Ciao.
Prima di tutto ci tenevo a farti sapere una cosa: tu sei la mia autrice preferita su questo sito. Mi sono imbattuto nel tuo profilo tempo fa e da allora ho letto e riletto le tue storie. Le adoro, adoro il tuo modo di scrivere, quello che racconti, come lo racconti. E non ho mai avuto il coraggio di lasciarti una recensione, perché non sono bravo a recensire e i tuoi testi mi lasciano totalmente senza parole.
Questo racconto è di una bellezza unica, come tutto quello che ho letto scritto da te.
Non so se pubblicherai ancora, ma ci tenevo davvero a farti sapere tutto ciò.
Grazie Alice, grazie davvero.
Un saluto.

The Sorrow

mi piace molto... è un linguaggio semplice, ma trasmette una complessità spiazzante. Non mi stanco mai di rileggere la parte "Io seppellivo lo sguardo sotto il fango incrostato nella gomma degli anfibi e tentavo di individuare poeti maledetti vestiti da universitari nei dintorni, tanto per far finta che non mi interessasse niente.
"Che imbarazzo"
"Che bella canzone"
"Che sciocca invenzione"
E si avvicinava, e si avvicinava. Una fossetta sulla guancia. Mi sconvolgeva così tanto che avrei voluto impiantarci la mia lapide e poi impiccarmi alle sue ciglia.
Allora cantavo per finta. Guardavo un corvo appoggiato al muretto e muovevo le labbra ripetendo un mantra pagano, sperando nel rovesciamento universale e in un bacio al contrario sopra la pioggia che saliva."
non so, mi affascina. Complimenti! -appleness-

Complimenti, non so che dirti, mi hai lasciato senza fiato! Probabilmente non te ne fregherà nulla, ma è una delle prime storie che leggo qui e mi ha fatto venir voglia di continuare... Mi piace soprattutto l'ultimo paragrafo, forse perchè ho sempre fatto entrambe le cose... in ogni caso mi hanno lasciata disarmata.
In poche parole, adoro la tua storia. :)

penso di non essere all'altezza di commentare una cosa del genere. Ti dirò solo una cosa e dopo direttamente un click del mouse tra i preferiti: mi fa male sul serio.

Sembra la descrizione di un unico sogno che ne racchiude tanti altri. Non so come hai fatto a collegare scene e cose tanto diverse. Brava. È anche scritta molto bene.

Difficile. E' il primo agettivo che mi viene dopo aver letto una cosa simile. Ma è una nonsense infondo ed è bellissima. Fa male dentro,si sente sulla pelle. Non ho parole,davvero. Bravissima.

Leggo e rileggo questa nonsense ormai tutti i giorni e temo proprio di averla imparata a memoria. E' semplicemente bellissima. Ogni parola mi entra nell'anima e mi trasmette un barlume di emozioni. Non so come tu ci riesca, ma per questo ti ammiro molto. Bacio, luisina.

Premetto che, nel vedere che avevi aggiunto nuove storie, mi sono sentita felice a priori. Ci sono alcuni punti di questo racconto che continueranno a ronzarmi in testa per qualche settimana prima di placarsi. E sono senza dubbio il "punKaronte" (no, sul serio, è geniale!), "Morto di bellezza in mezzo al piscio e alle siringhe" (anche questa mi ha lasciato piacevolmente sconvolta per la sua bellezza) e "Una voglia a forma di freddo sul cuore" (la mia mente si è lanciata all'inseguimento di un'immagine). Inutile elencare tutti gli altri punti che mi sono piaciuti, altrimenti ricalcherei il tuo racconto pari pari. Sappi che mi hai regalato alcuni minuti di serenità letteraria. Grazie! (e complimenti)

...Oh, Alice. E' bello rivederti, dico sul serio. Il tuo ritiro così discreto eppure rumoroso mi aveva colpito molto e non pensavo che ti avremmo rivista. Invece eccoti... riemersa. Che poi, non è detto che tu sia "riemersa": io, perlomeno, non so nulla di dove fossi finita, ma in ogni caso sei tornata e questo mi dà una scarica di brividi, mi fa pensare che per quanto ci si possa allontanare, si può tornare indietro. Cancellare le tracce lasciate dietro di te ha dato del dispiacere a molti, ma non c'è da dir molto: la stanza è la tua, sta a te decidere se spogliarla, come arredarla. Bentornata, voglio dirti, con tutto il cuore.
Be', eccomi qui a leggere uno dei tuoi nuovi prodotti. Non so se dirti che è bello, non è facile con le nonsense e specie con le tue: non è mai stato facile, almeno per me. Perché più che altro tu tagli, colpisci nel centro dello stomaco di chi ti legge ed io, ogni volta che sono stata colpita, non ho potuto fare a meno di rabbrividire al pensiero agghiacciante che il colpo a me inferto era soltanto una pallida idea di quello che tu avevi inferto a te stessa.
Ebbene, non può non passarmi per la testa il pensiero che queste "Heights", queste "Such great heights", fossero quelle che ti hanno sopraffatta tempo fa, spingendoti a ritirarti ovunque tu sia andata... Non è una domanda -se volessi una risposta ti contatterei direttamente, ma non voglio invaderti così- , è il pensiero che mi ha stretto la pancia leggendo questo tuo pezzo. Che posso dirti? Straordinarie, le immagini che getti con violenza tra queste pagine; dolorosissime, sconvolgenti e straordinarie. E terrificanti, se penso che probabilmente questo è ciò che ti ha toccato con tanta forza tempo fa. Non posso che rabbrividire dinanzi al pensiero di un punKaronte (geniale!), del ragazzo dormiente nei cimiteri, di una cicatrice eterna ed incostante.
Sono semplicemente contenta di poter ancora attingere a ciò che scrivi in modo tanto sconvolgente. Sei, come prima, maledettamente geniale.

Francamente non so che dire... sono un po' confusa ^^" So per certo però che è molto bella... Una serie di pensieri e riflessioni, sentimenti e storie... tutto unito in un modo fantastico anche se per il mio cervellino sono troppo difficili da comprendere a pieno ^^" Complimentoni ^^ Kiss kiss Shari92 ;*

è bellissima, forse è quello che non si dovrebbe dire ma è quello che sento. non credo sia proprio una non-sense perchè seguire il filo dei pensieri è stato più naturale di quello che credessi(con questo non voglio avere la presunzione di dire che ho compreso a pieno i tuoi sentimenti).qundo sentirò che il mio animo è più forte tornerò a laggere altre tue storie, ora come ora sento che ne morirei.scusa

Come sempre hai sfornato un altro capolavoro, Alice. Mi ha fatto davvero soffrire e non lo dico per scherzare. Sei riuscita a rendere benissimo i sentimenti della protagonista, anche se nel tuo solito modo visionario. Come sempre (ebbene sì, sono molto scontata) ti dico che sei una scrittrice eccezionale, che è sempre capace di regalare qualcosa di unico. Invidio il tuo talento e non smetterò mai di ripetertelo.

Sconvolgente. Anche perchè ci riconosco qualcosa di me. O forse no. Ad ogni modo bella. =)

Vero. Vero e brutto. Eppure, forse per il semplice motivo che tu l'abbia scritto, mi piace.
Perchè hai ragione. Lentamente ed inesorabilmente tutto se ne va. E rimaniamo soli. Soli. Soli. Soli senza nemmeno la parola stessa e quindi senza capire quello che siamo. Decidiamo di vagare per le strade in cerca di quella parola indecifrabile e di quel nulla di cui vorremmo riempirci, per non sentirci completamente vuoti.
Ridiamo. Scherziamo. Cantiamo. E, di fatto, non sappiamo perchè ora lo facciamo e prima no. Non ci chiediamo perchè, adesso che tutto va al rovescio, non riusciamo a piangere, eppure siamo afflitti dal dubbio. Ci sediamo su una sedia e aspettiamo. Cosa non si sa, però aspettiamo. Perchè ci piace osservare il mondo imputridire e adoriamo ridergli in faccia e prenderlo in giro. Ma poi, ancora una volta senza un perchè, moriamo con lui quando si mette a frignare e nessuno lo consola.
E' così? Anche per te tutto questo non ha un senso, eppure è il senso in cui sei costretta ad annegare da non sai più quanto?
Si. Per me è così. Così come dici tu. Così come è. Stop.

Carissima (per me lo sei, e basta, inutile dire il perchè e il per come), come diamine hai fatto? Intendo, come diamine hai fatto a tirare fuori una cosa di questo spessore apparentemente con una facilità ovviamente ovvia? Ti stimo. Questo pezzo vale moltissimo, per i sentimenti che vomita, per tutto ciò che sussurra gridando. I miei più sinceri complimenti, credo sia una delle tue perle più piccole e, quindi, più preziose.