Recensioni per
Saint Seiya: The Golden Age - by whitemushroom
di whitemushroom
Che bella storia, White, che bella storia e gran finale! L'ultima frase mi è entrata dentro ed è scivolata in ogni punto del corpo; ho provato un brivido bellissimo, te lo giuro. Mi piace tantissimo quando dividi le storie a metà. Nella prima parte, ho respirato fino in fondo le atmosfere classiche del primo Saint Seiya: l'onore, la battaglia e il Grande Tempio. Nella seconda parte, invece, si respira un'atmosfera più intima e famigliare (inutile dire quanto io la abbia amata): hai messo in luce la fragilità del ragazzino che si nasconde dietro la faccia del Leone, la paura di chi sta diventando uomo senza nessun punto di riferimento (anche di chi è costretto a diventare uomo prima del previsto) e l'incapacità di comunicare fino in fondo con chi ci vuole bene e sta sempre accanto a noi. Mi sembra che il rapporto tra Galan/Aiolia ricalchi uno dei tuoi temi preferiti, quello del confronto generazionale, che in questo caso nasconde anche il legame intenso tra due personaggi, che ricorda un po' quello di un padre/figlio, come tra Bruce Wayne e Alfred. |
Ciao, che dire. vorrei trovare le parole adatte da scrivere per recensire questa tua bellissima storia, ma credo che non ne esistano veramente. L'immagine di Shura che si allena in riva al mare mi ha evocato l'addestramento di El-Cid , ho trovato bellissimo il modo in cui descrivi i ricordi della notte degli inganni e poi il riferimento al salvataggio di Shiryu, non è così facile trovare storie che sappiano sviluppare secondo una luce nuova sequenza dell'anime a cui siamo sin troppo assuefatti. Complimenti davvero eanche per il modo in cui hai saputo collegare serie classica e episodio G nel momento della dipartita di Shura. Bellissima l'immagine di Shiryu che rappresenta la speranza. Complimenti davvero |
Ciao che dire, questa storia è stupenda, davvero moto sentita e rispecchia in modo superbo il carattere del Leone che vediamo approfondito in Episodio G. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai saputo collegare Lost Canvas alla serie G, indovinata la scelta dell'unica effige esistente del Sagittario che fa riferimento allo splendore del leggendario Sisifo e mi è piaciuto anche il riferimento a Sage, leggendario Pontefice della precedente Guerra Santa. Sinceramente non ho letto Lost Canvas e quindi non posso dire di più, invece ho seguito con molta passione l'episodio G e la tua interpretazione di Aiolia è fantastica e struggente. Da fan dei cavalieri d'oro ti seguirò con stima e simpatia^^ |
Ciao White. |
Caspita, è davvero da tanto che non continui questa storia! |
Dai, diciamolo, da buon catanese il nome di DM deve essere per forza Salvatore (che sarebbe anche un bel contrasto con il nome Death Mask). |
Ciao White, |
Ciao White, che c'è di meglio di un buon caffè post pranzo e il secondo capitolo della tua storia su Saint Seiya? |
Buongiorno, Mrs. White, ero curioso di leggermi qualcosa di suo così ho visto la sezione Saint Seiya (sto cominciando a capire come funziona questo sito finalmente); ho trovato questa raccolta e beh... |
Alla fine non ce lo dici il suo nome! :-D Io opto per Calogero o chissà magari alle orecchie di Helena persino Francesco sarebbe suonato strano. Deathmask e Helena. Mi piacciono e se ben scritte mi piace leggere storie su di loro. C"è molta decadenza in Deathmask e sono pronta a dire che SoG ha permesso una sua rivalutazione. Io lo amavo anche con tutta la sua stronzaggine, ma altri no. Un abbraccio. E. |
Mentre leggevo questa storia, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la differenza tra Shaka e Fudo (almeno il Fudo che tu ci racconti). Mentre Shaka sembra quasi aver chiuso fuori le emozioni del mondo per perseguire la propria personale elevazione, Fudo, sente gli altri: il loro dolore, la loro gioia. |
Io adoro Manigoldo, perché è come sarebbe dovuto essere Deathmask se Athena fosse restata al Santuario a tenerlo in riga. O almeno, quella è la mia impressione. |
Ciao White, si, oggi ho fortunatamente avuto tempo e volevo sfruttarlo al meglio, capitolo molto più violento, ma indubbiamente di effetto. Non è neppure eccessivo il turpiloquio ^.^ Molto bella la riflessione del cavaliere sul fratello del cavaliere dei gemelli, così come il confronto con il Gran Sacerdote, si avverte sempre il rispetto dell'allievo, atteggiamento diverso da quello di Albafica, ma certamente non meno sincero e devoto! La carrellata dei cavalieri d'oro è ricca di personalità diverse e non è da poco la tua capacità di ritrarle. Personalmente preferisco più un carattere docile che da "ghetto" però, appunto, molto brava nel dare questo ritratto del cavaliere, mostra quanto sia duttile il tuo stile di scrittura! Tra l'altro la cosa che mi sorprende è come tu riesca a dare spessore ai personaggi, dando un sostrato anche a un "violento" come il cavaliere del Cancro. |
Ciao White è un piacere tornare a recensirti, appena ho saputo che avevi cominciato questo nuovo lavoro, ho colto, appena possibile l'occasione di recensirti. Come sempre, complimenti per il tono narrativo, sei capace di coinvolgere il lettore e no, non è assolutamente un polpettone! Ti faccio i complimenti perchè, in un capitolo comunque breve sei stata capace di riassumere tutto l'affetto e la dedizione del cavalieri del Pesci per il suo maestro, un sentimento fortissimo che è emerso forte e chiaro. Invidio tantissimo questa tua capacità di trasmissione. Tra l'altro il sentimento che fai emergere è anche equilibrato, non esagera e, nel tono, è persino lirico e delicato, l'ambientazione, ovviamente nota a chi comunque conosce l'anime o il manga avvolge tutto con questi cespugli pieni di rose, pochi dettagli che fanno persino venire in mente l'odore dei fiori. Sempre tanti complimenti :) sei davvero un esempio! |
Assolutamente meravigliosa. |