ho letto il testo dopo l'ascolto del brano. Tuttavia, andando avanti con la lettura, immergendomi in questa ambientazione fantascientifica così ben curata e degna di uno sci-fi a cinque stelle, il brano scelto mi è sembrato assolutamente perfetto. Il fatto è che il brano mi ha trasportata in un mondo futuristico, ma futuristico alla anni '70, con tanto di macchine volati su sfondi bidimensionali, battaglie galattiche e Star Wars. |
Oddio è bellissima *O* mentre leggevo avevo i brividi e la tristezza addosso.. pensavo alle peggiori soluzioni e questo finale enigmatico mi da' la possibilità di fare ogni ipotesi che voglio. Il rimpianto diventa quasi protagonista in questa storia e quasi mi sono sentita male anch'io, come se avessi anch'io fatto la scelta sbagliata. Ti giuro che mentre leggevo pensavo ai miei piccoli rimpianti, a considerazioni filosofiche su ciò che si fa e ciò che non si fa. Tuttavia se lui non fosse partito avrebbe rimpianto per sempre la partenza e magari se la sarebbe presa con la fidanzata. Forse è meglio che sia partito allora? |
Ciao! |
Ciao Monique :) |
Complimenti Monique, |